-
Numero contenuti
2.843 -
Iscritto
-
Ultima visita
-
Days Won
57
Tipo di contenuto
Profili
Forum
Calendario
Blogs
Tutti i contenuti di Bananas
-
Come ti ha già detto bene il principe del forum, il Klone ci vuole. Va bene anche col tuo Blues Junior Tweed. Tra i millemila che ci sono in giro di tutti i prezzi, se fa bene anche la parte più spinta OD è meglio. Scartabella su RC che trovi rece di kloni per tutti i gusti. In genere quello che dicono le profumiere del forum è abbastanza vero, segui loro che io non conto e non capisco un cazzo di base. Sempre ragionando sul Blues Junior Tweed, un TS buono che non sbagli mai, oppure un pedale culattone stile Jan Ray: anzi no, se lo vuoi in stile Jan Ray prendi direttamente lui che alla fine spendi meno anche se l'originale costa un occhio. Puoi soprassedere momentaneamente sul Rat che col tuo cono Jensen è troppo duro in alto. Per il tipo di musica che ti piace e per le chitarre e amp che hai, se vuoi/puoi spendere io valuterei: Klone + Kingtone Duellist + Kington Blues Power + il SD1 Keeley mod che hai già e sei a posto per tutto. Magari valuta un Echoplex Tape Delay tipo il Belle Epoch di Catalinbread. Ecco i video che ti fai un'idea: New Duellist 2022: Duellist classico: Kingtone Blues Power: Qualche info qua: Catalinbread Belle Epoch, ci fai tutto, dallo slapback alle modulazione psichedeliche qua: Tranne il Duellist 2022 che è nuovo e Duellist vecchio e Blues Power che usati costano al momento più del nuovo (colpa dei minchioni di Reverb), tutto il resto trovi usato a prezzi abbordabili. Se ho capito che suoni ti piacciono, metti in Board Duellist + Blues Power e sei a posto per la vita. Eventualmente puoi valutare un Fuzz Face germanio o silicio secondo i gusti da buttare nel Blues Power: alto godimento garantito e certificato. Valuta anche il Line Drive 2 e il L Dynamic Overdrive di BurnFx (Dado del forum): https://burnfx.it/pedali/distorsioni/linedrive-3-overdrive/ Di non ascoltare me che non capisco un cazzo l'ho già detto? Qui trovi la rece del tuo amp che ho avuto anch'io. Dentro ci trovi anche ragionaggi vari sui pedali: Edit: Fondamentale: provare prima di comprare.
-
Capisco cosa intendi e condivido. Oggi peraltro l'hype è alla base delle politiche commerciali sulla rete e personalmente non ho mai grandi aspettative. Di rivoluzionario poi per me ci sono stati alcuni musicisti, alcuni amplificatori americani e inglesi, la Stratocaster e la Les Paul in origine, il Wah, i fuzz, i TS, il Leslie che ha aperto la strada ad altre modulazioni in ambito chitarristico e un paio di delay, che interagendo con la creatività di quei musicisti, hanno appunto rivoluzionato il linguaggio sia musicale che sonoro. Tutta roba che continuo ad usare. Quindi nessuna rivoluzione col Revival dal quale mi aspettavo quello che fa: rendere il mio amp valvolare che ha una voce molto caratteristica, più duttile. E devo ammettere che questo lo fa bene: i due suoinini Plexi che ci ho tirato fuori sono convicenti e molto gradevoli sotto le dita. Proabilmente usato come pre in digitale non è niente di che rispetto a quanto già si possa fare con altre macchine, ma sul mio amp valvolare mi pare davvero molto reattivo al tocco, "amp like" come si dice, e molto godibile anche usato come overdrive. Mi ha cambiato la vita? Ovviamente no, come tutto il resto del rig. Imparare finalmente a suonare fuori dal mio linguaggio musicale limitato mi cambierebbe davvero qualcosa. Concordo infine col ragionamento sia tuo che di Tilt: non mi pare così fondamentale ottenere il suono esatto del tal amp ma piuttosto un bel suono che ti soddisfi da suonare più o meno ispirato a questo o a quello. Non sono nemmeno tutto 'sto talebano valvolare. Agli albori del modeling presi un Pod e un altro paio di scatolette con cui mi ci sono divertito parecchio per qualche anno. Lo buttavo direttamente nel Pa con un paio di preset. Usavo i model più British perché mi sembravano quelli riusciti meglio da spingere con qualche pedaletto economico, i risultati erano soddifacenti anche sotto le dita ma certo non pensavo di suonare una vera Plexi più o meno a cannone. Mi sembrava interessante invece verificare se oggi è possibile mettere insieme al meglio i due mondi verso l'indubbia praticità tutta a favore del digitale...
