Premetto che prima di recensire l'ampli volevo aspettare almeno al primo live.
Ma non ho resistito. Volevo condividerlo con il foro.
Ah, non sarà una recensione romanzata con aneddoti e racconti, cercherò di essere il più possibile analitico e oggettivo (sempre che si possa parlare di oggettività nella musica).
Poi è la mia prima recensione "semiseria" su RC
L’amplificatore
Lo conoscete tutti.
Fu di Alucard e fu di Oby.
Marshall JMP MKII master model da 50W del 1979 completamente originale (salvo le valvole).
Una veloce descrizione
50W di potenza, Master volume e sì, suona bene anche in casa. Alzando il master migliora soprattutto la dinamica, più che il suono in sè.
Niente Send Return, a me non manca affatto ma potrebbe rappresentare un problema per chi usa modulazioni e ritardi limpidi e cristallini. I controlli sono quelli che vedete in foto.
Non mi dilungherò oltre in descrizioni tecniche o storiche. Un po’ perché a me - zappatore ignorante – annoiano, e un po’ perché chi è interessato non ha che l’imbarazzo della scelta tra forum e siti web dedicati.
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Bando alle ciance, veniamo al suono
E qui viene il bello. Ho quattro parole per descriverlo : la storia del Rock.
Un crunch ricco, dinamico, grintoso, definito, sempre a fuoco anche suonando un Sol aperto col gain al massimo, dove si distinguono tutte le singole note.
Attenzione : Il suono è selvaggio. E non dico come quantità di gain, parlo di pasta sonora. Non è detto che piaccia a tutti. Se cercate un suono lead compresso potrebbe deludervi.
“Rubando” le calzanti parole di un amico (che spero non si offenda per questo), per me è come essere a casa.
Le regolazioni
L’equalizzazione non influisce troppo, per sentire bene le differenze bisogna ruotare i pot di diverse tacche. D’altronde il suono della JMP è uno, prendere o lasciare.
L’unica cosa è che, non avendo la bright cap mod, bisogna stare attenti a dosare gli acuti e il presence, specie se si usano single coil. Io non sento il bisogno di praticarla, forse anche per una fortunata sinergia con la mia cassa (una Mantovani 2x12) che lo smussa un pochino in alto.
L’escursione del Pre
Ecco come si comporta il gain man mano che lo si alza.
Si va dal pulito che non ti aspetti a Hendrix. A ore 12 ecco Led Zeppelin, AC/DC e Deep Purple. A ore 15/16 c’è L’hard rock e i primi Pearl Jam. Alzando a stecca si arriva tranquillamente all’heavy metal classico (personalmente mi fermo prima, ma è solo il mio gusto).
Come detto, il suono rimane a fuoco anche col gain al massimo. L’ampli digerisce bene i pedali di gain in ingresso. Se inserite un muff, ecco Billy Corgan che fa capolino. Se usate un buon OD in front all’ampli (o un booster…), ottenete un lead grosso e pieno di sustain.
Il pulito
E’ la vera sorpresa di questo ampli. Basta tenere il pre basso o, meglio ancora, usare l’ingresso low. Clean brillante e ricco che prende alla grande i pedali. Pulito-base di prim’ordine direi.
Di questo non se ne parla molto, e invece è un (grosso) punto in favore della JMP.
La dinamica.
E’ il motivo per cui ho preso quest’ampli, oltre al suono (ovviamente).
Vi dicevo poc’anzi che la JMP ha un suono solo. Ma allora quest’ampli è limitante, poco versatile? Tutto l’opposto. Regolando il pre abbastanza alto (e a patto di poterla usare a volumi almeno da sala prove), se si suona leggeri si ha un pulito e se si plettra forte abbiamo una distorsione totale. Il tutto senza toccare il volume della chitarra a cui peraltro l’ampli reagisce benissimo e a cui comunque conviene ricorrere per maggior comodità e più sfumature. Se si plettra fortissimo, poi, il gain continua ad aumentare asintoticamente e questo non l’avevo sperimentato in nessun altro ampli prima d’ora. Ed è un’altra arma che il Marhall ci mette a disposizione.
Questa dinamica conferisce una grande versatilità alla JMP. Siete voi a decidere il timbro (si, proprio il timbro), la quantità di gain, di acuti e bassi, il tutto in base a dove plettrate, come lo fate, con che forza ecc.
Well, that's all folks!
“OK, ma come lo usi?”
Prevalentemente come ho scritto sopra. Gain a ore 15 e poi passo dal pulito al distorto gestendomi dalla chitarra (tocco, volumi e toni). Nelle parti più potenti spingo con un Overdrive (eccezionale allo scopo è il K-lone MNK) ottenendo un lead di razza.
Settato così e con un overdrive ci faccio tranquillamente tutto il repertorio dei Pearl Jam.
Un trucco semplice ma efficace
Nei pezzi dove servono repentini cambi di suono (da un pulito "scarico" ad un lead) è scomodo gestirsi col tocco e coi volumi.
Ecco come ho risolto: regolo il volume del pickup al manico a circa 5 e quello al ponte a 8.5. In questo modo posso passare dal pulito/semi pulito del manico, ad un crunch medium-gain in posizione centrale, fino a un crunch grintoso al ponte solo cambiando la posizione del selettore. L’ultima tacca di volume me la tengo per i punti più distorti.
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Tiriamo le somme
E’ l’ampli che cercavo. La JMP ha un suono solo dentro cui, però, ci sono tantissimi suoni e sfumature.
Come avrete intuito non è l’ampli per tutti, sia come suono che come approccio allo strumento. Se preferite avere tutti i suoni a portata di pedale o in una multicanale, è meglio che ne stiate alla larga...ma anche no : Ha un pulito di base ottimo per i pedali! Ottima anche se la settate con non troppo gain, fenomenale la resa con OD e fuzz!.
Tuttavia, se gestite i suoni in modo simile a quello sopra descritto, io vi consiglio di provare un vecchio Maresciallo prima di rivolgervi ad ampli higain di produzione odierna.
Non solo per il suono, ma anche per il vostro portafogli (costa meno di una Orange AD30).
Una piccola chiosa
Non chiedetemi sample, perché non le farò. Motivi :
1) Non so suonare;
2) Non ho un’attrezzatura che possa rendere giustizia al suono;
3) Se volete sentire come suona non servono le samples, basta accendere lo stereo e mettere sù Made in Japan, Back in Black, Led Zeppelin IV, Ten, Vitalogy…
Bene, grazie a chi ha letto tutto fino alla fine e…Keep on Rockin’!