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Tutti i contenuti di gaex86
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mandò quanto è bella!
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tutto bello se non fosse che HC è morto tipo 3 anni fa. Io ero fisso lì, lo sono stato per anni, molto prima di andare su qualsiasi altro forum. Da quando ci fu il fatidico passaggio al nuovo server si è persa un sacco di roba, il sito è diventato lentissimo, e piano piano hanno abbandonato tutti
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ahahahah Dan!!!!!
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io non so se è una cosa di cui ci si scoccia presto, non so neanche quanto lo userei, però devo dire che mi colpisce. Chissà nei prossimi anni pedali del genere cosa saranno capaci di fare.
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Squier Jazzmaster J.Mascis - Curtis Novak Inside
gaex86 replied to Davide79's topic in 100Mhz: Radio Chitarre
Grandissimo. Solo il ponte non l'ho mai provato e mi lascia un po' interdetto. Io da quando ho messo lo straytrem, zero problemi! -
il drive è un bel pedale, abbastanza scuro e compatto. Secondo me da il meglio con il drive da metà corsa in poi e preferibilmente con lo switch drive alzato, quindi più gain. Io lo trovo ottimo per le ritmiche, con un pedale d'espressione puoi aprire il filtro, rendendolo più o meno chiuso, e diventa quasi un pedale gain volume insieme, molto utile secondo me. Oppure con peak alzato, che esalta le frequenze medie, diventa un wha sporco. Non è per tutti i gusti, sicuramente!
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siete solo invidiosi del pavimento capri-style della mia nuova casa, che poi fa un sacco shoegaze. @Molok la scatoletta grigia è l'espressionator della mission engineering. In pratica va a tre pedali con exp out, e mi permette di un usare un solo pedale di espressione per controllarli. SI può scegliere quali canali attivarli, se attivarli tutti insieme etc etc. L'altro è lo smallsound/bigsound fuck od.
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ngulos! grande Rob!
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è figherrimo
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sono anni che se ne parla sui forum. in realtà ne esistono di due tipi quelli che erano montati sulle giapponesi tipo le teismo e quelli che erano montati sulle de armond e dovrebbero essere un po' diversi. Ry Cooder li usava, poi sono tornati alla ribalta, insieme ad altre chitarre anni 60-70 con jack white prima, dan auerbach dopo. Oltre ail lollar ci sono i novak, i mojotone e qualche altro che non ricordo.
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wa ema... senza parole!
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- dwarfcraft devices
- pitch grinder
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Il warped è forse uno dei più interessanti pedali che abbia mai avuto. Il vibrato è un effetto che mi piace tantissimo, e non ci sono tantissimi "veri" vibrato in giro. Il pedale è analogico, ma ha un sistema di controllo digitale. La cosa più interessante è la possibilità di controllare le due fasi dell'onda, la parte ascendente e quella discendente, controllarne sia la durata, più lunga/più corta, che il tipo, sine/square/triangle. In più c'è il tap tempo, la possibilità di creare due presets, e dei dip switch dietro per decidere cosa controllare con il pedale d'espressione. Io lo adoro!
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allora per rispondere a tutti. Il box cromato è effettivamente, come diceva stronghand, l'espressionator. In pratica ti permette di usare un solo pedale d'espressione per tre diversi pedali. La cosa più bella è che poi si può personalizzare ognuno dei tre canali per le caratteristiche dello sweep, l'entità, decidere quali canali tenere sempre attivi, quali switchare, etc. Per quanto riguarda l'm5, devo dire che l'ho preso per caso. Il fatto è che ero troppo indeciso sull'ultimo pedale per chiudere la board, e alla fine l'm5 mi è sembrato un buon compromesso. Devo ammettere che alcuni degli algoritmi, in particolare un paio parte dei delay, dei reverb e dei filtri, suonano davvero bene. Non mi piace molto la tecnica per selezionare e muoversi attraverso i preset, però per 90 euro penso vada bene così. Avrei preferito come per fratelli maggiori, m9 ed m13, la possibilità di creare le scene con più di un effetto insieme. Per il momento le impressioni sono positive, l'unico problema è che ci sono troppi effetti e per uno come me è un dramma alle prove!
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tranquillo non mi riesco a stare, quindi:
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Thanks! si io non sono per niente un esperto di high-gain, ma non mi pare per niente aggressivo!
