Come sempre i videi dell’Internet lasciano il tempo che trovano: troppe sono le variabili. Però mi confortano in alcuni capisaldi abbondantemente sviscerati a pag. 1. Le chitarre vintage, quando suonano, perché ci sono anche quelle che non suonano, hanno in più la lunghissima stagionatura di legni di qualità. Sono sostanzialmente più secchi e vibrano più profondi e armonici. Tant'è che oggi ce proveno pure col "roasted". Hanno quello che mi viene da chiamare “l’effetto pianoforte”. E i Pick Up si acchiappano su anche quello. Le chitarre moderne ben riuscite, più curate nella liuteria, rifinitura e wiring, suonano altrettanto bene ma possono non avere quella profondità armonica di cui sopra proprio perché i legni sarebbero più “umidi”. Mentre resto convinto che la differenza vera continuano a farla gli amplificatori. Se prendi un vecchio blackface original costruito come si deve e ci attacchi una messicana super cheap, ti darà un sugo paura molto simile a quando ci attacchi una ‘63 del bel tempo che fu e vadavialcù: