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Tutti i contenuti di Giorgio V.
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Sì certo! Penso comunque soprattutto in studio, dove si può sperimentare, anche poniamo un pedale normalmente considerato "cessoso" come il dod Grunge magari in una catena effetti particolare, mixato con altre cose, può essere l' ingrediente segreto per ottenere "quel suono" che hai in testa. Basta non avere preconcetti!
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My bad. Comunque hai ragione. Vorrei sapere chi di noi non ha mai cambiato qualcosa alla chitarra perchè l' avrebbe fatta suonare "meglio" senza poi neanche sapere in cosa quel "meglio" sarebbe consistito. Classico cliché che miete tante di quelle vittime tra i chitarrai. Spesso un pedale più economico può suonare meglio per certe applicazione di uno con una lista d'attesa di due anni (detto questo il King of Tone vorrei comprarlo lo stesso).
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Porca zozza che coppia di zucche.
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Curiosità Volk: hai notato se il Mudhoney era usato come distorsore o come overdrive? Io l' ho avuto, era bello in entrambe le modalità, un pò mi manca devo dire.
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Anche im volume al quale si possono permettere di tirare la roba fa una bella differenza
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Noto sempre più che le chitarriste tendono ad essere delle discrete passere mentre spesso le cantanti di rock duro sono un pò "discutibili" all' occhio.. Non è un caso IMO. Brave comunque!
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In due parole...Ottime corde, prezzo in linea con le Ernie Ball (si prendono soprattutto online) ma differenza qualitativa secondo me più che notevole. Sono tedesche, e una delle poche marche che sono "originali" (mentre spesso marche di corde diverse sono in realtà le stesse rebrandizzate, secondo molti).
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Hanno un bel timbro, particolare, ma soprattutto come suonabilità sono su un livello superiore come plettri IMO. Ne ho regalato un set a un amico per poterli provare
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La grossa differenza la fa anche il tipo di corda lì.. Esempio, a parità di dimensione della muta fra (poniamo) ernie ball e pyramid nickel classics che hanno il nucleo tondo (le corde avvolte si intende) le seconde sono un tot più morbide.
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Io cali di sustain non ne ho mai riscontrati con il wrap.. Per me non è tanto una questione di "tone", quanto di "feel". La risposta timbrica la puoi comunque aggiustare in mille altri modi se ti piace il feeling del topwrapping. Soprattutto per la mano destra.
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A me piace, lo considero quasi "obbligatorio" se devi altrimenti tenere il tailpiece molto alto (al contrario se già adesso è molto basso montando le corde col topwrapping potresti avere un angolo di incidenza sulle sellette troppo basso e le corde che di conseguenza ti "scappano" dai solchi del ponte), ma il consiglio migliore è quello di provare, alla peggio butti via una muta di corde..
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Come timbro sono fantastici secondo me, ma durano veramente pochissimo e questa cosa mi irrita da morire. a questo punto preferisco usare i dunlop in nylon che non si consumano mai.
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Ti capisco. Pure io la prima volta che li ho "tirati" col gruppo mi si è aperto un mondo. Un pò come i P90, il suono è lì pronto a uscire con prepotenza, basta dosare la mano.
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La tracolla da seduto la trovo molto sgradevole..ma tengo la chitarra immagino abbastanza bassa per i canoni. Personalmente trovo una scioltezza della mano destra superiore con la chitarra bassa, al punto che abbasserei ulteriormente la Les Paul se potessi farlo senza aver fastidi al polso. La 330 non è perfettamente chiaro il perchè ma è molto comoda anche sostanzialmente più bassa.
