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adprisoner

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  1. Se non altro risparmio sugli intrugli strani nei momenti di stitichezza! E cmq la mia ultima visita in quel di Padova mi ha fatto venir voglia di modificare il mio alle caratteristiche iniziali... Te lo dirò appena torno a casa...
  2. Premesso che secondo me il pellicciotto è il punto cardine del video, secondo me bisognerà aspettare qualcosa di meglio come demo... Il clean di partenza è simile al guttalax....lassativo.
  3. Quoto anch'io, senti Max: saprà senz'altro consigliarti bene, se non altro avrai altri elementi per orientarti nella scelta.
  4. Dipende, come scrivono gli altri, da cosa uno deve farci con le chitarre. Una superstrat tendente al vintage strano gioco di parole, potrebbe fare un po' tutto, come una Prs splittata ben bene. Ma c'è il rovescio della medaglia. Oltre al fatto palese che nessuna chitarra suona uguale ad un'altra, ci sono delle differenze oggettive tra modelli. In certi contesti, soprattutto dove la lente di ingrandimento sul suono è bella grande, è auspicabile avere i "principali" modelli di chitarra. Specificando: dalla strato puoi ottenere qualcosa di simile al suono tele ma la cosa è limitata, come dalle prs non ottieni nè il clean di una strato nè il suono delle Les paul ben suonanti. Sono compromessi e, anche se in alcuni dischi non si riesce a distinguere che tipo di chitarra sia stata usata, in altri la cosa è chiara in maniera imbarazzante. Io dico: per suonare in giro - Stratoide SSH + Les Paul/PRS (insomma qualcosa in mogano con doppio HB) e sei a posto. in studio - strato, tele, Les Paul, semiacustica (tipo 335) che suonino possibilmente e in generale "standard", ovvero che siano in grado di restituire i suoni caratteristici del modello specifico. Si potrebbe aggiungere forse una semiacustica tipo alcune Gretsch che pure hanno un sound dalla spiccata personalità... Non devono essere per forza costose. Una tele squier decente suonerà palesemente diversa da una strato custom shop in ogni caso... Ovvio che più si dispone di modelli diversi (chitarre di ceramica, marmo, plastica, mattoni..), più aumenta la tavolozza sonora; altrettanto ovvio che più le chitarre suonano bene, se siamo capaci di tirarne fuori il bello, migliore sarà il risultato. C'è da perdere la testa tra le caratteristiche sonore tra chitarre dello stesso modello...(corpo in alder, un pickup piuttosto che l'altro ecc..) e in virtù di questo, credo abbia senso avere tante chitarre che suonino diverse ... IMHO! Che senso ha ricercare lo stesso suono da migliaia di chitarre!? Per quanto mi riguarda, ad esempio, sono felicissimo di avere tre strato che suonano completamente diverse tra loro... Sono altrettanto felice di investire la maggior parte dei miei risparmi sui modelli che sono sicuro di suonare soprattutto per puro piacere personale, senza pensare al fine. Per gli altri non mi sveno (ma sono sicuro che se avessi i fondi, lo farei ) Ammazza quanto ho scritto...pensieri della notte... Ah sia chiaro, come sempre i miei 2 spicciolini. Ps: tutto cade se uno suona roba sua, come piace a lui e basta - o in camera, o in sala o in studio, puoi suonare il cacchio che ti pare anche con la mazza di scopa e le corde di ferro filato -
  5. Anche Castellano, nel tour con Elisa, aveva una pedaliera midi in parallelo alla sua...quando per ragioni di scena non era vicino ai pedali, il backliner gli switchava il preset. Altro metodo è quello descritto da newsound ed è per forza di cose obbligatorio certe volte, se devi essere in un punto preciso del palco in un punto preciso del brano, purtroppo è così. Io sceglierei il compromesso del doppio controller midi se avessi qualcuno che preme per me
  6. Quotone per le 0.10,5 Gilmour e, in generale, 011 se vuoi avere la stessa sensazione di durezza che hai suonando strato o tele con 0.10. In ogni caso se le cambi, sicuramente l'intonazione è da rifare, il truss rod non è detto che sia da regolare. Buona idea sul mi e il si... la controindicazione è minima avendo ponte fisso...ti toccherà ritoccare l'intonazione di quelle due.
  7. http://www.musicomlab.com/efxmkiii+.htm
  8. esiste dado...è la musicomlab di cui scrivevo sopra..
  9. La serie silent della Yamaha.... Non ricordo i modelli precisi ma valide se le usi amplificate e non sei un purista della classica.
  10. Io ti consiglio di pensare in prospettiva: un controller col midi ti apre a possibilità notevolemente superiori. Riuscire a comandare i pedali e macchine tipo delay e modulazioni digitali programmabili non è da poco... E se non è ora, tra un anno potrebbe essere. Quindi, visto che stai scegliendo... Io uso la midione 8 con gli stompbox eventide. Tutto abbastanza intuitivo. E' un po' ingombrante in effetti. Appena ho 500 euro da buttare, prendo la musicomlab
  11. In realtà non so se vi è capitato ma sulle sellette originali fender e non solo, dopo qualche anno si creano proprio dei solchi che, come suggerisce l'illustrissimo JC, non dovrebbero esserci...oltre alla tenuta dell'accordatura, avere le sellette come il culo non peloso di un bambino riduce di un bel po' anche la rottura delle corde.
  12. Quoto Jacaranda da possessore di due loro chitarre e dopo lavori vari su tutte le altre.
  13. Stessa cosa vale per me. Ho usato anche parecchi pedali di quelli elencati, ma il TS mnk continua a essere imbattuto per questo scopo.
