Bananas

amen. Mai più senza! Brutti come la fame fuori, butticcosi indistruttibili dentro, fatti per durare tutta la vita. Non trovo il video dell'overdrive che era l'unico che vi poteva interessare ma almeno ci sono il fuzz e le modulazioni. Sempre più in basso, costretto ad accattare le nius dal marchettificio. https://redwitchpedals.com/ https://redwitchpedals.com/products/epiphanous-overdrive https://www.accordo.it/article/viewPub/108065 Cosa aspetti? Presto che è tardi! Ed è subito board monomarca!

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La summa del SRV sound al netto delle manine originali, spiegata tutta giusta per chi gliene fregasse qualcosa (nessuno direi). Il tipo fa anche gli shuffle giusti e ti spiega pure come settare la rotolanza multiamp. Vai zio:

Archivio.

Sempre un gran figo! Complimenti!

Ma pensa tu, mi ricordavo solo le acustiche qui in carrellata veloce: Le elettriche parevano strambe forte ma chissà: per chi volesse uscire dalle solite dinamiche comodini, Strat/super Strat, taglieri o electro Cadillac:

"Una scarica di energia pura per chitarristi che vogliono far cantare ogni nota!" Stidazzi! Se vuoi somigliare al Messia del Radiochitarra che lo usava quando nessuno sapeva cosa fosse, mai più senza! https://www.accordo.it/article/viewPub/108051 https://www.accordo.it/article/viewPub/87712 E allora metti Angus Young in due pedaletti! Two is megl che uan!

Dai 'sto giro sto asciutto senza minchiatelle. Come da titolo. Me le ricordo negli anni '80. Il chitarrista che a 16 anni suonava già come EVH con la sua Ibanez fluorescente a maniglia e che mi ha imparato la pentafonica metti i diti così, ne aveva una. Allora ero indeciso se mi piacesse la forma o meno, capivo un piffero di chitarre, proprio come adesso, ma strimpellandola mi piaceva di parecchio. Mai più imbracciata una Ovation dagli anni '90. Mi ero Takaminato 'nattimo ma poi son restato solo elettrico. Oggi vedo che sui mercatini le Ovation fioccano a prezzi interessanti. Le koreane costano poco e non ho idea se siano buone o no, mentre le vecchie USA si trovano tra la settecento e il millino abbondante. Che mi dite? Possono essere interessanti in alternativa ai soliti chitarroni brand fighi ma che costano un occhio?

Cioè, bellissimi tutti pedalissimi issimi. La mia impressione a recchia videa alla fine è che il KOT original abbia proprio quel mojo lì del KOT, un po' come il Jan Ray nel suo ambito ecco. Si difende bene anche il proletario MXR che sì il suono è quello ma non è organico mojoso che conti i granuli del drive come il KOT original ma ci sta dentro dai. Del POT non sento il bisogno allora accatto MXR. Il Chase Spriss senza dubbio interessante e versatile. Forse un po' chiaroso "gigital" perfettino come impressione, ma bello eh. In conclusione se mi servissero mi accatterei il KOT original e Beano original. Introvabili e costosissimi quanto vuoi, ma una volta che li hai accattati perché sono i tuoi suoni è per la vita e non ci pensi più. Sono dei classici e li rivendi sempre bene. Il Chase Spriss, bellissimo sì, ma o ti accatti quello di Giorgetto e allora è reliquia e approvo, o sennò tra qualche anno diventa pedale trendy che a nessuno lo rivendy. Ma un Sonic Titan no?

In alternativa più sobria ti metto questo: Non chiedermi però di guardare il video perché il blues ha rotto i coglioni, vero, ma il metal contemporaneo proprio non riesco.

@Zado caro, tutto tuo! lo infili ovunque e ti fai una scorpacciata di zanza pesanta! https://www.accordo.it/article/viewPub/108036 https://steelpanther.com/products/the-platinum-pocket-pussy-melter-pedal?pr_prod_strat=e5_desc&pr_rec_id=f08996b08&pr_rec_pid=7377797611578&pr_ref_pid=1799134576698&pr_seq=uniform C'è anche grosso!

Awesome, cioè a parte il colorino trasù de ciuc, killer killer!

No bello sembra bello non discuto, poi ha anche gli switchoni cicic cistalk. Lo vedo bene in board essenziale primavera/estate con Skreecho, fuzz Benson e magari un Origin tremolato. Mi raccomando l'allineamento alle fughe delle piastrelle e la palette dei colori armonica tutto bello fascettato come si deve.

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Beh dai, bei suonini che poi son sempre gli stessi che cercano di fare un po' tutti. Beh dai 400 euri, pensavo peggio, ma è bello? Ma serve? Ma gli Origin? C'ammazziamo 'e cimici? Ma soprattutto: meglio un pedaletto millemila pippoli che fa tutto o più pedaletti bellini pochi pippoli che accendi e spegni quelli che servono e buonanotte? Oppure diretto gigitale millemila preset e schiacci quello che ti serve alla bisogna e live in tinello è tutto pronto in un click? Ma 'sti dazi?

Se hai voglia, archivialo in "Profumeria", grazie!

La cosa buffa è che continua a guardarsi in giro come per dire: vado bene? Sto sbagliando qualcosa?

generazione Z pronti per il chip nella capoccia, vogliono suonare il blues, il rock, gli ACDC ed EVH, e vogliono pure le chitarre belle? Se non fosse che quando si sparano le pose su Tik Tok sono odiosi, direi che c'è quasi speranza. Chissà come mi procedono le figliuole musiciste della zia @Raffus.

Vabbé, poi se il cantante ci sa fare, sia come voce che come frontman, con roba così le stende tutte. Roba d'altri tempi, non ero neanche nato ma se li rifanno, ci sto dentro a missile:

Repertorio super classico che sebbene sia andato a noia alla maggior parte dei chitarristi rock-blues, è sempre valido, sopprattutto per aiutare le persone a scoprire che c'è altro oltre la trap e Vasco. Mantenedo la linea girerei solo un po' di pezzi in più da aggiungere in repertorio, sempre rimanendo con roba facile orecchiabile, con riffetti divertenti da suonare e da riarrangiare come vuoi che tirano sempre le biondine in prima fila. Mustang Sally Sittin' on the dock of the bay Born on the Bayou Fortunate Son Sweet Home Alabama Hands Off (Rory Gallagher) Before you accuse me Jumpin' Jack flash Bold as love Messin' with the kid Hound Dog Dust my broom Old Love Hold on I'm coming Roba così insomma. Io mettevo anche qualche pezzo finto stupido in italiano, sempre blues, tipo Una fetta di limone di Gaber/Jannacci e Pressione Bassa di Gaber che alla fine tiravano parecchio. Magari eviterei almeno i Pink Floyd ecco. PS. Dimenticavo I heard it to the grapevine. Insomma quei pezzi strafatti e strasentiti dai musicisti ma oggi meno dalla gente, bombardata da Sferaebbasta & company.