è vero. hai ragione. tutto giusto.
ma i 42 minuti di applausi io li sto ancora facendo.
Ulteriore considerazione che non serve a buttare benzina sul fuoco, ma a chiarire perchè ad alcuni ( a me sicuramente ) lo shredder non dice nulla, e il jazzista di calibro invece pare il genio della musica.
Bru dice che all'epoca Ko KO era peggio dello shredding.
Mi pare che di fondo ci sia tra lo shredding e l'hard bop ce ne passi abbastanza in termini di ricerca musicale.
A parte qualche eccezione, lo shredder si rifà molto spesso a strutture armoniche non particolarmente complesse e ad esplorazioni armoniche piuttosto limitate. Di fatto dimostra la sua bravura in una esasperazione tecnica che evidentemente può anche piacere.
Il jazzista ( o per meglio dire il Bopper , che forse inquadra meglio la tipologia di jazzista al quale si è fatto riferimento) ha tra le sue armi una conoscenza tecnica legata alla "meccanica dello strumento" ( quanto corre insomma) molto alta. Però al centro della sua ricerca musicale c'è la volontà di uscire da degli schemi armonici convenzionali. Cosa questa che in alcuni casi è riuscita benissimo, in altri purtroppo ha scassato la minchia e basta.
Però comunque rispetto allo shredder standard, c'è la volontà di andare verso terreni musicali inesplorati o comunque non convenzionali.
E' per questo che chi si avvicina al jazz e riesce a non provare dei profondi conati di vomito, a volte ci trova le novità, che altrove non si riscontrano.
E poi, tra i chitarristi ci si è imbattuti nei vari Allan Holdsworth o Shawn Lane ( peccato non ci sia più).
Che con il loro modo di suonare danno la mazzata sia a chi apprezza l'aspetto tecnico, sia a quelli che cercano le novità di tipo armonico.
E che suonano talmente tanta roba, sia in termini di quantità di note, che di quantità di ricerca armonica che se non li si piglia a piccole dosi, sfasciano la minchia ad ambedue le categorie.( shredder e jazzisti). Ma non per un limite loro. Per un limite di chi li ascolta, che non riesce a comprendere tutto quello che dicono.
Spero che forse queste due incomplete righe cerchino di fare luce perchè il jazzista tenda a snobbare lo shredder. magari sbaglierà l'atteggiamento ( può anche essere non dico di no) .
Per il jazzista lo shredder è come uno che conosce metà dell'alfabeto ( quello tecnico) ed è abituato a parlare velocissimo con solo metà dell'alfabeto.
Il jazzista viceversa conosce ( o vorrebbe conoscere) tutto l'alfabeto. Magari non parla altrettanto veloce quanto sa fare lo shredder, ma cerca di dire cose più articolate.