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blackcat

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  1. Auro, concordo con te in modo completo per quanto riguarda la parte musicale e di atteggiamento con cui ci si dovrebbe approcciare a queti temi: usi quello che ti serve senza preconcetti né limiti autoimposti. Sono un po' più cauto sulla mera questione prezzi. Senza cadere in spirali popolate da volpi ed uva, noto spesso un atteggiamento opposto di giustificazione aprioristica di certi prezzi alti. Se te li puoi permettere meglio per te e peggio per me, ma più in generale mi rifiuto di pensare che certi costi siano giustificabili in materiali (che per quanto di qualità non è quasi mai il caso) e "ricerca e sviluppo". Soprattuto su quet'ultimo punto, non pui far pagare le tue ore spese in trial and error ad ogni acquirente, la fase iniziale (ma anche in seguito) ha un costo che ammorti con i volumi di vendita, altrimenti è come pretendere di tenere in piedi una proferssione che ti da da mangiare vendendo 10 (numero a caso) pedali in un anno. Questa è speculazione, chiamiamola con il suo nome, che dura lo spazio in cui il tuo pedale è di moda e perseguita anche dallo "sconosciuto" quando si mette sullo stesso piano dell'affermato. D'altro canto, il prezzo di un qualunque prodotto non viene mai fatto su costi e ricavi ma sulla fascia di mercato, quindi ho torto a prescindere.
  2. Paradossalmente quello è uno degli album che ha dato il via alla "guerra". Comunque entro i limiti dinamici del supporto, cosa che ha effettivamente cointribuito all'effetto botta nello stomaco. Se ora effettivamente si cominciasse ad invertire la rotta non mi dispiacerebbe affatto. Ciò che è interessante nel post di White è che viene rimarcata la cattiva abitudine di masterizzare avendo come target sistemi di ascolto deficitari come gli auricolari ma di fatto mezzo d'ascolto preponderante in quest'epoca in cui la musica è relegata a sottofondo. Aggiungo io: struttura, ritmi, melodie e suoni semplici ma efficaci che si possano sentire senza problemi via auricolari in mezzo al traffico. Ogni complessità aggiunta è persa, non recepita e non gradita. E nel tutto ci si diseduca alla fruizione.
  3. Uno dei migliori dischi degli ultimi anni. Tanto per gradire:
  4. http://www.youtube.com/watch?v=DEKC5pyOKFU Ma non sono mica tanto convinto...
  5. Ho cercato altri thread sull'argomento ma non avendo trovato nulla, apro questo (prego glissate sul titolo e la dotta citazione ivi inclusa). Immagino sappiate tutti di cosa si tratta. Girovagando sul profilo di un amico facebookiano, ho trovato un link sull'argomento che, se da un lato è un riassunto della questione tra l'altro pieno di imprecisioni (quindi presumo scritto da un non conoscitore della materia), dall'altro ha dato un paio di spunti rigurardo un possibile cambio di tendenza (a new hope!): http://www.theatlantic.com/entertainment/archive/2011/07/the-loudness-wars-is-musics-noisy-arms-race-over/242293/ Ad un certo punto è riportato un link ad una discussione che a sua volta riporta un post di Jack White sull'argomento (non ho trovato l'originale purtroppo). Secondo me vale la pena leggerlo: http://www.rotharmy.com/forums/showthread.php?59008-The-Loudness-War-Rages-On-Jack-White-vs-Holier-Than-Thou-Audiophiles Non che ci sia molto da aggiungere sull'argomento "loudness war", ma mi pare un punto di vista molto equilibrato e pragmatico pur manetendo al centro del discorso ciò che dovrebbe contare di più: la qualità della riproduzione musicale.
  6. Vai di custom shop!
  7. Raising Sand. Onestamente Plant si limita a fare il compitino, anche se di classe. Certo se non ci fosse lui sarebbe un disco di pseudo country piuttosto trascurabile e le canzoni piuttosto uguali l'una all'altra. Un'ascoltata se la lascia dare tranquillamente comunque.
  8. Mi immedesimavo nella ragazzina in preda alle pulsioni dettate dal pezzo pop-melodico hit dell'estate Questo dovrebbe bastare come monito
  9. Giri più compatti e con uno/due accordi in più o con un voicing diverso o da far viaggiare i bassi. Il Page acustico potrebbe essere d'aiuto, non tanto per la complessità o le accordature strane, quanto per l'idea di fare appunto cose complessissime e dinamiche quando in realtà sono molto più semplici. L'idea che i vari giri si richiamino tra di loro in una sorta di tema è buona, ma il tutto rischia di essere troppo uguale: così com'è rischia di essere un po' troppo "Modà" per i miei gusti (ciao Enriz!) e mi ci immagino sopra un cantato strappamutande in stile XFactor, il ché non è bello! Ma bando alle donne: che chitarra è?
  10. Quanto questo HT-1 è differente dall'HT-5? Non penso sia solo una questione di volumi...L'HT-5 ha un buon powerscaling tra l'altro.
  11. Si possono fare entrambe le cose. Il tone sta nei dettagli: le dita sono fondamentali, ma anche limare qua e là la resa dello strumento aiuta sia le orecchie che le dita stesse (vibrazioni). D'altro canto la chitarra si suona con dita orecchie e panza, tutto ciò che aiuta a riverberare nel modo giusto, ben venga.
  12. Con questo: "more weight = more sustain!"
  13. Ovviamente non era la placca a fare la differeza :) Secondo me fai bene a tenertela così per qualche tempo in modo che ti abitui al nuovo timbro. Poi tra qualche mese provi a cambiare il ponte: finché non lo fai, non potrai mai dire di sicuro che non he hai l'esigenza, perché non sai cosa c'è "oltre". Poi magari torni indietro al ponte standard, ma un tentativo te lo devi concedere perché ponte + perni limano il timbro in vari elementi (a senconda del ponte e della chitarra).
