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gilmour_pugliese

David Gilmour - Rattle That Lock Tour 2015: impressioni sulle date italiane

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Comunque la mia riflessione finale è questa che riporto qui sotto.

 

La mia riflessione finale è stata la seguente: ho passato anni a ricercare assiduamente il suono ed il playing di Gilmour, arrivando a spendere patrimoni e ad ascoltare esclusivamente Danzica per anni. Mentre col playing credo di essermi avvicinato, col suono abbiamo sempre ottenuto una pallida imitazione. Si possono anche prendere tutti i pedali uguali, ma a parte la mano che fa la differenza, ci sono alcune cose che non potremo MAI raggiungere. In primis le condizioni di utilizzo di tutto il sistema, il modo in cui viene amplificato e registrato, i fonici ecc...

Per dire...abbiamo passato anni a dire che la differenza era questo, quello, il buffer a valvole ecc ecc

Adesso ci troviamo davanti ad un setup molto più umano e raggiungibile, ma quelle 3 WEM che pompano all'inverosimile non le avremo mai...i coni con quella efficienza, quella chitarra...quel Muff.

Infine, come dice giustamente il mio amico Fada, è il SUO suono...lasciamolo a lui e ereditiamo il suo modo di pensare la chitarra.

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Allora, sabato sera sono stato al concerto alla Royal Albert Hall. Riporto quando già scritto su Pinkover.

Ho assistito ad uno spettacolo davvero memorabile, in una location strepitosa. Faccio fatica a trovare dei difetti o delle critiche, perchè Mr. Gilmour era davvero in serata di grazia e così anche la sua band. Ormai sono rodati e lui è molto caldo.

Ha suonato e cantato divinamente. Si possono fare delle critiche ai suoni, ovviamente ognuno ha i propri gusti, ma le "pecche" che si possono trovare sono semplicemente delle scelte dell'autore, e come tali vanno rispettate.

Parlo del delay mitraglietta nell'intro di Time e della prima parte del solo, che David esegue quasi in pulito (siamo abituati al suono Imperiale di qualsiasi altra esecuzione). Mette il suono full gain solo nella parte finale quando torna in RE.

I suoni in generale sono tutti belli, ma è quando accende il Muff con la Black Strat che davvero ti cade la mascella. Quello è il SUO suono, inarrivabile, enorme, espressivo, maestoso, che solo lui riesce ad ottenere e gestire in quel modo che l'ha reso Immortale.

Quando va sulle corde grosse nelle prime posizioni ha dei bassi terrificanti e quando suona invece alla fine della tastiera ha comunque un suono grossissimo. Mi è salito il rammarico di non averlo visto nel 2006 a Venezia per colpa del palco che non teneva.

In ogni caso sono contento lo stesso. Spero di rivederlo se dovesse tornare a Milano (come si vocifera).

 

Non mi vergogno ad ammettere che nel solo di In Any Tongue non sono riuscito a trattenere le lacrime.

 

Minchia spero un giorno di poter ascoltare anche io un live in quel luogo sacro.

Mi ti immagino sotto shock già ben prima dell'inizio del live, figuriamoci dopo

 

:lol:

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Guest Auro

Io purtroppo non ho avuto la fortuna di ascoltarlo dal vivo :(... Mi riferisco qui':

 

Per me questo brano vale l'intero album. E' un pezzo straordinario.

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Allora, sabato sera sono stato al concerto alla Royal Albert Hall. Riporto quando già scritto su Pinkover.

Ho assistito ad uno spettacolo davvero memorabile, in una location strepitosa. Faccio fatica a trovare dei difetti o delle critiche, perchè Mr. Gilmour era davvero in serata di grazia e così anche la sua band. Ormai sono rodati e lui è molto caldo.

Ha suonato e cantato divinamente. Si possono fare delle critiche ai suoni, ovviamente ognuno ha i propri gusti, ma le "pecche" che si possono trovare sono semplicemente delle scelte dell'autore, e come tali vanno rispettate.

Parlo del delay mitraglietta nell'intro di Time e della prima parte del solo, che David esegue quasi in pulito (siamo abituati al suono Imperiale di qualsiasi altra esecuzione). Mette il suono full gain solo nella parte finale quando torna in RE.

I suoni in generale sono tutti belli, ma è quando accende il Muff con la Black Strat che davvero ti cade la mascella. Quello è il SUO suono, inarrivabile, enorme, espressivo, maestoso, che solo lui riesce ad ottenere e gestire in quel modo che l'ha reso Immortale.

Quando va sulle corde grosse nelle prime posizioni ha dei bassi terrificanti e quando suona invece alla fine della tastiera ha comunque un suono grossissimo. Mi è salito il rammarico di non averlo visto nel 2006 a Venezia per colpa del palco che non teneva.

In ogni caso sono contento lo stesso. Spero di rivederlo se dovesse tornare a Milano (come si vocifera).

 

Non mi vergogno ad ammettere che nel solo di In Any Tongue non sono riuscito a trattenere le lacrime.

big up su any toungue...

come scrivevo prime, COMMOVENTE.

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