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*juanka78*

Brasilian vs Indian: questo mi pare interessante...

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Bel video esplicativo. L'ho ascoltato in cuffia. La riconferma che il chitarraio si fa un sacco di pugnette sul nulla. Il brasilian è leggermente più chiaro e ha più attacco. Una peculiarità facilmente superabile con una leggera aggiustata di equalizzatore. Sono sostanzialmente due ottimi legni simili al 90 %. Quel 10% che resta di "differenza", uno con un discreto orecchio riesce a colmarlo con facilità (eq, posizionamento microfono, plettro, etc...), oppure si tiene il suono dell'indian che è già molto bello di suo. Tutto il resto è marketing! 

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Il peso medio del palissandro indiano si aggira sugli  850Kg/mt3, il palissandro brasiliano o jacaranda è più denso e pesante con un peso che varia dai 930 ai 1100kg/mt3.

Il suono del palissandro brasiliano si avvicina più all'ebano che al palissandro indiano ed è caratterizzato da un ottimo bilanciamento su tutte le frequenza.

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Sulle classiche ed acustiche si usa per fasce e fondo, praticamente mezza chitarra..sulle elettriche (di pregio) solo per il manico.

 

Cmq c'è sempre differenza.

 

Manico Palissandro Indiano:

 

conferisce al manico una sonorità leggermente più smorzata sulle frequenze acute, è un legno piuttosto poroso e perciò più soggetto alle variazioni climatiche e alla ritenzione di umidità e sporcizia.

 

Manico Palissandro Brasiliano:

 

non essendo particolarmente poroso risulta stabile e affidabile. Il feel sotto le dita è simile a quello dell'ebano per cui liscio e veloce ma più caldo.

 

Per molti liutai la differenza è solo estetica.

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video molto interessante. Si sente nettamente la differenza. Non che uno dei due legni sia necessariamente migliore dell'altro, è solo una questione di gusti, ma è impressionante come la sola tastiera di legno diverso faccia tutta questa differenza tra le due chitarre.

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ah ecco, non avevo capito una mazza....adesso ho riascoltato e in effetti dice back and sides....chissà perchè ero convinto cambiassero la tastiere, in effetti mi sembrava una differenza fin troppo netta.

 

:facepalm::first:

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boh a me in questi video mi viene sempre il dubbio che a suonare in un certo modo sia QUEL pezzo di brasiliano e QUEL pezzo di indiano, oltretutto generalmente due chitarre anche costruite con legni identici suonano diverse, quindi difficile imputare lievissime differenze ad uno solo dei componenti, qualsiasi esso sia.

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Se si parla di legni è un discorso (i legni hanno delle caratteristiche ben precise), se si parla di chitarre è un altro (ogni chitarra ha diverse varianti). 

 

Ogni chitarra è diversa dall'altra ma questo dipende da 1000 fattori. Lo stesso strumento durante l'anno/i suona in maniera diversa (dovuto dalla cristallizzazione delle vernici e dai diversi gradi di umidità ad esempio).

 

Concordo che lo strumento va valutato nell'insieme.

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Quoto, quante volte avete sentito due strato costruite con stessi legni suonare uguali, da spente? 

 

Quoto pure io...

 

Ma pure se sposti da una chitarra all'altra la stessa mascherina e i p.up non è detto che tu abbia lo stesso risultato.

il legno conta ovunque a meno che tu monti un p.up dalla uscita e resistenza esagerata che tanto ammazza tutto.

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Siamo d'accordo, ma questo è il test migliore che si possa fare per cercare di capire le differenze fra le 2 essenze. Altrimenti dobbiamo arrenderci ad una specie di "agnosticismo" chitarristico...

Io sento una differenza netta fra le 2...e penso che un buon 70% di ciò sia dovuto ai legni diversi: il brasiliano lo sento molto più chiaro e ricco di armoniche, ma allo stesso tempo meno profondo sui bassi. Per me sul fingerpicking stravince, sullo strumming se la giocano.

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La differenza si sente ma non "vince o stravince" nessuna delle due..

Quello che per te può essere un pregio per altri può non piacere.

Ho avuto e provato diverse chitarre classiche da concerto con fasce e fondo in jacaranda (Ramirez anni 70, Khono, Frignani ecc..) e gli ho sempre preferito il palissandro indiano. Ci sono molte Goodall, Mcilroy adatte al fingerstyle con fasce e fondo in palissandro indiano. Per non parlare di Lowden e Maton che il palissandro non ce l'hanno neanche.

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Infatti ho detto "per me", mica pretendo che tutti siano d'accordo. Io trovo che quella definizione, quella brillantezza e quella ricchezza armonica siano perfette per il fingerpicking, forse un filo meno per lo strumming, tutto lì.

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Tra l'altro riascoltando e soffermandosi sul suono e sulle pugnette, il brasilian ha piú medie che a mio gusto rendono il suono un pó piú (consentitemi) "cartonato" ed inoltre pare pure che abbia un compressore acceso davanti. Secondo me l'indian con un filo di alte evidenziate vince.

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Siamo d'accordo, ma questo è il test migliore che si possa fare per cercare di capire le differenze fra le 2 essenze. Altrimenti dobbiamo arrenderci ad una specie di "agnosticismo" chitarristico...

Io sento una differenza netta fra le 2...e penso che un buon 70% di ciò sia dovuto ai legni diversi: il brasiliano lo sento molto più chiaro e ricco di armoniche, ma allo stesso tempo meno profondo sui bassi. Per me sul fingerpicking stravince, sullo strumming se la giocano.

appunto, arrendiamoci all'agnosticismo e viviamo felici.

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Ok, ma allora ha anche poco senso perdere tempo qui per parlare di strumenti. Se nulla si può capire, che perdiamo tempo a fare?

Appunto!! Se ogni strumento è storia a se.. :sorrisone: , ovviamente ciascuno impiega il tempo come meglio crede! :devil:

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Se si parla di questo per stabilire la cosa in modo oggettivo ci sono strumenti, dubito che qualcuno vada in giro con un analizzatore di spettro..a provare chitarre.. Pedali ecc..

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Ok, pero a me pare che il maggior contenuto armonico di quella in brasilian sia evidentissimo anche a orecchio e nonostante tutta la compressione di YT. Figuriamoci a sentire di persona...

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La registrazione mi pare stracompressa a livelli inverosimili...su youtube si sente parecchio di meglio ! In più di acustiche non ci capisco una mazza, giudico questi suoni a pelle.

 

Detto questo, il brasiliano mi sembra più nitido, con note singole e armoniche scampanellanti più ricche ma sopratutto molto a fuoco in stile pianoforte(attacco immediato-->decay immediato senza quella specie di via di mezzo tra i due), suona più asciutto, l'indiano tende più a impastare il tutto e suona più gonfio (non nel senso di piu' basse, ma che le armoniche sono piu' amalgamate e meno distinguibili singolarmente) e quindi nel complesso preferisco il brasiliano.

C è chi dice che in un mix differenze così diventino trascurabili, per me invece è il contrario, aumentano esponenzialmente sopratutto se affollato, fanno la differenza fra un suono incastrato "giusto" che fa sentire le sfumature, e un suono generico di sottofondo, tanto che mi immagino sempre questa situazione quando provo uno strumento: sentiti da soli, spesso un suono con più personalità, come in questo caso è senza dubbio l'indiano, all'inizio sembra anche più gradevole per certi versi, poi chiaramente de gustibus. Dylan avrà registrato anche con la chitarra di cartone e nessuno si lamenta, immagino non sia questo il punto, la prova è interessante.

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