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guitarGlory

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  1. Confermo anch'io il 906, gran bel mic, forse il più versatile tra quelli usati live. A me piace molto anche il 57, se si fa rock è un must, ma lo trovo meno adatto per altri generi... è sicuramente meno versatile del 906. Lory
  2. Sì, il costo delle post '65 risente del fattore nut stretto ovviamente, ma anche dell'hardware cromato o dei Witch-hat knobs ecc... è un po' un insieme di cose. Io ho la fortuna di trovarmi benissimo col narrow-nut ad esempio e spesso a casa sono le prime che imbraccio per studiare dopocena. Per il nut largo devi andare su una pre '65 e il prezzo si alza. La 335 invece costa molto di più perché... è un'altra chitarra. Anche se ci sono similarità ovviamente. Inoltre la 335 ha un'iconicità che la 330 non ha: pensa che nel '59 la 335 costava solo un 10% in più rispetto alla 330 (330$ contro appunto 335$); oggi invece la differenza la fa più chi le ha o non le ha usate nella storia della musica (Clapton, Alvin Lee, Larry Carlton ecc).
  3. Se l'hai provata, sai già che ti trovi bene col narrow nut post '65, e quello è già un ottimo punto a favore. A me piacciono molto le 330, ne ho provate, periziate ecc molte, la più vecchia era una '59 sunburst e la più "giovane" una '68 di recente. Quelle belle, sono veramente belle, anche se non posso dire che lo siano tutte... io non potrei mai suonarci live perché mi va troppo in feedback, ma per suonare blues a volumi tranquilli è una chitarra che amo molto, magari prima o poi una la prenderò anch'io... quando trovo quella giusta. Gli unici due consigli che mi sento di darti, sono: 1. Occhio a non prendere fregature... il mondo del vintage è insidioso, anche se difficilmente troverai un falso su questa fascia di prezzo, un'elettronica cambiata o anche semplicemente dei knobs cambiati, un overspray ecc, incidono molto sui prezzi in gioco. 2. Attenzione alla microfonicità dei P90, perché alcuni sono veramente difficili da tenere a bada come rumore, mentre altri sono supersilenziosi... e trovi indifferentemente gli uni e gli altri, più tutto quello che c'è in mezzo: con una chitarra che vibra molto in quanto hollow-body (anche se a cassa bassa), un pickup microfonico è mortale. GLory
  4. Mi sembra una domanda a cui non c'è risposta... è come chiedere qual è il miglior produttore di chitarre, e la risposta è che non esiste: Fender, Gibson, PRS, Knaggs, Suhr, Tyler, Huber, Ibanez, ognuno eccelle in qualcosa... e ognuno pecca in altre cose, a seconda dei punti di vista. Il gusto personale incide troppo: un chitarrista blues difficilmente dirà Ibanez, che però sarà allo stesso tempo il sogno proibito dello shredderm Lo stesso discorso si può applicare anche ad alcuni criteri costruttivi che sono sì più oggettivi, ma mai del tutto e anche in questo caso dipendente dall'esperienza personale. Io ad esempio (pur non avendone più una da tempo a causa della caduta nel vortice del vintage ) sono un fan a livello liuteristico di PRS, per me rappresenta un po' la perfezione sotto molti punti di vista: ergonomia, precisione nelle lavorazioni della tastiera, tenuta dell'accordatura, funzionamento del ponte vibrato, versatilità... però se avessi beccato una di quelle (molto numerose) che hanno problemi di verniciatura, magari non la penserei allo stesso modo, ci sono amici che non vogliono più vederle nemmeno in foto per questo motivo... e li capisco. Ecco secondo me per i pedali vale la stessa cosa, moltiplicata per 10... perché più o meno tutti i pedali moderni sono in qualche modo cloni o rivisitazioni strette di circuiti classici, e in base ai gusti un produttore farà meglio un pedale, un altro produttore un altro circuito ecc. Se dovessi fare una sorta di classifica fib quelli che conosco di più direi: - Wah -> Oxbow studio - Compressore -> Origin Cali 76 Deluxe - Amp in a pedal -> Origin Effects - Klon -> ce ne stanno troppi, ma il Klon originale come Klon non è male - TS -> King Tone Soloist o Origin... o un TS vero anni '80 - Bluesbreaker -> Analogman KOT - FUZZ-> qui è il delirio, ce ne stanno troppi e suonano diversi tra loro anche quelli dello stesso produttore... forse direi DAM, per la capacità di metterli a punto, che coi fuzz è la cosa fondamentale, Fulltone e Skreddy per la versatilità, Analogman per la fedeltà ai suoni "vecchi" - Chorus -> chi cazzo l'ha mai usato un chorus? - Phaser -> MXR un super classico - Vibe -> Sabbadius - Delay -> sono troppi e troppo diversi... cito Diamond Memory Lane 2, Moog MF104 tra gli analog con funzionalità moderne, Memory Man... poi ci sono tutti i delay digitali, e qui secondo me spicca Free The Tone, ma pure il TES Cornish, UAFX e tutta una schiera... davvero ce ne sono una marea belli Reverb -> per me attualmente il UAFX Golden Reverberator è il più completo, ma se uno vuole un vero reverb a molla direi Surfybear Booster -> a me piace sempre il vecchio Time Machine Boost Legendary Tones (glieli costruiva Keeley), un doppio Boost vintage e moderno selezionabile.
