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raudskij

non sono capace di suonare

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sono veramente depresso.

Dovrei essere contento, suono come solista in due gruppi, una tribute dei pink floyd e un'altra band di cover varie.

Non sono eccelso, ma non faccio neanche schifo. Dicono anche che accompagno bene

Ieri sono andato a fare un provino in un altro gruppo e ho realizzato che quando improvviso faccio sempre le solito cose.

:bkw:

L'altro chitarrista, che dovrebbe essere quello di supporto al solista, suona meglio di me.

d'accordo, non conoscevo molto i pezzi, mentre lui suona solo quelli.

però pensavo di fare meglio, anche se gli altri hanno detto che vado molto bene, e mi vogliono

Solita improvvisazione sul solito box di pentatonica minore, se suono in MI faccio un po' di note al settimo tasto (tipo un box di LA-), poi vado al dodicesimo, ci piazzo qualche nota che possa appartenere ad una melodica minore e poi ricomincio.

forse pago lo scotto di essere un capoccione autodidatta e di non avere mai studiato, oppure pago il fatto di avere poca fantasia musicale.

Ascolto musica, da un bel po' di tempo, ma non riesco ad inserire quello che ho sentito e, credo, metabolizzato negli anni nelle mie improvvisazioni

ma perchè, ca....volaccio!

Eppure ho raggiunto un buon grado di scioltezza, sono in grado di riprodurre un buon numero di assoli che non siano troppo tecnici.

mi sparo tranquillamente brani dei pink con improvvisazioni finali

pigs

turning away

comfortably numb

ma anche echoes tipo live in danzica, la parte finale più struggente, più che assolo un botta e risposta con un suono pieno al limite del crunch

ma se sto suonando un nuovo brano, magari il classico bluesettone tre accordi tre, al momento del solo .... fine, tutto svanito.

becco la tonalità al volo, riesco a cavarmela, ma alla fine.. è sempre la solita minestra.

box di pentatonica, note tirate e sofferte, qualche pseudo tapping messo a ca##o.

fine

ciao

tuttle impro uguali, il cervello mi saluta e va al mare, non mi viene in mente neanche niente da copiare

uff, che depressione, scusate lo sfogo.

ma come se ne viene fuori?

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tira giù i pezzi a orecchio e le 3 o 4 frasi più belle che tiri giù che so in un mese ti forzi a metterle nelle impro (dopo averle metabolizzate e studiate ovvio) magari cambiando qualcosina. Così ampli il repertorio.

Studia gli arpeggi, a menadito, devi saper suonare qualunque arpeggio in qualunque parte del manico. Ma non usarli quando improvvisi (si ok sembra una cazzata) usa solo alcune note sui tempi forti, per rafforzare la frase appena finita o da iniziare.

studia dei pattern ritmici particolari che insierisci quando improvvisi (anche solamente le note delle scale).

Più freccette hai da sparare più riesci a variare ovvio.

per esercitarti prendi un giro semplice (un pedale di la minore, o do maj7 ) con un tempo lentissimo (70-80 bpm) così hai tempo di pensare, e improvvisa sopra, variando il più possibile. Cerca di fare un discorso sensato e ben articolato melodicamente, non buttare note li a cazzo. Pensale prima di suonarle, se necessario cantale.

è un lavoro infinito

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ma se sto suonando un nuovo brano, magari il classico bluesettone tre accordi tre, al momento del solo .... fine, tutto svanito.

becco la tonalità al volo, riesco a cavarmela, ma alla fine.. è sempre la solita minestra.

box di pentatonica, note tirate e sofferte, qualche pseudo tapping messo a ca##o.

fine

ciao

tuttle impro uguali, il cervello mi saluta e va al mare, non mi viene in mente neanche niente da copiare

,,, urca... avrei potuto scriverlo io :TRgoccia2:

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Da quello che scrivi il problema secondo me non è nè di tecnica nè di musicalità, insomma non è un difetto di capacità.

Io noto che quando penso troppo faccio sempre le stesse cose. Se mi lascio andare, mi rilasso, se sto provando piacere a suonare, sono appagato dal suono che sto producendo, allora riesco a dire qualcosa con lo strumento (non che ci sia qualcuno ad ascoltare di solito, per fortuna!).

Insomma, il meccanicismo è una vittima dell' overthinking.

