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Guest thebluesman

Cosa vi attrae della Gibson?

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http://www.mercatino..._id2156807.html

ste guarda qui e unisciti a me e ai miei amici per una sega collettiva pensando a tabaccaie e 480!

Che gnocca!!!!

Ma quanto vale? Gli propongo subito uno scambio con una delle mie acustiche!!!! Sto male!!!!

Sorry anche a me per l'OT. Se riuscite rispondetemi anche in pm.

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Guest marc

a me piace proprio avere strumenti diversi, con suonabilitá diversa e con suoni diversi! altrimenti sarebbe noioso...

e su molti strumenti ho dovuto trovare il giusto feeling il quale non avevo sempre subito e mi ci sono sempre adattato io allo strumento

a me i strumenti differenti fanno suonare e interpretarli in modo diverso

da una les paul ci tiro fuori altre cose che da una strato eda una tele ancora altre cose, parlo di intenzione e impostazione sullo strumento e non della musica e delle note che pero possono essere pure influenzate

per me non sono importanti solo le note che si suonano ma anche il suono e il giusto feeling delle note altrimenti il mio suono sarebbe senza carattere, il tocco e il feeling su strumenti diversi é sempre diverso e amo scoprirlo e impararci a sfruttarlo

é questo il bello

va ascoltata anche la voce dello strumento

se avessi scelto i strumenti per le prime impressioni ne avrei tenuti o presi pochi, ci voleva sempre un po finche mi trovavo a mio agio con lo strumento

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Guest horny

A me affascina l'odore..

Forse e' l'unica cosa che mi mancherà della mia ex R8

se vuoi ti mando i miei calzini dopo che sono tornato dalle ferie in moto con gli stivali

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E' bello che siamo tutti diversi. Io preferisco di gran lunga avere un unico strumento, e spremere tutto da quello. Tagliando le variabili taglio le distrazioni, e mi concentro di più sul suonare, massimizzare quel tocco e feeling di cui parli con uno strumento con cui sento un ' affinità superiore. Ci sono tali margini di miglioramento per un musicista secondo me, che "spalmarli" su diversi strumenti cercando di tirar fuori il massimo da loro invece che da te stesso a me suona personalmente come un ostacolo tra l' obiettivo, che sarebbe quello di riuscire a esprimersi con la musica nel miglior modo possibile.

P.S.: non capisco nè lo spirito nè il senso dell' ultima frase, ma certamente non sono affari miei.

EDIT: era riferito al post di marc.

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Guest marc

l'avevo gia editato perche mi son reso conto che non ha senso

a me piace farmi ispirare dai strumenti stessi

se gia posso trombarmi una solo donna (per scelta mia) almeno con le chitarre voglio variare

non capisco perche avere e suonare piu strumenti doverbbero limitarti nel fare musica, se parliamo di GAS il discorso cambia e ha senso

magari se parliamo di tecnica e pulizia d'esecuzione e cose del genere lo studio su uno strumento ha senso

ma per la creativitá a me aiuta cambiare strumento ogni tanto, strumenti diversi danno scelte diverse, scelte di suono, impostazione, feeling, tocco, mentalitá....

troppi strumenti possono essere pericolisi

ma poter variare tra una strato, una les paul, una tele, una 335 per me non é limitativo, anzi!!!!

le stesse canzoni suonate con chitarre diverse fanno suonarmi in un altro modo, e mi piace variare!!

non devo essere perfetto come esecutore ma mi piace essere versatile

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Beh certo, la gas è una fonte di distrazione dal suonare piuttosto importante secondo me.

Ma più che altro, io mi accorgo che riesco a dare il meglio di me quando non penso di star suonando. Non mi concentro sul gesto fisico diciamo, ma solo sulla componente musicale della questione. Se faccio avanti e indietro tra due o tre strumenti la sensazione sotto le dite mi distrae molto abbastanza, e anche se non costituisce un limite tecnico di pulizia e velocità di esecuzione, trovo che mi porti a suonare in modo un pò più meccanico e meno ispirato, fino a che non mi abituo e non ci penso più.

Probabilmente è un limite mio più che altro.

Trovo invece che variare tra diversi strumenti aiuti a rifinire la tecnica esecutiva, piuttosto che limitarla, perchè rende il modo di suonare meno dipendente da alcuni "vizi" che alcuni strumenti, con il loro profilo del manico specifico o ponte particolare, possono portare a sviluppare. Da questo punto di vista sarebbe sempre utile secondo me dividere il tempo in cui si suona tra una chitarra stile Fender e una stile Gibson.

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Personalmente l'idea dell'unico strumento a tratti mi affascina, poi però mi rendo conto che anche lo strumento più versatile di questo mondo non potrà mai darmi i vari suoni che ottengo con le mie 4 elettriche, anche perchè le ho scelte e le ho equipaggiate proprio affinchè potessero darmi suoni totalmente diversi l'una dall'altra. Piuttosto faccio fatica a comprendere quelli che si fissano su un unico modello ma in più esemplari: tipo quelli che hanno 6 Strato o 8 LP, magari tutte con gli stessi p.u. (o cmq p.u. molto simili)...ma che senso ha? Ma tenere la migliore e provare altro no???

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capisco...

mi perdonerete ma dietro questi discorsi ci trovo sempre una parte di autoindulgenza per giustificare la propria compulsività di fronte alle chitarre e al loro vagare ininterrotto per le camerette.

grandi chitarristi e strumentisti in generale spesso hanno suonato e suonano tutta la vita lo stesso strumento (o la stessa tipologia) che si rivela una sorta di estensione della propria mente.

lo so io, lo sapete voi.

e lasciamo perdere il discorso di endorsment che qualcuno tirerà fuori leggendo questo intervento. tantissimi muscicisti (non necessariamente chitarristi) di livello professionale ma non celebri li si vede e sente suonare sempre con il loro strumento preferito o giù di lì.

in buona sostanza e senza voler offendere nessuno penso francamente che dire che bisogna avere più tipologie di chitarra per crescere come musicista sia solo un modo di giustificare la passione per lo shopping piuttosto che per la musica.

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Secondo me sono discorsi campati in aria, non vedo il nesso tra il saper suonare e la marca/modello di chitarra.

Posso capire l'approccio differente ma la cosa si ferma lì.

E poi anche i grandi chitarristi hanno chitarre di tutti i tipi, scaffali pieni di ampli, pedali e chitarre, lo si sente quando registrano in studio e fanno lo stesso dal vivo.

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Guest Max

Sono tutti discorsi molto personali... io voto per avere più chitarre :smile: perchè no? se uno lo fa solo per gas, buon per lui, se è felice così...se qualcuno ne trae ispirazione, tanto meglio... ma non venitemi a dire che avere molte chitarre è un limite perchè questa davvero non la capisco... Giusto per tornare in argomento, io preferisco le fender alle gibson, non mi piace il les paul (tranne uno provato tempo fa con i P90 che mi ha molto colpito per il suo suono aperto) però ho una splendida 335 del '68 che non riesco a smettere di suonare quando cerco quel tipo di sonorità ed è una costante fonte di ispirazione... adoro le strato, ma, visto che suono anche rock e fusion, spesso ho bisogno di humbucking al ponte e lead più spinti...quindi uso altre chitarre più idonee...non c'è nulla di compulsivo nell avere molte chitarre per me... è semplicemente un modo per avere sempre i suoni che cerco senza scendere a compromessi...

Col tempo inoltre mi sono abituato a suonare e studiare con diversi manici, diverse curvature e diversi radius... ora passo senza problemi da una chitarra all'altra, mentre anni fa cambiare manico mi risultava scomodo...

Benvenga chi preferisce avere una sola chitarra...ma non sarà ne più, ne meno ispirato da chi ne ha 20...

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Guest marc

nessuno dice che bisogna avere piu chitarre per essere un bravo musicista

io non ho problemi a dire che ho troppa roba e che con 2 chitarre riuscirei a fare le stesse cose, ma non devo giustificare nulla

io ho la passione per la musica e per i strumenti e non capisco dove sta il problema

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Guest marc

naturalmente come grande musicista intende slash che é sempre rimasto fedele alla sua Les Paul

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Cazzo, stiamo diventando un po' permalosetti su questo forum. Non voglio fare l'avvocato di nessuno, ma mi pare che Spaceshuttle abbia solo detto la sua opinione. Io la penso diversamente, anche se non trovo il suo discorso del tutto sbagliato. Che problema c'è?

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Mah, a me sembra che invece anche i chitarristi più famosi amino cambiare chitarra spesso e volentieri, tanto live come in studio, proprio perché ogni strumento ha la sua voce che magari si adatta di più ad un brano piuttosto che ad un altro.

Poi, ripeto, ogni chitarrista (dal più mediocre al più fenomeno) ha sicuramente uno strumento a cui è più affezionato o su cui si sente più a casa quando lo suona, ma non mi sembra proprio di vederne tanti che suonano UNO strumento e stop.

Sul fatto che gli strumenti non facciano crescere come musicista siamo d'accordo, ma che rappresentino una vasta e variegata tavolozza di strumenti di lavoro mi sembra una cosa tutto sommato normale.

Sono d'accordo con tutto quello che dici.

Ma ci sono comunque chitarristi che comunque fanno del proprio strumento un'icona.

Ad esempio Springsteen e la Telecaster, Blackmore e la Strato, Gilmour e la Strato, Page e la Les Paul.

Ma gli nella loro carriera si sono aperti a sperimentazioni sia live che in studio.

Prediligendo comunque il loro strumento per alcune applicazioni.

Cazzo, stiamo diventando un po' permalosetti su questo forum. Non voglio fare l'avvocato di nessuno, ma mi pare che Spaceshuttle abbia solo detto la sua opinione. Io la penso diversamente, anche se non trovo il suo discorso del tutto sbagliato. Che problema c'è?

Infatti, alla fine se lui ha una chitarra comoda e con la quale riesce a coprire tutte le sonorità che gli necessitano che problema c'è?

Non mi sembra che sia detentore della verità assoluta, ognuno ha il proprio punto di vista ed ognuno si approccia allo strumento in modo diverso.

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non mi sono permesso di giudicare le passioni di nessuno.

facevo una semplice riflessione su quello che poteva essere un meccaniscmo psicologico di noi chitarristi della domenica.

per anni ho avuto e cambiato chitarre come tutti qui quindi mi ci metto dentro senza problemi.

io parlavo comunque di tanti chitarristi (ma anche bassisti, tastieristi) professionisti che magari insegnano o fanno session per artisti minori che ho visto spesso con la stessa tipologia di strumento per anni e sto parlando di gente con due palle così.

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Guest Max

mi sembra che questa discussione abbia preso una piega tipo: tecnica VS feeling :sorrisone:

non se ne esce...ognuno ha le sue preferenze... ma in questo non sono daccordo con te Space: la maggior parte dei turnisti e "session man" ha a disposizione più di una chitarra a seconda del lavoro che viene richiesto... e spesso più di un ampli...

Avere molte chitarre o una sola non significa nulla a livello di capacità...

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Era una cosa su cui riflettevo tempo fa.

Ci sono tanti artisti che usano, o hanno usato, sempre un solo strumento, con il quale hanno inciso i dischi più significativi.

Ma al di la di questo, la cosa particolare che ho notato è che quasi tutti hanno modificato uno strumento in commercio, o se lo sono fatto fare su misura.

Da EVH a Brian May, passando per Clapton, Rory Gallagher, Gilmour ed altri.

In molti casi è difficile capire dove inizia o finisce il marketing, ma leggevo una intervista di Nuno Bettencourt, e lui usa sempre la stessa N4 per la maggior parte del tempo. Ha anche delle repliche della stessa, ma preferisce sempre quella che usa da 20 anni, con il manico spezzato e riparato in 3 punti, e tutta consumata. Lui la definisce un pezzo di legno con le corde :lol:

La cosa mi ha fatto riflettere, al pari di EVH, che prima di vendersi al miglior offerente, ha calcato migliaia di palchi negli anni d'oro, con altre 20 chitarre in rastrelliera, ma comunque utilizzando sempre quel legnaccio economico con strati di bomboletta e rabberciato con le monetine.

Mi sto convincendo che dovrei trovare lo strumento più idoneo, la numero uno, e concentrarmi su quello per ottenere un suono personale, identificativo.

Ovviamente tutto IMO.

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Guest Max

Era una cosa su cui riflettevo tempo fa.

Ci sono tanti artisti che usano, o hanno usato, sempre un solo strumento, con il quale hanno inciso i dischi più significativi.

Ma al di la di questo, la cosa particolare che ho notato è che quasi tutti hanno modificato uno strumento in commercio, o se lo sono fatto fare su misura.

Da EVH a Brian May, passando per Clapton, Rory Gallagher, Gilmour ed altri.

In molti casi è difficile capire dove inizia o finisce il marketing, ma leggevo una intervista di Nuno Bettencourt, e lui usa sempre la stessa N4 per la maggior parte del tempo. Ha anche delle repliche della stessa, ma preferisce sempre quella che usa da 20 anni, con il manico spezzato e riparato in 3 punti, e tutta consumata. Lui la definisce un pezzo di legno con le corde :lol:

La cosa mi ha fatto riflettere, al pari di EVH, che prima di vendersi al miglior offerente, ha calcato migliaia di palchi negli anni d'oro, con altre 20 chitarre in rastrelliera, ma comunque utilizzando sempre quel legnaccio economico con strati di bomboletta e rabberciato con le monetine.

Mi sto convincendo che dovrei trovare lo strumento più idoneo, la numero uno, e concentrarmi su quello per ottenere un suono personale, identificativo.

Ovviamente tutto IMO.

Tutto condivisibile... ci sono chitarristi (di riferimento) caratterizzati da uno strumento particolare... ma c'è anche da dire che tutti i chitarristi che hai citato hanno collezioni invidiabili di chitarre ampli e chi più ne ha più ne metta... Ho un video di Nuno in cui cambia chitarra ogni 5 minuti, poi che la sua preferita sia la vecchia N4 non si discute... :sorrisone:

Ti capisco perfettamente... riuscire a trovare un suono personale, e uno stile personale è la cosa più difficile e sicuramente il sogno di tutti... a prescindere dalla chitarra

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Tutto condivisibile... ci sono chitarristi (di riferimento) caratterizzati da uno strumento particolare... ma c'è anche da dire che tutti i chitarristi che hai citato hanno collezioni invidiabili di chitarre ampli e chi più ne ha più ne metta... Ho un video di Nuno in cui cambia chitarra ogni 5 minuti, poi che la sua preferita sia la vecchia N4 non si discute... :sorrisone:

Beh, è normale chi chi lavora con la musica abbia diversi strumenti, poi nel caso di un artista famoso è ancora più normale perché le possibilità economiche non sono un problema, per i più.

Però ci sono rimasto che con Rihanna si porta giusto 3 elettriche, ed usa per lo più quella; ma non il modello N4, che potrebbe essere anche per un fatto di endorser, ma proprio quella vecchia scassata e sporca di sangue. Ne ha un'altra di N4, ma la tiene solo come muletto in caso non possa utilizzare la sua prima.

Forse scatta un'alchimia con gli strumenti, dopo ore ed ore passate a suonarli.

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Mi colpisce che nessuno abbia ancora fatto riferimento alla propria formazione musicale! Assunto che un chitarrista possa essere in grado di scegliere lo strumento che meglio si accomoda alle sue mani, al tatto, alla sua postura, alla sua costituzione (se Angus Young suonasse LP avrebbe più gobba di Andreotti), ritengo possa trovare soluzioni più che soddisfacenti con quasi ogni costruttore (per quanto riguarda la "suonabilità", sia chiaro).

Però, se proprio si dovesse scegliere UNA chitarra e solo UNA, la si dovrebbe scegliere in base al suono che si ha in testa, il suono chimerico che fa da riferimento per ogni chitarrista, non trovate? Che poi forse non è altro che la media di tutti i suoni che abbiamo sentito e che apprezziamo.

