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Tutti i contenuti di Giorgio V.
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Penso onestamente che lo sappiano tutti o meno che chitarre vanno provate sempre prima, e che anche tra le "fascia alta" ci sono delle scoregge. A me è bastato constatare che persino in america che dovrebbe essere il loro mercato di "serie A" le historic che lasciano una impressione bella permanente sono comunque una frazione per decidere che non avrei MAI preso una Les Paul a scatola chiusa. E non è nemmeno colpa loro secondo me, sappiamo tutti che sono chitarre fatte in grosse quantità, è fisiologico che non tutte le ciambelle riescano col buco. Io non li biasimo perchè aggiungono i tasselli con il contagocce, comunque. Provo e se mi piace bene, sennò cazzi. Nessuno in ogni caso mi ha mai puntato una pistola in testa per costringermi a comprare una Les Paul, quindi non vedo perchè prendermela con Gibson, è colpa mia se approccio l'acquisto con delle premesse irrealistiche.
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Ma di cosa stiamo parlando? Mi pare di essere al mercato dove tutti parlano dello stesso argomento ognuno da un punto di vista diverso. Parliamo del collezionista? Al collezionista non gliene fotte niente, se non della collezione. Per lui la chitarra è un feticcio, il fatto che questa sia nuova e migliorata nella (QUANTOMENO PRESUNTA) accuratezza storica è un plus. Al collezionista di Burst non gliene fotte un cazzo, compra le burst per quello che rappresentano, non per come suonano, cerca quella in condizioni migliori, col top più bello, non quella col sustain più lungo. Il musicista si limiterà a provare e vedere se piace. Al musicista non dovrebbe fottergliene un cazzo di strategie di marketing, di quanto la Les Paul è diversa, del goldone del truss rod. Prova due R9, se una gli piace di più valuta se il valore aggiunto vale l'eventuale sovrapprezzo, punto e stop. Il resto sono discorsi che stanno a metà strada e non valgono niente. Io da musicista sono CURIOSO di provare queste nuove historic che sulla carta hanno delle caratteristiche tecniche che POTREBBERO influire in maniera percepibile sullo strumento. Non me ne frega un cazzo se Gibson tra 2 anni cambia la lunghezza del pisello del tipo che monta gli inlay per renderlo lungo quanto il pisello del tipo che li montava nel '58. Sono semplicemente curioso di provare uno strumento nuovo e farmi una impressione genuina. Non capisco chi stia cercando di "vincere" un discorso contro cosa.
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Ci saranno sempre Reissue in tutti gli anni eccezionali e altre più blande. Alla fine la chitarra straordinaria nasce secondo me da un insieme di fattori tra i quali c'è anche il caso. E' possibile secondo me che le chitarre fatte con queste spec suonino in media meglio di quelle degli anni passati, ma non penso proprio che tutte le R2013 smerderanno tutte le R precedenti. Comunque da quello che posso capirne io che non faccio chitarre, la hot hide glue è una colla più complessa da utilizzare, ha temi di lavorazione più stretti e mi pare anche che debbano farsela, non si compra. Il goldone del truss rod era fatto per montare più in fretta le tastiere senza il rischio che degli spillover di colla "bloccassero" il truss rod stesso nel manico. Se viene rimosso vuol dire che gli addetti all'assemblaggio devono starci più attenti, e questo comporta certo un aumento dei costi. A me queste nuove feature affascinano e basta. Le trovo un notevole passo avanti verso la fedeltà al mito storico, quindi sarei veramente curioso di provarne una e magari fare un confronto. Vorrei sottolineare che queste due caratteristiche sono quelle che ricorrono di più nominate quando chi ha parecchia esperienza di vintage lamenta che le nuove non suonano come le vecchie, tra l'altro. In ogni caso, non vedo perchè bisogna sempre buttarla sul discorso dei soldi.
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E te ripeto, io non prenderei queste cifre come se fossero scritte nella Bibbia. Io comunque ho letto di un rincaro di 600 dollari, il che equivarrebbe a dire che una R8 si troverebbe sui circa 3000 nuova (ne ho viste tranquillamente a 2300 anche pochi mesi fa).
