Un classico sul tema dell'apprendimento.
Non esiste un modo migliore di un altro in assoluto. Il mio lavoro e lo sport mi hanno insegnato che variare stimoli aiuta e conferisce ottimi risultati ma bisogna sempre vestirsi di un certo pragmatismo. Tradotto significa variare la routine di studio e magari studiare cose diverse senza divagare troppo.
A monte dello studio deve necessariamente esserci un obiettivo, in qualche modo misurabile. Io mi trovo bene così; vario la mia routine in funzione di un obiettivo senza aggiungere troppa ciccia al fuoco.
Non tutti sono uguali, anzi siamo esseri diversissimi: c'è chi ha bisogno di rimanere su un pezzo e smette solo a risultato raggiunto; altri invece si annoiano facilmente e preferiscono variare. C'è un aspetto positivo e negativo in ciascuno dei due approcci; per chi insegna è fondamentale capire chi si ha di fronte.
Da insegnante ne so qualcosa
P.s.: ahimè non insegno chitarra