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Trovato 3 risultati

  1. aner

    Formula B Fuzz Rangers

    Grazie Formula B, finalmente ho finito il mio peregrinare alla ricerca del fuzz "giusto" per me! Il Fuzz Ranger è un gran bel pedale, ma anche un progetto davvero interessante, racchiudendo nello stesso enclosure un fuzz stile fuzz face e un treble booster stile rangemaster: ciò gli permette di essere un fuzz davvero versatile in grado di bucare il mix in tutte le occasioni. La parte sinistra del pedale è come detto un fuzz stile fuzz face con transistor al silicio BC108, con due controlli classici di fuzz e volume. La parte destra è un booster stile rangemaster con un level e uno switch per decidere il taglio di frequenze: low che lascia passare tutto lo spettro di frequenze, mid che enfatizza le medio-alte e high per soddisfare la vostra voglia di glassy tone. E' inoltre presente un altro switch per decidere il routing dei due circuiti mettendo il boost prima o dopo il fuzz. Premessa doverosa. Ho avuto questo pedale già in passato, quando non sapevo come andasse usato in modo appropriato un fuzz face e lo rivendetti abbastanza presto senza rimpianti. Allora mi ostinavo ad utilizzare il fuzz con la strato nel clean del mio singleman 35 e, senza a stare ad utilizzare parole inutili per descrivere un suono, il risultato finale faceva puntualmente cagare: poca definizione, tendenza ad ingolfare sulle basse...insomma un suono poco utilizzabile almeno per me. Ma ormai sono "maturato" è ho capito che se i grandi utilizzano il fuzz su un ampli "caldo" o in breakup un motivo ci sarà. Complice l'acquisto del Burn FX Linedrive 2 che mi regala un crunch croccante e reattivo sotto il plettro ho raggiunto il mio nirvana: ci schiaffo dentro il fuzz ranger e godo come un riccio. Il pedale è molto reattivo sia al tocco che al pot del volume consentendomi di suonare come piace a me, ovvero col fuzz accesso ottenendo tutte le sfumature di cui ho bisogno con il volume della chitarra arrivando ad un clean bellissimo con quella punta di glassy tone mai fastidiosa (ho il treble bleed sulla mia strato). Come tutti i fuzz va domato e pensare di tenere il volume della chitarra a manetta, a meno che non sia lanciato in un solo lancinante woodstock style, non è consigliato: basta stare a 9 è il gioco è fatto. Per i soli posso o aprire il volume della chitarra o, in aggiunta a questo, schiaffarci dentro il boost rigorosamente prima del fuzz. Il fuzz messo dopo non ha senso per me, ma probabilmente gli amanti delle scorregge del Maestro (fuzz) approveranno questa opzione.. Attivando il boost viene fuori tutta la versatilità del pedale. Do qualche vago riferimento sonoro per provare a essere più chiaro: - low lo uso per i soli hendrixiani dove generalmente metto fuzz e volume a metà - mid per i soli alla Philip Sayce, impostazione buca mix eccezzionale con una definizione davvero micidiale delle note, qui generalmente il fuzz va a ore 9 col volume a ore 11 - high in combinazione col fuzz sia nei soli che nelle ritmiche per suoni texani alla SRV..in questo caso il grosso del drive lo do col boost mentre il corpo lo faccio col fuzz..ed è subito couldn't stand the wheater e regolo tutto col volume della chitarra come piace a me Il pedale suona alla grande con la strato, ma mi ha positivamente sorpreso anche con la SG coi p90 che gradisce essere menata col fuzz come se non ci fosse un domani. Marco di Formula B si è dimostrato molto cordiale e pronto a rispondere alle mie domande e anche questo è un aspetto importante quando si scegli un pedale a mio parere. Inoltre è esteticamente gradevole, è italiano..che dire..provatelo e magari vi fate un bel regalo!
  2. guitarGlory

