Vai al contenuto
Bananas

Censimento intelligentoni

Recommended Posts

Essendo un convinto democratico, nel senso che potete pensarla come volete purché non sia troppo diverso da come la penso io, non posso che credere nelle pari opportunità. E allora ecco il 3D per censire gli intelligentoni che mi faccia il paio con quello sul censimento degli ignorantoni di qualche tempo fa. Ovviamente rivendico con forza la mia onorabile appartenenza, e preferenza, al club degli ignorantoni. Tuttavia gli intelligentoni li ascolto sempre molto volentieri con ammirazione e rispetto. Vorrei anche spezzare una lancia in favore dei jazzisti, i quali essendo colti, sensibili, e avendo sputato sangue in solfeggi, armonie e ginnastiche strumentali varie, per acquisire i più reconditi segreti della composizione in tempo reale, soffrono parecchio di più di noi altri ignorantoni rispetto alla triste condizione esistenziale del musico nell’era della social fuffa tuttologica. Nel senso di tutti artisti quindi nessun artista. Insomma, intelligentoni vi lovvo.

ps. butto dentro due videi presi a cazzo in velocità ma per rendere l'idea ecco.

 

 

 

 

 

  • Like 2

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Io vo matto per sto intelligentone qua... Che cmq a quanto pare non si è massacrato di studi. Quindi intelligentone sì ma poco secchione.

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Lui ci rientra? Quando non è troppo cervellotico, lo adoro... il disco Tore Down House è un capolavoro :TRyeh:

 

 

 

 

  • Like 3

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Sì direi abbastanza buoni gli intelligentoni da voi proposti. Diciamo che dice bene il Glory, quello lì (il Glory) si vede subito che c’ha proprio la capoccia tanta, il rischio per gli intelligentoni è sempre quello di arrotolarsi nel cervellotico che poi nessuno li capisce. Un problema tipico di tanti intelligentoni italiani del Jazz invece è che confondono la musica con la politica, atteggiandosi a intellettuali di ‘sto cazzo. A loro ricorderei che il jazz è tutto il contrario di tirarsela. Quindi non è esclusione ma inclusione, condivisione, gioa di vivere e poesia espressa. Che poi gli piace subito anche ai giovani. Tipo più o meno così:

 

 

 

  • Like 2

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Il 3D non mi decolla, del resto gli intelligentoni in genere preferiscono l'elegante ermetismo dei loro sbatti viscerali.

E va ben:

 

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Giusto per dare un pochino di peso, altrimenti la bananas scende...

 

Il 23/3/2017 at 07:17, Bananas dice:

Un problema tipico di tanti intelligentoni italiani del Jazz invece è che confondono la musica con la politica.

qui non concordo, o meglio, troppo generico come concetto. La musica è stata spesso utilizzata come forma di protesta, come mezzo di sfogo, inoltre è dentro la storia, non fuori. Esempio "banale": Coltrane.

Certo, ammetto che stai facendo riferimento agli italiani, ma non credo che cambi qualcosa.

 

Il 23/3/2017 at 07:17, Bananas dice:

A loro ricorderei che il jazz è tutto il contrario di tirarsela. Quindi non è esclusione ma inclusione, condivisione, gioa di vivere e poesia espressa. Che poi gli piace subito anche ai giovani.

 

qui concordo, ma sinceramente sono pochi i jazzisti italiani che ho avuto modo di conoscere e che rispecchiano la tua descrizione.

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Sì ecco bravo 404.

Non mi riferivo al rapporto tra musica, o meglio arte e politica in generale, ma a quelle forme di snobismo, di presunta superiorità intellettuale del cazzo (si può dire superiorità?) tipiche nostre. Che caratterizzano tanta parte dei nostri pensatori elitari o presunti tali, e che sono ancora convinti di avere il monopolio della cultura. Come se la stessa fosse un bene di qualcuno in particolare e non un valore universale. Un malcostume molto diffuso da noi, anche in ambito jazzistico. Che poi è la ragione principale per cui il jazz italico è relegato a fenomeno di nicchia per pochi scoreggioni pieni di spocchia. Mentre in realtà la sua natura sarebbe tutto il contrario. E sì che più di qualche bel musicista l'abbiamo avuto e l'abbiamo. Ma ormai il pubblico in Italia tende a identificare il jazz con una musica noiosa da intelligentoni col cervello arrotolato di menate. Molto meglio ascoltare i deejay che loro sì "suonano". Tutto lì ecco.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 minuti fa, toplop dice:

Cito paolo fresu

Grande orgoglio italiano 

 

Vabbé ma tu capisci sempre tutto al volo. Non c'è neanche gusto con te guarda. :heart:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Non sono proprio d'accordo con la tua analisi, Bananas. Limitandoci ai musicisti italiani direi che non è vero, anzi mi pare che la scena italiana non sia tra le peggiori. Molti finiscono poi per andare a suonare all'estero. La spocchia dell'elite ce l'hanno un po' tutti, anche i punk, o chi ascolta HC, o persino i poppettari incalliti, non dipende dal tipo di musica, dipende dal musicista (presunto tale) o dall'ascoltatore.

"Il Jazz" non significa nulla: come ogni cosa umana ha una sua storia. A me piace Ornette Coleman, almeno una volta al mese me lo ascolto e godo, ma se mi fai sentire Bix dopo 5 minuti mi cascano la balle. Non è una musica da cervelloni, è una tradizione culturale.

