Che dire? Lo so che molti di voi cominceranno con gli sfottò. Ma se non mi sfogo con gli amici, con chi minchia devo farlo, a quest'ora?
A dire la verità, ne ho già parlato con i "men" della mia band, ma, a parte l'altro chitarrista, nessuno ha compreso cosa volessi dire.
Facciamo un po' d'ordine: stasera ho fatto una serata, in un pub. Come molte altre volte.
Solo che, stasera, ho portato con me Lucille.
C'era qualcosa che non andava, non riuscivo ad "entrare" in serata. Si, il suono era bellissimo, corposo, rotondo, ricco di preziosità che non riscontravo da tempo, ma...non ero a mio agio.
Ho cominciato a tracannare il solito cognac, ho acceso il sigaro, ma la sensazione era sempre la stessa: disagio.
A metà della serata, ho posato la Lucille ed ho preso la Les Paul. Improvvisamente sono esploso. La sensazione di impaccio non c'era più. Ero a casa mia. Mi muovevo sulla tastiera con una disinvoltura incredibile. Improvvisamente sono tornato ad essere me stesso, sciolto, sicuro, con la padronanza assoluta della serata.
Si. La Lucille è una delle chitarre più belle in assoluto, esteticamente. E' di una bellezza unica. Rossa, poi, è il massimo dello splendore.
Il suo suono è ineguagliabile, molto più bello della 335 (che ho avuto). E' un suono che ti prende, ti avvolge, ti rapisce, ti sconvolge, ma...
...non è la MIA chitarra. Non è la MIA Les Paul.
So che potete capirmi solo voi, ma io sono sconfortato, credetemi.
Ubriaco e sconfortato.
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