Stavo affrontando il brano Warm wet circles (non uscendone vittorioso ) dei Marillion e mi sono reso di com'è impostato quel brano:
La chitarra solista col minimo sforzo ha una super resa, infatti su YouTube trovate un sacco di video cover dell'assolo. Per carità, la scelta delle note è stupenda, ma a parte un passaggio in velocità che non è per niente banale, il resto è sì molto espressivo ma tecnicamente facile. Ed è la parte che manda in estasi il pubblico quando si tratta di chitarra elettrica.
Viceversa, tutti gli arpeggi del brano (da fare col capotasto mobile), in particolare quello iniziale, sono parecchio impegnativi e richiedono tecnica, pulizia e concentrazione molto superiori all'assolo. Io adoro gli arpeggi nella chitarra rock, quindi non li sto sminuendo né voglio sostenere che lascino indifferente il pubblico. Niente affatto.
Però, a parte che c'ho messo una vita a ricavarmi tutte le note mentre con l'assolo c'è voluto un quinto del tempo, mi veniva da pensare a quanta fatica dovrò fare e quanti giorni impiegherò per riuscire ad eseguire questi arpeggi correttamente, puliti e veloci, quando poi c'è la tastiera che ti copre e quando arriva il solista che, bello bello, conquista tutti con dieci note ben scelte ma assai più facili.
Ok, Steve Rothery è sia ritmico che solista, quindi non mi riferisco a lui, però credo abbiate capito il discorso.
Lascio il brano per chi volesse ascoltare: