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Auro

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  1. Nel 2010 ho comprato un Superdelay usato. Poiché in quel periodo avevo bisogno del display per tempi precisi e Bpm, l'ho rivenduto. A livello di suono lo ricordo molto bello.
  2. Il principale motivo per il quale ho venduto il DD200 è proprio il trattamento del segnale, cosa che, peraltro, poteva essere trascurabile.
  3. Toglie un po' di segnale come il Boss?
  4. E il Source Audio Nemesis Delay?
  5. Ho avuto una Zoom G3. Forse non ho capito io questa macchina, ma le saturazioni non erano per me troppo decenti. A tale proposito, anche se non ho mai provato questi multieffetti, mi ispirano più cose come il Nux Cerberus o il Mooer Red Truck.
  6. Sono ufficialmente senza delay. Ho contattato due persone, rispettivamente per un Carbon Copy deluxe e per un Empress Tape delay, ma ancora non ho ricevuto risposte. Per fattori vari, come dicevo, mi orienterei meglio sull'MXR, ma se avete altri suggerimenti oltre ai pedali già citati nel 3d, li accetto volentieri.
  7. Ricordi bene, ho avuto un Replica anni fa. Ripensandoci, per quanto suonasse bene, costava obiettivamente tanto per essere un delay singolo. Budget? Dipende anche dall'eventuale vendita di altri pedali, ma direi intorno ai 200 euro.
  8. Nulla di esoterico, in realtà. Mi piacciono le ribattute avvolgenti ma non troppo e la possibilità di settare il pattern ritmico.
  9. Potrebbe essere un'opzione come secondo delay, ma senza pedale d'espressione perché punto ad una board Smart.
  10. Se il delay analogico è buono, un'eventuale mancanza di tap tempo sarebbe meno problematica.
  11. Tendenzialmente sarei orientato per l'MXR. Mi ispira molto anche l'Empress, mentre il Diamond sarebbe il terzo.
  12. Anni fa ho avuto il Superdealy. Se non ricordo male, illo tempore l'ho venduto perché non aveva il display e a me servivano diverse impostazioni di ritardo. Questo mi ispira, ma, visto che non parliamo di qualcosa di poco costoso, vorrei avere alte probabilità di andare sul sicuro.
  13. Ne ho avuti due in passato, il primo vent'anni fa. Sicuramente, come hai sottolineato, è un pedale dal rapporto qualità/prezzo molto buono, ma, dopo aver avuto e ascoltato altro, forse sarebbe come tornare indietro. Intendiamoci, non aspiro certo a pedali mitologici o esoterici!
  14. Ogni tanto devo sovvertire la board, altrimenti non mi diverto.
  15. Come dici giustamente, non gli mancherebbe nulla, solo voglia di cambiare!
  16. Come ho già scritto in un altro 3d, per una serie di circostanze concomitanti presto mi troverò senza delay. Mi sto guardando intorno, magari anche con l'idea di provare qualcosa che non ho mai avuto prima. In questo momento tra i papabili, in ordine ai quali oltre alla qualità timbrica considero anche le dimensioni e, possibilmente, l'orientamento orizzontale dello chassis, ci sarebbero questi: - MXR Carbon Copy deluxe - Diamond Memory Lane Jr - Diamond Counter Point - Empress Tape Delay Tra le alternative più economiche non mi dispiace sulla carte il NUX Atlantic e mi è stato proposto un Xvive Analog Delay. Ditemi pure vita, morte e miracoli dei suddetti pedali e se avete altre opzioni da proporre, ben vengano!
  17. Il Plexidrive per me è estremamente godurioso con tutti i controlli a ore 12, in pratica un breakup molto aperto. Al netto di questo e nonostante io ami questo pedale, in uno scambio non preventivato anche il Wampler se be va. Sono sicuro che prima o poi lo prenderò per la quarta volta, ma in questo periodo va così, con questa smodata e compulsiva voglia di cambiare (quasi) tutto senza alcuna ragione plausibile, anzi, proprio senza alcuna ragione. In pratica, se parte anche il Clarksdale, del reparto drive mi resta solo il JHS. Sicuramente voglio prendere un altro od a basso/medio gain, ma non so ancora quale.
  18. Non so, come dicevo le mie impressioni sono veramente in contrasto tra loro. Come pedale simil-plexi ho il Wampler Plexidrive, ma se devo essere sincero, in combinazione con questo mi piace molto di più il boost del JHS che il Tumnus.
  19. Ancora non ho messo l'annuncio, perché intanto ho deciso di dare via il Clarksdale. In ogni caso, seguirà anche il Tumnus e forse - apriti cielo! - anche il Plexidrive. Alla fin fine l'unico pedale di cui veramente non riesco a fare a meno, pur chiudendo un occhio sul colore e sul disegno dello chassis, è il JHS The AT. A parte il boost che personalmente trovo notevole, credo sia più difficile trovare un pedale high gain che dia veramente soddisfazione piuttosto che altre tipologie di od.
