Vai al contenuto

blackcat

Members
  • Numero contenuti

    865
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di blackcat

  1. Non rischia di diventare un doppione dell'altro thread?
  2. Per carità, e quali scuse? La mia era una domanda onesta, fatta da uno che non segue l'elettronica e che non ha chissà quali conoscenze avanzate di armonia. Domanda è nata dalla mia considrazione che questo pezzo, così come tanti altri presumibilmente innovatori o che comunque vogliono staccare dal classico canone rock (senza per forza fossilizzarmi sull'elettronica, la prendo come pretesto), alla fine mi sembra che quello che abbiano di diverso siano solo i suoni, ma che se suonati che ne so... Su un'acustica, non sarebbero né più né meno un normalissimo pezzo, forse forse anche meno complesso del vituperato classico rocckettone. Volevo capire il concetto di innovazione e scostamento dall'approccio rock senza andare su avanguardie sperimentali, ecco tutto. Sull'importanza dell'armonia invece più passa il tempo più mi convinco che sia quello che faccia la differenza, unitamente alla struttura di un pezzo. Ma posso sbagliarmi.
  3. La cosa che mi colpisce molto della musica da "classifica" (ma anche non) recente è come le voci, oltre a non spingere quasi mai, abbiano un'estensione di ben un'ottava, e la struttra dei pezzi si sforzi, ma non troppo altrimenti l'ascoltatore si perde, a modulare e a variare in modo da dare l'impressione di varietà a pezzi che, in realtà, sono piatti dall'inizio alla fine.
  4. Chiesto da ignorante: a parte i suoni, cos'ha di così armonicamente diverso dai pezzi degli ultmini... 30 anni?
  5. Credo di averlo detto in altri thread. E' cambiato il modo di fruire la musica: dal supporto alla funzione musicale. Ed è cambiato il pubblico e con il ricambio generazionale anche gli artisti. E l'industria tenta di assecondare questa evoluzione (involuzione?). Notare come, in genere, ritmi, melodie, suoni e produzione siano finalizzati all'ascolto immediato che possa essere otimale su un lettore mp3, con un paio di cuffiette su un autobus all'ora di punta. O come sottofondo durante il lavoro. Se la musica è sottofondo ad altro, l'attezione scema, la conoscenza non è approfondita, non ci si forma una critica. Peggio, non si hanno gli strumenti per apprezzare ciò che è già stato fatto. Ecco che la produzione è un continuo riciclo di idee vecchie (e magari già scartate all'epoca) che mancano di freschezza ma vanno bene comunque perché non si sono approfondite in precedenza. Oltre a questo, se è cambiato il modo di fruire della musica è anche perché è cambiata l'esigenza che ci sta alla base. Io sono convinto che la musica non sia più veicolo di idee ma sia sempre più un momento di intrattenimento. Differenza piccola ma fondamentale. Sono comunque convinto che nei canali non mainstream ci sia roba valida, anche se io non sono cosi addentro.
  6. Qua si vede meglio. Della stessa trasmissione ci sono altri tre pezzi. http://www.youtube.com/watch?v=wqdgWh3d9oQ
  7. Però i top hanno belle curve!
  8. Non confondiamo i tipi di cui sopra (il cui tuo giudizio condivido pienamente, tra l'altro -nota a margine- girando un po' mi vengono dubbi sull'intelligenza media della gente) con la questione stessa. Intuisco che sotto ci siano interessi economici non indifferenti, perché se sono vere le dichiarazioni del CEO Gibson, allo sbadierato sequestro di qualche anno fa non ha fatto seguito alcuna azione formale. Grazia? Sequestro infondato dovuto ad un procuratore arrivista? Come è stato già detto: ci sono un sacco di altri costruttori che usano essenze pregiate, mi pare strano che solo Gibson si sia fatta trovare con le mani nella marmellata... Non so. So solo che ho capito per cosa sta l'F di FBI... Devo farci rientrare anche una P e poi ho il quadro completo
  9. Io ho coperto tutta la base e in più forato il legno della pedalboard in corrispondenza dei piedini, in modo da fare da incastro: sudo per toglierlo dalla pedaliera, non scherzo, sono che sta soluzione non funziona su una pedaltrain... E' veramente un terno al lotto con il velcro evidentemente (o meglio con l'adesivo). E come è stato detto più sopra il case rigido alla lunga conta molto. E' stato uno dei motivi per cui alla fine la pedaliera me la sono costruita da solo: in base alla valigetta che ho trovato che potesse contenere efficientemente i pedali che volevo.
  10. Ma solo io uso del velcro autoadesivo da merceria senza problemi? Devo quasi smadonanre per staccare i pedali, e parlo di Boss che hanno quel simpaticissimo scalino di gomma per cui la superficie del velcro non è granché... Non ho la pedaltrain, ma non penso sia quello il problema.
  11. Questa è per il Bru :)
  12. Tanto per gradire. Solo perché dopo essermeli persi per due anni a fila, mi sa che a novembre non mi scappano.
  13. Tiè.