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Certo che c'è chi se lo fa fare e fa benissimo. La R7 di Mirko makeoverizzata da Jaeger è commovente secondo me. Però paghi. Soprattutto se vuoi cose che sono offerte come migliorie notevoli dello strumento dal punto di vista qualitativo, non estetico, come il neck reset che è fatto SOLO per usare la colla corretta e la rimozione del goldone del truss rod (che se era solo per montare la tastiera in braz potevano pure lasciarlo, no?), paghi parecchio, perchè sono procedure lunghe e delicate. Poi possiamo discutere all'infinito se serva o no, tanto nessuno di noi potrà fare un confronto diretto e in tempo reale dello stesso identico strumento nelle due condizioni, ma dal mio punto di vista che Gibson finalmente aggiunga queste caratteristiche per un rincaro che poi, tra mercato dell'usato, sconti in negozio e cazzi vari probabilmente inciderà in maniera molto piccola considerato comunque il prezzo totale dello strumento, è una cosa positiva. Poi, personalmente, se devo farmi un problema per 600 o 500 euro in più, non vado a comprarmi una chitarra che costa sopra i 3000.
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Sì ma è scorretto pensare alla cifra "4500 €" come all'unica cifra alla quale si potrà acquistare una R9 con questi upgrade. Il Makeover invece è un costo abbastanza fisso, e se fai mettere la tastiera in palissandro brasiliano e il neck reset spendi parecchio di più di 1600 euro. A me Florian mi ha fatto un preventivo di 3000 euro una volta che avevo inquisito per curiosità.
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Le mineral streak sono fighe invece secondo me. Come sempre, per l'estetica, de gustibus.
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I prezzi che ha indicato Mirko non mi sembra indichino un rincaro COSì proibitivo, poi sappiamo tutti che a cercare o nell'usato si trovano a parecchio meno soldi. E' ovvio che Gibson non fa le Historic perfette, sennò come fa a venderne di nuove se non le "migliora" poco per volta? In ogni caso, io a naso direi che tra avere il truss rod semplice, e avere il truss rod ingoldonato in uno strato di plastica la differenza c'è. Basta pensare a quanto la differenza di tensione del TR va a incidere su feel e sustain dello strumento. Poi, per carità, c'è chi non si accorge di nulla, ma la tensione del manico è un elemento critico per dare alla chitarra quel "qualcosa in più", e il fatto che sia rimosso dall' equazione un pezzo di stupida plastica a me può solo far piacere perchè la trasmissione delle vibrazioni ne andrà quasi certamente a beneficiare (sempre considerato che ogni strumento è una cosa a sè). Poi questo non mi fa buttare via la mia Oxblood, ma siccome non ho una R8 o R9, prenderne una con questi upgrade mi fa gola. Se ne avessi già una bella probabilmente me ne fregherebbe molto meno.
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Vero..quindi? Comunque sono denominazioni che finiscono anche nelle spec delle chitarre. Adesso non mi intendo più della produzione Gibson USA ma ricordo chiaramente che in passato, tipo 2000 o giù di lì c'erano le standard normali che avevano top AA, le premium plus AAAA, e qualche modello più fighetto che arrivava a AAAAA. E lo stesso discorso fa PRS che ha i modelli A10 mi pare. Comunque sono più discorsi che interessano il collezionista secondo me, anche perchè come hai fatto notare un pezzo con fiamme meno profonde o larghe o tridimensionali può essere tranquillamente più "interessante" in ogni caso.
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Per me gli intarsi sono proprio la cosa minore, cambiarli è una cagata. L'assenza del goldone e l'uso di colle migliori le rende strutturalmente un passo in avanti notevole rispetto alle originali.
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Concordo che la versatilità è veramente al top. Aggressivi se spinti, presenti sempre e comunque, attacco stupendo e pronunciato, ma docilissimi con il volume abbassato e tengono le alte meglio di qualunque humbucker. Anche secondo me con gli effetti, soprattutto modulazioni, vanno davvero al top. Per me la chitarra perfetta potrebbe essere una 335 con i P90.
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Hm, pensavo che l'empress fosse digitale ma leggo sul sito che il percorso del segnale è puramente analogico, e solo i controlli sono digitali..Io volevo evitare le modulazioni digitali perchè con la mod tutto il segnale subisce una conversione AD/DA, ma così l'empress mi torna in gioco..
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Il rincaro dovrebbe essere attorno ai 600 dollari. Esiste comunque sempre il mercato dell' usato
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Ora, i beneinformati del forum già lo sapranno, ma ultimamente bazzico i forum americani meno e quindi sono arrivato "tardi", sono news di ieri, apparentemente confermate e attendibili. A quanto pare le les paul historic del 2013 avranno una serie di aggiustamenti molto interessanti (e desiderati dai più puristi): - tastiere in pezzo unico con inlay in vera cellulosa (questo già si sapeva da qualche mese) - incollaggio manico-body con vera hide glue - nuovo truss rod storicamente corretto senza il goldone protettivo intorno - custom bucker al posto dei burstbucker (questi sono in giro da un pochetto sulle Collector's Choice) - anilina corretta per il filler dei back - nuovo materiale per il binding di colore più corretto - nuove meccaniche Kluson - nuovo colore per le goldtop sia front che back, il front più accurato e leggermente verdino, il back più scuro e tendente al nocciola (walnut) Che ne dite? Io sono intrigato soprattutto per colla e la rimozione del goldone..
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Tra i soapbar (quelli a saponetta appunto) e i dogear (quelli con le orecchie) cambia solo la cover, cioè lo stesso modello può esistere in entrambe le "incarnazioni". Mi pare che in passato ci fossero delle differenze anche di spessore in effetti, ma forse si fa confusione con i pickup alnico V? Quelli in effetti richiedono uno scasso diverso.
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Era per dire che il phase 45 è un pò più discreto, non intendo tagliente in accezione negativa, per me il suono di ain't taking about love è tagliente, ma non intendo ciò come opposto a avvolgente o caldo. Diciamo "presente", ok?
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E' semplicemente il tipo di phaser, ce ne sono da 2 a 16 mi pare..Per ridurre in soldoni il 2 stadi suona più morbido tipo phase 45, il 4 un pò più tagliente tipo phase 90
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Immagino..La cosa che mi "turba" del whetstone è che mi pare un pedale pensato per far troppa roba..Preferirei personalmente qualcosa di meno versatile ma che azzecchi proprio quello che cerco io, anche se, se mi dite che il whetstone è un phaser pazzesco e favoloso, inizio a interessarmi di più.
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Ormai la pedaliera è quasi completa...l'unico effetto rimasto da acquistare del quale ho un certo bisogno in fretta è il phaser. Mi serve un bel phaser a 4 stage che suoni come serve a me. Ci suono rock, hard rock, e lo userei davanti all'ampli in crunch con eventualmente prima del boost. Nella fattispecie a me il phaser piace: - lento (non uso mai le modulazioni veloci, sto sempre attorno a 0,1 hertz o poco sopra) - con una bella profondità - che renda la gamma media "croccante" - analogico (non voglio modulazioni digitali) Posso anche spendere abbastanza se è il phaser che mi fa innamorare, certo, un Tiny Orange Phaser lo cercherei quantomeno usato. Ce n'era uni in vendita sul mercatino qui poco fa e mi mangio le mani per non averlo preso, quantomeno lo provavo. NON mi interessa un phaser - morbido, tipo vibe - che abbia problemi di sbalzi di volume - che ciucci segnale da spento - digitale Sto valutando al momento: - Mojo Hand Nebula IV (non costa molto e Cash mi ha parlato gran bene del suo Nebula a 2 stadi) - Mad Professor Tiny Orange Phaser (MOLTO costoso a meno di non trovare una buona occasione ma le demo mi convincono parecchio - Blackout Effectors Whetstone Phaser (sembra parecchio complesso, ma immagino che qualcosa di utile per me riuscirei a tirarcelo fuori per forza) Consigli? qualche altro pedale che dovrei considerare?
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Anche secondo me il tizio con la tele ci sa fare eccome, ha un gran bel tocco, molto naturale.
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Siccome sono a casa malato mi sto riascoltando tutto l'album. Secondo me il Rangemaster lo ha usato sì, ma a naso non in tutte le tracce e non in maniera particolarmente invasiva. Scommetterei che c'è ad esempio su All Your Love quando entra con l'assolo e il pickup al ponte, ma in certe tracce dove ha un suono molto morbido il treble booster dove a naso potrebbe essere pure spento (o forse si abbassava dal volume della chitarra). Ovviamente c'è tutto un discorso poi da fare sulle tecniche di registrazione e vattelapesca, comunque è abbastanza certo che all'epoca almeno Clapton cercasse di ottenere un suono piuttosto proiettato sulle medio-alte e ricco di attacco, visto quanto era rimasto esaltato dalla rimozione delle cover dei pickup, che comunque un filo il suono te lo aprono. Quindi forse la cosa più probabile era che gestisse il rangemaster con toni e volumi della chitarra, per averne l'effetto sono mano all'occorrenza.
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Anche secondo me è questo il segreto...Se uno si sente obbligato a fare qualcosa subentra il rifiuto, ma se continua a divertirsi e a farlo di sponte sua, sto bimbo quando sei in pensione ti porta in tour.