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Bananas

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  1. Bananas

    On Air Radio

    Bananas Bonus '80 voglia disco party!
  2. Bananas

    On Air Radio

    Uei Bananas bastaaa! Mo' te lo buco 'sto Blues! Ci ha arrotto i coglioni, capito o no? Eh ho capito sì però cazzo, 'sto qua è riuscito a far su nuovo anche quello che proprio è impossibile ma poi clicco play, vengo travolto dalla Straterella nel vibe nella Plessi che mi esce come tutto un groove a spruzzarola che corro istantaneo ad accendere tutto che mi parte via il grattamento con tutto il voodoo dentro; cioè capito come? Pheeega che ritmica full of cazzimma! Che poi sai quando questi qui nuovi di adesso lo famo strano che dopo 1 nota mi hanno già arrotto i coglioni, lui quando lo faceva strano me lo ascolto proprio dall'inizio alla fine e quando finisce dico: già finito? Pensa se c'aveva un Timeline e un Mobius o un Quad Cortex che cazzo ti combinava su, pheeega!
  3. Bananas

    No comment

    Sì, funziona che va da 430 a 7.770: lo paghi in base al gradiente pscicoacustico transiente di culattoneria radiochitarristica.
  4. Bananas

    Avete una chitarra preferita?

    Dunque zio @badge , per te che mi sei gibsoniano (ancora per poco) massiccio con la putenza inside, ti ci vorrebbe una Straterella '58 style cicciona tipo questa ecco: Mi ricorda vagamente la mia nel temperamento crasso medioso bassone pur essendo una '60 style ma ovviamente sparisce nella nullità assoluta rispetto a questa, niente a che vedere. Tra l'altro "Tequila" ogni tanto me la suono pure io e mi ci diverto a missile: al turn around urlo anche "Tequila!" e ci aggiungo pure un "Aaah!" alla Perez Prado per poi ci assholarci sopra per delle mezz'orate arrotolandoci di tutto di più... Chiaramente il problema sarebbe che se trovi la Straterella cicciona piena che buchi qualunque mix, poi butti via tutti i comodini de 'sta ceppa e al massimo ti tieni una 335 perché quella invece ci vuole da tener lì, per forza. In alternativa ti potrei proporre una castomscioppa '55 molto più abbordabile col body Ash, più chiara e un filo meno ciccia ma mi spari via delle medie/alte coi bassi secchi frustati che mi spruzzi fino ai Bastioni di Orione, garantito! Pheeega poi col manicone a "U" ciccionissimo '54 style dovresti recuperare ciccia in mezzo nel Deluxe Reverb original che ti sei accattato nonostante la chiarezza del frassino. Insomma dai retta al Bananas tuo che dopo sei felice!
  5. Eh le Straterelle a volte quando c'è più di una chitarra ti possono uscire sottiline eh. Oppure indipendentemente dalla chitarra, ti sei accattato il vibe o l'amp più culattone del momento e hai una frosceria di delay per cui hai fatto un mutuo ma quando suoni con la tua simpatica orchestrina di scoppiati, ti sparisce tutto nel nulla. Compreso il super drive pagato più delle fedi del matrimonio che a casa i granuli li conti uno a uno con la putenza pisellona ma nel mix con l'orchestrina ti fa la zanzarella. Insomma a casina e/o quando ti fai le pippettine jammando con l'amichetto tuo ai volumini, suona tutto una sciccheria che neanche il Messia o Giorgetto ma appena la faccenda si fa seria, non ti sente più nessuno e mi sparisci nell'oblio del saundz. Insomma suoni da sbrodola in solitaria ti diventano scoreggini in ensemble... Come la mettiamo? Vai zio, sotto coi perché percome di qui di là, esci gli zebedei e mettili sul tavolo insieme alla tua suprema sapienza radiochitarristica. Insomma esci tutti i tips & tricks per uscire bene nel mix
  6. Bananas

    Avete una chitarra preferita?

