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Jester2025

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  1. Il fatto è che mai come oggi quei o tre nomi ti offrono opzioni sterminate. Le stesse CS di Fender e Gibson non sono più pochi modelli fissi, ma combinazioni infinite. Oggi trovi negozi che se le ordinano come gli pare e se le vanno pure a selezionare. L'unico dramma è il budget. Ho inseguito una PRS yellow tiger cercandola come la volevo io e non l'ho trovata. Alla fine l'ha fatta la Gibson, una 59, per conto di un negozio americano, e me ne sono innamorato in un secondo. Unisce il fatto di essere esteticamente diversa dalle altre 59 con le ottime caratteristiche di essere leggera e di avere le specifiche che piacciono a me, tra cui i miei amati custombucker. Tra custom dealer, dealer select, M2M ecc. oggi sai che in ogni angolo del mondo ne puoi trovare una che non avevi ancora visto in circolazione. Questo mi ha fatto un po' allontanare dalle alternative.
  2. Una volta per leggere l'intervista a uno dei vari grandi chitarristi bisognava andare in edicola, comprare la rivista e accontentarsi del contenuto, spesso alquanto striminzito. E stop, bisognava aspettare un secolo prima della pubblicazione della successiva intervista, chissà quando. Poi, con Internet, le interviste hanno iniziato a comparire su vari siti online, più frequentemente, ma ancora più striminzite. Piccoli bocconi. Oggi c'è l'abbondanza e pure gratuita su youtube, grazie anche a divulgatori appassionati e preparati come Rick Beato. C'è il video e sentiamo pure l'intervistato inframmezzare alle parole un po' di note. Non credo mi capaciterò mai di tanta fortuna e non credo che chi appartenga alle nuove generazioni si renderà mai conto di com'era prima. Insomma, beccatevi quest'intervista a Greg Koch. Già nei primi cinque minuti ci dà una dimostrazione di cosa voglia dire suonare blues fuori dai canoni. E poi le sue influenze rock e tanto altro. Le seguite mai queste interviste?
  3. Infatti, come dicevo, a volte mi ritrovo con questa stessa conclusione. Sicuramente dipenderà dai generi che suoniamo. Ed è il motivo per cui non vado a cercare Xotic, Paoletti, Haar, Collings ecc. Per cui mi fa davvero piacere quando incrocio qualcuno che invece è attratto da altri marchi, perché mi risveglia quel lato che ho anche io e che spesso si sbizzarrisce nell'andare a cercare altro oltre ai due soliti marchi.
  4. Ripeto, sono mie opinioni: Le Gibson con le palette rotte sono solitamente considerate in un range che va tra l'invendibile e l'oggetto da svendere. E questo sempre che sia stata riparata bene. Dal mio punto di vista, se una SG del 2003 la riesce a vendere a 1000 euro l'affare lo fa lui. Detto ciò, se quella chitarra è esattamente quello che desideri, dico proprio quello specifico esemplare, allora vai e goditela, tanto se la riparazione è buona la chitarra sarà ottima a livello funzionale. Altrimenti mi orienterei su altro. P.s. scusa, mi avevi chiesto del prezzo: se la chitarra è stata davvero riparata bene, secondo me 800 euro è il massimo. E vorrei anche capire da quanto tempo ce l'ha (alcuni comprano chitarre con la paletta rotta a prezzo stracciato per poi rivendere a un prezzo un po' più alto).
  5. Sono solo mie opinioni: 1- dicono tutti che paradossalmente quando la paletta si spezza e viene riparata a dovere poi fa diventare lo strumento più stabile. 2- una Gibson con una paletta spezzata anche se riparata a dovere comunque perde almeno il 50% del suo valore. Quindi il fatto che venga venduta a 1000 euro mi sa di megaimbroglio. 3- non ci sono annate migliori, perché ogni strumento fa storie a sé. Certo, dal punto di vista della dotazione di base ci sono cose migliori introdotti negli anni, ma poi è solo la prova pratica che ti fa capitare se qualcosa la gradisci di più o di meno. 4- ho provato ed ho solo SG61 CS, mi spiace.