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Siamo in tanti sulla stessa barca! Io un po' sto risolvendo cantando quello che suono in modo di suonare ciò che penso e non ciò che le dita fanno in automatico, tipo suonare ad orecchio alla fine, cercando di "scastrarsi" dal marasma di posizioni/box. L'obiettivo è lontano ma credo sia una buona strada per arrivare alla padronanza dello strumento, e non parlo di tecnica, ma di dire se metto il dito li faccio questa nota (nella testa), metti li il dito ed esce. Se sei un pigro nello studio, come me, te lo consiglio =)

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Mi permetto di darti un consiglio spassionato, esiste un dvd a mio avviso miracoloso, ho allievi che in 10 lezioni hanno imparato ad improvvisare molto bene, il dvd si chiama superfingering di Daniele Gottardo, non tratta tecnica, tapping etc solo teoria CAGED, unico neo: se non lo segui dall'esercizio numero uno non capisci un cazz, è tutto collegato e non puoi saltarne nemmeno uno.

Molti storceranno il naso visto che è di gottardo ma posso assicurarvi che è 10 volte più valido dei millemila metodi che ho studiato a partire da quelli di gambale, una volta capito il sistema puoi ampliare con Monster Scales and Modes di Dave Celentano.

FIDATI, TI APRE LA MENTE ;)

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Mi permetto di darti un consiglio spassionato, esiste un dvd a mio avviso miracoloso, ho allievi che in 10 lezioni hanno imparato ad improvvisare molto bene, il dvd si chiama superfingering di Daniele Gottardo, non tratta tecnica, tapping etc solo teoria CAGED, unico neo: se non lo segui dall'esercizio numero uno non capisci un cazz, è tutto collegato e non puoi saltarne nemmeno uno.

Molti storceranno il naso visto che è di gottardo ma posso assicurarvi che è 10 volte più valido dei millemila metodi che ho studiato a partire da quelli di gambale, una volta capito il sistema puoi ampliare con Monster Scales and Modes di Dave Celentano.

FIDATI, TI APRE LA MENTE ;)

aò! ma quanto cazzo studi? :sorrisone:

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Studia. Sembra semplicistico, ma per me è così...o perlomeno è il percorso che ho fatto io. Fatti seguire da qualcuno preparato che ti stimola, che sappia strutturare un percorso con degli obiettivi. Improvvisare su generi tipo rock o blues è più facile di ciò che potrebbe sembrare ma per farlo bene ti serve soprattutto una mente allenata e veloce. A me ha aiutato moltissimo lo studio degli accordi e delle triadi e non credevo ma mi ha aperto la capoccia pure il solfeggio ritmico e quel poco di teoria che ho imparato. Non sono un genio ma fino a due anni fa anche io avevo la sensazione di fare sempre le stesse cose...ora pian piano mi sto sciogliendo un pò. Anche canticchiare aiuta...imho.

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1° opzione: vai a lezione e studia un po' di armonia, modi e il sistema CAGED

2° opzione: fai l'autodidatta: prendi 1 lick che ti piace e scomponilo, prendi ogni singola nota e cerca di capire come si relaziona alla tonalità della canzone (3° maggiore/minore, 5°, ecc...). Fai attenzione a come si susseguono gli intervalli e poi prova a riprodurlo cambiando tonalità. Infine fai attenzione alla nota sulla quale finisce o sulla quale da più importanza.

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Anche io, che ho studiato abbastanza (...diplomato nel 2000 al conservatorio di Perugia, poi studi di jazz), un paio di anni fa ho avuto la tua stessa sensazione relativa all'ambito jazzistico. Ho risolto imparando a suonare uno strumento melodico, da zero. Il trombone. Lì non ho box o diteggiature, ho solo UN SUONO alla volta, devo pensare alle frasi. Non sai come godo quando lo suono... e sono un principiante, autodidatta! Ma mi da così gioia suonare melodicamente senza pensare alle corde, al bending, a tutte ste menate qui.

Comunque da insegnante posso dirti che gli altri ti hanno dato tutti ottimi consigli.

