Auro

Sono fuori dal giro da parecchio tempo, ma per tanti anni ho lavorato con un service e in moltissime occasioni ho fatto il fonico da sala. Per quello che mi riguardava, ero molto più contento quando non dovevo fare chissà quali correzioni o interventi pesanti nel banco. In sostanza, se il suono di suo è buono, sono sufficienti quegli aggiustamenti per la coerenza del mix; il fonico non deve "fare" il suono, ma farlo uscire al meglio, a prescindere che arrivi da un ampli microfonato o in diretta. Se il suono di partenza è di merda o non si amalgama bene con il resto degli strumenti, prima imbarcarsi in improbabili operazioni di chirurgia, sarebbe bene operare alla fonte. Comunque, con le chitarre di norma non ho mai dovuto spendere chissà quanto tempo. Poi mi sono anche capitati chitarristi affezionati a suoni per me orrendi, ma de gustibus... Bisogna poi fare la distinzione tra ciò che si percepisce come suono di merda o ciò che va in conflitto con il mix. Il suono può anche non piacermi, ma se il musicista lo vuole così e ci sono problemi di coerenza generale (frequenze fastidiose, sovrapposizioni e quant'altro), non mi arrogo il diritto di sindacare sulle scelte altrui.

Con il controllo sing da ore 13 in poi comprime molto con il classico "chop" sull'attacco che a me piace molto. Tra i pedali che ho avuto il CS3 è quello che comprime di più, ma poi, pur essendo un effetto che reputo molto onesto e comunque valido, paga qualcosa in termini di naturalezza del suono.

Anche secondo me il CS3 schiaccia molto. Il Dod 208 mi incuriosisce assai.

Attualmente ho un Okko Coca Comp prima versione. Non sporca e non colora pesantemente, come chiedi tu, ma all'occorrenza schiaccia molto il suono e enfatizza un po' la parte alta.

No, ancora non ho avuto modo di sentire l'effetto a volumi da prove.

Anch'io ho forti perplessità sul bypass del TC. Paradossalmente anche il tuner Tomsline da pochi euro che ho appena sostituito con un Pitchblack ex-Lory per altri motivi tratta meglio il segnale rispetto ai vari Polytune che ho avuto in passato.

Ho poche esperienze con i muff. EHX Big Muff Russian black box: il mio primo muff; forse non l'ho compreso, ma lo ricordo troppo confusionario, tanto che la permanenza nella mia board è stata brevissima. EHX Big Muff Green Russian: più organico e gestibile del precedente; a livello costruttivo mi è però sembrato imbarazzante. BM1 Dav9rock: muff onesto. BYOC Large Beaver: come sopra, anche se con più opzioni. Skreddy Top Fuel: comprato e venduto immediatamente. Skreddy Cognitive Dissonance MKIII: molto buono, ma forse troppo cafone per me. Dice Work Muff Diver: ne ho avuti tre, di cui uno in versione "Finale"; ne posso parlare soltanto bene. Costalab Custom Muff: preso due volte; nelle mie limitate relazioni con i muff è stato sicuramente al primo posto insieme al Dice Work. Tutte le caratteristiche di un muff che si rispetti, senza però replicarne i difetti.

Eh, che ci vuoi fare?! Ormai i tempi erano maturi perché Zeus passasse le consegne.

Come dicevo, anch'io sono sempre stato "talebano" con le modulazioni e invece ho avuto la folgorazione sulla via di Damasco.

Dopo più di trent'anni di (dis)onorata militanza con la chitarra elettrica, superando quello che per me è stato pregiudizialmente un dogma, ho scoperto che il chorus prima delle saturazioni ha il suo perché. Oggi ho posizionato il CE2 Waza prima del Bogner Blue e del JHS The AT + e ho evinto ciò: - quando attivo l'effetto insieme al drive non si verifica il consueto e spesso seccante boost di volume; - saturazione e modulazione si amalgamano molto meglio. Non posso dire se ciò dipenda o meno dal chorus specifico, tanto che sarei curioso di fare la medesima prova con un altro modello. Ad ogni modo, anche il flanger si abbina meglio ai pedali di gain, se messo in front ad essi.

Ti capisco. Quando in passato suonavo spesso dal vivo, forse la combinazione migliore che abbia mai avuto è stata proprio quella con Bassman e pedali. Quanto al resto, a questo punto, viste le tue perplessità sui Bogner, rilancio con il JHS.

