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Zado

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  1. Con che uscita lo vorresti? E, per curiosità, cosa non t'è piaciuta dei Suhr?
  2. Io vedrei bene anche una Charvel model
  3. E pensare che il marchio spergiura che siano esattamente le vecchie Standard rimarchiate
  4. Come mi aspettavo questi samples mi piacciono molto di più, complimentoni per la mano in particolare
  5. Oh ti ringrazio, ti ho chiesto in quanto ho poca esperienza con le PRS Il problema con Schecter è anche la naturale associazione del marchio con chitarre di un certo tipo e con la scena metal moderna, che ne limita l'appetibilità "a pelle" verso i cultori di suoni più classici...
  6. Qualitativamente parlando come si posiziona rispetto alla PRS?
  7. Bei suoni, forse lontani dai canoni di preferenza di un classico amante del suono strato d'annata, ma sicuramente tutti usabili..diciamo che più che una chitarra da appassionato/collezionista è uno strumento da turnista. L'avrei sentita volentieri su un Marshallone, non sono amante dell MC2 Brunetti
  8. Insomma 'ste revstar tanto hype per niente...
  9. Hu qui son curioso :-)
  10. TI ringrazio ma sul lato Traditional sono coperto al momento, anche se il candy apple mi ha sempre attratto moltissimo come colore (e io generalmente non amo il rosso), al momento sono più alla ricerca di una LP (o una Flying V) che faccia per me. Mi resterebbe la scimmia di provarla per curiosità, ma purtroppo musicarte è distantuccio e con il poco tempo libero che mi ritrovo sarebbe improbabile come cosa T'è capitato di farci un giro?
  11. Purtroppo è il prezzo da pagare per l'essere di questa sponda dell'atlantico I prezzi in realtà sarebbero inferiori alle Suhr nel suolo natio, solo che queste ultime sono state importate in tempi più felici e non hanno risentito altrettanto ri rincari e dazi Qualcosa di buono si trova ancora comunque, io ho trovato delle traditional in superofferta da Guitarguitar.uk a 999£, a quel prezzo manco una Am.Std ti prendi sul nuovo, quindi a ben cercare le offerte interessanti ci sono. Io sono qui che aspetto trepidante che importino le Luxxtone, ma già sono spaventato dal prezzo che potrebbero avere...
  12. Baufix e tanti scongiuri
  13. Se si guarda il discorso rivendibilità penso le cose non cambieranno mai, qui da noi solo Fender e Gibson tengono botta nell'usato, nemmeno Ibanez può considerarsi a pari livello, ma appunto è una cosa che esiste soprattutto da noi, negli States questo fanatismo non è così marcato.Tornando al discorso Nick Johnston, vi è anche una seconda signature prodotta e non importata da noi (ragionevolmente),con manico e tastiera in wenge https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1039111169468862&id=120261011353887
  14. Ah probabilmente anche a 1000
  15. Mazinga fan? D'accordissimo, per me già sui 2k cominci a pagare il fattore sfizio bypassando la stretta necessità Si dovrebbe poi capire se è una vera Dream Machine o una produzione successive, tipo le Dallas....
  16. Perlopiù la filosofia costruttiva e le scelte di hardware/pickups dettate dall'unico "sopravvissuto" alla scorporazione, Ciravolo appunto. I rimpiazzi sembrano tuttavia essere più che validi, principalmente si parla di Tetsu Yayuma e Shigeki Aoshima (di cui ottimamente parla anche Ron Thorn) e John Gaudesi che negli anni 70-80 ha lavorato per ESP, Yamaha e Valley Arts
  17. Condivido il voler dare fiducia a marchi storicamente famosi per un particolare modello, ma Schecter ha iniziato proprio producendo delle strats e delle tele.. addirittura Tom Anderson e John Suhr hanno iniziato la propria carriera assemblando chitarre di questo marchio, quindi in quanto a esperienza in questo campo ci siamo. Poi sul discorso rivendibilità non discuto, da noi (e non solo) la Schecter è conosciuta per produrre chitarre da metallari incalliti, indubbiamente se la sono giocata malissimo sul fattore immagine La presidenza è di Mike Ciravolo, che aveva lavorato a suo tempo per la Schecter di Van Nuys, ma il brand in se è proprietà del presidente di ESP/Edwards/Navigator e via così In realtà Knopfler usò almeno 4 Schecter differenti durante la sua carriera, la più famosa è la strato rossa, ci fu anche una sunburst con hardware in ottone, una strato blu e una tele se ben ricordo...La cosa che vi si avvicina maggiormente ora credo sia la USA Sultan
  18. Sicuramente hai il diritto di dare credito al marchio che preferisci, ma questo non implica necessariamente che 3000 euro per una Suhr o una Fender CS (marchi che ho personalmente confrontato con Schecter USA a Epsom) siano un affare e per una Schecter USA siano buttati perchè il marchio produce anche cose che a te non piacciono Il custom shop ESP fa strumenti a forma di qualsiasi cosa, ma questo non penso renda una loro strato uno strumento meno valido. Fender CS tutt'altro che desiderabili ne circolano a loro volta
  19. Alla fine,come da noi consueto, si paga il cambio e i dazi di importazione, in america i prezzi hanno molto più senso. Si dovrà attendere qualche usato E' un discorso che si può fare con praticamente qualsiasi produttore bouticcaro che fa strato
  20. Crepa a parte (che su molte chitarre bolt-on, in primis Ibanez, è tutt'altro che inusuale) come dice Raffus la giunzione sembra approssimativa, oltre che molto lasca
  21. In realtà superstrat in mogano col set in HH e fisso ne trovi molte in fascia bassa, anche sub 1000, se guardi alle varie produzioni koreane. Il problema è la verniciatura nitro, ed il fatto che, essendo richiesta la nitro, probabilmente manca anche il pedigree
  22. A me ha sempre incuriosito un po' il discorso della traspirazione data dalla nitro..cioè se c'è il turapori sul legno e sopra la nitro a rifinire, effettivamente come respira il legno? E se traspira allora c'è un passaggio di aria attraverso la finitura, quindi potenzialmente può penetrare pure l'umidità no?Infine provando a fare una ricerca mirata sulla nitro usata da Gibson si può incorrere in immagini di questo tipo Che onestamente fan salire qualche dubbio su quale sia la nitro che attualmentw Gibson usa per i propri modelli.. cioè personalmente non sono esperto del marchio,anzi, ma mi sono sempre domandato come mai, a parità nominale di finitura, modelli più costosi avessero un aspetto assolutamente meno plasticoso di modelli di fascia piu bassa.
  23. Sono abbastanza spinti, sì, ma non necessarimente poco versatili, similarmente ai Black Winter che dal nome parrebbero la prima scelta per suonare in una coverband dei nekrodeath ma in realtà si comportano bene anche a gain basso
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