-
Perché vi piacciono? Perché non vi piacciono? (Strat)
-
È un gran bello overdraivo a mio parere. Avuto e rivenduto solo perché non pareva cool sul Radiochitarra, eppure il cul ce l'avrebbe pure nel nome. Lo trovo anche bellino esteticamente. buona domenica chitarrosi.
-
Cosa non ti ha convinto del Revival?
-
Bravo Auro, a te non la racconta nessuno. Ovviamente il bello vero è l'original '80. Inutile ricordare che l'hanno avuto in board Srv, Landau e compagnia grattuggiante...
-
Te mi stai simpa Vintage. Sei un tale cacacazzo sui dettagli del saundz alla vecchia che quasi ti lovvo. Mi abiterai a casa di dio sennò ci venivo volentieri a farmi una grattatina con le mie carabattole e a rimirarmi le tue. E comunque L'Arion non mi pare l'abbia detto nessuno. All'epoca uno dei più cool del pianeta che si trova ancora in giro per due talleri. Fig™ che dilettanti:
-
CONSIDERAZIONI FINALI Per una volta provo a evitare le sciocchezze per rispetto a quegli utenti del forum che desiderano anche di trovarci dentro qualche informazione utile. Come è stato per me: ho imparato qui cosa serve per fare cosa e come far interagire al meglio cosa con cosa. LA BASE Per me è una Stratocaster, un TS808 e un Princeton Reverb. Tutti e tre gli elementi sono di qualità ma solo perché dopo tanti anni volevo avere qualcosa di mediamente valido. Non mi servirebbe altro. Il TS purtroppo va preso comunque di buona qualità: non sembra ma cambia tutto. È perfetto per restituire, modellare e spingere le frequenze medie su amp Blackface. Avrei voluto un Super Reverb d’epoca che sarebbe il mio amp preferito, ma chi me lo porta in giro? Come lo porto al break up e oltre in casa? E anche in saletta o in piccolo pub sanguinano le orecchie a te e a chi ascolta; andrebbe messo almeno un master ben progettato. Col Princeton alla fine ci faccio tutto, dalla cameretta al piccolo gig. Chiaramente non può avere né la botta né la magia sui bassi del Super Reverb. MODULAZIONI Il Leslie G di Hammond che è un pedale digitale come tanti, ha alcune feature che mi consentono di avere altri suoni oltre il classico Leslie. Per i suoni texani uso il model 18 ad alta velocità con mix dell’effetto a circa il 70%. Nel Princeton spinto dal Jan Ray, consente di simulare molto bene i suoni alla Cold Shot. SRV usava configurazioni di questo tipo: un Super Reverb (o Vibroverb) con o senza TS + un Vibroverb (o Super Reverb) in un Fender Vibratone. Così otteneva la chitarra sempre presente in avanti più o meno carica di gain e il Leslie indietro sull’altro amp. Uso invece il model 122 a bassa velocità per i suoni più alla Badge in stile Clapton ma in questo caso col mix 90% e l’effetto molto presente. Un altro uso del Leslie G in 122 a bassa velocità con mix al 50% è come supporto alla bellissima modulazione del Boonar Echorec per gli arpeggi al break up. Ho scelto il Boonar perchè è piccolo, ha il preamp analogico ed è un’ottima simulazione, tra le tante, del Binson Echorec. Si comporta molto bene anche sugli slapback con un buon sapore vintage. In alternativa avrei scelto lo Skreddy Echo che non è propriamente un Echorech ma modula in un modo tutto suo che ti porta via, oppure il Belle Epoch per il Maestro Echoplex. Il Delay non è alla base dei miei suoni se non con un leggero slapback ambientale, quindi posso fare a meno del tap tempo, funzione comunque utile. Infine uso il Leslie G sia come chorus sugli arpeggi con velocità intermedia e mix a circa il 50/60%, sia come phaser a bassa velocità e mix sempre intorno al 50/60%. Non amo né i phaser né i chorus molto carichi. Il vibe di Jam che ha un carattere molto vintage e più che convincente, suona bene con un buon rapporto qualità prezzo, non sarà ai livelli di quelli esoterici da 1K ma con 300 Euro lo porti a casa e non me ne sono pentito. Ci faccio tutto quello che si può fare con un buon vibe. Vibrato strampalato compreso. Non lo uso moltissimo ma per me indispensabile. Boonar Echorech: molto carino. Costa