  14. Dunque, i miei ricordi di elettronica e di fisica sono piuttosto appannati e non ho con me gli appunti, quindi prendere con le molle in attesa di qualcuno ferrato. Il complesso presente nel vano potenziometri, per ogni singolo pickup, si comporta come un filtro passa-basso. Caratteristica principale di un filtro passivo è la frequenza di taglio: in questo caso, tutte le frequenze sopra a questa soglia vengono attenuate. La frequenza di taglio è proporzionale al prodotto RC: significa che maggiori sono il valore del potenziometro volume e del condensatore maggiori frequenze alte vengono lasciate passare (la soglia si alza). In realtà il condensatore è sostituito da un condensatore più un'altra resistenza (il potenziometro del tono) in serie (che a me sembra tanto un filtro passa-alto che agisce sulle frequenze precedentemente filtrate, ma sicuramente mi sfugge qualcosa). Condensatore e resistenze influiscono in modo diverso sul segnale perché il segnale stesso non è costante ma varia nel tempo (possiamo idealizzarlo come una armonica, se teniamo conto di Fourier, mamma che ricordi!), sia sulla frequenza di taglio stessa che sulla "velocità" di attenuazione. Insomma, è complicato. In attesa degli esperti di cui sopra, ricordare due cose: 1. valori alti = estremi di banda più ampi; 2. anche a volume tutto aperto il pot del volume influisce!
  15. Quoto questo ma ho letto anche i tuoi successivi interventi. Credo di aver capito cosa intendi e lo condivido anche, ma la frase qui riportata credo possa essere fuorviante. Oby ha scritto un commento che condivido: il concetto di strumento nella sua accezione primaria implica il raggiungimento di uno scopo con un tramite, ma contemporaneamente richiede la conoscenza approfondita del tramite stesso. Senza paroloni che non mi sono consoni... Da un estremo c'è l'artista e dall'altro la musica, in mezzo ci sono lo studio, l'interpretazione e lo strumento (grosso modo). L'interpretazione non può prescindere dallo strumento che per certi aspetti deiventa parte integrante del produrre musica. Essere succubi dello strumento non va bene così come voler prescindere dallo strumento è arrogante. Altrimenti tu per primo non avresti preferenze di chitarra no, Paul o Strato ti sarebbero indifferententi. Il conoscere e capire il proprio strumento è indubbiamente importante. Se invece parliamo di marchio e fattore "cool" allora è un'altra cosa, ma non mi pare siamo su quelle lunghezze d'onda, no?
  16. In effetti... O meglio non concepisco i talebanesimi. Come dice Horny c'è spazio per tutti. Poi ognuno ha un feeling particolare con una chitarra specifica, e non è detto che il feeling debba per forza essere razionale dato che è anche una mescolanza di sensazioni. Ad esempio sulla Strato odio la posizione del potenziometro del volume che mi costringe a tenere la mano dx più avanzata ed è scomodo per la leva, però mi costringe ad uscire dal mio solito schema. Per contro, il Les Paul ha l'ergonomia giusta per me, e soprattutto ho un feedback fisico delle vibrazioni dal manico e dalla panza (o dal pacco) che con altre chitarre non ho. A parte il fatto che su quella tastiera ci si va in carrozza. Ma ancora: la Strato va suonata sull'attacco e ha una resa che il Les Paul non ha, e viceversa. E così via... Devo proprio schierarmi e rinunciare a qualcosa? Certo, la risposta a cosa portare sull'isola deserta è sicuramente Les Paul, che però poi non suonerei non avendo elettricità :D
  17. Boh, mi piace variare e posso qualunque chitarra ma, anche dopo mesi, appena riprendo in mano il Les Paul sono "a casa".
  18. Parlo ovviamente dal punto di vista di un semiletterato elettronico e poco smanettone con i pedali. Non tutti gli alimentatori da €20 sono uguali, anche se con datasheet identici. Può capitare quello ottimale come la ciofeca. Così come ci sarebbe da discutere sulla bontà della sezione di alimentazione dei pedali stessi, forse troppo sensibili dall'alimentazione in ingresso, ma è forse andare troppo oltre. Quello che voglio dire è che a meno di esigenze particolari dettate da pedali che richiedono una alimentazione troppo diversa tra loro, non c'è motivo per cui un normale alimentatore switcing con abbastanza ampere non debba funzionare a dovere. Just 2 cents...
  19. Sono cromati, non dorati, occhio!
  20. Ho appena visto grazie al bump del thread B e N indicano ovviamente Bridge e Neck. Ci sono in due versioni: a uno o quattro conduttori (per eventuale split). Quando li ho presi io c'erano solo con cover, ora non so. Ah, NON sono paraffinati, ma non ho mai avuto problemi di feedback indesiderati (quelli desiderati vengono benissimo).
  21. Ho scritto "difficile" ma ovviamente intendevo "felice" Ho pure provato a togliere la cover. Non l'avessi fatto: da fangosi sono diventati sbracati. Non ho provato tanti pickup. Mi sto trovando molto bene con dei Seth Lover (da 10 anni ormai). Dovrebbero essere solo un pochino più marci sulle medio basse per i miei gusti ideali, ma probabilmente è più "colpa" (se così si può dire) della chitarra che dei pickup. Penso la custom di cui parli sia una Custom propriamente detta e non una Black Beauty o altra reissue, quindi mi aspetterei un comportamento in linea dall'upgrade con quella di una standard dati gli stessi legni (con le dovute differenze del custom shop ovviamente). Se sei orientato su PAF, un tentativo con i Seth Lover lo farei visto il prezzo non eccessivo sull'usato.
  22. Non so come suonano su una custom. Li avevo su una standard. Li ho cambiati e mai decisione fu più difficile. Sono spintarelli, non definiti, ma il difetto principale secondo me è che sono "monofrequenza", nel senso che suonano solo di medi e non lasciano respirare la chitarra.
  23. http://www.youtube.com/watch?v=C8sNEedLeHY
  24. Sono d'accordo, pur conscio che i due aspetti andranno sempre a braccetto. Per il resto, sostituiamo "effetto" con "auto supersportiva" e il discorso regge, tale e quale.
×
×
  • Crea Nuovo...