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pamaz

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Tutti i contenuti di pamaz

  1. 50 w. Volume e tono. dimensione da carmen ghia. con 50w si suona in appartamento. e sinceramente non ho mai capito perchè costruire degli ampli da 5 w che anche suonati a volume da camera alle 10 di sera suonano sempre "piccoli"
  2. ragazzi, volevo ricordarvi che a Bru il jazz con la chitarra non piace. Così, perchè oggi non l'ha detto lui, ho ritenuto indispensabile ravvivare il concetto. Nel caso di dubbi, desidero anche evidenziare che per lui deve esserci il pianoforte o un po di trombette sax e cose del genere. tanto vi dovevo. Cordialmente. Paolo ps: a Bru, John Mc Laughlin che suona jazz sta sulle balle.
  3. se vuoi un ampli pulito ti consiglio di aspettare un secondo e aspetta che pubblico l'articolo su guitarnews. E' l'ampli che ha anche Bru e credimi che si mangia a colazione diversi ampli blasonati. Poi se vuoi un pulito, con 5w , o 18 w non vai molto distante.
  4. guild starfire iV in mogano, 1973. semiacustica . si sente anche se sei sul divano.....
  5. dedicato a bru e al suo scantinato. sapessi suonare così potrei morire con il sorriso sulle labbra.
  6. bella. mi piacerebbe provarla cavolo.
  7. emanuele, è splendido. domenica portalo che lo voglio vedere dal vivo.
  8. io ho un po di dischi . e non li ascolto mai. bel suono però.
  9. Le duesenberg non mi danno l'impressione di avere la gamma alta frizzante tipica delle gretsch. In compenso suonano molto rotonde e cariche di calore. Gretsch: recentemente ho provato solo una white falcon giapponese che aveva in negozio un amico fino a qualche tempo fa, oltre a una (credo)chet atkins solid body ( quella con la striscia di cuoio sul bordo) , ma sinceramente non mi sembravano nemmeno parenti delle vecchie gretsch.. Non ho avuto l'impressione di una chitarra di gran classe. La duesenberg invece al primo contatto mi era sembrata una figata. Però tieni conto che si tratta di impressioni, peraltro assolutamente personali.
  10. in compenso queste duesemberg sono tra le poche chitarre recenti che ho provato che mi sono molto piaciute. In particolare la Cal Calton l'ho trovata fenomenale.
  11. pagelli? (mi pare) è tua?
  12. usa un polytone con cono da 15 e un mk4 in quel video. Ad occcio la 175 pare una anni 70, paletta grande e manopole witch hat o come cacchio si chiamano loro. Comunque a parte tutto ha un gusto eccellente e non la fa mai fuori dalla tazza. e comunque, a parte l'audio schifoso, anche questo fa paura. e so per certo che in quel di berlino , dove vive e insegna per grossa parte dell'anno è costretto a suonare per cifre degne del peggior pub padano.
  13. ...... e se non lo conoscete, ascoltate J. Kreisberg che è una delle nuove leve.
  14. un amico ha messo nel suo profilo feisbuc questo link, che provvedo a passare a voi, vecchie culandre

    1. b3st1a

      b3st1a

      Grande Immanuel Casto! Potremmo utilizzare questo brano come inno di RadioChitarra!!! Ora ha firmato per una major, ha addolcito un pò i testi e capolavori come questo non ne scrive più... Ad ogni modo per me il suo capolavoro è questo

    2. Kernel7

      Kernel7

      Chissà che orgogliosa la mamma!