  20. Procedo con l'annuncio?
  21. Continuo a provare il pedale in tutte le salse, ma non riesco a giungere ad una conclusione, poiché le impressioni sono sempre mutevoli e contrastanti. In particolare ho notato che il Clarksdale soffre più del JHS e del Plexidrive il buffer del Tumnus. Ho anche provato il pedale con il settaggio suggerito dal Mr JHS nel video postato da Willy: devo dire che in questo caso (sarà la suggestione?!) come puro od l'ho un poco rivalutato. Comunque, devo venire a capo della questione e concludere se si tratti o meno di un pedale per le mie corde.
  22. Questa mattina, infatti, l'ho posizionato dopo gli od prima del delay sempre acceso. In questo modo il suo buffer non dà fastidio agli altri pedali di gain. Se lo spengo le saturazioni più cariche del Jhs The At+ suonano più inscatolati, se invece accendo il Tumnus, tutto diventa più intelligibile. In casa da solo troppa brillantezza e tanta presenza sembrano eccessive, ma in un contesto di full band sarebbero molto utili.
  23. Ho provato a posizionare il Tumnus a fine catena, ma l'esito non mi soddisfa: meglio dopo il compressore.
  24. Dopo l'assaggio negli aggiornamenti di stato, apro qui un 3d per riportare le mie riflessioni e sentire pareri sul Wampler Tumnus, pedale che ho appena preso. Come già accennato, si tratta del primo modello, versione mini. Dalle prime prove che ho effettuato a intervalli di diverse ore ho ricavato delle impressioni un poco contrastanti tra loro e soprattutto la certezza che, almeno per me e a dispetto di quanto solitamente mi accade, questo pedale non è di immediata lettura, sia per la particolarità timbrica che lo differenzia da tanti altri od sia per la sensibilità e la reattività dei controlli. Senza indulgere troppo a sofismi, dico subito che come puro od non mi fa impazzire. Come dicevo sopra, la sua voce è peculiare e forse la mia mancanza di apprezzamento dipende proprio da questo, dal fatto che sia lontano da ciò a cui sono più avvezzo. Sicuramente è interessante l'interazione tra il gain e il volume (ne ha troppo!!!), che richiede una maggiore attenzione nella gestione di questi controlli molto sensibili rispetto a tanti altri od in cui i due parametri agiscono spesso separatamente. Ho trovato invece più agevole l'uso del potenziometro del tono. La leggenda narra, però, che il Klon sia più adatto a lavorare come booster e che abbia un buffer incisivo. A tale proposito devo dire che il Tumnus praticamente mantiene ciò che promette. A effetto spento si sente, eccome se si sente, il buffer, se, però, posiziono il pedale a inizio catena, il risultato per me è ai limiti del fastidio, probabilmente perché ho nelle orecchie suoni più chiusi e più compressi, senza poi considerare che di norma tengo il livello del volume relativamente basso. Se, invece, posiziono il pedale dopo il tuner e il compressore, pur facendo sentire la sua presenza, il buffer mi dà decisamente meno noia. Confermo, però, che questo pedale veramente riesce a mettere più a fuoco il suono e a dargli un soffio di vitalità. Veniamo all'uso come booster. Premetto che ho usato il pedale in stack con gli altri od, partendo da un clean di base, per cui non ho assolutamente idea di come questo pedale possa lavorare con un ampli già in saturazione. Ad ogni modo, forse per i motivi di cui sopra e pur riconoscendogli anche in questo caso la capacità di rendere più definito e intellegibile il suono, non sono rimasto troppo soddisfatto, perché, se è vero che fa crunchare deliziosamente gli altri od, è altrettanto certo che per me non rende a dovere per la costruzione di un lead. A tale scopo trovo ancora insuperabile il booster integrato del JHS The AT+ che si sposa benissimo con sia con il suo canale distorto che con il Plexidrive e il Clarksdale. Il boost del JHS rispetto al Tumnus conferisce agli altri od un importante incremento di gain e quella compressione per me giusta per un lead, mentre il Wampler dà sicuramente più presenza ma non sembra far aumentare a dovere la saturazione. Alla luce di ciò, riservandomi comunque ulteriori prove, magari a volumi più elevati, la mia prima conclusione è che il Tumnus non mi soddisfa né come puro od né per boostare altre saturazioni. Una bocciatura? No, ancora non direi proprio. Nell'ultimo test non ho voluto considerare il pedale un od o un booster, ma una sorta di enhancer, tenendolo sempre acceso: gain bassissimo, quasi completamente chiuso, tono a ore 14 e volume bilanciato con quello del clean dell'ampli. Ecco, con queste impostazioni, si sente davvero come il timbro di base venga ravvivato e messo più a fuoco, tanto che a effetto disattivato si percepisce un gap enorme. Basterà questo uso a farlo restare nella mia board? Non lo so, vediamo cosa succede nei prossimi giorni.
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