tanto ma a mio parere ne vale la pena. Non solo è piccolo e board friendly ma è anche una simulazione molto completa di quanto si può fare con un Echorec. Il suo unico limite è la mia creatività. Sicuramente ce ne sono di migliori ma non hanno tutte le feature che ha lui. Bellissimo lo Swell da tenere sotto il riverbero dell’amp. Riverbero e tremolo sull’amp: poco da dire, meravigliosi. Tanto che uno dei miei suoni preferiti è amp pulito, riverbero a 3, tremolo a 1 di velocità e a 5 di intensità, con o senza una puntina di Jan Ray, ci perdo le ore. LA BOARD La mia idea era di mettere in piedi una board compatta e semplice da gestire che avesse le caratteristiche per suonare bene con qualsiasi tipo di amp, digitali compresi. Qualunque cosa trovassi in giro, almeno due suoni buoni per accompagnamenti e soli ci sono di sicuro. Manca un riverbero. Qui mi serve un consiglio da @guitarGlory: mi diresti un buon settaggio per simulare al meglio un riverbero col Boonar? Grazie. Un eventuale pedale Reverb per gli amp che ne fossero sforniti, lo lascerei comunque fuori dalla board per metterlo eventualmente da solo nel send return di quello che trovassi alla bisogna. Tutto il resto mi piace in front, alla vecchia. Il Wah indispensabile sì ma fuori dalla board. DRIVE Sono due sezioni: una Blackface e una in stile Plexi su amp Blackface. Plexi sound: Revival Drive Compact in simulazione Plexi caricata il giusto per i grittati hendrixiani da spingere col klone e/o col fuzz al germanio usando il volume della chitarra. Il klone come booster pulito senza gain va bene comunque con tutto. I suoni che ne escono sono molto convincenti anche a basso volume. Non prendo anche una Marshall Plexi vera per le stesse ragioni per cui non ho preso un Super Reverb. Col Revival Drive Compact è un gran bel accontentarsi comunque. Lo puoi usare come simulatore di amp (lavora fondamentalmente in profondità sulla EQ) ma anche come drive per colorare a piacimento. Per me Plexi appunto o conformandolo al mio amp come Princeton in varie condizioni di cattiveria. Se ami trafficare con potenziometri e switch, col Revival Drive Compact ti ci puoi davvero divertire. Balckface sound: al netto dell'amplificatore stesso, oltre al 808hw che va bene con tutto, il suono è basato sul Jan Ray che oltre ad avere quella magia tutta sua che lo fa usare a tanti anche su altri tipi di amp, a me serve per simulare un Super Reverb al break up e oltre. Va molto d'accordo solo col Klone ed è perfetto come dominatore del fuzz al germanio in american sound. DISTORSIONI C’è di molto meglio ma ho scelto il fuzz Hartman con transistor NOS SB al germanio, il resto del poco che c’è dentro non è nulla di speciale, perché non costa uno sproposito ma soprattutto perché è molto usabile per essere un fuzz face al germanio. Il pot Level non è un bias ma consente di operare sul livello di segnale per saturare i transistor. Si adatta in un attimo sia ai singlecoil che agli humbucker ed è molto flessibile nel voicing. Canta davvero bene: puoi usarlo alla Hendrix mettendolo a cannone una volta trimmato il Level su pick up, amplificatore e volume ambientale, e gesterirlo col volume della chitarra, oppure più alla Gilmour o alla Eric Johnson abbassando il volume del fuzz per farlo interagire con l’OD “trasparente” tenendo pieno il volume della chitarra: a volumi bassi è una meraviglia. Infine il RAT che deve per forza essere buono altrimenti è il festival della zanzara. Io ho scelto quello base di Jam, ottimo. Usato costa niente. È perfetto in coppia con il TS, da solo con guadagno basso o alto, col Klone, col Revival Compact e perfino dopo il fuzz. Ci fai tutto: da Gilmour in su e in giù. Glory il Ditto non lo posso raddrizzare purtroppo, non c’è spazio e non c’è appoggio, ci sono i buchi passacavi della board. EDIT Aggiornamento Ho messo il 808Hw prima del Jan Ray e si è aperto il mondo. Finalmente ben usabili in coppia. Suonone che mi ero perso per un pregiudizio.