    Germanium treble booster

    Da qualche giorno io e Marrissey ci stiamo vicendevolmente GASando via whatsapp con i booster: diversi sono i pedali che ci intrigano, per lo più booster doppi, ideali da usare con testate monocanali in leggero breakup per avere due livelli di boost a portata di piede... 1) Koko boost reloaded: booster di nuova generazione, dal suono lineare, con parecchie possibilità di shaping sull'eq... uniche pecche, almeno per me, sono l'unico switch multifunzione per selezionare le due modalità (che trovo poco pratico), e l'assenza in una delle due modalità di un treble-booster classico al germanio; 2) Keeley Time machine Booster: sulla carta il mio preferito, con due booste separati (ma utilizzabili solo alternativamente, non sommabili), uno vintage con switch di tonal-shaping (2 o 3 posizioni, a seconda della versione), uno moderno a jfet... entrambi col loro livello; 3) Carl Martin Dual Injection: due booster (lineari) separati, ognuno con il suo livello d'uscita, senza possibilità di aggiustare la frequenza da boostare... in questo caso la feature interessante è che sono veramente due booster e si possono usare non solo alternativamente, ma anche sommarli in cascata, oppure usarli in due punti diversi della catena effetti, poiché ognuno ha ingresso e uscita dedicati. 4) Z-Vex Super Duper... non ne so praticamente nulla 5) Jacques DD Cup: in pratica due Rangemaster, uno full range e uno treble booster, nella stessa scatola (quindi usabili separatamente o in cascata); 6) Retro-Electro Duouble Top... anche di questo poche info, ma se c'è un posto dove qualcuno potrebbe averlo provato, questo è RC Per motivi di prezzo (è veramente una follia, al di là di ogni logica) non includo nella lista il Cornish TB-83 Extra Duplex. Opinioni? Li avete avuti/provati? Suggerimenti alternativi? Problemi a usare quelli al germanio dopo pedali bufferizzati? P.S. Lo so, potrei farlo da solo, ma... lavorare sui pedali non mi attizza particolarmente, preferisco di gran lunga gli ampli, e quindi alla fine le scatolette le lascio sempre per ultime: l'unico modo per averlo in tempi ragionevoli è quello di comprarne uno bello e pronto
  3. guitarGlory

    Time Machine Boost

    Dopo il thread esplorativo sui booster doppi, avevo deciso di buttarmi e di acquistare quello che sembrava il più vicino alle mie esigenze: una veloce ricerca su MM e spunta fuori un bellissimo esemplare di Time Machine Boost, primissima serie, ancora tutto PTP e marcato soltanto "Legendary Tones". La storia di questo pedale è interessante: David Szabados, fondatore del sito Legendary Tones e grande estimatore dei Marshall vintage, commissionò all'allora poco conosciuto Robert Keeley un booster doppio che potesse dare in alternativa il suono di un Dallas Rangemaster o quello di un trasparente booster a FET... il pedale, progettato e realizzato da Keeley, venne commercializzato da Legendary Tones ed esistono pochi esemplari di questa prima e più ricercata versione, circa 300 se non ricordo male (il mio è il #233); oltretutto per la sezione Rangemaster si ha la possibilità di scegliere tra modalità 1966 (treble booster classico, con medio-alte enfatizzate) o 1973 (più medi, più bassi e più gain). Il transistorone al germanio è un AC187 vintage, fissato sulla carcassa di un pot; il cablaggio Come detto è PTP e, come da miglior tradizione, non è neanche su basetta, ma in aria, molto ordinato e bellissimo da vedere, con tutti i cavetti piegati a 90º. Le successive versioni saranno poi marcate prima Keeley/Legendary Tones, poi solo Robert Keeley e, pur acquistando,l'ultimissima versione una terza posizione dello switch (in pratica un'escursione più graduale), nessuna delle incarnazioni successive alla prima ha più avuto quel mojo del pedale fatto in questo modo, essendo passati alla realizzazione su PCB. Come suona? Benissimo, anche meglio di come mi sarei aspettato!!! Il rumore è accettabilissimo, e soprattutto da un clone Rangemaster un po' me lo aspettavo, ma non dà assolutamente fastidio. La parte modern è molto ben riuscita, con un boost equilibrato e comunque caldo, ideale per saturare in modo naturale un ampli, ma la vera chicca qui è la parte Rangemaster, che oltre ad avere veramente una catasta di gain, ha quel sapore fuzzoso e organico che solo questo tipo di effetti sanno dare, che arricchisce e "completa" il suono di un ampli già in crunch, senza togliere dinamica. La differenza tra modalità 1966 e 1973 è evidente e dipende molto dall'uso che se ne vuol fare: sicuramente la prima esce meglio nel mix e si adatta perfettamente alle parti solistiche, mentre la seconda è più fuzzettona e più equilibrata, e comunque i bassi sono sempre a fuoco e non fastidiosamemte impastati... ovviamente la scelta di quale modalità presettare è personale e dipende anche da che tipo di ampli si usa e da come è regolato di base. Durante i test ho registrato tre video: in tutti e tre ho usato la strato '72 direttamente nel TMB e poi nell'ingresso More! della Li'l Bitch, con gain intorno a metà o poco più... nessun altro effetto, se non il fido delay Replica nel loop dell'ampli. Qui una panoramica dei suoni: all'inizio il suono di chitarra e ampli, come riferimenti, poi via via inserisco prima il TMB modern, per finire con il TMB vintage in modalità 1973. Qui il TMB è sempre in modalità 1973, con volume e intensity del boost a palla... una bomba, e comunque ripulendo col volume della chitarra rimane bello definito come i migliori fuzz. E infine il TMB sempre in modalità vintage, volume e intensity a manetta, ma stavolta con switch in posizione 1966, più brillante... mi perdonino i puristi di Gilmour per aver cercato di suonarlo con la consueta intenzione metallara :sorrisone: In definitiva, uno degli acquisti più interessanti degli ultimi tempi, consigliatissimo!!! Questo messaggio è stato promosso ad articolo
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