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AlbertoDP

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  1. Ah, non metto in dubbio che fosse quello il prezzo (comunque molto bella, eh)! Ne ho viste altre a prezzi più bassi, però. Probabilmente finitura, accessori e lavorazioni specifiche possono fare la differenza:)
  2. Io ho visto in vendita modelli "standard", cioè tre single coil e anche relic, ben sotto i 2.000€. Purtroppo, non ero io l'acquirente Comunque, so che Handyman si è iscritto ed è in attesa di approvazione, per cui potrà sicuramente chiarire presto di persona
  3. Mi permetto di dire che: la mia Gibson Les Paul Special del 1989, il Basso Ibanez Roadstar II del 1984, e l'Ovation Pinnacle MIJ del 1991, sono per sempre. Il resto no, va e viene
  4. Assemblati? E dove hai preso questa info? Posso assicurarti che non è così, anche con testimonianza della moglie che spesso lo aiuta in compiti molto divertenti quali scartavetrare e raspare
  5. Dello schema sopra prendi solo la parte push-pull e lo integri con lo schema standard dell'autosplit. Di fatto, c'è solo da mandare il cavetto che "esce" dal push-push alla linguetta giusta dello schema standard!
  6. Non saprei nemmeno io, in effetti. I Di Marzio che mi capitano da riparare sono quasi tutti high-gain, forse perché sono quei modelli ad averli resi celebri. Una cosa che ho notato è che spesso Di Marzio usa parti custom, fatte su misura e che hanno solo loro. Le parti Seymour Duncan sono più "standard". Il che dice poco della qualità del suono, in realtà.
  7. Non lo metto in dubbio, ma se provi un Superdistortion di Marzio (o equivalente SD) da una parte e un '59 SD (o equivalente Di Marzio) dall'altra, sfido a paragonare nitidezza, dinamica... Son cose diverse, imparagonabili. Quanto alla riconoscibilità dei Bareknukle... Boh. Ne ho provati diversi, tutti molto belli (es. i Mule in Alnico 4). Non avevano molto di diverso da altri paf style fatti bene con le medesime caratteristiche. In un blind test io non li riconoscerei. Altri con l'orecchio finissimo magari si
  8. Bisognerebbe comparare modelli con caratteristiche e target simili, parla di marche in generale ha poco senso...
  9. SE è in controfase e inverti il cavo che va segnale con quello che va a massa, la posizione intermedia acquista di volume e corpo. Non sarà mai come quella "vera", ma se fossero veramente in controfase, sentiresti una differenza enorme rispetto a prima.
  10. Anche io mi allineo su A4 al ponte (ha meno basse dell'A5) e A2 al manico (se underwound, come di solito al manico, è bello pulito senza essere scarico). In alternativa, entrambi A4 non è affatto male.
  11. Appena ho tempo lo guardo, adoro Syd Barrett.
  12. Si, infatti, era interessante. Non so che sviluppi o "successo" abbia avuto.
  13. L'Alnico III non ha mai avuto cobalto, è solo alluminio e nickel. E' anche la ragione per cui, nei primi anni '50, era utilizzato nei primi pickup: il cobalto era stato razionato per usi bellici negli USA. "Degaussando" un Alnico II non ci si avvicina più di tanto ad un Alnico III, la differenza nel suono, oltre alla "potenza", è data proprio dalla presenza in % diverse dei vari componenti Ad esempio, un Alnico VIII è comparabile ad un ceramico, come gauss, ma il suono è decisamente diverso, perché il ceramico non è conduttivo.
  14. Fermo restando quanto detto sopra, l'alnico III è forse il più variabile nella risposta, per cui è possibilissimo. In genere, chi trova un produttore di alnico III che gli piace, se lo tiene stretto e li prende sempre lì.
  15. C'è differenza, non tanto nella qualità (ormai anche i produttori cinesi hanno attrezzature all'avanguardia), quanto nel fatto che diverse combinazioni, modalità di raffreddamento (ecc...), possono influire nelle caratteristiche generali. Non è detto che un magnete da 5 euro suoni male, anzi, però non sono perfettamente intercambiabili e la risposta può essere diversa fra magneti che nominalmente sarebbero la stessa cosa Update: vedo ora che hanno già risposto un merito, la mia è una estremissima sintesi
  16. Non c'è alcuna differenza fra magneti rough cast e polished, se non estetica. Che poi noi siamo fissati con elementi che riteniamo storicamente importanti come questo (io stesso uso i rough cast, solo perché li preferisco al tatto!), e magari non abbiamo idea di che lega siano i poli del nostro pickup (cosa che invece fa veramente una bella differenza), è un po' sintomatico dell'aura mitica che ha il "vintage" in ambiente chitarristico. Invece, a fare la differenza è il modo e l'esatta "formula" con cui è fatto un magnete: magneti di produttori diversi hanno diverse caratteristiche e un suono differente. Di qui, probabilmente, le variabili che hanno fatto la differenza per Vintage Specs. Credo anche io che Flametone non abbia i magneti polished per ragioni di risparmio nei costi, da quello che so se li fa fare appositamente, quindi li paga sicuramente più di quelli che si trovano in commercio normalmente.
  17. Capisco le critiche sull'uso del Vox AC15Vr (non quelle sul Fender Twin, che è uno degli standard del suono pulito), che dal canto mio è stata una scelta voluta (più o meno centrata...). Quello che volevo era far sentire i pickup senza troppe cose in mezzo e con suoni non troppo artefatti (ci sono svariati samples nel mio sito con sola chitarra, puliti o leggero crunch) e per questo mi pareva azzeccato. Ad esempio, io ho sempre apprezzato i video di Fralin, in cui si mette lì con la chitarra in diretta, suono pulitissimo, spiega di che pickup si tratta e suona qualche nota e accordo per far sentire il suono "nudo e crudo". Poi, ognuno sa quello che ha in casa e cosa ci può fare, ed ha anche i suoi gusti, in fatto di come vorrebbe che gli venissero presentate le cose, e magari anche su quello basa le sue scelte Quanto al suono di Bonamassa in quel video, anche a me piace molto, ma ci vedo un po' di contraddizione fra il volere chitarre e ampli di qualità nei samples (richiesta comprensibilissima!) e il valutare il "vero suono paf" da una registrazione ambientale (con la qualità che la contraddistingue), per di più con un suono crunch abbastanza spinto. Secondo me, un'altra LP con dei paf, suonata sempre da Bonamassa con quell'amp, e registrata in quel modo, suonerebbe molto, molto simile. Tutto quanto sopra nel pieno rispetto dei gusti personali (e anche delle critiche sui samples, di cui terrò certamente conto nel realizzare i prossimi). Grazie a tutti. Torno a lavurà.
  18. Grazie a tutti. Premesso che con i samples sono sempre in difetto (quello che chiede Evol è in programma, tempo permettendo), in genere prediligo quelli puliti o con leggero crunch, con solo chitarra+amp+microfono, per non avere altre cose in mezzo che modifichino oltremodo il suono. Anche perché, più aggeggi ci sono nella catena, più rimane difficile capire chi contribuisca a cosa (almeno per me). Degli strat ho svariati samples con confronto di tutte le posizioni, dei paf no. Mi devo applicare di più Da zappatore ho solo un sample, ma è veramente da zappatore incolto. Volevo provare un overdrive Washburn SX:3 Stack In A Box ritrovato in un cassetto e ho tenuto la registrazione. E' una Les Paul Special, Fender Twin, overdrive Washburn SX:3 Stack In A Box, microfono1 Gefell Umt70s su preamp Daking mic pre one, microfono2 SM57 per di un mixerino soundcraft, daw Samplitude Pro X (così, per la precisione). Nella seconda parte ho aggiunto un delay, ma non ricordo cosa fosse...
  19. Queste invece sono tre samples di un set di humbucker stile PAF in Alnico 2. Tre stili e suoni differenti, stesso set. Come si può facilmente notare, riciclo i pezzi che suonavo "da piccolo" per registrare i samples (il secondo è l'assolo di Kid Charlemagne degli Steely Dan, suonato da Larrry Carlton, il terzo una rivisitazione di Hideaway di Clapton con i Bluesbreakers)
  20. Con un po' di imbarazzo, perché mi sembra di invadere il forum con pubblicità gratuita (ma i commenti potrebbero anche essere negativi, per cui chi lo sa... ), posto qualche sample di pickup per dare un'idea di quello che faccio. Se qualcuno, o i moderatori, lo trovassero fuori luogo, io non avrei nulla in contrario al fatto che venissero cancellati, ovviamente. Questo è un pickup per ponte telecaster, in stile Charlie Christian. Il nome può un po' confondere, non è un pickup solo per jazz, anzi, è ottimo per rock e blues. Ha più o meno l'uscita di un paf, acuti molto più smussati di un tele classico ma, essendo un single coil, mantiene una dinamica e chiarezza che i mini humbucker non hanno (mantiene anche il rumore di fondo, ovviamente...). La prima parte è col tono leggermente abbassato, poi col tono tutto aperto e poi crunch. L'amp è un Fender twin, la tele (autocostruita) è in diretta senza alcun pedale. Spero vi piaccia.
  21. In effetti, i classic '57 sono cambiati nel tempo. Erano noti per il suono caldo (per alcuni "fangoso") ma, col passare degli anni, si sono schiariti molto, per cui è possibilissimo avere due opinioni diverse sullo stesso "nome".
  22. Si certo, mi sono spiegato male: non dico che non ci siano differenze, solo che ascoltando in macchina, col rumore del motore ecc..., non sento l'esigenza di qualità più alte.
  23. Anche io, come noto altri, ascolto prevalentemente in macchina e con Spotify. E' comodo e, mettendo la qualità "alta", non sento necessità di maggiore definizione.
  24. Ah no, la mia era una semplice battuta su nomi poco catchy italiani, mi riferivo agli originali! Non sapevo nemmeno che ci fosse un Ferrari dei pickup... Sarà per chitarristi superveloci.
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