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Auro

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  1. A seguito di uno scambio su MM mi sono ritrovato in casa un Burnfx Linedrive 2. Prima di procedere a questa transazione, avevo ascoltato alcune demo del pedale, ricavandone una buona impressione. All'uso pratico sono rimasto ancora più piacevolmente sorpreso per la resa di questo od che per me rappresenta una sorta di novità, in quanto non si rifà a timbri di sapore marshalliano o ai classici screamer. Forse con certi settaggi le alte frequenze mi risultano un poco dure (ci sto già lavorando...), ma per l'utilizzo che intendo farne, cioè a gain molto basso, mi sembra praticamente perfetto, tanto più che si sposa anche molto bene con gli altri pedali di drive, sia dopo che come specie di boost prima. A proposito di alte frequenze, il pedale è dotato di un selettore che permette di attivare una seconda regolazione indipendente dei treble, come se, alla fine, si trattasse di due circuiti in uno: non solo c'è la possibilità di settare le alte in due modi diversi, ma cambia anche qualcosa in termini di gain e di risposta in frequenza in generale. Altro bel plus, che per me non guasta mai, la versione che ho io è customizzata con un motivo grafico sullo chassis molto gradevole. In ultimo, un altro punto a favore di questo pedale è relativo alle dimensioni e alla forma, che ben si adattano all'idea della smart pedalboard che intendo allestire. Che dire?! Anche se non l'ho preso nuovo direttamente da lui, mi sento in dovere di spendere parole di elogio per il lavoro di Davide: bravo, bravo, bravo!!!
  2. Grazie! Poiché ho intenzione di prendere una board contenuta, il Malekko sulla carta mi sembra una buona opportunità. Nel caso non dovrei avere problemi di amperaggio, perché nell'ISO5 c'è un'uscita da 400Ma: metà di questi mi serve per il delay, ma ne avanzerebbero abbastanza per altri pedali, a meno che, utilizzando in daisy il medesimo output, non si creino interferenze fastidiose.
  3. Due domande: - La pedana è una Rockboard Tres? - Com'è il chorus Malekko? Grazie!
  4. Anch'io uso l'ISO5. Le uscite sono poche, ma sono arrivato ad alimentarci anche dieci pedali. Al tempo l'ho preso perché in negozio non c'era il Plus2 disponibile. Aevo qualche remora, sia per il numero delle uscite che per l'output a 18v, di cui ora non riuscirei a fare a meno, perché ci alimento il mio drive principale con una resa migliore rispetto ai 9v.
  5. Con un'uscita regolabile 9/12/18v sarebbe stato più appetibile.
  6. Ne ho avuto uno qualche anno fa. Un buon prodotto, ma le dimensioni non sono adatte a pedalboard piccole e su otto uscite solo una è isolata.
  7. Ho anche scaricato l'app per gestire via smartphone il pedale e di accedere ad altri dodici algoritmi. Con un primo aggiornamento ora ho a disposizione otto slot per i preset, mentre il DD200 ne prevede quattro più l'impostazione manuale.
  8. Le modulazioni integrate sono più efficaci di quella del Boss.
  9. Harley Benton Powerplant Junior: 5 uscite isolate, no alimentatore esterno, economico, efficace. Se non hai necessità di amperaggi alti, questo potrebbe essere una soluzione.
  10. Evincere che come trattamento del segnale il Nemesis mi sembra più apprezzabile del Boss per me è già tanta roba. Comunque, è anche vero che io non dispongo di un setup con strumenti esoterici; ho solo una Strato Road Worn con pick up di serie fatti sostituire e che mi riservo di migliorare nell'hardware e un amplificatore Marshall Class5, più che sufficienti per le mie esigenze di strimpellatore casalingo.
  11. Considera che ho appena venduto la Rockboard 4.1, perché voglio ributtarmi su un modello più piccolo.
  12. Questa mattina è arrivato il Source Audio Nemesis Delay. Al momento ho fatto una prova veloce veloce, più che altro per verificarne il corretto funzionamento. Posso comunque riportare le mie primissime impressioni, anche in relazione al DD200, che, naturalmente, non hanno la pretesa di essere tassative né esaustive. Dal mio punto di vista logistico è più funzionale per quello che riguarda l'aspetto spaziale (ho in mente di ridimensionare la board e il Nemesis occupa meno spazio) ed estetico, ma rispetto al DD200 manca del display che, lo riconosco, è una comodità. Ho fatto un giro rapido con i vari algoritmi, senza avventurarmi nella programmazione fine, soprattutto per quanto concerne i controlli che gestiscono le modulazioni e le funzioni specifiche di ogni tipologia di delay a disposizione. Alcuni di essi, come peraltro mi accadeva con il Boss, sono per me sostanzialmente inutili, tanto che so già che non li utilizzerò, se non per giocare. Mi riservo magari di sostituirli con altri algoritmi che la casa mette a disposizione tramite download e aggiornamenti del software. In ogni caso, ho trovato subito molto buono il delay digitale, migliore di quello pur apprezzabile del DD200. Sulla simulazione analogica al momento le due macchine mi sembrano equivalersi, mentre ad un primo impatto reputo migliore il Tape del Boss. Per quanto riguarda il trattamento del segnale, si sente che si tratta di una macchina digitale senza quel calore avvolgente dei veri analogici e con quella punta di freddezza; mi sembra, però, che il bypass sia più rispettoso di quello del DD200 e spero che tale impressione sia poi ulteriormente confermata. L'interfaccia è abbastanza immediata, ma quella del Boss, forse anche perché l'ho tenuto per due anni, mi sembra un poco più agevole e non solo per il display. Ultimo aspetto: a livello estetico, per quanto non mi dispiacesse affatto il DD220, questo mi piace di più.
  13. Non parlerei di "tanto fastidioso". Come dicevo, questo cambiamento di delay in realtà non era preventivato, ma poi ci sono state delle circostanze, alcune delle quali poi mancate, che mi hanno condotto a questo esito. Il discorso del segnale lo prendo come sorta di "casus belli" per giustificare questo cambiamento. Non parlerei di "tanto fastidioso", ma la percezione della perdita di un po' di corpo c'era e anche il fatto, che da un lato presumo sia normale, che a seconda dell'algoritmo utilizzato cambiava in modo abbastanza sensibile il timbro, soprattutto con le saturazioni e, per quanto si potesse aggiustare il tono con il relativo potenziometro, le differenze si avvertivano. Non parlo delle mere ripetizioni (chiaramente un algoritmo che fa riferimento, per esempio, analogico, non deve essere uguale ad altri, per carità!), ma di tutto il suono in sé. Anche questo non è un peccato capitale. A memoria, a parte prove estemporanee, tra i tanti delay che ho avuto di delay non digitali penso ci fossero solo un Malekko, un Carl Martin Delayla modello piccolo e un DOD Rubberneck. Gli altri erano tutti digitali.
  14. Altro lutto nel rock: è morto Dusty HIll.