  15. i 42 minuti di applausi erano quelli di fantozzi dopo la corazzata potemkin e la famosa frase: per me è una cagata pazzesca!
  16. un problema completamente tuo
  17. stavo pensando di mettere in vendita un 65 tupelo, tanto poi le cagate le dicono a te............. ps: per il momento non da segni di schizofrenia ( il tupelo)
  18. il Bill Evans della chitarra che suona Bill Evans
  19. è vero. hai ragione. tutto giusto. ma i 42 minuti di applausi io li sto ancora facendo. Ulteriore considerazione che non serve a buttare benzina sul fuoco, ma a chiarire perchè ad alcuni ( a me sicuramente ) lo shredder non dice nulla, e il jazzista di calibro invece pare il genio della musica. Bru dice che all'epoca Ko KO era peggio dello shredding. Mi pare che di fondo ci sia tra lo shredding e l'hard bop ce ne passi abbastanza in termini di ricerca musicale. A parte qualche eccezione, lo shredder si rifà molto spesso a strutture armoniche non particolarmente complesse e ad esplorazioni armoniche piuttosto limitate. Di fatto dimostra la sua bravura in una esasperazione tecnica che evidentemente può anche piacere. Il jazzista ( o per meglio dire il Bopper , che forse inquadra meglio la tipologia di jazzista al quale si è fatto riferimento) ha tra le sue armi una conoscenza tecnica legata alla "meccanica dello strumento" ( quanto corre insomma) molto alta. Però al centro della sua ricerca musicale c'è la volontà di uscire da degli schemi armonici convenzionali. Cosa questa che in alcuni casi è riuscita benissimo, in altri purtroppo ha scassato la minchia e basta. Però comunque rispetto allo shredder standard, c'è la volontà di andare verso terreni musicali inesplorati o comunque non convenzionali. E' per questo che chi si avvicina al jazz e riesce a non provare dei profondi conati di vomito, a volte ci trova le novità, che altrove non si riscontrano. E poi, tra i chitarristi ci si è imbattuti nei vari Allan Holdsworth o Shawn Lane ( peccato non ci sia più). Che con il loro modo di suonare danno la mazzata sia a chi apprezza l'aspetto tecnico, sia a quelli che cercano le novità di tipo armonico. E che suonano talmente tanta roba, sia in termini di quantità di note, che di quantità di ricerca armonica che se non li si piglia a piccole dosi, sfasciano la minchia ad ambedue le categorie.( shredder e jazzisti). Ma non per un limite loro. Per un limite di chi li ascolta, che non riesce a comprendere tutto quello che dicono. Spero che forse queste due incomplete righe cerchino di fare luce perchè il jazzista tenda a snobbare lo shredder. magari sbaglierà l'atteggiamento ( può anche essere non dico di no) . Per il jazzista lo shredder è come uno che conosce metà dell'alfabeto ( quello tecnico) ed è abituato a parlare velocissimo con solo metà dell'alfabeto. Il jazzista viceversa conosce ( o vorrebbe conoscere) tutto l'alfabeto. Magari non parla altrettanto veloce quanto sa fare lo shredder, ma cerca di dire cose più articolate.
  20. 42 minuti di applausi ininterrotti........
  21. se vuoi una roba che suona da 335 compra una 335. qualsiasi tentativo di ridurre le dimensioni di una semiacustica sfocia in una chitarra, che può essere la migliore della terra, ma che non suona più come una 335. Domenico Moffa è l'unico che ha fatto una cosa in dimensione 335 (circa chiaramente) e che suona più o meno come una cassa grande stile 175 . ma anche li in realtà c'è da discutere. Come al solito ogni tentativo di variazione sul tema da luogo a una cosa diversa . Che non significa necessariamente peggiore però.
  22. questa non suona da semiacustica manco per niente. E' una 356 economica la 335 è un altra cosa e suona diversamente. Tra l'altro, da infoiato delle semiacustiche . 339 e 356 manco per idea che si avvicinano ad una qualunque 335 come tipo di suono. sono molto più simili a delle LP che a delle 335
  23. lo zeppone di legno è un classico. ma anche 5 belle molle tirate fanno benissimo il loro porco lavoro. anch'io sulle strato ho il ponte appoggiato. uso 0,11 e già con 3 molle vado bene.
  24. ne penso che se volete un alpha drive lo si fa partendo da un joyo. e se si vuole si migliora anche l'alpha drive con ulteriori giochetti. se vieni domenica prossima da cherubino te lo faccio sentire. il vintage od non mi piace per niente invece. Li ho entrambi in casa. Ciao Paolo
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