Io l'ho visto a Verona, non era la prima volta, l'avevo visto già a Milano nel 2006.
Il concerto è stato veramente notevole, confermo gran parte di quello che ha detto il compagno Fidel.
Le stecche vanno bene, nessun problema, io ascolto bootleg dei PF da quasi 30 anni e ci sono abituato, li rendono umani.
Suono di chitarra generalmente sublime, alcuni suoni secondo me erano sbagliati, il suono del solo di Time, il delay della intro di Time, la intro di Sorrow, sono quelli che mi vengono in mente, i suoni belli invece erano belli davvero. Mi ha fatto piacere risentire il solo finale di Comfortably Numb con il Mistress. Il light Show è stato incredibile, ho già scritto da qualche parte che Mr Screen mi sapeva un po' di modern vintage invece minchia ha buttato l'asso di mazze.
Molti momenti coinvolgenti, sia per le vecchie glorie che per alcune perline tra i brani nuovi, pochi momenti di risacca, a me "The Girl in Yellow Dress" non ha detto granchè, Rattle That Lock dal vivo è meglio che nell'album, dal vivo perde gran parte dell'alone eighties che invece nell'album è molto presente.
L'album.
Secondo me è un album dignitoso, alcuni momenti interessanti, altri meno, alcuni pezzi si lasciano ascoltare bene, altri filler. Nel complesso non mi dispiace per nulla ascoltarlo e devo dire che dopo la delusione di The Endless River ma anche dei due singoli estratti temevo il peggio.
Su facebook al solito si assiste a scene di isteria, gli estremi vengono amplificati al massimo. Gli irriducibili parlano di capolavoro, i denigratori a prescindere di ciofeca. Non parlerò degli irriducibili perchè spesso anche io lo sono quindi non sarei credibile, ma quelli che ne parlano male secondo me commettono un errore di valutazione. Scrivevo ad uno di questi che è come se ascoltassero Rattle That Lock con il disco di Animals tra le mani. La gente si aspetta le sfuriate di Live at Pompeii da un tizio di 70 con la panza, o magari il secondo assolo di Dogs (minchia che roba galattica)... è chiaro che qualsiasi cosa faccia non può reggere il confronto con la sua stessa storia, ciononostante ha deciso di fare un cammino che è quello suo, quello per cui è conosciuto, il brano con il solo in mezzo e il solo in coda, il brano con l'intro di tastiere e le svisate quasi clean.
Io da parte mia lo ammiro per l'impegno e la dedizione, l'album tecnicamente è impeccabile, i suoni sono bilanciati alla perfezione e anche il panorama, una produzione veramente notevole. E poi appunto, suoni di chitarra che fanno scuola.