    Boh forse hai letto male perché dicevo appunto che la mia attrazione per le Suhr è pari a zero. Pure se sono certamente gran chitarre da più pro dei pro: su quello niente da dire ma i gusti sono gusti e il feeling è feeling. Di base comunque è il cazzo che non capisce noi per fortuna. Viva Spriss & Sole, Mare e Capezzoli!
  7. Bananas

    Avete una chitarra preferita?

    Sì io la mia Straterella '60 CS Page Era 9.5 con me da una vita anche perché è l'unica chitarra che ho al momento. La preferita credo resterebbe lei, in quanto Straterella in genere e in quanto Number One tra le chitarre che ho girato. Paradossalmente, a parte buona la risonanza generale, sono i suoi Texas Special originali che me l'hanno sempre fatta preferire alle altre, anche se di base fanno cagare però mi hanno sempre dato il suonino bono in tutte le circostanze. La mettiamo comunque tra le Straterelle ciccione bone un po' per tutto. Mi piacerebbe una seconda Straterella acera manicone ciccionissimo possibilmente bianca, con puppi più classici. Si dai forse ci starebbe anche una Telerella culattona Giorgetto style ma forse più una Les Polla P90 e certamente una 335 vintage style da tenere lì e grabbare su ogni tanto perché ti obbliga a non fare il pirla e a concentrarti sulla musica. Anche una Les Polla classica con le saponette stile Oby mi piacerebbe eh. Insomma tutta roba che se ne starebbe intorno alle 2 Straterelle Number One e Two intercambiabili nel ruolo a seconda del giramento. La mia attrazione per Suhr style e super Straterelle varie più o meno Floyd Rose resta invece pari a zero.
  8. Bananas

    Se alimento a 12V...

    Il Rattler di Jam faccio dei danni o lo gonfio?
  9. Tweed, Plexi e Orange sound. Orbene, codesto tutuber par tra i meno coglionazzi della nuova era coglionazza inside, ergo di tanto in tanto me lo ciuccio: non è che sia un fenomeno eh, cioè le robe succose vere le trovi solo sul Radiochitarra, però dice le sue cosine passionevoli e mi impara un po' di robine che non le sapevo. Dai nel videino Tweed si unisce anche il Bonamazza che ti spantega su le sue minchiatelle tutubate; dai fic* la Plexi, interesting... Massì, mi garbano le sue carabattole e i suoi intrumini spippolanti, perché no? Alla fine l'unica cosa davvero buona dell'Internet mi pare lo sharing globale di passionacce e pippologie collegate; per il resto: lobotomia in scemitudine predatoria. Allora grazie Uilli! PS. C'è anche il Voxy, eh, mai più senza:
  10. Il guru preferito di Uilliman colpisce ancora ma stavolta ci spiega su perché in mancanza di una Straterella original vintage, la castomscioppa è meglio della Suhr e di quella di liuteria. Avrà ragione? Ma non pago, ci spiega su pure cos'è il P90 saundz:
  11. Bananas

    Analigital!

    Ecco questa è una strada che mi pare piuttosto interessante. Un bel pre analog con pochi pippoli che in due secondi ti fai il tuo bel suonino succoso e reattivo al tocco, bello convicente da suonare, tutto il resto digitale (bada che se preferisci va benissimo anche tutto digitale). Oltre che intelligente come tutte le cose che tendono all'incontro di mondi, pare anche piuttosto pratica se vuoi portarti in giro ovunque il tuo suono a sbatta limitata. Insomma se ancora non hai deciso bene il tuo gender, fatteli tutti e due: figurati se posso avere qualcosa contro quelle belle tipelle bisex super carine che sono di gran tendenza oggigiorno ().
  12. Bananas

    Analigital!

    E si che c'era l'esempietto direttamente dalla casa. Ammé mi sembra una soluscion interessante per chi volesse stare a cavallo tra i due mondi ma senza l'amp tra le balle:
  13. Pheega! Beh questo è sopra il top della culattoneria esoterica! Sembra un po' una Straterella in effetti ma avete visto le scrittine ricciolinate a mano in bianco sotto i pickup? Cioè sarebbero da accattare solo per quello! Al netto del packaging superlativo. Giorgetto capo di stile as usual e Manni ha avuto il colpo di scena che cercava...
  14. Bananas

    Il canale di marc

    Ci vorrebbe un bel videuzzo nuovo di @Marc in diretta dal suo vintage boudoir polistrumentale per godere 'nattimo ecco.
  15. Bananas

    Profumeria

  16. A parte i soliti Lollar, Flametone o Fralin, I Fralin ammé sulle Strate piacciono e poi c'è l'assonanza di Fralin con fricchettone, e a parte quelli avvolti a mano dalle sapienti manine del tal fenomeno esoterico col filo relic o nos uscito dagli stock d'epoca, vedi se riesci a provare dei banalissimi Texas Special orridi e scamuffi, i peggio pup di sempre e tutto quello che vuoi ma suoneno e te li tirano dietro. Ma pure 'sti Pure Vintage nelle varie versioni, costano sempre troppo ma meno delle sciccherie esoteriche e pare che suonicchino eh...
  17. Bananas