    1. manono

      manono

      Questo dispiace!! 😢

    2. Ric

      Ric

      Gruppo immenso e iconico! Mi spiace non averli mai visti dal vivo!

  15. In realtà il DD200 non era in predicato di partire, ma una serie di circostanze concomitanti ha condotto a questi esiti. Il display non è un aspetto secondario - non posso negarlo - , ma da quest'altro pedale mi attendo una qualità più elevata nel trattamento del segnale. Se così non fosse, non avrei problemi ad ammettere di aver fatto una cazzata.
  16. Non c'è logica, non c'è raziocinio, solo delirio.
  17. Dopo aver sondato diversi pedali e in seguito a vicende varie, mi sono orientato su un Nemesis.
  18. Niente di particolarmente preoccupante, per carità, ma un poco di corpo sembra perdersi. Diciamo che in questo momento, un aspetto per me altrimenti non così dirimente, è diventato un motivo per cambiare. Comunque, ora non c'è più, per cui il problema contingente è trovare un altro delay.
  19. Perché i devoti di Springsteen non riescono a concepire il pensiero e accettare serenamente l'idea che, senza scomodare potenziali universi paralleli, anche nella nostra realtà possano esistere soggetti che non  riconoscono né adorano il loro dio?

     

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    2. Ric

      Ric

      Idem, mai capito anche io questa devozione al limite del divino. Manco stessimo parlando dei DDEnt, dei Motorpsycho o degli Ulver!:sorrisone:

    3. The Rover

      The Rover

      Sei tu che li vedi come devoti, quelli si chiamano fondamentalisti.

    4. Auro

      Auro

      Usando il termine "devoti", volevo essere delicato...

  20. Sarebbe troppo per me, non solo in termini economici.
  21. Si tratta di un'opzione che ho preso in considerazione, ma non sarebbe la prima scelta, soprattutto per il discorso bypass.
  22. Ti confesso che ci ho pensato.
  23. Non ho mai provato il 500, anche se presumo che alcuni algoritmi siano gli stessi o almeno molto simili. Come dicevo, per me il 200 è una bella macchina che unisce caratteristiche interessanti, ma in questo momento un po' la voglia di cambiare e soprattutto il discorso del segnale mi hanno spinto al grande passo.
  24. Ne ho avuti cinque. Lo apprezzo molto, ma come trattamento del segnale è peggiore del 200. Il Digitech Obscura? Mi faccio problemi per il colore dei pedali, figurati se in board possa tenere uno scheletro!
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