Tutto questo per dire che l'immagine di un marchio è irrimediabilmente (ed ovviamente) fusa con i musicisti che hanno suonato i suoi prodotti negli anni, ed ai quali viene attribuito un certo suono. Quindi, per rispondere alla domanda di apertura della discussione, amo Gibson perché 8 chitarristi su 10, tra quelli che mi più stimo e il cui approccio anche compositivo ammiro, suonano Gibson! E, quando suonano altri marchi, mi suonano "sbagliati" (vedi Clapton). Sono filosofie diverse di approccio allo strumento che, secondo me, non si possono spiegare efficacemente con specifiche e caratteristiche tecniche (aggirabili), ma solo valutando cosa è venuto fuori da chi ha suonato cosa.

Questo credo abbia condizionato maggiormente le mie preferenze. Tutto il resto, affezione, prestigio, estetica (se non funzionale), confondono (anche me, ovviamente)!

Spero di non aver fatto un discorso troppo smielato :dorme:

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Guest Alucard

Io ho diversi strumenti, dove per diversi intendo proprio simil LP (una esp), strato assemblate, superstrat ecc ecc....

E' vero da un lato che con strumenti differenti si abbia (giocoforza) un approccio differente, pero' oltre che al genere suonato spesso entrano in gioco affinità innate con certi tipi di strumento....

Dopo tante peripezie ho capito che a me (per esempio) piacciono delle stratocaster HSS e a 22 tasti con la scala 25.5.

Se cambio forma,scala, pickups ecc ecc suono comunque, ho dei suoni diversi...ma solo con chitarre cosi' sono a casa davvero e tutto esce naturale.

In merito alla domanda del topic:

io adoro la LP come forma ...la trovo molto bella soprattutto in certe "finiture"...purtroppo pero' non è il mio strumento...suono peggio e non mi trovo a mio agio e anche il suono,cosi' come la scala corta, non fanno per me.

E' sicuramente un mio limite ma tant'è.

:)

Detto questo ho sentito Marc tirar fuori bei suoni (diversi) da altrettanto diversi strumenti...quindi sono d'accordo che in linea di massima questo vada ad ampliare la "tavolozza" di suoni e sonorità disponibili.

Io personalmente sto ritornando al concetto della "monochitarra" con la quale ho suonato per 14 anni in passato...preferisco sviluppare un feeling perfetto con un solo strumento...ma come hanno detto gia' sopra sono scelte differenti...ognuna rispettabile.

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Sono l'unico a cui la les paul ricorda la forma delle paperelle galleggianti in vasca da bagno?

:facepalm::priest: :priest: :priest:

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Era una cosa su cui riflettevo tempo fa.

Ci sono tanti artisti che usano, o hanno usato, sempre un solo strumento, con il quale hanno inciso i dischi più significativi.

Ma al di la di questo, la cosa particolare che ho notato è che quasi tutti hanno modificato uno strumento in commercio, o se lo sono fatto fare su misura.

Da EVH a Brian May, passando per Clapton, Rory Gallagher, Gilmour ed altri.

In molti casi è difficile capire dove inizia o finisce il marketing, ma leggevo una intervista di Nuno Bettencourt, e lui usa sempre la stessa N4 per la maggior parte del tempo. Ha anche delle repliche della stessa, ma preferisce sempre quella che usa da 20 anni, con il manico spezzato e riparato in 3 punti, e tutta consumata. Lui la definisce un pezzo di legno con le corde :lol:

La cosa mi ha fatto riflettere, al pari di EVH, che prima di vendersi al miglior offerente, ha calcato migliaia di palchi negli anni d'oro, con altre 20 chitarre in rastrelliera, ma comunque utilizzando sempre quel legnaccio economico con strati di bomboletta e rabberciato con le monetine.

Mi sto convincendo che dovrei trovare lo strumento più idoneo, la numero uno, e concentrarmi su quello per ottenere un suono personale, identificativo.

Ovviamente tutto IMO.

Secondo me è importante anche conoscersi bene, conoscere bene le proprie mani, cosa che avviene col tempo, tipologia di tasti, radius scala, forma della chitarra, insomma tutto quello che rientra nell'ergonomia dello strumento, è un aspetto spesso sottovalutato... alla fineè come per le scarpe quelle comode sono sempre le migliori.

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