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Giorgio V.

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  1. Siamo sulle stesse cifre del fetto suppergiù, che dalle demo mi piace di più.
  2. Ah quello non sarebbe un problema, lo terrei sempre acceso. Però sono più orientato per il Fetto, da un lato ha la convenienza dell'OD e boost assieme, dall'altro se prendo il Bearfoot starei sempre a pensare se il BJFE è meglio, e non mi va di spendere i soldi di un BJFE per un pedale "secondario".
  3. Grazie Cicognani (a proposito, c'è un nome dietro l'account?), ma quello che si chiedeva non è una illustrazione dei progetti del brand, bensì una spiegazione di quello che è successo a un brand (Gurus) che stava riscuotendo ottimo successo commerciale, anche all'estero. Non è per fare gli stronzi, ma le informazioni sui pedali Singoli e i pedali History me li leggo anche su un sito commerciale, nei forum di solito si viene per parlare
  4. Grazie mille. Questo mi chiarisce abbastanza le cose. Non cerco versatilità in effetti, mi basta un suono ma che sia bello. Il Dyna Red pure sembra fantastico nelle demo, ma preferirei di molto la comodità di avere od e boost in un pedale solo.. Perché raccomanderesti il DR più del Fetto? Che rottura non poter fare una prova A/B, e non si trovano confronti online..
  5. Ma tra il Nord e il Maximus cambiano solo le opzioni e il numero di controlli, specie esterni, o anche il suono in maniera significativa?
  6. Purtroppo tutta la roba post American Idiot richiede due chitarre. Questo è un progetto che mi serve per suonare in giro spesso quindi o si fan le cose fatte bene...
  7. Il boost serve per uscire come volume perché è una situazione con due chitarre.
  8. Con la band con cui faccio musica originale ho una pedaliera ma esco anche senza niente (nemmeno un overdrive) a volte. Con questo progetto Green Day è ancora presto per pensare a fare i suoni giusti per ogni brano. Ale tu hai il DD?
  9. Quale Fetto? dal sito non si capisce un boia..
  10. Beh le dimensioni non mi spaventano, basta una sacca e passa la paura. Usato si trova sui 300 ho visto, che ci posso anche stare, certo è che se mi raccomandate un'altra roba che suona bene e costa un terzo...
  11. Ultimamente ho preso a suonare in una tribute Green Day, purtroppo nella sala dove ci troviamo l'ampli lascia alquanto a desiderare e non ho voglia di portare la mia testata ogni settimana. Ho pensato di prendere un MIAB, con boost di volume integrato che per gli assoli fa sempre comodo. Per la band non dovrebbe servire altro. Cosa offre il mercato? Pensavo o al Double Decker (anche se due canali non mi servono) o al Bogner Lagrange. Basta che suoni bene e risponda bene al pot del volume.
  12. Beh, su una fender normale l'angolo di solito è zero.nel senso che l'alloggio del manico, il tacco del manico e la sommità della tastiera dovrebbero essere paralleli. Ci sono però alcuni costruttori che danno un pò di angolo al manico della strato o tramite un piccolo rialzo (shim) in direzione del pickup al manico oppure proprio piallando l'alloggio del manico in modo che non sia parallelo ma un pò inclinato. Si parla di un angolo di un grado circa, tuttavia, non aspettarti cose drammatiche. Se vuoi misurare che l'angolo sia zero basta un calibro (nel caso ce l'ho io, ci vediamo un attimo), se invece vuoi misurare se il manico montato ha un angolo servirebbe uno strumento che non conosco e non possiedo. EDIT: questo è un video commerciale di Stew Mac ma fatto molto bene al riguardo.
  13. Per elaborare: tutto parte dal concetto che la vibrazione delle corde occupa uno spazio necessariamente tridimensionale (le corde vibrano in alto e in basso, a destra e a sinistra, non solo trasversalmente alla tastiera) e la vibrazione è più ampia al centro della parte vibrante della corda. Se suono una corda aperta il massimo di ampiezza della vibrazione è in corrispondenza del 12o tasto, se suono una corda al 5o tasto sarà in corrispondenza del 14o-15o tasto, e via così. Questo comporta che, per una suonabilità ottimale, il manico non può essere dritto, ma deve curvare un pò "in su", per assecondare il fatto che le corde necessitano di spazio per vibrare quanto più si scende lungo i tasti. In generale un manico quasi dritto però è preferito, sulla convinzione (condivisa da gente come Dan Erlewine, quindi non metto bocca) che faccia suonare la chitarra "di più". Inoltre, una curvatura (e un'action) eccessiva possono incidere negativamente