  14. Il tubescreamer modificato da Sergio. Come pedale singolo riesco ad usarlo veramente poco ma messo "prima" di qualsiasi cosa crunch (pedali/ampli) regala la magìa.
  15. Scrivevo "col millimetro" ma a occhio è molto meno nel senso che a guardarlo sembra tutto poggiato; in realtà appoggiando il palmo ha un gioco lievissimo che porta di pochissimo in alto il pitch. A me risulta come un chorus/vibrato molto naturale, una cosa simile al vibrato che otterresti muovendo la sinistra mentre prendi un accordo. Resta il fatto è che la maggior parte della superficie del ponte è appoggiata e non noto differenze sonore tra il completamente appoggiato e questa lieve tolleranza. In pratica un'opzione in più.
  16. Secondo me col ponte fisso, soprattutto quello ci si guadagna solo in termini di contatto tra le superfici e le solite menate vibrazioni trasmesse/suono ecc... Ho avuto per anni la clapton con il ponte fisso e il pezzetto di alder e quando l'ho tolto per usare la leva la differenza è stata abissale in termini di sustain soprattutto. Le 5 molle, se non le stoppi con qualcosa tipo spugnetta eccetera contribuiscono anche ad una sorta di micro reverbero naturale dato dal normale vibrare del legno (che a molti sta sulle palle) mentre, dal punto di vista della stabilità, sarà senz'altro più difficile muovere il ponte con tutte le molle. Io sono per il ponte poggiato, senza blocco con le molle non tiratissime...un millimetro di spazio insomma. Se serve, col palmo della mano tiri fuori un vibrato/simil chorus leggerissimo ma efficace.
  17. Guarda...sarò forse drastico ma mi sento di condividere qualche pensiero con voi che siete la mia famiglia chitarristica virtuale... (il sabato pomeriggio fa male! ) Faccio una premessa: è vero, siamo andati avanti con la tecnologia eccetera, ma anche con dei normali cavi tanti chitarristi hanno fatto la storia lo stesso; io rispetto tantissimo ma non condivido in toto la scelta di spendere cifre fuori dall'ordinario per un cavo...(anche se questo è un concetto molto relativo che cambia da tasca a tasca) Mi trovo benissimo con i Reference, in particolare RIC 01 classico, prodotto italiano, di qualità, grande durata e soprattutto affidabilità. Ma non è questo il punto; Effettivamente ho sentito parecchia differenza sonora con il cavo da pochi euro che usavo fino a 5 anni fa ma l'avrei sentita con qualsiasi altro cavo che sia degno di tale nome, qualunque (o quasi) fosse stata la marca. Ho provato molti cavi ipercostosi soprattutto in studio che per il mio gusto portano lontano da quello che intendo come suono di chitarra. Problemi miei direte... giustissimo. A me, non hanno lasciato di stucco e trovo le disparità di prezzo non commisurate alle sfumature sonore udibili...soprattutto quando vai a mettere le chitarre in un mix con 20 piste o peggio ancora live. Attenzione, non dico che il cavo che uso io sia il migliore, o di non spendere soldi per i cavi, anzi... Credo sia fondamentale, ma senza svenarsi. Vengo al punto e cerco di dire che, superata la fascia di prezzo economica e beccato un certo target di prezzo ma soprattutto qualitativo, in commercio ci sono tanti ottimi cavi, ovviamente tutti con sfumature diverse...Sta al proprio gusto poi beccare la sfumatura che meglio si adatta al suono che si ha in mente. Magari uno col cavo trova quel quid che mancava al proprio sound, beh...fortunato! magari io potessi riuscirci con un cavo ma parlo di me... Il cavo troppo hifi può non piacere a tutti...peggio ancora le sfumature che sento io, magari riesco a sentirle solo io e, ancora, ho visto persone dire che uno suonava meglio dell'altro con test a/b per poi scoprire alla fine cambiava solo il colore, stesso modello di cavo.... In definitiva, un cavo resistente, che non "suona" quando lo si sbatte, che non capta interferenze,che non introduce fruscii, che resiste se lo calpesti o se suoni sotto la pioggia (mi è capitato senza il minimo segno di sofferenza) e che comunque segua i moderni standard qualitativi, secondo me è più che sufficiente per fare il lavoro che deve fare. Tornando quasi in topic, preferirei spendere anche 40/50 euro (che reputo comunque tanti per un cavo attorno ai 4metri) e investire il resto in setup per la "salute" delle mie chitarre/ampli, in pedali che magari offrono sfumature più caratterizzanti, un buon microfono e roba simile e forse più determinanti per la ricerca di un sound... Con 160 euro si comprano ancora tante altre belle cose secondo me. Forse sarei tentato ad investire più soldi in un cavo che sia sicuramente MOLTO più affidabile, resistente e duraturo degli altri purchè sia ugualmente ben suonante. Insomma, anche con cifre meno elevate, dal mio punto di vista, si riesce a fare in modo che il cavo non sia l'anello debole della catena. Fine ot... e torno in tema. Mi trovo bene anche con cavo Tasker, Klotz, Moster Cable, Tabacco e appena mi vengono in mente gli altri, aggiungo. Le differenze tra questi e quelli costosissimi? Cambiano da orecchio a orecchio e sono quasi certamente meno importanti di una eq fatta male, di un microfono piazzato male, di un altoparlante che suona come vuole lui e non come vogliamo noi, un fonico cane o una chitarra scordata ecc... (non mi azzardo a parlare di "mano" o "note giuste"...) Assolutamente senza polemica o altro! anzi, ci mancherebbe...e tutto un risparmia qui per finanziare la gas da un'altra parte..... I miei 2 cents sull'argomento
  18. hanno fatto un altro RIOT, incazzato NERO!