Tanti anni fa ho usato con profitto il Radial Hot British, poi cambiato per motivi vari (ingombro, alimentazione, canale unico, gas...). Tempo dopo ho provato sia il Classic che il Trimode, ma non mi hanno mai restituito la stessa sensazione. Quanto al Bogner Blue, per me resta uno dei miei od preferiti di sempre, ma suonando solo con una Strato, il suo utilizzo per me è come light drive, tanto che per i lead uso il JHS. Se non vi è necessità del boost indipendente io darei una chance anche al Bogner Red che ormai si trova a prezzi più abbordabili rispetto al passato.

Non ho mai provato l'Angry Charlie, ma credo che l'AT sia una sua evoluzione. Ad ogni modo, posso assicurarti che lo switch e il boost integrato fanno la differenza.

Secondo me, sì. Lo Xotic è più old style, il JHS, nonostante una maggiore riserva di gain, più moderno e levigato. Comunque come lead non mi dispiaceva affatto nemmeno lo Xotic con un TS9 Monte Allums o il boost del JHS in pre. Alla fine ho preferito tenere l'AT e vendere l'SL per finanziare l'acquisto di altre cose.

Ho usato un OCD tanti anni fa e per poco tempo: ricordo che aveva una gran botta, ma che non mi ha soddisfatto per le parti solistiche perché troppo sgranato per le mie necessità di allora. Il JHS mi ha invece conquistato soprattutto come pedale da lead. Puoi impostare il drive come meglio credi per ritmiche, riff o quello che vuoi, poi, attivando il boost. ottieni un lead pieno ma sempre intelligibile. Il tono può essere scolpito ulteriormente grazie ad un controllo aggiuntivo che lavora come una sorta di presence e che da maggiore ariosità in caso di suono di partenza più scuro o più soffocato. Proprio il boost indipendente è, come recita il nome, il plus del pedale. Secondo me, è ottimo anche da solo per sporcare il clean e, oltre ad abbinarsi bene al drive del pedale, si interfaccia altrettanto bene con altri od. Ad esempio, a me piaceva molto anche la combinazione boost del JHS + Xotic Sl Drive.

JHS The AT +: ottimo drive con boost indipendente in pre.

Per 30 euro con spedizione ho preso a scatola chiusa un Truetone Pure Tone. La spesa valeva l'azzardo. Il bufferino funziona (vabbè, ho qualche pedale più di te...) e, se anche non avesse sortito alcun beneficio, l'avrei comunque tenuto per riempire uno spazio in pedaliera che urtava la mia sensibilità estetica.

Di questi tempi non si sa mai! Comunque, la differenza con o senza buffer non è abissale, ma si avverte decisamente.

Oh, funziona!

MI è appena arrivato un Truetone Pure Tone che ho preso usato su MM. Vediamo un po' se serve davvero.

Be', anche il Rubberneck è un DOD... Posso dirti che quando ho provato il Looking Glass di William, mi sono concentrato su un settaggio a basso gain e, con le dovute differenze, ho avuto sotto le dita quella sensazione che mi dava e che ora mi dà nuovamente il Bogner Blue. Si tratta comunque di un pedale con cui riesci a coprire un buon ventaglio timbrico grazie ai vari controlli. Se però vuoi qualcosa di più elegante che non sia di stampo marshalliano, ti suggerisco nuovamente il Gigs Boson.

La doverosa premessa è che quanto sto per dire è riferito a prove fatte solo con la Stratocaster. - Mad Professor Sweet Honey: ho provato soltanto la versione a tre pot e ne ho ricavato l'impressione di un OD dal suono levigato. - JHS Charlie Brown: se non avessi ripreso il Bogner Blue e se non fosse stato per il costo elevato, sarebbe stato un'opzione. - Bogner Burnley: non credo che faccia al caso tuo. A me era piaciuto molto settato con il gain molto alto. Ad altri livelli di saturazione c'era sicuramente di meglio, senza contare che tendeva comunque ad essere un po' scuro. Prova a considerare anche il DOD Looking Glass, perché è un pedale davvero sorprendente, altrimenti, se vuoi un od a medio gain, pastoso, aperto ma non tagliente, senza ombra di dubbio ti consiglio vivamente il Free The Tone Gigs Boson. Usato si trova a prezzi tutto sommato abbordabili ed è davvero un eccellente od con la possibilità, tramite apposito interruttore, di scelta tra due valori diversi di impedenza.

Quando dovevo alimentare sette pedali solo con il Voodoo Lab ISo5, volendo evitare di metterne più di due per uscite e per non avere il groviglio con una canonica daisy chain, avevo preso un paio di questi: https://www.musicartestore.com/it/ebs-dc290-flat-dc-power-split-cable-12_0138668.html

Metto il compressore sempre prima dei drive. In questo momento, invece, andando contro alle mie abitudini più vetuste e radicate, ho posizionato il flanger prima delle saturazioni con profitto.