-
Tutto bello e azzeccato per il tuo saundz zio Arch. Complimenti per le chitarre. Mi sa che te mi sei pure un discreto cazzo di musicista. Il BJT l'ho avuto e anche recensito qui su RC. Capperi, me lo sono proprio goduto. L'ho cambiato solo per colpa delle culandre del Radiochitarra e perché di base sono un pistola. Mi piaceva assai. Mi dovresti però mettere un po' a posto quella boardina: ci vedrei bene un MXR Custom Badass Modified OD di fianco al giallone, usato lo trovi a un cazzo e lui suona eh. Oppure anche un classicissimo BD2 Boss che mi ha dato belle soddisfazioni quando suonavo invece di fare la radiochitarraia zabetta. Ma pure con un MXR Univibe M68 secondo me ti ci divertiresti assai per meno di 100 neuri usato. Eh, eh, non capisco cos'è il pedale verde ma un simpatico delay tape style ce lo vedrei proprio bene, a meno che tu non abbia ancora il BurnFX. Dopodichè mi monti tutto su una piccola board come si deve tutta bella stabile col suo bel cablaggio fascettato e mi saresti pronto per un'ospitata al Crossroads Guitar Felstival! PS. Gli uomini veri non hanno l'accordatore, alla vecchia... PS 2. Ricordati che l'uomm ha da puzzà, che tradotto in radiochitarrese significa: meno spendi per i pedali, meno confusione ti viene nella capoccia circa l'identità sessuale, meglio suoni. PS 3. Ah no c'hai già il EarthQuaker Devices The Depths optical vibe machine, quindi niente M68. Eh ma allora un Leslie sim ti ci strebbe proprio
-
Ecco questa è una strada che mi pare piuttosto interessante. Un bel pre analog con pochi pippoli che in due secondi ti fai il tuo bel suonino succoso e reattivo al tocco, bello convicente da suonare, tutto il resto digitale (bada che se preferisci va benissimo anche tutto digitale). Oltre che intelligente come tutte le cose che tendono all'incontro di mondi, pare anche piuttosto pratica se vuoi portarti in giro ovunque il tuo suono a sbatta limitata. Insomma se ancora non hai deciso bene il tuo gender, fatteli tutti e due: figurati se posso avere qualcosa contro quelle belle tipelle bisex super carine che sono di gran tendenza oggigiorno ().
