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Facciamo una premessa: questo è un thread di fetish estremo, che niente ha a che vedere col suono e con la musica... si prega di mettere a letto i bambini prima di leggere :sorrisone:

Qualche giorno fa ho fatto un acquisto che meditavo da un po': non mi sono mai andate giù le plastiche troppo nuove di Nicky, che sono l'unica cosa che la distingue visivamente dall'originale (a parte il seriale sul retro, ovviamente).

Dopo una serie di whatsappate con alcuni utenti del forum (i soliti noti :sorrisone:), decido di acquistare le ultime plastichine aged culattone per un upgrade: rings M69, switch-tip e pokerchip DMC, pickguard Dave Johnson, che si aggiungono ai tophats e ai tips delle meccaniche Uncle Lou che avevo già nel cassetto.
L'idea era quella di mettere tutto su Nicky (tranne le meccaniche che sono già perfette) e traslare le parti originali di quest'ultima sulla LP Replica (che tra l'altro è sempre stata sprovvista di battipenna).

Risultato: ho fatto tutto il contrario, o quasi :lol:
È saltato fuori infatti che i fori delle viti dei rings DMC non combaciano con quelli TH (differenze minime, ma che ci sono) e che il posizionamento del battipenna lascia veramente troppo spazio tra il ring al ponte e il battipenna stesso... non è un atragedia, ma quello originale di Nicky incastra perfettamente, e mi dispiaceva rinunciare a quella perfezione.

Così sulla LP Replica sono finiti i rings DMC e tutto il resto appena acquistato, più le meccaniche Uncle Lou, i tophats originali e lo switch-tip di Nicky... e, giusto per fare 31, anche una coppia di Stephen Design double-cream, per il momento senza covers (avrei delle bellissime cover DMC, ma qui mi piace anche il look "naked").
Ecco come si presenta la Replica dopo l'upgrade... so che non c'entra un cazz e che qui si parla di cose serie, ma perdonatemi l'OT: questi Stephen Design hanno sostituito senza rimpianti una coppia di PAF originali che c'erano montati prima... suonano veramente da sturbo!
 

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Rings DMC e battipenna DJ

 

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Switch Ring DMC e tip TH

 

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Tips Uncle Lou

 

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Ma torniamo in topic: e 'mo che cazzo faccio con le plastiche di Nicky?
Il mononeurone con tanto spazio nel cranio rimbalzava freneticamente a destra e manca, riflettendo tra sé e sé:
"Ma chi cazzo saranno questi di DMC? Possibile che gli alieni siano scesi sulla terra per insegnare a Dave Johnson come fare l'aging del pickguard?"
Insomma, riflettendoci un po' ti rendi conto che non c'è nessuna magia... se la forma e il materiale delle plastiche sono corretti, tutto il resto è fatto dai raggi UV, dagli ambienti saturi di nicotina, dal sudore, dai colpi di plettro, dalle regolazioni col cacciavite, dal musicista che struscia su certi punti dello strumento.

Così, avendo anche sottomano dei pezzi aged molto ben fatti, oltre alle foto ad alta risoluzione di molte parti originali, mi sono deciso a provare questa... accelerazione del tempo.
A scanso di equivoci, vi dico subito che mentre alcune cose sono facilmente rimediabili, per altre va usata estrema attenzione e cura perché una volta fatte non si torna più indietro.

Gli strumenti usati per tutta l'operazione sono:
- spugnetta abrasiva
- carta vetrata grana 1000
- lime da capotasto di varie misure
- alcool (di cui molto va ingurgitato durante la lavorazione)
- cotone e cotton-fioc
- lana d'acciaio 0000
- lucido da scarpe Kiwi brown
- per completare la lucidatura a specchio di alcune parti, servirebbe un panno lucidante abrasivo a grana molto fine, che al momento non avevo... appena me lo procuro rifinirò ancora meglio alcuni dettagli.

Iniziamo dal battipenna: quello delle TH ha forma, materiale e colore perfetti, solo che è nuovo nuovo, lucido, senza la minima imperfezione, e questo cozza con l'aging sobrio ma curato della chitarra.
La prima cosa da fare è simulare mezzo secolo di plettrate e smussare delicatamente l'angolo in corrispondenza di dove cadrebbe il plettro suonando: bisogna decidere una porzione di battipenna e farlo più smussato al centro e meno ai lati... per questa operazione ho usato la spugnetta abrasiva, che piegandosi con la pressione permette di ottenere un risultato estremamente realistico.
La seconda fase è carteggiare tutto il pickguard con la grana 1000 (la parte superiore e gli angoli), per poi passarci un batuffolo di cotone imbevuto di alcool... sembra strano, ma l'alcool agisce sulla plastica, permettendo al colore di aderire meglio.
La terza fase è quella di coloritura: ho dato varie mani di Kiwi brown, lasciando ogni volta asciugare e togliendo le eccedenze, insistendo sulle aree che volevo ingiallire di più... qui la cosa fondamentale è avere dei riferimenti fotografici e avere bene in testa il risultato che si vuole ottenere! Attenzione perché il colore sembra non aderire, ogni volta che si porta via sembra di ritornare allo stato iniziale, ma non è così... ci vogliono molte mani di dai-la-cera e togli-la-cera, da bravi Karatè Kid.
Io mi sono basato sulle foto della Nicky originale, quindi ho voluto dare un light-aging molto realistico e non eccessivo.
La fase finale è quella della lucidatura con lana d'acciaio e un panno a grana ultra fine (che al momento non ho).

Ah, una premessa generale sulle foto: purtroppo le foto sono state fatte in momenti e con luci molto diverse, quindi i colori... beh, dire che non sono realistici è ancora poco ;)

 

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Poi sono passato ai rings dei pickup: qui la cosa che si nota di più è che gli angoli sono  tutti troppo vivi, mentre gli M69 d'epoca sono molto più arrotondati e morbidi al tatto.
Anche in questo caso il primo passaggio è con la spugna abrasiva... prima si smussano tutti gli angoli, ma va carteggiata anche tutta la superficie esterna dei rings per togliere il lucido.
Poi si passa alle maniere forti: qualche colpo di lima ben assestato dà l'idea di un liutaio maldestro che ha regolato o rimontato i pickups... alcuni rings originali hanno delle tacche in corrispondenza delle corde (vedi l'aging DMC), ma io mi sono basato anche in questo caso sulle foto dell'originale Nicky, riproducendo una tacca più evidente in corrispondenza del Mi basso sul ring al ponte... per il resto sono andato a istinto.
Una volta ottenuto il risultato desiderato, si rifinisce il tutto con la carta grana 1000 e si può passare il colore: qui basta una sola passata di Kiwi brown, e una volta asciutto si tolgono gli eccessi di colore con un panno e si rifinisce ulteriormente con lana d'acciaio 0000... l'ideale per i rings sarebbe avere anche una grana più sottile per lucidare meglio le parti lisce e togliere i segni della carta abrasiva, ma non avendola a disposizione anche per questi rimedierò alla prima occasione.

 

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Altro giro, altro regalo: lo switch-ring!
Quello DMC aged è troppo bianco (in relazione alle altre parti di Nicky), quindi decido di montarlo sulla Replica e di lavorare anche l'originale: qui va fatta molta attenzione, perché le scritte vengono via facilmente!!! Il procedimento è lo stesso descritto sopra, ma evitando le grane grosse... ho fatto tutto con la lana d'acciaio, qualche colpo di lima e il colore, dati con estrema attenzione. La cancellazione parziale della scritta "Treble" è venuta esattamente come la volevo, identica a quella di molti rings d'epoca.

 

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Ho anche invecchiato il copritrussrod, togliendo un pochino di lucido e ingiallendo leggermente il bianco intorno... ormai avete capito come si fa e non sto a tediarvi con il procedimento ;)

 

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Montare tutto, dopo una giornata di lavoro, è stato emozionante... il look ora è esattamente quello che avevo in testa: c'è coerenza tra legni, verniciatura, crackles e tutto il resto. Le parti nichelate infatti sono già leggermente aged, e comunque anche sull'originale di Charles Daughtry sono molto ben conservate... senza contare che sul nickel la patina del tempo fa il suo lavoro molto velocemente, quindi niente elettrolisi o fumi acidi, basta aspettare qualche mese :lol:

Ecco una foto global e qualche altro particolare:

 

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E adesso... a voi! Fuori le lime!!!
:sorrisone:

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..bell'articolo Lory!.. ho sentito parlare anche del caffè per l'aging delle plastiche..

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Un applauso...

Adesso aprine uno anche per le parti metalliche plis... :sorrisone:

Per l'hardware nichelato è facile: metti a bollire una bacinella d'acqua satura di sale, la lasci raffreddare, poi prendi una batteria da 9v e ci colleghi due fili... immergi ad es. il ponte nell'acqua, poi un filo va in acqua libero, un altro lo passi a cintatto del ponte fino al raggiungimento dell'aging voluto ;)

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mmm... vale anche per le meccaniche? dopo magari bisognerebbe aprirle ed ingrassarle....

 

oh, specifico che le voglio opaccizzare un pò, non prendermi il tetano quando accordo! :sorrisone:

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Per lucidare le plastichette dopo la 0000 (meglio la lana d'acciacio piuttosto che la carta) usa l'arexons mirage. Restituisce il lucido senza rimuovere i graffietti più marcati...molto veritiero. Avevo fatto un 3d tempo fa su ste cose

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Buono Ric, da provare il Mirage... tra l'altro a differenza del panno lucidante grana 15.000, questo dovrei già averlo in casa ;)

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mmm... vale anche per le meccaniche? dopo magari bisognerebbe aprirle ed ingrassarle....

 

oh, specifico che le voglio opaccizzare un pò, non prendermi il tetano quando accordo! :sorrisone:

A differenza di ponti, stellette, studs ecc, sulle meccaniche non l'ho mai fatto... però leggevo su diversi forum ammerigani che non serve aprirle, basta asciugare bene con il phon.

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Fatto anche sulle meccaniche... Elettrolisi leggera..nessuna oprazione successiva e funzionanti come prima

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Veramente tanti tanti complimenti.

 

Lory hai esperienza di aging sulle plastiche della Strato? I procedimenti dovrebbero essere simili...

 

Grazie 

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Sì, in realtà le mie esperienze precedenti erano prevalentemente su plastiche strato: il procedimento è simile, ma molto più semplice, richiede meno cura e meno smussamenti degli angoli.

Sulle plastiche strato bianche va bene anche il classico bagno nel caffé, a patto di aver prima carteggiato un pochino le superfici, per poi rifinirle dopo il "bagnetto" ;)

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Carteggiate leggermente prima? Se le plastiche sono lucidissime il colore non attacca.

Il caffé era caldo (non bollente, ma comunque bello caldo) e concentrato?

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No prima non le avevo carteggiate: è stato forse quello il problema.. si il caffè era concentrato e caldo. La carteggiatura si fa con le carta vetrata finissima?

Sì, carta vetrata 1000, poi alla fine lucidi con lana d'acciaio e grane finissime o polish vari... ovviamente insistendo di più sulle zone che vuoi colorare di meno.

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