sull'intonazione. Oltre alla curvatura, conta anche però l'angolo al quale il manico entra nel body (cosiddetta incidenza). Anzi, l'angolo viene prima della curvatura, perché l'efficacia del truss rod si verifica soprattutto nei primi tasti, ma è minima se non inesistente oltre il 15o tasto circa, cioè per la parte di manico più vicina al body (che sia incollato o avvitato non cambia). Se l'angolo è sbagliato il setup va a quel paese e non può essere sistemato più di tanto aggiustando la curvatura, in quanto: - se l'angolo è troppo basso (il manico va troppo "indietro" rispetto al body) le corde saranno sempre troppo basse nei tasti dal 12o in poi e frusteranno sui tasti, a meno di non avere un'action che permette di suonare bene dal 12 tasto in poi ma che finisce per essere altissima nella prima metà della tastiera. - se l'angolo è troppo alto (il manico va "in avanti" rispetto al body) ci sarà il problema opposto: action buona nei primi tasti, ma molto alta dopo il 12o. Come vedi il rapporto incidenza-curvatura-action è un'intreccio a tre vie. Puoi avere tanti punti di equilibrio (anche a seconda delle preferenze e dello stile personale) giostrando tra questi tre parametri (ovviamente non con l'incidenza se la chitarra ha il manico incollato), ma ci sono delle tolleranze abbastanza strette che devono essere rispettate per avere una chitarra che suona in maniera confortevole lungo tutta la tastiera. Di massima, comunque, se ci sono problemi te ne accorgi perché risulta impossibile settare bene l'action sia ai primi tasti che agli ultimi: questo è di solito il segno rivelatore. Tutto questo, ovviamente, dando per scontato che il capotasto sia tagliato giusto e che i tasti siano perfetti.
  14. Non proprio. Inclinazione sbagliata impedisce di settare l'altezza delle corde e la curvatura del manico in modo ottimale. Ci sono margini di tolleranza che sono riconducibili alle preferenze personali (e magari anche all'abitudine) ma è assolutamente possibile avere un'inclinazione sbagliata ed un setup che rende la suonabilità della chitarra difficile o addirittura limitata a certe zone del manico.
  15. PER ME è tutta questione di tecnica e settaggi. Scompare l'effetto frusta non è necessariamente una cosa positiva, è uno strumento in meno a tua disposizione.
  16. Da che mi ricordo sono espressamente reclamizzate come corde a minor tensione. Sei certo di quello che ricordi? E del modello che hai provato?
  17. Premetto che non sono particolarmente sensibile a queste cose, ma direi che le Pyramid hanno tensione bassa, soprattutto le nickel classic (pacchetto arancione).
  18. Stavo pensando di sostituire il KTR con un pedale che abbia un filo di mediobasse in più e sia più silenzioso. Preciso che lo uso esclusivamente per boostare la Reeves che fa il 99 % del lavoro, sia come timbro che come gain. Il pedale - le poche volte che lo uso - viene utilizzato per incattivire un pò la ritmica, aggiungendo presenza e definizione a un riff, non come boost da assoli. Mi hanno suggerito di guardare l'equalizzatore parametrico empress, che mi pare interessante. Qualcuno lo conosce? Il colore è molto bello, però non ha la scrittina spocchiosa sul davanti.
  19. Il 57 è uno standard ma non è un microfono facile da usare. Invece l'E906 è molto più immediato nel restituire dai monitor un suono che riconosco come il "mio". Live 906 tutta la vita.
  20. Perché hanno tolto l'explorer? Perché le Flying V non CS hanno tutte manici sottilissimi? Checcazzo oh. Non dico fare una linea di chitarre in korina a 1600 dollari ma almeno offrire delle alternative a chi ha preferenze in fatto di suonabilità.
  21. Prezzo inescusabile per una similfender.
  22. Ho il G30. Funziona sorprendentemente bene in relazione al prezzo esiguo. Rispetto a cavi di qualità direi che ha il suo "sapore", un suo certo taglio di frequenze, ma non che suoni peggio. La dinamica è preservata molto bene e questo per me è la cosa più importante.
  23. Un saluto a Monkey Punch, ideatore di Lupin III e, conseguentemente, di un grosso pezzo della mia infanzia.

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    2. Giorgio V.

      Giorgio V.

      Non lo so, ma avendo 81 anni penso che l'età sia stata un grosso fattore

    3. Zado

      Zado

      Diamine non sapevo fosse così anziano. Un vero artista, ha formato una generazione intera...

    4. hivez
  24. Non potrebbe essere altrimenti, in effetti.
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