-
Archuzzo caro, ti hanno consigliato tutti per il meglio mi pare. Il dio del chorus sul Radiochitarra è il Dado caro che potrebbe darti qualche ottimo consiglio. Io mi permetterei di consigliarti invece qualcosa di diverso, visti anche i musicisti e la musica che prediligi: valutare un simulatore Leslie per chitarra, è un giocattolo molto divertente che, contrariamente a quanto potrebbe sembrare, ti permette diversi suoni interessanti oltre al classico effetto Leslie. Come abbiamo già detto tante volte, sia chorus che phaser e quindi anche vibe, nascono tutti concettualmente dai vecchi Leslie cabinet. Quasi tutti i pedaletti decenti che ci sono in giro, consentono sia di miscelare la quantità di segnale effettato, sia si regolare la velocità di rotazione con tutti gli step intermedi. Se metti una velocità di rotazione media tra lento e veloce e misceli il segnale diciamo intorno al 60%, esce proprio un bellissimo effetto chorus ma, a mio parere, più bello, ricco e articolato, senza quella sensazione di "stonatura" che possono dare i chorus normali di stampo più classico. I pedaletti più belli purtroppo costicchiano perché è uno degli effetti più difficili da simulare per ragioni di fisica acustica, comunque ce n'è di tutti i prezzi. Si trova anche qualche affare sui pedali più costosi perché la gente li compra, non ne comprende il potenziale e se ne libera sui mercatini. Qui una vecchia discussione in materia: Qui l'inglesino dalle mani d'oro lo fa tornare di moda per i social nativi digitali e influencer modernosi: Qui quello che che secondo me è il più fico del momento board friendly ma costa un botto; è la simulazione del cabinet 122 attivo con trombe per gli alti, tipico per gli organi Hammond, poi adattato dai chitarristi per il segnale della chitarra (Clapton): Qui invece in versione Leslie 16 passivo senza trombe ai tempi appositamente progettato per chitarra (SRV): Questi qui su costano davvero un botto, ne trovi diversi di altre marche usati sui mercatini a prezzi abbordabili. Ti sconsiglio il Lex di Strymon che ho avuto: la simulazione è molto bella ma non puoi miscelare il segnale dry/wet che è condizione indipensabile per ottenere le sonorità più chorus che dicevo sopra. Qui Thomann per vendere le sue carabattole ti fa l'articolino per raccontarti due robette basic ma utili: https://www.thomann.de/blog/it/ottenere-leffetto-leslie-rotary-low-cost/
-
Hai ragione zio! Nonostante i pedali maròn merdolina zia Raffi style, tutta bella finita dal vivo è caruccia dai. Purtroppo suona molto bene. Mentre ascolto quei cretini de La Zanzara su Radio 24, mi sto sparando dei solacci strazza budella col uauà dentro il fuzz dentro il Revival Plexi set dentro il Boonar dentro il Principino. Ochei, questo dev'essere il paradiso....
-
Emergenzissima! Ci è del pericolo! Niente, tutta colpa delle fragranze esclusive, elegantissime e sensuali dello Chanel n°5 della Davidina, la possino! Senza Rat non ci posso stare porcaccia la vaccaccia! Cazzo devi fare? Dentro anche lui. Almeno c'è di buono che le aspiranti culandre del Radiochitarra sui suonazzi carichi mi fanno un baffo. Cioè metti che mi arriva invece uno dei supremi tipo un Optimus Prime Juanka, una Davidina, una guitarGloria a caso o un mezzo Messia perché quello tutto intero resta inarrivabile nell'Olimpo del GAS e poi a bestemmiare si fa peccato, non è che non avrei in canna almeno un suono come si deve volendo. Metti che il Juanka ti dice: "Non sei nessuno, ammira il mio Soloist pischello!" Allora io potrei rispondere: "Zio, va che spippolo tre pippoli, tappo due switch e ti sparo una raffica di raggi cosmici che ti sposto l'orbita di Marte, altro che bastioni di Orione, fig*!" Vabbé eccovi l'ultima versione "definitiva" in lavorazione. Devo ancora allinerare tutto per bene in geometria sacra e finire di cablare. Intanto beccati la fotina filtrata te vedo e non te vedo, che magari quando sarà tutta bella precisa te la esco in apposita sezione sbavaggi del Radiochitarra. Peccato che anche un Sonic Titan non mi ci sta proprio, sennò vedevi come ti arrotolavo il Frà. Non cominciate che c'e troppo gain: Glory che è più sveglio di una faina ha capito al volo che sono due sezioni drive, una Plexi oriented e l'altra Blackface oriented. Riverbero e tremolo paura ce li ho sull'amp, tecapì? Cioè non ci vuole Einstein, fig*! Basta pedali, basta Radiochitarra adesso...
