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blackcat

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  1. Sta cosa è diventata stucchevole da un pezzo. Sinceramente non so come ErChi non abbia già mandato a quel paese Chopin, Gershwin, il Bebob, il resto del rock e tutto il forum. E detto da uno che a modo suo ci si è a suo tempo scontrato dovrebbe far riflettere.
  2. Non per prendere le difese di Mirko, e facendo pure un discorso piu' generale se vuoi: ok il forum, ok il confronto, ma non tutte le opinioni hanno lo stesso peso ed da "esperto" diventa quanto meno stancante dover tutte le volte ripetere sempre lo stesso processo argomentativo per controbattere a considerazioni che per vari motivi non hanno solido riscontro oggettivo e che pero' vengono reiterate con veemenza.
  3. A me sembra di vedere un selettore rotativo (manopola nera).
  4. Sono probabilmente ingenuo, ma dal mio limitato punto di vista penso vi sfugga che non tutti possono permettersi di spendere migliaia di euro in strumenti musicali, e chi brama una Les Paul ne vuole una che si avvicini il più possibile a "quella" Les Paul. La strategia di diversificazione e specializzazione del prodotto adottata da Gibson ha di fatto cancellato il modello "standard" (di nome e di fatto), per cui o spendi relativamente poco per un modello che di classico ha solo il nome, oppure ti sveni per il santo graal, dove la via di mezzo è la serie custom-non-historic che per un prezzo significativo ti da a conti fatti quello che alcuni anni fa era il modello normale. Da qui le lamentele, non centrate sulle sperimentazioni et innovazioni. Mirko, io comprendo il tuo punto di vista, ma che la diversificazione ed identificazione con il concetto "Les Paul" trascenda specifiche e costruzione viene inficiato dal product placement di Gibson, che chiaramente sottolinea una proporzionalità tra prezzo e purezza del modello e quindi del suono. ErChitarra, lungi da me il voler offendere e quindi ti prego non avertene a male: il tuo discorso, fatto da mr. specifica e da colui il quale ha fatto salti mortali per acquistare la sua R e per upgradarla il più possibile, ecco fa quanto meno sorridere...
  5. Scovare il grande imbroglio? Smentire? Ti stai facendo proprio un bel film, non c'è che dire. Rileggiti che è meglio. Se posti su un forum delle informazioni imprecise, quando addirittura non corrette, non meravigliarti se poi qualcuno ti riprende. Ah già: qua su RC nessuno conosce l'armonia e men che meno il blues...
  6. Se per te sostenere di usare una pentatonica minore su un giro maggiore ed in realtà suonare un'altra scala sono apparenze, complimenti. Non andrei in giro ad evangelizzare con queste premesse, però. Renditi conto che hai una gran confusione in testa che traspare tutta da quello che scrivi e suoni. Tra l'altro, puoi sminuire me finché vuoi, ma ricordati che non sei il solo ad aver studiato armonia, blues ed il solo di KOHD.
  7. Guarda, credo di aver imparato a leggere e di riuscire a capine il contentuto di quello che leggo. Dal tuo primo intervento (ti e mi risparmio di spulciare gli altri): E questo assunto/fraintendimento è palese nel proseguimento della discussione. Non è la prima volta che disserti con importanti imprecisioni sui dettagli, che sono quelli che validano o invalidano il concetto espresso, che aiutano gli interlocutori a capire o a farsi un'idea completamente sbagliata. O non hai acquisito completamente i concetti e li rielabori male, oppure dai per scontati dettagli che per chi non ha masticato a sufficienza i temi che tocchi sono vitali.
  8. Non per fare il pedante, quanto hai scritto qua sopra è quello che apparentemente sostenevi all'inizio e che ha scatenato 16 pagine di discussione, però in realtà: che è cosa ben differente, perché appena aggiungi note non stai più suonando la pentatonica minore, e se come nel tuo caso aggiungi la terza maggiore finisci per usare qualcosa che è più vicino ad una misolidia, e ci credo che ti suona su un giro maggiore senza particolari patemi d'animo (cosa che è l'oggetto del contendere).