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    2. andreaweb73

      andreaweb73

      ma suona uguale a quello standard?

    3. B. Ste

      B. Ste

      sì è solo un'edizione limitata nel colore

    4. Deimos

      Deimos

      sempre meglio il nero! ;) scambio alla pari con il rosso?

  19. Guardati il NoBrainer Greenhouse! Qualcuno qui lo ha avuto, magari ce ne parla....secondo me merita. E' nella mia lista di "cose da provare"....
  20. Massy avevo il tuo stesso problema per lo stesso tipo di sound. Ho seguito il consiglio del buon Auro e ho preso il Triple Wreck dopo esser passato per il Riot. Ne parlavo qualche giorno fa in un altro 3d. http://www.radiochit...uon-distorsore/ Il wampler lo vedo spesso usato come pedale metallaro ma tirando su i medi viene fuori che è una meraviglia e di metallaro non ha proprio niente...zanzare zero. Molto "mesa" come risultato, suona enorme.. Lo switch "vintage/modern" è abbstanza azzeccato, agisce sulle frequenze che ti aspetti. Ha reso la mia monocanale una due canali. Col boost (che non so perchè si chiami così, perchè non boosta solo ma cambia proprio suono) diventa muffoso, basta tirare giù un po' il gain rispetto al solito e riesci ad usarlo per linee Gilmour style. Lo slo interessava anche a me ma dai "sempol" che girano non mi attira proprio come timbro...aspetto di metterci le zampe sopra.
  21. Triple Wreck o Greenhouse Nobrainer allora.
  22. Dunque, ho avuto sia Hot British, sia il Riot...ho l'SD9 maxon e alcuni tra gli altri descritti li ho provati. L'unico che secondo me offre quello che hai descritto è il Wampler Triple Wreck. L'ho trovato il più versatile di quelli descritti. Secondo me è un distorsore abbastanza "totale": lo uso per i lead Rock/Pop anche se la maggior parte dei sample in rete è di tipo Metal. Questo per dire che copre bene tutto il range fino al metal estremo. Sui palm mute è spettacolare, veramente. Molto più dinamico l'SD9 maxon ma da solo non offre secondo me il muro sonoro metal che descrivi. Il Riot, ottimo per i suoni 90', sta in mezzo: tra l'SD9 e il Triple wreck, è meno incisivo sui palm mute e "soffia" con il pot del gain alto (almeno il mio soffiava) L'hot british è molto convincente sui lead non metal, decente sulle ritmiche ma come dice cash più naturale ed educato. L'ho dato via per dimensioni e alimentazione con alimentatore per forza di cose. Strano che il Dominator non ti abbia sconfinferato, ho sempre il dubbio che possa avere qualcosa in più rispetto al Wampler. In ogni caso il triple wreck è rimasto insieme all' SD9 perchè riesce a fare bene quello che fanno gli altri descritti. My two cents.
  23. quoto il pot "concentrico" bassista style.
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