-
Lascio giù un piccolo consiglino per chi volesse farsi un'idea col Revival Drive Compact. Ti mollo anche una grezza rece texana. Metti tutto a ore 12 ingressando su amp con eq neutra. Prima cosa mi selezioni l'EQ post 1 o 2 o Pre adatta al tuo amp o compiuter, mixer o quel che l'è, e mi lasci un momentino il trimpottino neutro. Dopodiché, aggiustato il solo Output, comincia dal controllo More-Pres che ti aiuta a capire subito la faccenda. Poi spippola un attimo il controllo Highs che capisci ancora meglio la logica del pedale. Devi ragionare come se gestissi un amp e non un OD. Dopodichè spippolati un sound che più ti piace partendo dai preset. Mi trimmi il trimpottino post EQ sul tuo amp e via. A molti il pedalozzo qui non sconfinfera perché lo usano sbagliato. Cosa che peraltro io faccio sempre con qualunque pedaletto come fosse una scelta di fede. Edit: Ti lascio giù anche una rapida comparella tra le due versioni. Per me più adatta la Standard da incasinare poi coi pedali ma magari per te invece meglio la Hot Rod:
-
Farei solo una considerazione in controtendenza con me stesso: è vero che Kemper, Fractal, Line 6 et similia ti tolgono quel fascino odoroso di vintage e di mito che è patrimonio di molti radiochitarristi, tuttavia sono macchinette che ormai suonano piuttosto bene quando spippolate con competenza e crtiterio. Alla fine per quanto tanto, costano molto meno di un rig analogico super cul con un paio abbondante di buoni amp e tanti bei pedaletti profumati e ti garantiscono una tavolozza sonora infinita. Certo rischi di passare la vita a spippolare, dipende da te. Io ho preferito l'approccio analogico ma ho un solo piccolo amp bellino e una manciatina di pedali bellini che permettono di caratterizzarlo secondo ispirazione girando due pippoli. Tavolozza limitata quindi per quanto assai goduriosa. Faccio in miei "tour in terrazza" e conto i granuli del drive uno per uno, spazi tra uno e l'altro compresi. Per chi suona tanto in giro, più o meno super pro, magari ha anche in piedi più progetti musicali molto diversi tra loro, digitalizzarsi pare una gran cosa. Esibire invece un piccolo rig profumatino quelle volte che ti fai una grattatina blues-vintage rock con gli amici, è parte della libidine ecco. Sono esigenze diverse che richiedono approcci diversi. Non ci credo nemmeno io però mi sembrava giusto dirlo ecco.
-
Non lo so ma sicuramente cercherà di piazzarlo molto bene giustamente. A me ha dato il giusto in permuta, cioè un cazzo, però mi ha trattato abbastanza bene nel complesso. Non era un'operazione da fare ma avevo voglia e son contento così.
-
Già mollato per una lattina di Coca Cola e un'aspirina ma temo che dovrete sganciare un 400 euri in butìc per riaverlo indietro mi sa.
-
Radiochitarrosi, GAS placata. Vi aggiorno sull’incredibile quantità di cazzate fatte. Premesso che a me le uniche cose che interessano dei pedali sono le grafiche, le verniciature luccicanti, la bellezza delle manopole, di eventuali switchini e soprattutto il colore del led. Di come suonano non me ne è mai importato un cazzo. RAT Il Rattler di JAM, a mio parere uno dei migliori RAT vintange sounding riveduto e corretto in circolazione, ejettatto! Ma tranquilla tesora, è solo riposto nel suo sacchettino di juta maschia a riposare per un po’. L’uso che ne ho sempre fatto io è il seguente: poco gain con toni in chiusura sullo sweet spot della friccicanza ciuga ciugata per Marshallizzare il piccolo Blackface. Le frequenze di lavoro son quelle giuste e si gode parecchio. Se gli butti dentro un 808, esce una delle migliori cattiverie vintage rock di sempre, anche piuttosto hard volendo. Se i componenti dei due pedali e dell’amp (pulito) sono buoni e i pedali conservano il circuito il più possibile aderente agli originali, esce una caricanza rock amp like tra le migliori possibili e basta. Ama molto anche Kloni e Fuzz. KLONI Quella porcellina insaziabile della Davidina mi fa: il PCE AFII è più brutto del RYRA purtroppo. Io pensavo che si riferisse al suono mentre lui chiaramente si riferiva all’estetica dello scatolo e soprattutto dei manopoli. Come un babbeo le ho dato retta e ho sostituito il PCE col RYRA. Dai però è quello d’oro coi manopoloni belli color trasù de ciuc. Il PCE (che aveva i diodi NOS culattonissimi che il RYRA non ha) se lo beve 10 a 0 ma non senza qualche problema. Quel pistola del produttore falconista ha fatto un po’ di casino con la versione 2 del pedale, in particolare con la messa a terra: può generare qualche ronza indesiderata accoppiato con altri pedali. Se tocchi lo switch e a volte anche scatolo col ditino lo capisci. Non