L'ampli in questione è il nuovo Marshall AFD100 Slash Signature. AFD sta ovviamente per Appetite For Destruction, il primo album dei Guns n' Roses che li ha fatti diventare famosi in tutto il mondo (e anche abbastanza odiati da queste parti :D ).
Quindi quest'ampli si rifà all'ampli che Slash utilizzò per incidere AFD appunto. Già, ma di che ampli si sta parlando?
Tralascio tutta la parte di ricerca storica, perchè sarebbe abbastanza lunga e noiosa soprattutto perchè chi è fan di Slash già la conosce, chi non lo è non glie ne fregherebbe comunque nulla :TRsorrisone:
Vi basti sapere dunque che l'ampli origggginale usato per Appetite era una Plexi con Tremolo di fine anni '70, modificata in modo che la valvola dedicata al tremolo fornisse ulteriori stadi di gain al pre invece che.... tremolare :TRsorrisone:
Più o meno come questa:
La testata non era però di propriatà di Slash all'epoca e non lo è mai stata, quindi non avendo più l'ampli sotto mano per poterlo riprodurre fedelmente i tecnici Marshall insieme allo stesso Slash hanno proceduto con una sorta di "reverse engineering" partendo dalle tracce originali di chitarra incise sull'album (hanno recuperato i nastri originali pre-mix) e sono partiti da una normale Plexi modificandola di volta in volta per avvicinarsi il più possibile al suono del disco.
Questo secondo me è il lato più affascinante dell'ampli in questione: mi ha intrippato tutta la procedura e anche il fatto che sia stata resa pubblica, si poteva infatti seguire l'evoluzione del progetto sull'apposito sito: http://www.afd100.com/
Alla fine di tutta sta tiritera ecco che Marshall ha partorito un ampli che secondo me merita davvero parecchio, a prescindere che si sia legati o meno all'immagine e ai suoni di Slash e dei Guns.
Ma veniamo a noi.
Ieri nel primo pomeriggio stavo bellamente suonando in casa con la mia fida Dual Recto quando sento uno strano rumore alle mie spalle.
Mi giro e vedo da dietro la testata una bella luce violacea illuminare tutta la parete retrostante.
Evvai! Andata una valvola... Vabbè, dopo quasi due anni di onorato servizio su e giù da palchi, prove e studio.. ci può anche stare.
La porto nel solito negozio e gliela lascio per un controllo.
Mentre vado verso l'uscita mi chiama il negoziante e mi dice che è appena arrivato l'ampli che avevo ordinato. Perfetto! Lo porto subito a casa senza nemmeno toglierlo dall'imballo.
Prima considerazione: pesa quasi 26 kg!!!! Porca pupazza, è un macigno!!!
Seconda considerazione: nella confezione oltre ai soliti cavi per i collegamenti ci sono anche:
- footswitch originale che permette di gestire loop e modalità
- un certificato di autenticità con le firme di tutti quelli che hanno collaborato alla costruzione, dall'assemblaggio fino al controllo estetico e funzionale finale
- la bella copertina per portare a spasso la testata senza rovinarla
- una maglietta nera con i loghi della Marshall e di Slash (peccato sia una xl, proverò a contattare Marshall per farmi mandare una M).
Ora il pezzo forte, ovviamente.
L'ampli esteticamente è splendido. Classico tolex Marshall nero con piping bianco, il pannello è color argento (per rimandare alla Marshall Silver Jubilee che era la precedente signature di Slash) come anche i controlli. Molto particolare il dettaglio dell'angolo destro del pannello che sembra squamato:
I controlli sono i soliti per accensione e standby, due ingressi hi e low, attivazione loop, ed eq. Le due grosse novità sono invece il primo potenziometro "Power" che regola l'attenuatore interno della testata, e lo switch #34/AFD che permette di scegliere le due modalità dell'ampli.
Il retro è pulito, ci sono le solite uscite cassa, ingresso footswitch e i controlli per fx loop e regolazione del bias, più 4 led rossi che indicano eventuali anomalie alle valvole finali (quattro belle 6550 per un totale dichiarato di 100w).
Funzionalmente parlando l'ampli ha dettagli tutt'altro che scontati.
Primo fra tutti lo switch #34/AFD.
In pratica quest'ampli non è solo in grado di replicare il suono dell'album AFD dei Guns, per il quale Slash ha usato quella plexi di cui sopra, ma può anche replicare i suoni degli album seguenti, i due Use Your Illusion I/II per i quali Slash ha invece usato una JCM800 2203.
Il suono in questa modalità ha uno stadio di gain in meno ed è più acido, più adatto a crunch rock e hard rock più tranquilli e con l'attacco molto pronunciato.
Passando in modalità AFD invece si aggiunge uno stadio di gain e il suono si igrossa notevolmente. Diventa una belva :D
L'altra grossa novità è quel controllo Power che agisce come un power scaling, portando l'uscita dell'ampli dal classico 100w quando il pot è al massimo fino a 0,1w col pot al minimo. La cosa spettacolare è che anche a 0,1w l'ampli suona! Stanotte stavo suonando mentre nella stanza accanto i miei dormivano, e il suono era credibile! Per me è una manna, vuol dire che si ha la possibilità di avere il finale imballato praticamente sempre e godere di quel suono grosso e con tanto sustain a qualsiasi volume.
Ultima bella trovata è il nuovo sistema di regolazione del Bias. L'ampli è in grado di regolare da solo il bias delle finali, lasciando comunque all'utilizzatore la possibilità di scegliere il livello di bias che vuole. Mi spiego meglio.
Sul pannello posteriore c'è un trim regolabile tramite un cacciavite piatto che permette di portare il bias da 20mA a 50 mA. Una volta deciso il valore desiderato (aiutati da una tabella presente nel manuale d'istruzioni) l'ampli può regolare da solo il valore scelto sulle 4 finali. Questo vuol dire che se ci si stanca delle 6550 originali si può passare tranquillamente a qualsiasi altro tipo di valvola ad 8 pin e l'ampli sarà in grado di regolarsi di conseguenza.
Non solo, ma con questo sistema si può regolare il bias ogni volta che si sposta l'ampli da casa alla saletta o su un palco, così da essere sicuri che la corrente sia sempre al livello giusto per le nostre amate valvolone incandescenti.
Già ma come suona?
Non ho ancora preparato dei sample miei, ma in rete ce ne sono tantissimi nonostante le testate siano relativamente poche (2300 in tutto il mondo) e che stiano uscendo col contagocce da casa Marshall.
Questi video secondo me sono i più fedeli a ciò che sento, nel secondo potete anche trovare un interessante confronto sulla risposta dell'ampli con chitarre diverse (Grazie Alucard ). Appena avrò un pò più di tempo prometto di sistemare la mia recensione con foto fatte da me e magari qualche sample:
http://www.youtube.com/watch?v=ha5F1GtaWVM&feature=player_embedded#at=306
Per il momento vi posso solo dire che ne sono entusiasta, ha la sensibilità e risposta delle monocanali che tutti conosciamo ma ha una cattiveria e quantità di gain da ampli ultramoderno. Ha quella giusta via di mezzo tra vintage e moderno che mi piace un casino. Ovviamente è a suo agio su tutto l'hard rock possibile immaginabile, devo ancora provare a vedere come si adatta su altri generi, ma le premesse sono buone, anzi, ottime!
Ha una caratteristica incredibile di separazione delle note, infatti non è affatto semplice da suonare nonostante il gain a disposizione sia sempre molto.
Unico neo: il pulito non esiste, ma in realtà, chi l'ha mai usato!?!?!? :TRsorrisone: :TRsorrisone:
AGGIORNAMENTO
Ho registrato un samplino sempre a volume domestico, questa la catena:
Gibson LesPaul R9 - Marshall AFD - Shure Beta 57A - GarageBand
Non ho ritoccato assolutamente nulla in Garageband, solo sull'intro del secondo pezzo ho aggiunto il delay.
http://www.fileden.com/files/2010/11/12/3014117//Marshall AFD Test.mp3