  9. Uhmmm... Ni. Ci sono tre questioni alla base di sta cosa: 1. E' possibile? 2. Perché? 3. Come? Tanti qua ti aspettavano al 3.
  10. Sei riuscito a spiegarti ma quello che non vuoi recepire è che la tua spiegazione fa acqua! Però sei un fantino non indifferente, mi stai facendo trottare nemmeno fossi l'ultimo dei gnubbi
  11. Oh, va bene che vuoi concorrere per il primo premio, ma non mi perculare: hai ripetuto per la terza volta lo stesso concetto, sei tu che non hai seguito quello che ti ho scritto. Ossia che il tuo sol7 ha un fa naturale ch fa a cazzotti con re e sol, e che devi gestire in maniera furba. Non è che perché hai in qualche modo incastrato un lam su un sol allora sei a posto.
  12. Scusami, come sarebbe differente da quello che ho detto io (e che è anche quello che hai detto tu all'inizio)? "No, tu hai parlato di un accordo dominante sul settimo grado del la, quindi un sol7" (manca "m" al la, grazie alla mia tastiera, ma il discorso si capisce cmq). Tra l'altro tu continui a parlare di la quando l'accordo è in realtà neutro (è un powercord nel 95% dei casi, e sebbene sia un po' che non riascolto la canzone mi sa che lo sia anche nel restante 5%).
  13. No, tu hai parlato di un accordo dominante sul settimo grado del la, quindi un sol7, che crea dissonanza che devi gestire e risolvere su re e sol. Non ho parlato di rimpiazzare il sol con il fa# (anche se volendo...). Tra l'altro, nessuno ti vieta di considerare tutto in tonalità di re maggiore, tanto per dire che di regole ferree proprio non ne vedo e men che meno diteggiature. Poi se il blues si riduce al 12 bar, mi taccio.
  14. Se consideri la pentatonica minore come costruita su la dorico invece che eolico, il suo settimo grado è un sol ionico, che ti evita di tirare in ballo la dominante che fa a cazzotti con tutti e tre gli accordi, ha un fa# che funge da sesta maggiore per il la e da terza maggiore per il re. In ogni caso il l'accordo di la è un powercord, che ti consente agevolmente di giocare con le terze come ti pare. Ti focalizzi troppo sulle diteggiature senza considerare che nota suoni dove, quando, e come: come sono gestite le dissonanze? Come e quando sono risolte? Se consideri gli accordi singoli non vai da nessuna parte.
  15. Ce li ho assieme al suo ABR-1. Assolutamente soddisfatto.
  16. Manca la scritta "Les Paul model". Che sia una conversion '52 è già stato proposto?
  17. Io vorrei solo che chi ha scazzi personali se li risolvesse per i fatti suoi senza coinvolgere il resto degli utenti. Considerando che sono stato critico in passato su certi atteggiamenti del Bru, da fruitore di questo thread non trovo niente di offensivo o maligno nel suo intervento incriminato e quindi rimango quanto meno perplesso. Di conseguenza non posso pensare altro che ci siano stati appunto scazzi, pregressi o inerenti al tema non so e non mi frega poi molto, iniziati e portati avanti sotto traccia rispetto al forum e quindi fatti emergere, esplosi e risolti malamente in pubblico. E' una cosa odiosa ed infantile, le frecciatine incrociate scritte "ad alta voce" hanno sempre rotto le scatole: le cose vostre tenetevele fra di voi, please, oppure abbiate almeno il pudore di litigare in pubblico fin dall'inizio così almeno ci facciamo tutti una idea più chiara di chi sono i nostri interlocutori.