    On Air Radio

    "Per esempio il piccolo borghese, com'è noioso, non commette mai peccati grossi, non è mai intensamente peccaminoso, del resto poverino è troppo misero e meschino e pur sapendo che Dio è più esatto di una Sveda, lui pensa che l'errore piccolino non lo conti o non lo veda..." Amen.
  18. Mi permetto solo una noticina a margine. Non mi ricordo chi me l'avesse fatto notare qui anni fa ma concordo a missile ancora oggi: c'è il Blus senza la "e" che è quello che suonano quasi tutti compreso me: su e giù per la penta tira e molla magari pure col uà uà; ochei, quello dopo due sfrisi ti ha frantumato i nespoli; pure io mi frantumo i nespoli da solo quando lo grattugio con poche note e neppure così sentite perché deppiù e più belle non sono capace. Poi c'è il Blues con tutta la "e" che è tutto un altro paio di maniche: nient'affatto semplice da suonare, condivide col Blus senza la "e" solo il primo, quarto e quinto grado della progressione e gli intrecci delle scale base partendo dalla penta. Le cose più difficili restano il tocco, la dinamica, il tempo, la creatività infinita nell'arrotolamento degli sgamini nei vari stili e la poetica animica che ne consegue, che se la senti, ti vibra e la comprendi, ti piace, sennò ti arrompe i nespoli in quattro e quattr'otto. A me poi i nespoli me cadeno proprio a terra in un nanosecondo solo a sentire come suonano lo shuffle la maggiorparte dei chitarristi, soprattutto in Europa. Esempiello: provate a suonare tutto giusto uguale un brano di Robert Johnson con l'acustica: una sbatta paura e alla fine non ci riesci mica. Pure quando ti metti a provare gli sgamini arrotolati di un banale Clepto che certo non è un mostro di bravura, tecnica e teoria, scopri che suonarli giusti non è poi così semplice. Quando poi gli abbutti dentro le jazzerie ciaone proprio. Dopodiché se ogni volta che ascolti Blues ti viene istantaneo lo squaraus, ascolta un'altra musica no? Che problemo c'é?
  19. Raffi ormai è rotto, non vale la pena. Ti conviene riprendere il Jan Ray o provare il Blues Power e buona notte.
  20. Non credo c'entri il Blues: salvo il successo "mainstream" negli anni '50 in zona Rock'n'Roll in America e di ritorno nei Sitxies dal Regno Unito, è sempre stato e sempre sarà una nicchia coi suoi appassionati; un bluesman si porterà la Straterella anche sull'astronave e starà ancora lì a menarla agli amichetti suoi con le valvole nel 2250, con le pippe dell'anima, poche note ma sentite, la frittola, l'alcol e tutto l'armamentario connesso (per fortuna). Non esistono musicalmente promesse del blues che non è una musica ma un modo di sentire la vita. Una cultura. A mio parere non è lui che impedisce alla musica nuova di vibrare. Da pischello, gli amici chitarristi che si sono dati subito al metal o neoclassico che sia, sono passati per il Blues giusto quei tre mesi che servivano a imparare la pentatonica. A me sembra che il ragionamento sia più profondo, che riguardi la società più in generale: a livello di cultura massa la musica è un prodotto di consumo come altri, viene tritata un tanto al chilo, uniforma e conforma invece aprire e originalizzare. Che poi è anche il limite della nuova cultura "nerd" uscita dalle università americane al giro di boa del millennio: internet, social, e-commerce, IA, finanza, via i mediatori, dentro ego e conseguente narcisimo patologico, la cui contraddizione sembra stare nella generazione di egoici individualisti ma conformati a un pensiero unico massificante, anticonformisti conformi appunto, obbedienti. In tempi non sospetti Giorgio Gaber sembrava averci preso anche su questo, mettici dentro l'Internet eco bio eco green gender fluid (non ho niente contro eh ma la capoccia cerco di usarla ecco) ed eccoci qua:
  21. Straterella, nitro sottile e stop. Si può chiudere. Eh lo so, avresti anche ragione. Tuttavia dato che abbiamo a disposizione codesto forum così ben frequentato e manutenuto e per il quale sentitamente ringraziamo chi di dovere, usiamolo. Vero anche che i violini della liuteria classica più prestigiosa sono tenuti insieme da lacche e vernici però sottopongo alla tua gentile attenzione l'ennesima bananata ad minchiam. Leo Fender oggi sceglierebbe finiture classiche alla nitro o le moderne sintetiche uretaniche e affini? Un po' come il ragionamento sugli amplificatori: orca boia satura e distorce, serve più potenza per mantenere il suono puro e cristallino. No Leo, ci piace questa cosa che satura, distorce e scoreggia, però facceli più potenti sì 'sti amp che saturiamo ancor più a bombazza che sennò in palazzetti dello sport e stadi non ci sentono mica. La storia dell'amplificazione è più o meno questa. Chissà forse Leo avrebbe detto: orca boia le finiture nitro mi durano un cazzo, un anno di palco e la vernice cracka, si impesta col sudore, si scioglie e vien via che le mie belle chitarre mi diventano dei rottami. Devo ragionare sulle vernici... Ti dirò radiochitarrista appassionato: siamo sicuri sicuri che per la resa sonora sia meglio una finitura nitro invece di una sintetica fatta bene e durevole nel tempo? Ho detto fatta bene eh, no quelle porcherie al risparmio che faceveno presempio sulle prime messicane. Trattasi davvero solo di risparmio e processi industriali un tanto al chilo o c'è di più?
  22. Ma ormai nessuno scriverà più una pagina rilevante nella storia della musica, è cambiato il mondo. Si è innalzato di molto il livello medio del suonaggio generale, suoni, informazioni e didattica a disposizione. Tutti artisti, nessun artista: un ottimo livello medio senza eccellenze. È proprio cambiata la società. Anche nel cinema, che va sparendo come forma d'arte in favore delle serie, dove la tecnologia ha semplificato, ridotto i costi e aperto l'accesso. Lo stesso anche nel giornalismo, nella letteratura e in tanti ambiti dell'espressione. Insomma uno spantegamento in cui il livello tecnico medio è più alto ma l'eccellenza va sparendo inglobata nel paltone generale dal quale sono spariti anche i soldi. Ti fai le tue cose in cameretta o in saletta e le metti su YouTube ma il grande produttore illuminato della EMI non te le produce perché non c'è più lui e neanche la EMI. Abbiamo perso la vibra ma abbiamo guadagnato l'accesso di massa. Meglio o peggio non saprei. PS. Dimenticavo: anche nel team building e nelle pratiche di sviluppo personale finalizzate al business la direzione pare quella di uccidere i sentimenti (che restano), controllare le emozioni (che passano). Insomma, produci e consuma di più, muori presto e rompi i coglioni il meno possibile.
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