  6. È il brano di apertura di uno suoi ultimi album (o forse proprio dell'ultimo) e mi piace moltissimo. Uno di quei brani che trovo irresistibili e che devo per forza correre a imparare a suonare appena dopo l'ascolto. Se ne conoscete altri, suoi o di chiunque, con lo stesso groove, per favore linkate pure, grazie!
  7. Ultimamente ho trovato proprio una bella combinazione. Metto subito dopo il wah e il compressore uno Xotic RC boost V2, poi uno Xotic BB preamp e poi un OCD V2. Il tutto su una testata SLO30, in clean. In questo modo posso passare dai Beatles a Ozzy Osbourne senza problemi. Per suoni superheavy, vado sul canale lead della SLO+un boost a scelta tra RC e BB. Se invece siamo nel rock e voglio un lead vado sull'OCD e se voglio esagerare ci aggiungo l'RC. Per generi più leggeri basta attivare l'RC solo lato destro e entrambi i lati. E se voglio abbondanza di medie, aggiungo il BB. L'esperimento che voglio fare adesso è togliere l'OCD V2 e inserire il JHS AT+, che ha un lato più distorsore (con headroom variabile tramite lo switch centrale a tre posizioni: 100w, 50w, 25w) e un boost.
  8. Ci sono alcuni chitarristi che sono riusciti a rendere davvero iconiche le loro chitarre e a incidere in questo modo ancora più profondamente sull'immaginario degli appassionati. Pensiamo alla Blackie di Clapton, alla Blackstrat di Gilmour, ad Angus Young che associamo automaticamente a una SG. Non ci sono riusciti in tanti. Una di quelle che non lasciano indifferenti è la Bullseye di Zakk Wylde. Chitarrone custom con manico in acero e pick up EMG per distorsioni alquanto devastanti. Il top è davvero iconico, ma c'è una chicca dietro la paletta che trovo indovinata:
  9. Allora, cominciamo col dire che io non ho la più pallida idea se Jeff Beck abbia mai utilizzato dei pick up hot noiseless. (questi della JB si chiamano hot noiseless, non noiseless e basta). La cosa mi è indifferente perché non è che le compro per fare le imitazioni. Mi piacciono semplicemente le varianti del catalogo Fender. E in effetti le differenze si notano. Se ti piace il suono di orientamento vintage, il clean della JB non ti dirà nulla. È bellino, ma fuori dalla norma di quello che pensi quando associ dei suoni a una Fender (di più diverso ancora ci sono i pick up dual mag). Comunque è un clean usabile. Non è quella roba (senza offesa per nessuno) che sentivi quando imbracciavi una Stratocaster Elite, coi suoi noiseless terrificanti e anemici. Questa anemica non è. Però il punto forte ovviamente è la chitarra in overdrive. Qui va sollecitata molto meno rispetto ad altre Strato classiche, perché risponde meglio. È più orientata ai crunchettoni e alle distorsioni. Sebbene non abbia un humbucker come invece lo aveva la prima edizione della JB, con i lace sensors, che erano ancora più lontani dal tipico mondo fenderiano. Ogni chitarra fa storia a sé ed ho visto anche delle artist per niente entusiasmanti, però una volta ho provato una JB artist USA (quindi non CS) che suonava pari pari alla mia, identica. Non ho problemi ad ammetterlo. Cambiavano solo le sellette e le autobloccanti di marca diversa. Questa la foto di quando feci il confronto.
  10. Questa settimana tocca a... facciamo che tocca a questa surf green, con roller nut e pick up Hot Noiseless. Jeff Beck custom shop. Bel manico thin C e 22 tasti. Manico totalmente all'opposto della JB prima edizione che invece era mastodontico (non penso Fender abbia mai realizzato niente di così ciccione, praticamente il manico di una LP montato su una Strat).