si capisce bene nemmeno dove sia andato a intercettare il buffer per renderlo escludibile. Se lo escludi suona tutto ‘na discreta merda ma non come una catena effetti senza buffer, peggio. Mentre lo switch bass boost insieme col trimpottino interno per regolarne l’ammontare, è il suo goal. Il suono è una bomba garantita e basta, soprattutto caricato di gain. Il RYRA invece è molto ben accordato, un buon elettronico ti dirà: vai a cagare tu e i diodi NOS, e forse avrebbe ragione. Il lavoro di fine tuning del produttore del pedale è un capolavoro. Il suo goal è: all’aumentare del gain si schiarisce contenendo l’eccesso di frequenze medie, indi suona anche lui piuttosto bene come OD. Passatemi la contraddizione in termini: è un Klone petaloso, profumato, più delicato ma molto bello. Perfetto per la Davidina in bikini calcante palchi sulle spiagge di Malibù, mentre cerca di non rovinarsi lo smalto della mano destra durante il finger picking. E' un cazzo di Klone e alla fine va bene anche lui. BLUES POWER Qui ha ragione (come sempre?) la nostra guitar Gloria. Su Blackface pulito diventa un Blackface tirato paro paro come quelli grattugiati abbestia che senti nei dischi. È una specie di Revival Drive compact Blackface su Blackface only per intenderci. Si fa boostare a meraviglia da TS e Fuzz. Arriverà anche lui al momento opportuno: è solo questione di soldi. Al momento non sono facili da trovare, tanto che i soliti furboni hanno cominciato a metterli su Reverb a 500 euri. Se li tengono insieme al vatteneaffanculo Reverb. É un pedale che nuovo non deve costare più di 350 euri e usato non più di 280 che sono già un mare di soldi per degli scatoli che di produzione costano 30 euri. Quando arriverà, sostituirà il Jan Ray ma sarà risostituito a sua volta dallo stesso alla bisogna ispirativa del momento. Il BP sbraga ignoranza e ferraglia SRV, il Jan Ray è più adatto a volumi bassi ed è più culandra dumble setosa. Strepitosi entrambi a mio parere. REVIVAL DRIVE COMPACT Nuovo non va pagato più di 359 euri, usato non più di 280. Comunque sempre un botto di soldi a mio avviso. Molto carina la versione Hot Rod più spinta e più cara perché più nuova, ma non buona per il mio approccio al saundz. Ancora una volta aveva ragione Gloria ma anche il nostro Optimus Prime da seduto aka Juanka78 a volte ci prende, è questo il caso. È proprio vero: si tratta di un amp in a box. Non sono semplici overdrive. Una plexi incazzata old school che reagisca al tocco in un piccolo Blackface da cameretta, si può! Ti fai i riffettini AC/Dciosi di accompagnamento e poi gli butti dentro il suo bel Klone così diventi un cigno anche tu, ma non ti viene a prendere la Madama per i troppi decibel. Non l’ho ancora spippolato molto ma partendo dai settaggi suggeriti, addattati al mio amp, ci ho tirato fuori due bei suoni: early vintage Plexi o dimed o cazzi appunto e conformandolo in maniera neutra al mio amp, ci ho tirato fuori un goduriosissimo Princeton Reverb Blackface al break up e un po’ più spinto. Fa bene anche il Twin Reverb old school o dimed o cazzi devo dire. Puoi simulare anche un Super ma quello lo fanno meglio Blues Power e Jan Ray. Va bene che sono un troglodita e non mi piace aggeggiare coi pippoli, ma se applico il mio unico neurone, qualcosa ci tiro fuori anch’io ecco. Esteticamente strepitoso, manopoli da sbavo, perfetto accoppiando grafiche e colori con i miei altri pedaletti, ormai sono quasi certificato ISO-Giorgé-45000. SE NE PUO’ FARE A MENO? Assolutamente sì! Se sei un radiochitarrista, magari di quelli in sola lettura che vengono ad abbeverarsi qua pensando di scoprire chissà che cosa, non buttare nel cesso inutilmente un botto de crana. Qua certamente perderai la tua virilità ma difficilmente diventerai un chitarrista migliore con chissà quale putenza esoterica nel saundz. Vuoi tutta la verità? Quando suonavo in giro sculettando con gli amichetti miei sui palchetti dell’oratorio, cioè quando avevo ancora la carogna vera per suonare e mi concentravo soprattutto sulla musica, i risultati più appaganti li ho ottenuti con un cazzo di Hot Rod Deluxe Fender prima serie USA, un paio di cubotti Boss e una Strat American Standard (so’ du legni, cit.). Mai più suonato così bene. E anche chi ascoltava sembrava non disdegnare troppo. Tra l’altro suonavo principalmente per cuccare le pischelle. Cosa che, se sei arrivato su questi lidi, ti sei già levato dalla capoccia da tempo. Adesso stacco per un po’ da RC. Ho da vivere la vita e risolvere cazzi come tutti, ma serviva placare un po’ di sbavamenti per affrontare meglio le cose importanti vere. Tanto love as usual!