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Erano anni che lo volevo provare, mo se non mi pigliavo quello di Fra, non facevo bene! Piccola demo: This post has been promoted to an article
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Allora, sicuramente la registrazione non rende l'idea, non tanto per il supporto, perché secondo me lo Zoom H2 n è abbastanza buono, ma perché io sono una pippa a registrare. Detto questo io non dico sia niente di trascendentale, è pur sempre in fin dei conti un analogico puro senza troppe features. A me piace, e non so se dal video si sente, la qualità delle ripetizioni, come cambiano tra delay cortissimo/corto a medio e poi lungo. Il controllo di drive è un'aggiunta fondamentale per me (non a caso io sono abituato al level del DMM), non solo per uscire meglio, ma per dare anche un po' di corpo al delay. Poi ammetto pure che io sono pazzo dei moog, mi piace molto la loro mentalità e il modo di concepire gli effetti. C'è un marchio distintivo nel suono, che risento anche nel drive che ho in board, che non so spiegarti ma mi piace molto. Tralasciando poi le pippe mentali, noto la differenza netta con l'EAR avuto fino a poco fa, ma anche l'ibanez ES-2 che avevo prima; secondo me uno dei problemi degli analogici puri, classici, senza controllo di tono o altri ammennicoli, è , quello che io chiamo "assettamento" dal napoletano assettarsi= sedersi. Perché si assettano nel mix, e fanno da contorno, quindi ce l'hai o non ce l'hai alla fine poco conta. Per qualcuno può essere un vantaggio, ma per mèche non un uso il delay come un effetto d'ambiente, ma anzi un effetto fondamentale, se quando lo metto non si sente un cazzo allora non va bene. L'EAR per quanto carino, con feature interessanti sulla carta, ma in fin dei conti così e così dal vivo (come il mix tra il segnale delay e quello echo), alla fine si sentiva poco già suonando da solo, tranne quando lo mandavo in self-oscillation. Le prime impressioni col moog invece sembrano buone, domani poi faccio le prove e potrò dire meglio, ma di sicuro posso dire che lo preferisco sia sotto le dita che come qualità del suono in generale. Ora andando al DMM, croce e delizia della mia evanescente carriera chitarristica, secondo me nessun pedale si avvicina, e quando dico nessuno intendo proprio nessuno nell'universo. Perché, tralasciando la modulazione che secondo me l'ha inventata gesùcristo in persona (semmai esista, o Buddha o Allah o sostituisci con un dio a scelta), ha quelle ripetizioni calde però brillanti, a tratti quasi metalliche, che non ho mai sentito da nessuna altra parte. Nella mia ignoranza ho sempre pensato che fosse legato all'alimentazione a 24V; sono curioso di provare uno dei nuovi a 9V per capire come suona. Può darsi pure che usano un voltage pump o qualcosa del genere per trasformare i 9v in 24V, su questo non sono informato. Detto questo il Moog c'entra poco col DMM, però quel controllo di drive ricorda molto il level del memory e da carattere personale alle ripetizioni. Almeno questa è la mia idea.
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Ovviamente con i delay non trovo mai pace, e fondamentalmente perché dopo il DMM per me è terra bruciata, cioè si potrebbero pure appicciare tutti come stanno. Ma comunque.. Per 5-6 mesi ho avuto l'Endangered AD 4096, costosissimo analogico, carino, ma che suonando col gruppo mi sono accorto non uscire proprio dal mix, e quando dico non uscire intendo che acceso o spento non si capiva proprio che avevi un delay. Ottimo però per suonare nella stanzetta da solo. Ora la mente mi diceva di prendere un altro DMM e porre fino a questo strazio, ma il cuore, da buon Moog-aholic quale sono, ha fatto tutto. Comunque, analogico, senza troppi orpelli. Mix, Feedback, Time e Drive, un gain pre-delay che agisce sia sul segnale dry che sul wet, e va dall'unity gain all'overdrive spinto. Pare una stronzata ma già questo aiuta tanto ad uscire, inoltre a settaggi non estremi, da quel calore all'effetto davvero coinvolgente. Il tempo di delay va da 35 a 700 ms, abbastanza per tutte le applicazioni, secondo me. In più c'è un exp out con cui controllare, a scelta, il tempo di delay o il feedback. Inutile dire la costruzione e la qualità di livello assurdo. Ho avuto centinaia di pedali, ma, quando si parla di analogici, la costruzione dei Moog è qualcosa di unbelievable, e a quei livelli ce ne sono solo due o tre a parere mio. Con tempo di delay corto le ripetizioni sono molto articolate, chiare, ottime per le parti ritmiche; man mano che il tempo di delay diventa più lungo, le ripetizioni si fanno più scure, più calde e degradano molto naturalmente. Con tempi di delay abbastanza lunghi, generose ripetizioni e drive ad ore 12, si ha quel bell'impasto sulle code del delay, col lento wash out delle ripetizioni. Ovviamente non è un delay per tutti o per ogni applicazione, ma se cercate un analogico che suona davvero bene, versatile, ma senza un migliaio di feature e, da non sottovalutare, a un prezzo ottimo, questo può fare al caso vostro. Basta parlare, questa è una clip che ho fatto ieri. Telecaster Zio Billy edition, Fender Vibroverb RI, audio ripreso con uno Zoom H2-n. Enjoy! Questo messaggio è stato promosso ad articolo
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ragazzi oggi alle prove due ore ininterrotte di pazzeggio e jam. Marco è un grande!
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Inutile dire che la foto non rende nulla della bellezza dal vivo. Il lavoro è impeccabile, il ponte (scelto da Marco!) è fantastico, perché è come un vintage ma è anche molto stabile. Il filtertron al manico è scuro e meno spinto del ponte, però in posiZione intermedia esce un suono molto interessante. Spero di proporre presto un samples!
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Queste erano le foto mie sceme, poi aspetto il book completo di Marco
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Allora eccoci! Non so come si vedranno le foto perché le sto caricando da tapatalk. Per prima cosa voglio ringraziare Marco per la competenza in primis, poi disponibile, gentile. Davvero un grande! La chitarra è un bellissimo surf green. Al manico non c'è più un single coil ma un filtertron; al ponte un bareknuckle yardbird. Ponte callaham, control plate reversed con volume, tono e switch. Vi presento la gaexcaster!
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Ci siamo! La chitarra è pronta, zio Billy l'ha provata e settata w mi ha piemmato le sue impressioni! A breve su questi schermi.