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Auro

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  1. Con questo pedale non serve un preamp, vero?
  2. Da ex-fruitore anch'io dico Rubberneck, sottoscrivendo quanto detto da Giorgio e Lorenzo. Ovviamente non manca qualche difettuccio (la corsa del pot del delay time, le dimensioni non proprio contenute, ad esempio). Si tratta comunque di aspetti trascurabili di fronte alle qualità positive del pedale. Se, invece, potrebbe andar bene anche un digitale che sappia suonare come un analogico, ti consiglio i due Diamond che ho in board in questo momento: Quantum Leap e Counter Point.
  3. Nemmeno io, in verità. Non sarebbe male, invece, se nello stesso pedale ci fossero sia delay che riverbero. Ecco, a quel punto per me sarebbe interessante e forse veramente fruibile: Boss DR200.
  4. Il colore è stupendo.
  5. L'MD200 è un pedale che sarei curioso di provare, perché sulla carta offre molto. Mi resta il dubbio del trattamento del segnale, motivo per cui ho venduto il delay della stessa serie.
  6. Dopo "Storie della tua vita" mi sto finalmente dedicando a "Respiro", altra raccolta di racconti di Chiang. Se posso azzardare una sorta di confronto sinestetico, questo secondo libro mi ricorda un poco quello che potrebbe essere un album del miglior prog: alternanza di brani brevi e più distesi, cambi di ritmo, tessiture complesse, virtuosismi e rimandi a tante sfere dell'esperienza e dell'umano sapere. Forse è una mia suggestione tendente all'iperbole: tra le righe mi sembra aleggi un po' di Borges (eh sì, l'ho sparata veramente grossa...).
  7. Dalle demo non mi sembrava malvagio. Meglio così, perché, se non fosse stato per lo chassis rosso, ci avrei fatto un pensiero.
  8. Su MM c'è un Empress Nebula a 149 euro.
  9. Il primo pedale che ho acquistato da quando è iniziata la mia carriera di chitarraio è stato un chorus Eko preso direttamente in fabbrica nel lontano 1988 a 50.000 lire. Da allora ho sempre amato questa tipologia di effetto e parallelamente e pregiudizialmente ho snobbato il flanger. Tutto questo fino a quando ho scoperto come quest'ultimo non si limitasse soltanto a restituire l'effetto jet. Ora, sono tornato all'Hartman, il quarto, proprio perché, paradossalmente, continua a piacermi il chorus. Ah, mi permetto una deviazione dal 3d: a quando la prossima uscita del tuo gruppo?
  10. Il Micro Chorus non è affatto malvagio come suono, anzi! Il suo limite è nel boost di volume per me molto fastidioso.
  11. Versione con video:
  12. Ah, de gustibus! Allora puoi buttarti direttamente su un EHX Small Clone.
  13. Ho avuto due volte il vecchio modello e una volta la riedizione. Non so quanto contassero l'effetto nostalgia (è stato uno dei primi pedali che ho acquistato) o altre suggestioni, ma mentre l'1 suonava aperto e brillante, l'altro mi sembrava più soffocato e chiuso. Restando in casa Arion, mi sono dimenticato di citare il Fat Chorus, altro prodotto molto valido. Quanto al chorus Jacques, mi trovi d'accordo. In prova mi aveva lasciato un'ottima impressione; se all'epoca non l'ho comprato, è soltanto perché in quel frangente avevo già in board un altro pedale di qualità, non ricordo se il Retro-sonic o il Choralflange.
  14. Mi risultava troppo cupo. Per certi versi mi ricordava il chorus di Kurt Cobain su "Come as you are".
  15. I vari CE2w, Retro-sonic e Ross che ti sono stati consigliati sono degli ottimi chorus. Aggiungerei anche il vecchio Arion Sch-1 (non Sch-z, attenzione) e, se non fosse per il boost di volume, il Voodoo Lab Analog chorus. Per la cronaca, a me l'Analogman non era piaciuto.
  16. Come bello non era il Nobels preamp/booster che comprai direttamente dal distributore nell'ormai lontano 1999.
  17. A me piace a livello estetico. Ho cominciato anche ad ascoltare qualche demo: al netto della percezione falsata da operazioni ad arte di post-produzione e delle mie cuffie assai scadenti, il delay mi sta piacendo molto. Devo ancora capire, invece, se le modulazioni siano credibili o meno. Qualora fossero valide, sarebbero un plus non indifferente.
  18. Dipende dalla combinazione con gli altri colori. Nella board in cui l'ho avuto per poco tempo quel viola non era terrificante. In quella attuale sarebbe un pugno nell'occhio.
  19. Infatti è paradossale che suonasse bene con un ampli allergico ad altri od sulla carta meno frizzanti e acidi.
  20. Il suono è un aspetto secondario.
  21. Tutti no. A me fondamentalmente non è piaciuto più di tanto.
  22. Anche a me il single è sembrato assai diverso dal Plexitone originale. Quanto all'abbinamento di quest'ultimo con ampli scuri, be', illo tempore ho avuto un'esperienza diversa: nel mio caso è forse è stato l'unico od/dist a suonare decentemente su un 65 Twin Reverb.
  23. A me il Riot era durato pochissimo, mentre mantengo un ottimo ricordo del Red.
  24. Concordo e aggiungo il JHS The AT+ e il Bogner Ecstasy Red.
  25. Appena posso, faccio qualche foto. La pedana è una Rockboard 3.0 le cui dimensioni sono 44x23 cm. I pedali sarebbero i seguenti: TC Polytune 3 mini, Burnfx Linedrive 2, Nabla 1987 v2, Friedman Be Od, Hartman flanger, Diamond Quantum Leap, Diamond Counter Point. Inoltre, dovrei aggiungere anche un compressore.
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