Fresu, Gatto, lo stesso Bollani, la Marcotulli, Ponissi, Cisi, e via dicendo, non mi sembrano nè intelletttuali nè cervelloni. Lo direi magari di La Monte Young, o di Berg, o di Xenakis, e lì sì, se non ci vai preparato, son cazzi.

 

Non so, mi sembra che manchi qualcosa nel discorso. A me Jobim (che non ascolto, chissà poi perché, boh) mi sembra persino più pop di tanti altri. Prendiamo una bella fiera di paese, ci facciamo suonare Jobim, Chet Baker e Miles ('56), poi facciamo un set con Cage, Stockhausen e La Monte. Alla fine di Well tuned Piano la piazza è vuota. Di chi sarebbe la spocchia? del pubblico che è fuggito (magari irridendo il povero La Monte) o della musica dei Cervelloni?

 

 

 

  • Like 4

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Oh bella lì, si così mi piace ago. Un po' di dialettica ci sta tutta, e meno male che non sei d'accordo. La trovo una gran cosa in epoca di pensiero unico.

Mi aiuti a mettermi d'accordo con me stesso: infatti lo snobismo, la presunta superiorità, la spocchia dell'élite ce l'hanno un po' tutti. Hai ragione. Ecco quella roba lì intendevo sì...

Ma io ormai sono completamente rincoglionito. Figurati che distinguo la musica in soli due generi: quella che mi fa battere il piedino e quella che no.

 

Questa invece mi fa ancora battere l'anima e non se la tira neanche, infondo per me basta che batta qualcosa ecco:

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ah poi siccome mi hai detto che non ascolti Jobim, pronti:

 

 

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
11 minuti fa, Bananas dice:

Figurati che distinguo la musica in soli due generi: quella che mi fa battere il piedino e quella che no.

 

E ti sembra poco? :smile:

 

Però ad esempio Sunny Murray, che suonava con Albert Ayler, faceva di tutto per non tenere il tempo costante, lo interrompeva, lo frammentava, andava fuori tempo, come protesta contro lo swing, contro l'automatismo del ritmo. Era, in definitiva, una forma di ribellione nei confronti dell'easy listening, una forma estrema per "farti sentire la musica", aveva un valore politico.

 

così, per dire:

 

 

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

No ago ma tranqui, l'avevo già capito che te ne sai a a manetta. Bene il 3D mi prende vita...

 

Vabbé allora faccio un piccolo Ot per battere il piedino, alla fine ignorantone sono:

 

 

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

in effetti la spocchia è ubiqua, ma assume forme diverse, tipo "siete dei sempliciotti fracassoni, non CAPITE la complessità armonica," (il jazzista al rockettaro-bluzman) oppure "non facciamo musica da femminucce" (i rocchettari) "siete frosci, mollicci" (il metallaro ai rocchettari e agli altri) "noi siamo più cattivi, mica facciamo quei soli neoclassici leccati" (il punkhc al metallone), "sta musica non c'ha anima, meglio due note che quattrocento" (il bluesman contro il mondo), "senza melodia mi annoio" (il poppettaro) "quelle cagate d'avanguardia le fa anche mio figlio di cinque anni, ihihih," oppure di fronte a una palese manifestazione di perizia tecnica "bravi ma dopo cinque minuti mi rompono il cazzo," poi c'è anche la spocchia tra jazzisti ("sun ra si è fottuto il cervello con gli acidi, bitches brew è l'inizio della decadenza di miles sono solo dei pedaloni" contro "gli standard sono musichette da ristorante")

mi sembra che qualcuno abbia detto, "esistono solo due generi di musica, la musica buona e quella cattiva"      

 

  • Like 5

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 minuti fa, hyeronimusss dice:

i "sta musica non c'ha anima, meglio due note che quattrocento" (il bluesman contro il mondo),

 

Figa che mito mi sei: quello li del blues sono io minchia. Che tristezza ah ah ah...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
10 minuti fa, hyeronimusss dice:

in effetti la spocchia è ubiqua, ma assume forme diverse, tipo "siete dei sempliciotti fracassoni, non CAPITE la complessità armonica," (il jazzista al rockettaro-bluzman) oppure "non facciamo musica da femminucce" (i rocchettari) "siete frosci, mollicci" (il metallaro ai rocchettari e agli altri) "noi siamo più cattivi, mica facciamo quei soli neoclassici leccati" (il punkhc al metallone), "sta musica non c'ha anima, meglio due note che quattrocento" (il bluesman contro il mondo), "senza melodia mi annoio" (il poppettaro) "quelle cagate d'avanguardia le fa anche mio figlio di cinque anni, ihihih," oppure di fronte a una palese manifestazione di perizia tecnica "bravi ma dopo cinque minuti mi rompono il cazzo," poi c'è anche la spocchia tra jazzisti ("sun ra si è fottuto il cervello con gli acidi, bitches brew è l'inizio della decadenza di miles sono solo dei pedaloni" contro "gli standard sono musichette da ristorante")

mi sembra che qualcuno abbia detto, "esistono solo due generi di musica, la musica buona e quella cattiva"      

 

 

 he eheh, bella disamina! :lol: Chi non si riconosce in almeno uno dei gruppi mente sapendo di mentire...

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

You need to be a member in order to leave a comment

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×