-
Porcello. I tuoi still life fashion si confermano tra i migliori in assoluto su RC
-
Sì dai te magari ti porto a fare un giro del Grand Canyon sul 182 RG, poi magari ti invito anche al festone e ti presento un paio di cow girls, basta che non mi tocchi i pippoli del gear...
-
Sì zio hai ragione grazie, ma io sarei quello del less is more: amp piccolo, board piccola, chitarra piccola e pisello grande. Ma non c'ho più tanta voglia di sbattermi in giro a parte qualche grattatina con gli amici. Ecco lascio giù robe per tener viva la faccenda e stimolare il discussionismo più che altro. Poi lo ammetto, mi è venuta voglia di cambiare almeno un pedaletto. Ma mica perché mi serve eh, così tanto tanto per cazzeggiare girando in giro. Quando suonicchiavo sui palchetti dell'oratorio avevo chitarra, amp e un paio di cubotti Boss che resta una delle meglio config se si tratta solo di suonare. Tanto love!
-
Se mi prendi come turnista, io ci verrei volentieri a fare un tour in terrazza zio.
-
A quel babbano di Texas Blues Alley gli è venuto il barbone hipster a furia di spippolare col Kemper. Non è che sia un grande musicista, però negli anni sul suo sito ci ho imparato parecchio sbafando le lezioni a gratis: è un filogo assatanato del grattugiamento texano e i suoi tips & tricks li ho trovati utili. Ve ne avevo spantegati un po' in giro sul Radiochitarra. Oltre a dove e come mettere i diti, è sempre lì a smanettare coi suoni. Mi aveva convinto ad accattarmi il Blues Junior Tweed (quando costava ancora attorno ai 500 euri, adesso costa troppo) e aveva ragione: SRV in cameretta senza diventar matto. Poi a furia di frequentare il Radiochitarra, ho cominciato col perizoma, i profumi di Chanel e sono finito su altri lidi amplificanti. Per me la cosa più difficile nell'approccio al blues grattugiante sfrigolato è sempre stata ottenere i suoni giusti; siccome è tutto tocco e sgamini di pentatonica strappati palmutati con la destra mentre la sinistra viaggia sfiammeggiosa, se il suono non ti segue, ti passa subitanea l'ispirazione e diventa il solito pippone di blus senza la "e" che ti frantuma i maroni in un nanosecondo. Di Kemper e digitaleria varia non ci voglio capire niente ma non è che sono contrario per strampalate ragioni fideistiche, tutt'altro. Pur rimanedo analogico, sono favorevole al digitale. A me questi suoni sembrano abbastanza credibili e forse anche belli da suonare sotto le dita (dovrei provare), ma certamente puoi farti un'infinità di seghe spippolatorie coi vari profili Dumble e mica Dumble piuttosto che Super Reverb o mica Twin. Se sei un digital trafficone, magari tu ne capisci al contrario di me e al netto degli orridi delay, vedi un po':
-
Una delle più belle canzoni d'amore mai scritte: Attualità: Roba grossa: