Il primo link non mi funzia, il secondo sì.
Piacevole il video, condivisibile anche, ma è un po' sempre la stessa storia a cui non vogliamo rassegnarci come non ci vogliamo rassegnare ai rincari sullo zucchero al supermercato.
Il problema è multifattoriale, il che rende la situazione difficile da analizzare nel complesso e in sostanza impossibile da risolvere. Come detto anche nel video i tempi sono cambiati e la musica non è più "centrale" nella vita di un individuo, bensì un contorno e un fenomeno di consumo (che muove cifre enormi, peraltro), e sebbene sia stata un vettore per interi movimenti culturali e proteste sociali, ora non è percepita più come mezzo efficace per la comunicazione, perchè i fruitori non la interpretano più in questo modo (o forse non hanno più granchè da dire attraverso essa, ma qui si dipanano tematiche rognose).
Io non credo che questo si possa cambiare, non c'è nemmeno motivo per cui debba succedere, non c'è l'interesse per muovere qualcosa, e qui dovremmo essere almeno un paio di metri prima dell'inizio dell'analisi delle cause, del domandarci "ci siamo arrivati così". E' un argomento semplicemente troppo esteso. Sarebbe facile dire "i giovani si sono rintronati con i social", ma sarebbe riduttivo e forse sbagliato. Teniamocela così finchè campiamo, poi saranno cazzi degli altri.