  11. Anche se mi duole dirlo perché i prezzi alti non piacciono a nessuno, dal punto di vista economico sono giustificabili. Il fatto che siano mostruosi per tutti non vuol dire che siano insensati. Lo sembrano perché lo shock si è manifestato in breve tempo. È un fenomeno che si chiama inflazione, che solitamente è molto più spalmato nel tempo. È molto poco conosciuto ai più perché non si verificava più da decenni in queste forme così gravi, e non succedeva anche un po' grazie ai tedeschi nella BCE che avevano fissato il controllo dell'inflazione come obiettivo centrale della politica monetaria UE (con grande incazzatura dei paesi mediterranei). Purtroppo non c'è ritorno. E mi spiego. Il prezzo pagato dal consumatore è la somma di una serie di componenti. Le componenti produttive sono aumentate vertiginosamente di costo, ma oltre a quelle produttive ci sono i costi di importazione, quelli legati al distributore e quelli legati al commerciante. Questi ultimi non vogliono certo rimetterci o guadagnare meno, quindi anche loro gonfiano la loro quota (che è molto alta su strumenti costosi), perché c'è l'inflazione: TUTTO costa di più quindi se aumentano la loro quota di guadagno in realtà non guadagnano di più, ma vanno a pari con la crescita generale dei prezzi (potere d'acquisto immutato). Di qui anche la crescita dei prezzi dell'usato. Quello che se la prende in saccoccia è il consumatore finale (qualsiasi bene acquisti: chitarra, automobile, orologio, motocicletta, pane ecc.). Quali opzioni ha il consumatore: A) farsi aumentare lo stipendio, come avviene un po' in tutti i paesi europei tranne l'Italia, che ha gli stipendi al palo ma i prezzi in crescita, quindi è un paese che va impoverendosi. Se il prezzo aumentasse del 15% (in realtà dal 2020 sono aumentati dal 25 al 50%, a seconda del bene), e il suo stipendio aumentasse del 15%, beh andrebbe a pari. Ahimé non è un'opzione fattibile, soprattutto in Italia dove i sindacati sono finti. B ) non comprare. Ed è un'opzione che volenti o nolenti praticheranno molti italiani. C) comprare prodotti più economici e comprare di meno. Anche questa è molto diffusa. D) aspettare degli sconti. Il commerciante infatti può decidere di tagliarsi la propria quota di guadagno pur di svuotare un po' il negozio e a quel punto uno strumento può subire una decurtazione di prezzo che può essere bassa o sostanziosa a seconda di come il commerciante decide. E) attendere che il produttore capisca di non poter vendere a certi prezzi e li riduca, molto probabilmente tagliando la qualità in alcune fasi della produzione. Può succedere ma è molto improbabile perché ci sono diverse fasce di prezzo e loro puntano su quello: ognuno comprerà la fascia di strumenti corrispondente al suo reddito. F) aspettare che i prezzi scendano. La deflazione. Waiting for Godot. Piuttosto improbabile e nemmeno auspicabile, perché la deflazione non arriva mai da sola, ma con un carico di disgrazie economiche tali da far rimpiangere la situazione precedente. G) qualche fattore che mi sfugge e che solitamente non si verifica in economia. Scusate la lunga e triste spiegazione, ma ahimé i prezzi funzionano così.
  12. Ti riferisci all'usato o al nuovo?
  13. Scusate, mi era partito lo stesso commento due volte.
  14. Che oggi ci sia stato un rallentamento generale è piuttosto indiscutibile, dato che l'inflazione ha colpito duramente e questo si è immediatamente riverberato sui prezzi dell'usato, che sono saliti. Ma a parità di prezzo io rilevo una gran differenza. Quando mi sono trovato a vendere altri marchi di fascia alta, nonostante la qualità notevolissima degli strumenti ci ho messo un sacco (parliamo di strumenti tenuti benissimo, interamente originali e recenti). Mentre ho venduto in pochissimo tempi a prezzi anche piuttosto alti (più alti del prezzo a cui vennero acquistate da me, perché si erano rivalutate tanto) alcune Gibson che io proprio non sopportavo e un bel po' di Strato. Non solo si erano rivalutate o avevano conservato il valore ma... c'era domanda! Le tante Gibson e Fender che ho sono il risultato di una certa selezione. Non tollero strumenti esteticamente belli ma che non suonano come dico io. Effettivamente credo che siamo un paese un po' provinciale, ma soprattutto negli ascolti musicali. Perché se è vero che Gibson e Fender hanno fatto la storia di certi generi musicali, è anche vero che esistono altri generi musicali. Evidentemente da noi sono di gran nicchia pure quei generi.