  14. E' anche possibile che tu debba ancora abituarti alla tua chitarra. Se ha una complessità armonica maggiore delle tue ex, o anche semplicemente un taglio di frequenze diverse, potrebbe all'inizio risultarti meno diretta e sembrare peggiore. Tante LesPaul "alternative" suonano molto più dirette perché focalizzate su determinate frequenze. E il tubo non fa che enfatizzare queste tendenze. Devi capirla la tua chitarra, farci l'orecchio e anche le dita, soprattutto quando alzi il volume. La maturità musicale passa anche da queste cose.
  15. Teoria vuole che con il passare degli anni i legni sulle standard siano diventati meno equilibrati, troppo squillanti. I pot da 300kohm sui volumi compenserebbero ciò. Che sia vero o meno, te lo confermerò quando mi deciderò a montare i CTS che ho qua da mesi... Di sicuro cambio ponte, perni e blocca corde ha contato molto (così, tanto per mettere altra carne al fuoco ).
  16. Non mi porrò più problemi quando risentendo le mie (seppur misere) composizioni sapranno troppo di '60/'70 e anche '80. Bonham mi piace sempre di più, anche se suo padre era altra cosa. Qualcuno dica a Bonamassa di abbassare il Les Paul ad altezza consona. I video degli ultimi 10 anni sono sempre uno più insulso dell'altro man mano che il tempo passa.
  17. Quella Ibanez l'ho provata qualche tempo fa. Molto carina, ci stavo facendo un pensierino, però mi dava la sensazione di un'opera incompiuta, anche se di buona qualià. Ho una vecchissima APX: delle Yamaha amo alla follia il manico e la tastiera, quasi gibsoniani. Il suono insomma... Diciamo che *io* (e ribadisco io in base ai miei gusti) mi terrei la tua Takamine a meno di fare il salto di qualità significativo (tra l'altro quella Takamine è moooolto carina, anche se ha la tastiera leggermente troppo stretta e stranamente manca un po' di volume per essere una medium jumbo, però ha delle bellissime medio basse tendente al marcio-frizzante - per la scomodità, ci fai l'abitudine con il tempo). Secondo me al di là dello specifico modello devi avere in mente un suono. E poi, immancabilmente, provare per verificare con mano. E tieni presente che tra suono acustico e suono amplificato cambia come dal giorno alla notte, e quindi devi per forza scegliere cosa privilegiare. Ribadisco io mi terrei la Takamine (ma solo perché ci stavo facendo un pensierino dopo averla provata, mi ha divertito davvero molto e l'ho preferita a due Seagull e Taylor di fascia bassa ma molto più costose, che in confronto erano sorde).
  18. Assolutamente. La mia ovviamente è solo un'esperienza personale che non vuole essere la regola. Un medico specialista che sa il fatto suo è essenziale, dei generici diffidare assolutamente. Dal mio punto di vista, lotto con l'asma da quando ero piccolo, ho anche rischiato più volte, e nel corso degli anni ho fatto vari vaccini, in tempi in cui i farmaci specifici non esistevano e variando man mano la malattia si evolveva con lo sviluppo. A me è sempre andato tutto bene e il riappropriarmi di una vita normale non condizionata dal "fiato corto" è stata una conquista. Sono anni che non ho crisi, e ho finito un ciclo di vaccini mensili pluriennali per le graminacee a febbraio. Dovrò comunque assumere medicinali a vita. E l'attività sportiva aiuta parecchio! Fortunatamente mi sono lasciato dietro le diete controllate. Insomma, il messaggio è: non disperare, si può fare molto e l'unico motivo per vendere la strumentazione sono i soldi, non la polvere
  19. Lungi da me sostituirmi ad un medico: uno specialista (ma che lo sia veramente) saprà valutare se e che ciclo di vaccini fare. Vaccino che è comunque personalizzato sul paziente (sviluppato su sue specifiche). Sulla efficacia, sono testimone vivente. Sempre tenendo presente che non si guarisce al 100%, almeno nel mio caso, ma l'obiettivo è minimizzare il più possibile gli effetti e riappropriarsi di una qualità di vita altrimenti non ottenibile.
  20. Quoto. Ho asma in forma allergica da acaro della polvere e graminacee (bella combinazione). Sono da una vita in cura di medicinali e vaccini. Soprattutto al'inizio, la profilassi anti acaro è importante quindi come suggerito elimina tutte le possibili tane per gli acari, dai libri (micidiali!) ai cuscini (nel giro di un anno o due il loro peso diventa per un terzo di acari morti), sostanzialmente tutto ciò che è peloso o accumula polvere (ma ti devono aver dato una lista con la descrizione dell'ambiente). Delle chitarre non mi preoccuperei: non accumulano polvere ed essendo verniciate e non porose non forniscono l'ambiente adatto agli acari (sono sostanzialmente dei mobili in legno), se caso mettile in custodia o spolverale regolarmente. Vedrai che dopo qualche mese di cura (ma che sia seria, serve il vaccino altrimenti perdi solo tempo) starai già meglio e potrai derogare dalla "camera asettica" (senza dirlo ai medici però altrimenti ti insultano ) e potrai sfoderare le tue asce.
  21. Sto film ha una delle colonne sonore più kitsch, ma è un gran film comunque.
  22. La suonavo con il flauto alle medie, mia favorita assieme a Downtown (che non ricordo di chi è) e Isn't she lovely (che so di chi è e la strimpello anche con la chitarra).
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