Da qualche settimana ho in casa questo gioiellino ex-Mirko.
Ve ne avevo parlato qualche tempo fa della mia inquietudine in fatto di SG. In sostanza la 1961 Tribute sideways vibrola era un'ottimo strumento su tanti fronti ma il suo tremolo era più decorativo che altro. Non che dovessi farci shred (anche perché sono incapace) ma almeno che non dovessi ricontrollare l'accordatura ogni paio di canzoni.
La mia ricerca era indirizzata inizialmente verso un modello stoptail ma la pulce nell'orecchio messa da molti sul pericolo del neck diving (manico che tende a sbilanciare lo strumento verso il basso) mi ha fatto prendere in considerazione una SG/Les Paul con tremolo Maestro che fa anche da "contrappeso" e minimizza se non elimina il problema.
Il Maestro è il tremolo che ha soppiantato la sideways. Avendo avuto la riedizione di una sideways ho capito perché.
Invece che far da "tendicorde con leva" come appunto la sideways (immaginatevi il tendicorde di una vecchia 335 per intenderci a cui è collegata una leva) l'unità Maestro è solidamente avvitata nel body. Il movimento è affidato al comportamento elastico di una lamierina in acciaio armonico piegata. Una soluzione geniale e altrettanto semplice che ha risolto tutti i problemi e i limiti legati alla leva Sideways (anche se il fascino '50 della sideways è notevole devo ammetterlo).
Veniamo al dunque: cercavo una SG/Les Paul 2013/2014. Questo non perché la precedente produzione non mi piaccia, ma principalmente perché cercavo uno strumento con le nuove colle animali, l'anilina, i custombucker, le nuove kluson e tutto ciò che ha caratterizzato i nuovi modelli della serie Historic.
Detto fatto, mi chiama Mirko e in poco tempo la chitarra è qui da me.
Cercavo una cherry ma questa white devo dire che ha il suo fascino: elegante come una custom ma essenziale e non pacchiana come è il modello standard.
Lo strumento ha un sapore vintage bellissimo: verniciato con un sottile strato di nitro ma sotto finito all'anilina. Me ne sono accorto smontando di vano pots e le sedi dei pu e trovando delle tracce rossastre come nei modelli dei primi anni '60.
Il manico è in stile '60 ma non troppo slimtaper. Comodo da morire. La tastiera è in un bel palissandro e gli intarsi li trovo degni delle migliori marche aftermarket.
Plek ottimo e suonabilità al top anche grazie a il suo abr-1 no wire e la leva maestro che funziona molto bene e molto "dura" al tocco (quindi più stabile?).
Le meccaniche finalmente sono quelle con il materiale plastico corretto. E' finita l'era del color catarro e ringraziamo tutti. Poi funzionano anche bene.
I pots sono tutti sui 500 e oltre K e non necessitano di upgrade.
Ci sono anche i bumblebee farlocchi ma li ho sostituiti subito con un paio di carta olio.
Sì ma come suona?
Suona come una Sg deve suonare: brillante ma non acida, bucamix ma anche con una bella pancia sulle basse se lo si desidera. Ammetto che la risonanza è ottima (forse le colle?) e rispetto alla mia SG standard del 1969 è meno nasale e ha un timbro più cristallino.
I custom bucker sono, secondo il mio parere, l'unica nota dolente.
Sono pickups secondo me pensati e progettati per la Les Paul in tutte le sue incarnazioni ma non li trovo adatti per la SG.
Sono piuttosto scarichi (7,12k il manico e 7,57k il ponte) e li ho trovati molto penalizzanti specialmente suonando riffs dove ti aspetti un attacco molto veloce e aggressivo.
Mi è bastato sostituirli con un set di PAF Antiquity Seymour Duncan con più k ohm (7,76k neck e 8,23k bridge) per farla suonare come dicevo io.
Sono l'unico a pensarla così? Chissà. Certo è che probabilmente il 90% della produzione Custom Shop è concentrato sulle Burst non certo sulle SG e questa cosa potevo pure immaginare che succedesse.
Storicamente non esistono SG con i veri PAF, forse qualche SG/LP Custom con i pu gold che erano quelli meno utilizzati e potevano capitare PAF anche durante il periodo Patent Sticker.
Quindi sarebbe stato opportuno, a mio parere, cercare di riprodurre quanto più possibile i primi patent sticker per le nuove SG/Les Paul ma forse se ne vendono troppi pochi pezzi rispetto alle Les Paul per arrivare a pensare ciò.
Tuttavia, complimenti al Custom Shop: mi scoccia dirlo ma queste nuove historic hanno davvero una marcia in più rispetto al passato.
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