  18. Se ho capito bene cosa intendi, tu stai mettendo l'accento non tanto sulla consapevolezza dell'improvvisazione ma sull'acquisizione degli automatismi che ti consentono di smettere di pensare al cosa e quando suonare e concentrarti sul come. Di conseguenza stiamo parlando di esercizi, di studio e non di improvvisazione durante un concerto. Se il tuo metodo di studio ti è utile lo puoi giudicare solo tu. Attento a non finire con l'acquisire scioltezza meccanica invece di consapevolezza. Quello a cui devi puntare è lo sviluppo del tuo orecchio interno, al tradurre quello che pensi direttamente in note annullando il ritardo del passaggio meccanico che ci sta in mezzo. Il rischio concreto è che con il tuo metodo di studio è quello di allenare solo la parte meccanica e non l'orecchio interno. Il vecchio metodo di pensare prima ad una frase e poi suonarla pari pari è per me sempre valido.
  19. Sono sicuro di aver vissuto una situazione simile due settimane fa...
  20. Boh? Io sta cosa non l'ho capita del tutto. La mia Les Paul suona sempre da Les Paul indipendentemente dall'ampli, zero problemi tra manico e ponte: i due pickup sono bilanciati sia in volume che in "pastosità" per cui l'eq dell'ampli mi va bene in tutte e tre le posizioni, e comunque ho i controlli sulla chitarra per le sfumature, sono sicuro che risponde sempre come voglio io.
  21. Direi che è la sorella di questa: http://www.ebay.co.uk/itm/MIJ-Fender-Squier-Strat-60s-Vibes-Sweet-/350983512943?pt=Guitar&hash=item51b83f636f A quanto ne so le ultime Squier Japan considerate decenti (ad essere di manica larga) solo le serie E, che con la speculazione stanno salendo di prezzo assieme a tutte le successive sull'onda delle JV ed SQ. Visto il prezzo, se effettivamente in ordine, io la comprerei, non può essere peggio di una Affinity nuova a parità di prezzo. Potrebbe essere una base per customizzazioni, ma non mi aspetterei un chitarrone comunque.
  22. Dal 2004 (mi pare) la Les Paul Custom è prodotta dal Custom Shop, prima era USA (serie normale).
  23. Non ho capito se il problema lo hai solo in registrazione o anche live, ma provo a dire la mia. Ho avuto per anni l'accopiata JCM900DR+1960A. Stessa sensazione tua, nonostante le abbia provate tutte. Ho concluso che quella testata e quella cassa si sposano male: la 900DR ha cronica mancanza di medi (almeno di quelli giusti tipici marshall) e i G12T-75 sono scavatelli. Per quanto ingrossassi il mio tono, nonappena suonavo con qualcuno con un ampli "normale" scomparivo. Stesso risultato se l'acustica del locale non era esattamente neutra. Mi ritrovavo sempre ad alzare il volume, ovviamente per nulla. Risultato: mi sono liberato della testata e sono passato ad una 800 Split, che con quei coni invece va bene (compensano le medie esuberanti della split). Come suggerisce TheWarrior sopra, io non sprecherei soldi e cambierei coni. Te ne servono di mediosi.
  24. Però ogni tanto metti su una base di batteria, o anche solo metronomo, ad un tempo sostenuto e suona quello che ti viene, a terzine, quartine, dando un senso sia melodico che soprattutto ritmico, prestando attenzione alla divisione del tempo. Questo è complementare agli essenziali esercizi di cui sopra (e che il mio maestro dell'epoca ha mancato di insegnarmi e che mi ha fato perdere un sacco di tempo). Tra l'altro, credo fortemente che più che esercizi che rischiano di essere troppo generici, sia utile decidere di studiare riff di pezzi famosi. E comunque il passo successivo è quello di capire le proprie lacune, partirte da esercizi e riff e sviluppare una propria routine.
  25. Ah puoi fare quello che vuoi. Se apri una discussione su un forum, non stupirti se la gente commenta però.
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