Come richiesta dal fungaccio velonoso, racconto un po' la storia della mia prima Les Paul.
Diciamo che la mia prima chitarra seria, fu una Fender Stratocaster America Standard, comprata da "Messaggerie Musicali", in quel di Milano, negli anni '80, raggiungendo il sogno di una vita. Avevo lasciato la macchina in un parcheggio non molto vicino e feci una fatica boia, trascinandomi dietro chitarra ed ampli (presi anche un JCM800). Le braccia mi erano diventate come quelle degli infermieri che portano la barella.
Quando giunsi al residence, dove alloggiavo, a volumi terribilmente bassi, mi resi immediatamente conto di due cose: non sapevo suonare e se sapevo fare qualcosa, non era quella la chitarra adatta.
Passarono gli anni, nel frattempo tornai in Sicilia (erano i primi '90) e mi capitò tra le mani una Epiphone. Non ne capivo molto, ma mi rendevo conto che il mio modo di suonare, ci guadagnava tantissimo.
Era una cosa inspiegabile! Perchè, mi chiedevo, con una chitarrina di poche centinaia di migliaia di lire (le lire...sigh!), riesco a fare cose che con una chitarra da un milione e mezzo, mi sogno di fare?
Cominciai ad indagare, a capire, ad informarmi su scalature, manici, humbacker, single coil...arrivando alla logica deduzione, che la mia chitarra DOVEVA essere una Gibson.
Nel giorno del mio compleanno, nel '97, la mia futura moglie spuntò a casa mia (abitavo da solo), con una custodia Fender in mano e me la porse. Aprii la custodia e ci trovai la Les Paul in oggetto.
Dire quello che provai è davvero complicato. Impossibile da descrivere anche per lo scrittore più bravo.
L'attaccai all'ampli, la provai e lanciai urla di gioia. Era la MIA chitarra!
La custodia originale, era stata trattenuta dal negoziante, il quale aveva fatto uno sconto di ben 70.000 lire, alla mia fidanzata, in cambio, appunto della custodia, dicendole che se ne poteva fare benissimo a meno e che non era compresa con la chitarra. Questa cosa io la seppi molti anni dopo, quando il negozio era ormai chiuso per fallimento (e ti credo!).
L'unica cosa che, negli anni, ho cambiato sono stati i P.U. (Seymour Duncan) e, recentemente, i caps. Non ho mai sentito il bisogno di cambiare nient'altro: la chitarra suona benissimo, e sottolineo benissimo, già così.
Nei giorni scorsi, finalmente, sono riuscito a "regalare" una custodia originale, alla suddetta chitarra, rendendola, in questo modo, completa.
Pur ritenendo che si tratta di un oggetto e, come tale, va trattato, sono convinto che rimarrà per tutta la vita con me.
Mia moglie (all'epoca non lo era ancora), pagò le cambiali per 2 anni, di nascosto, per questa chitarra.
Non ho fatto la classica cronaca sul suono, sulla bellezza, sui componenti, ecc...perchè non avrebbe avuto senso elogiare (si, dai, lo facciamo un po' tutti) le qualità di un oggetto che, senza ombra di dubbio è stupendo.
Ho preferito raccontare la storia, su come questo oggetto sia diventato parte della mia vita.
Un po' di foto, per la curiosità e la gioia del "Conte Max-Fungus":