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Guest Max

Ogni tanto capita pure a me :smile: in questo periodo non sono per niente soddisfatto di come sto suonando, non riesco a esprimermi come vorrei e mi sembra di avere un fraseggio monocorde e sempre uguale...

il paradosso è che sembra che nessuno se ne accorga e ho appena ricevuto due offerte per suonare generi diversi :sorrisone:

Personalmente mi rimetterò a lavorare sul fraseggio con maggiore intensità e studierò con più attenzione ditteggiature e scale... comunque capisco benissimo la tua frustrazione, e il tuo sfogo (molto maturo e analitico) è un ottimo punto di partenza per migliorare il tuo modo di suonare...

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quante risposte .... grazie

ho capito, forse, qualche cosa.

primo

che non sono l'unico a provare questa frustrazione. non ho mai creduto nel mal comune mezzo gaudio, però aiuta a inquadrare e riquadrare il problema.

secondo.

devo studiare. siete tutti d'accordo mi pare, stratowine, tedin ecc. da questa cosa non ne esco che approfondendo, lo penso da un po' ma la pigrizia (non sono l'unico pare, caro Cecce :smile: ) mi blocca.

@ palombi

Tutte le volte che metto sul looper un bell'accordo oppure una base, con le migliori intenzioni, duro 4 battute, poi improvviso nel solito modo.

sono sempre stato interessato dai modi, forse è la volta buona che riinizio

@billy911,

grazie delle dritte, non conosco gottardo, quindi non storcerò il naso e ci proverò, avevo provato a iniziare con gambale, ma se questo è meglio .... è meglio :sorrisone:.

cercherò aiuto nel sistema caged, ma anche nel pensare in altri termini.

@dado 77, è chiarissimo l'esempio del trombone. mi hai dato tempo fa e altrove buoni suggerimenti, grazie ancora

@ Giorgio V.

interessante il discorso dell'overthinking. Molto interessante. fa parte anche, credo, della tensione, della paura. quando suono rilassato effettivamente suono meglio, proprio dal punto di vista delle note

@ max

ringrazio del maturo e analitico, un puro effetto collaterale dell'anagrafe :sorrisone:

comunque (e mi pare sia successo anche a te) nonostante quello che ho detto, il gruppo di ieri mi vuole. e non capisco.

perchè sono sicuro di essere così, a 53 anni non voglio perdere tempo nel sottostimarmi e non ho desiderio di essere lodato (certo, salvo un naturale bisogno umano di essere apprezzato).

e allora c'è qualcosa che non mi quadra....

devo dire comunque che ieri c'è stata una nota estremamente positiva.

in questa band c'era gente più giovane ma anche più vecchia di me, pensavo di pochi anni.

c'era un bravo batterista che aveva 70 anni!!!

bravissimo, tonico, scattante, divertito. dimostra almeno 10/15 anni di meno.

la musica mantiene giovani.

e questo mi rende contento

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Guest light a fan cool

Ho letto solo il tuo primo post e mi ritrovo perfettamente in quello che hai detto... io sono identico a te... ho un repertorio ridicolo, a parte i pezzi che suono con le mie band conosco poco altro e sostanzialmente non riesco ad imparare altre canzoni al di fuori di ciò che faccio... questo per vari motivi tra cui, voglia, tempo, tecnica e capacità... poi quando mi imparo qualcosa me la dimentico a breve se non la suono spesso (cosa strana tra l'altro perchè di mio ho un'ottima memoria tranne per l'apprendimento di pezzi da suonare al di fuori di ciò che faccio).

Mi ritrovo ad improvvisare sempre sugli stessi schemi e basta ecc... a volte quando sono smonato questa cosa mi pesa tantissimo... altre volte quando suono con le mie band mi accorgo che ciò che faccio sembra che agli altri piaccia parecchio e cerco di convincermi che forse le poche cose che sò fare mi riescono bene... ad ogni modo ora sono fase che me ne frego se non sò suonare :smile:

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Guest Max

Ti capisco perfettamente... non sono più di primo pelo nemmeno io ;) e nemmeno io vivo nella speranza di essere lodato per come suono :sorrisone: ... musicalmente sono molto egoista, faccio tutto per piacere personale e non mi interessa particolarmente il giudizio degli altri...

Negli anni posso dire di aver maturato una discreta tecnica, spesso sono soddisfatto di come suono, ma ogni tanto succede di non esserlo per niente. In questo periodo in particolare non trovo l'ispirazione giusta nei miei fraseggi e mi ritrovo spesso a suonare le stesse cose... risentendo alcune mie vecchie registrazioni mi sono reso conto di quanto il mio modo di suonare sia cambiato negli anni, segno se vogliamo, di un'evoluzione... Probabilmente devo tornare ad "ascoltare" di più e "riaprire" un po la mia testa, e l'idea di pensare i propri assoli (anche cantarli in certi casi) la trovo davvero utilissima...

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Non perdere la passione e l'entusiasmo che ho avvertito nella mezz'ora di chiacchierata in rubattino, sarebbe un gran peccato.

Non so tecnicamnete come suoni ma credo che sia poco importante soprattutto se quello che fai ti diverte e ti permette di coltivare la passione per la musica. Poi ovvio che lo studio è fondamentale e concordo con quanto scritto sopra, ma io non vivendo di musica posso provare a immaginare che non sia facile coniugare altri impegni con quelli che deriverebbero dall'aumentare lo spazio dedicato allo strumento

Ma se posso dare un semplice e banale consiglio: don't give Up & enjoy.

(per inciso, io suono da far cagare a spruzzo, non puoi essere messo male come me....)

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Noi chitarristi siamo un po' tutti dei depressi psico labili, ma se vuoi un mio modestissimo parere, sperimenta, sperimenta e sperimenta....cerca di trovare nuove idee, subito è difficile, ma con il tempo diventa più divertente e stimolante...prova con le modali...ascolta gli accordi, magari analizza la sequenza, trova dei pattern o tirati giù frasi di altri e poi falli diventare tuoi, togliendo o aggiungendo note, o cambiando semplicemente gli accenti...non demoralizzarti!!! Vedilo come uno stimolo per cambiare e accrescere il tuo bagaglio....

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aiiuta molto anche iniziare ad ascoltare musica completamente diversa da quella a cui si è abituati.

Relativamente a Gottardo, io spezzo una lancia a suo favore. Non conosco il dvd, ma conosco lui, e ormai le dicerie sul suo conto ( nate peraltro in maniera equivoca da uno scherzo riuscito male che comportò il famoso video dei 3 tipi di chitarristi) non credo abbiano più alcuna ragione di esistere.

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io ascolto parecchia musica e non solo musica per chitarra.

adesso per esempio ho su il concerto di colonia di keith jarrett

il problema è che non riesco al momento dell'assolo a farmi ispirare, a ricordarmi una sonorità diversa, a inserire note che non siano legate al box di pentatonica.

devo uscire da questo impasse....

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@dav9rock

siamo gemelli separati alla nascita? se non fosse per l'età...

Davide, sì, hai descritto in pieno quello che succede a me, siamo in sintonia.

e ce ne sono altri, questo vorrà dire qualcosa

@max

la tua idea di cantare l'assolo è bella, ma io mi fermo prima, non so cosa cantare e le mani vanno in automatico.

però riconosco che è un bel consiglio

@fra

@marco1

grazie fra, l'entusiasmo non manca, se non fosse per un momento di stanchezza.

certo, non è facile coniugare impegni di lavoro e musica. mi diverto molto a suonare, anzi, è molto di più che un divertimento.

però spero sia giunto il momento di fare un piccolo salto, altrimenti a cosa servono i momenti di crisi.

e se non ci riesco, almeno ho preso coscienza del problema

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Guest light a fan cool

Ma che te frega...

Io ascolto di tutto, suono la chitarra e generalmente la chitarra come strumento solista mi fa schifo a parte certe cose... non sò suonare ma quello che sò mi basta... oggi... domani non mi basterà (situazione tua), ma poi passa... spero.... altrimenti vendo tutto e mi dò al basso.

P.S. Fighissimo quel concerto di Keith Jarrett... un consiglio? Ascoltati Live in Hamburg degli E.S.T.

http://www.amazon.co.uk/E-S-T-Hamburg-Esbjorn-Trio-Svensson/dp/B000WGN3YM

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Siamo sulla stessa barca!!!

Da autodidatta la migliore cosa per uscire dai box delle pentatoniche è proprio quella di esercitarsi a pensare frasi diverse "dagli standard". Di certo lo studio dell'armonia è la migliore cosa, ma per uno che vuole andare avanti da autodidatta è provare a inventarsi nuovi lik e ad immagazzinarli in testa in modo da poterli sfruttare. Poi nel provare, anche se tiri fuori note che non c'entrano, non ti demoralizzare, provando e riprovando capirai come muoverti! ;)

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