  15. Tornando al discorso chitarre NON Fender e Gibson, notate anche voi che è complicato rivenderle e che tocca svalutare un bel po', sempre che qualcuno le voglia? Tutta roba di qualità ma che trova davvero pochi estimatori in Italia.
  16. Grazie dei suggerimenti, che farò senz'altro miei. Neanche a me piace molto il jazz tradizionale sulla chitarra e nemmeno il blues tradizionale, per una questione di qualità audio soprattutto. Ascolto molto più volentieri jazz e blues dagli anni settanta in poi, oppure i classici interpretati da artisti più recenti. Nel frattempo in altra sede, per rispondere al quesito che mi è stato posto, mi hanno fornito i seguenti nomi di brani: Four on Six, Wes Montgomery Alone Together, Jim Hall Catch me, Joe Pass Flying Home, Charlie Christian Bright Size Life, Metheny Breezin, George Benson E di album: "The Wes Montgomery Trio" di Wes Montgomery, "Concierto" di Jim Hall, "Virtuoso" di Joe Pass, "Bright Size Life" di Pat Metheny, "Intuit" di Kurt Rosenwinkel
  17. Seguo con interesse perché ora sono tutto castomscioppato ma all'epoca (inizi 2000) non c'avevo manco i soldi per comprare una Squier. Cioè la Squier ce l'avevo ma perché me l'avevano comprata mamma&papà.
  18. Penso che in questa primavera prenderò una Strato con questi el diablo. Farovvi sapere!
  19. Siccome nel contesto delle mie conoscenze io sono identificato come a) quello fissato con la musica b) quello che suona mi è stato chiesto di indicare dieci classici della chitarra jazz. Mi sono riscoperto ignorante. Io dieci classici della chitarra jazz non li conosco, eppure mi vanto anche di ascoltare jazz. Evidentemente ascolto molto jazz senza chitarra! Avreste suggerimenti?
  20. C'è qualcuno qui che ha provato i pick up El Diablo che montano un paio di Fender che ho visto su siti di negozi USA? Che poi, apro questa parentesi, sarebbe bene mettere nel nome della chitarra i pick up usati, almeno quando sono rari, perché non è che uno possa mettersi ad aprire tutte le schede delle migliaia di Fender in vendita su tutti i siti di negozi che vendono chitarre Fender per sapere se ce n'è qualcun altro che li monta... È impossibile.
  21. Punto di vista sicuramente molto interessante! A cosa ti riferisci? Te lo chiedo perché pensa che io ho dei momenti in cui mi dico che soldi spesi in chitarre che non siano Fender&Gibson siano soldi sprecati che avrei potuto proficuamente utilizzare per prendere altre custom shop dei due noti marchi. Momenti che alterno ad altri, opposti, in cui sono tentato di provare di tutto e di più, e infatti ne ho anche di altri marchi. Poi ovviamente dipende anche dai generi che si suonano.
  22. Devo vedere di fare con le Fender lo schieramento che ho fatto con le Gibson in corridoio... Magari anche un video. Ma prima dovrei raccattarle tutte e non è facile. La Suhr sarebbe questa:
  23. Beh la Charvel americana provala prima! :)) Io ti ho raccontato solo due casi: uno positivo e uno negativo. Potresti iniziare a provare qualche messicana. Magari ti capita l'esemplare poca spesa e tanta resa. Altrimenti puoi puntare una Schecter Nick Johnston. Quelle del custom shop le trovi usate a prezzi con cui non compreresti niente del custom shop Fender.
  24. Sì le sette o otto che ho visto io avevano tutte il p90 al manico. Tutte a 8000 euro l'una.
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