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Before After (storia di un manico)
Giorgio V. replied to Pakkiotto's topic in 100Mhz: Radio Chitarre
Prima non l' avrei toccata neanche con un preservativo su ogni dito della mano..Complimenti per il "restauro". Il proprietario precedente doveva aver come regola che non suonava se prima non si era frugato col dito ogni orifizio a giudicare dallo strato di melma che c'era sopra.. -
È arrivata! Gibson Historic ES 335 1963
Giorgio V. replied to Lino Pelle's topic in 105Mhz: Radiocronaca
Sì sotto tutti gli altri aspetti era allo stesso livello, ho fatto solo una breve prova, peró mi è sembrata comunque una chitarra assemblata secondo i canoni. La 59 forse era un pelo più suonabile ma ci stanno anche piccole differenze nel setup tra i due strumenti. Di principio non metto in dubbio che una fat neck possa suonare anche meglio di una 59 (costando mille euro di meno), è solo che tra queste due, a parità di altre condizioni, la dot era più "ariosa" e con un suono più chiaro, la fat neck aveva un timbro più sordo, più da solidbody. Peró bisognerebbe valutare anche cose come la parte di circuitazione, se quella della Historic è più curata questa cosa già da sola spiegherebbe in parte perchè il pickup al manico era più intubato nella FN, anche se la cosa più "deludente" della fat neck è appunto che la componente acustica dello strumento traspariva poco. Per elaborare meglio Bru, non è comunque che tra le due ci fosse una differenza come tra una Standard e una R7 (altro tipo di confronto che ho fatto estensivamente Mercoledì per un amico), stiamo parlando di cose meno marcate, soprattutto a livello "tattile". -
È arrivata! Gibson Historic ES 335 1963
Giorgio V. replied to Lino Pelle's topic in 105Mhz: Radiocronaca
Ah ok, quindi diciamo che a "parità di fascia" non hai provato sia una 59 che una 63.. Comunque penso anche io che una differenza ci sia qualitativamente parlando perchè dovranno giustificare la differenza di mille euro quando uno va in negozio e prova due 335 una dopo l' altra. Per quanto mi riguarda nella fat neck ho trovato un suono un pó chiuso e soprattutto c'era molta meno "acusticità" nel suono al paragone. Entrambe le chitarre comunque suonavano in diversa misura chiuse rispetto alla mia Les Paul, certo c'è anche una differenza di pickup etc.. -
È arrivata! Gibson Historic ES 335 1963
Giorgio V. replied to Lino Pelle's topic in 105Mhz: Radiocronaca
Ho capito che parlavi di fat/59. Così di primo acchito direi che tra le due (o quantomeno tra quelle due specifiche chitarre) c'è un certo gap.. Ti chiedevo invece delle differenze dot/block sempre custom shop.. -
È arrivata! Gibson Historic ES 335 1963
Giorgio V. replied to Lino Pelle's topic in 105Mhz: Radiocronaca
Avrei voluto confrontare la dot e la block ( anche se la mia preferenza estetica va alla prima) ma non ho avuto tempo purtoppo, è stata una cosa dell' ultimo minuto ed ero già lì da parecchio a provare altre cose nella sala giù.. A parte che la 63 a te ti ha lasciato "di stucco", come indicherestible differenze tra le due a parole? -
A vedere solo il relic del top, penso che tutti quanti la prenderemmo per una chitarra con 55 anni sulle spalle. E questo è dir tutto. Per quanto riguarda il retro, così al volo mi pare di poter dire invece che il relic non raggiunga lo stesso livello di realismo. Un uso e abuso tale da sverniciare un' area così grande sicuramente lascerebbe dei segni importanti anche sul legno sotto. In ogni caso la chitarra è stupenda, nulla da dire veramente. Attendiamo con ansia commenti sul suono.
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È arrivata! Gibson Historic ES 335 1963
Giorgio V. replied to Lino Pelle's topic in 105Mhz: Radiocronaca
Complimenti Lino. Ho provato un paio di giorni fa da Tomassone un paio di 335, una fat neck e una 59 dot, la seconda molto superiore alla precedente, ma devo dire che non è scattata nessuna scintilla. Troppo simile come "territorio" alla Les Paul di primo acchito. -
Fatemi capire... Gibson ci prende per il culo?
Giorgio V. replied to Lino Pelle's topic in 100Mhz: Radio Chitarre
Va anche considerato che ci sono tantissime cose che si possono fare per spostare il suono di una Les Paul in una direzione o un' altra, mi sto rendendo particolarmente conto in questi giorni con varie prove che anche una cosa semplicissima come le corde determina parecchie caratteristiche del suono. Di base, cioè nel confronto a parità di settaggi dell' ampli, tra due chitarre con stessa costruzione, aver corde a nucleo tondo piuttosto che esagonale, di una misure piuttosto che di un' altra, determinano differenze chiaramente e immediatamente percepibili. Poi quando hai in mano un solo strumento e devi lavorare con quello, ovviamente lo setti come più ti piace e queste cose vengono a contare un pò meno. Ma è per dire che prendere tre strumenti, con setup completamente diversi, spararli uno dopo l' altro nello stesso ampli e pretendere di averli "capiti" secondo me è molto riduttivo, anche se ci sono alcuni tratti positivi e negativi che emergono subito, gran sustain o poco sustain, etc etc. Secondo me il massimo che si può pretendere quando si va a comprare una chitarra è sentire se il feeling piace, cioè se l' impressione globale amplificata o no è positiva. Pretendere ogni volta di sviscerare un negozio intero alla ricerca della chitarra col timbro "più perfetto" nel mucchio è una chimera. -
Fatemi capire... Gibson ci prende per il culo?
Giorgio V. replied to Lino Pelle's topic in 100Mhz: Radio Chitarre
Guarda sombrerobianco sono andato proprio ieri mattina da scolopendra ad accompagnare un amico che voleva comprare una jmp per il suo studio di registrazione. Può essere che quelle che avevano lì fossero in condizioni di manutenzione discutibili, ma dire che il suono non mi ha impressionato è sminuire la cosa alla grande.Ingestibili, sbrodolone. Dinamicissime ok, ma appena si saliva a livelli di saturazione "interessanti" cascava il palco. Ho trovato meglio le 1959HW odierne. -
Mah secondo me è un problema di pot logaritmici, non di pickup.
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La Metal-Top è finita! Con un tocco di relic...
Giorgio V. replied to Kernel7's topic in 100Mhz: Radio Chitarre
A me invece l' assenza del logo piace un sacco: la rende più artistica e meno "orientata al commercio".