  5. Coi primi piccoli secondo me va un po' a culo, alcuni suonano come i big box, altri meno bene... non so se ciò sia legato al periodo di produzione più o meno iniziale della serie #2.
  6. Avevo scritto male una parola, e me ne sono accorto dopo aver inviato. Ho cliccato modifica per correggere e invece di salvare la correzione nello stesso messaggio, ne è comparso uno nuovo in cui il mio testo (corretto) compariva come se fosse una citazione. Me l'ha fatto un paio di volte nelle ultime settimane. Vedo anche sopra una citazione del mio messaggio da parte di Marco, la vedo un tantino assurda
  7. C'è qualche bug che quando modifico un messaggio ok corsa mi fa partire un altro messaggio come se fosse una citazione... mi succede da quando hai aggiornato il forum Seba @th3madcap
  8. @Jester2025 andrei sul sicuro come versatilità, proprio perché non sai bene in che direzione andare: Fulltone '69 e SoulBender, entrambi big box prima serie. Suonano bene, riesci a usarli sia con Strato che con Les Paul, e in caso volessi rivenderli... tengono bene il prezzo sull'usato.
  9. Sì esatto, l'ampli era completamente clean (e anche a volume molto basso), e ha tenuto il RAT sempre acceso. Ammetto che non è proprio il mio sound preferito eh quello... per i miei gusti preferisco altri OD da tenere sempre accesi, perché il RAT lo sento troppo compresso e più adatto a distorsioni cariche. Ma lui ci si trova bene, anche perché vedendolo suonare da un metro, ha veramente una destra molto molto molto leggera... e anche quello incide non poco nella scelta secondo me, cioè se uso io lo stesso setup vien fuori un suono molto più hard & heavy
  10. Per quel po' che l'ho provato, il suono Marshall di Iridium è il meno realistico dei 3. E comunque pur non essendo il massimo, lo simula meglio del Lion... ma proprio perché il Lion a me ha fatto davvero cagare, basta poco per essere meglio
  11. L'altro giorno un caro amico mi ha portato il Lion (pedale) da provare, in precedenza l'avevo già provato da un altro amico in studio con risultati... meh... Io ho la sala prove a casa, con mixer e un bell'impianto sempre montato, quindi stavolta l'abbiamo attaccato lì a volume alto, e prendendoci tutto il tempo necessario: testato per un paio d'ore abbondanti, sia in diretta che passando per una DI buona, sia col canale del mixer in flat che provando ad equalizzarlo ecc, e sfruttando tutte le modalità e gli IR a disposizione. Allora... ok, probabilmente io sono abituato bene, ma secondo me inizia ad esserci uno scollamento dalla realtà di chi dice che una roba come questa "nontifasentirelamancanzadellamplisottoledita"... oppure c'è della malafede o dell'interesse economico, non c'è altra spiegazione. Le mie impressioni in poche parole. Suono: voto appena decente. Onestamente l'ho preferito usandolo completamente clean e mettendoci degli OD davanti, piuttosto che coi suoi crunch o lead... il che per un pedale Plexi style è un po' un controsenso. I suoi distorti sono fastidiosi, sempre troppo gonfi e gommosi in basso, e sempre con una fastidiosa zanzara sulle altissime che ti fa sgamare da 6km che è una simulazione. Il pulito non è che sia molto meglio, come dice Marco è un po' anemico, però passabile. Dinamica: questa sconosciuta. Ora io non pretendevo che avesse la dinamica di una Plexi 100, ma manco di una 50... ma aggiungo neanche di una SV20... esageriamo, manco delle Plexine da 1 watt Ma questo pedale non ha proprio dinamica! È letteralmente ZERO sotto quel punto di vista, completamente piatto, schiacciato, reagisce alla plettrata come se ci fosse un compressore tenuto al massimo. Quando abbassi il volume della chitarra si pulisce abbastanza, ma resta quella sensazione sotto le dita veramente fastidiosa di schiacciamento che non c'è stato verso di togliergli in nessun modo. Giusto per confronto, poco dopo che il mio amico se n'è andato, ho attaccato sempre in diretta la mia HX Stomp, con quel paio di preset salva-culo-live che per fortuna non ho mai dovuto usare... ecco non sarà un capolavoro neanche quella, ma c'è comunque una differenza imbarazzante rispetto al Lion. E siccome mi avevano lasciato pure un Iridium che aveva un problemino all'alimentazione, il giorno dopo l'ho sistemato e ho attaccato pure quello... Marco, lascia stare il Lion, dammi retta
  12. Intanto grazie a tutti, sono consapevole che è un video lungo ed è difficile vederlo tutto, specie in una volta sola... anche per quello si è deciso a posteriori di dividere ogni puntata in capitoli che (si spera) aiutano a riprendere da dove si è lasciato ecc. Devo dire che sentire Claudio, Milo, Luca e Federico in studio da un metro è stato fantastico... hanno fatto 2-3 take per ogni brano, completamente improvvisati, anche perché con la sezione ritmica non si erano mai visti prima... ecco, non ho sentito né un errore né una sbavatura in tutte le take, alla fine ci siamo limitati a scegliere semplicemente la più bella come gusto e intenzione, ma erano praticamente tutte perfette... anche Milo, il figlio di Claudio, ha 26 anni ma suona già clamorosamente bene. Da parte mia, ho cercato di limitare un po' i tecnicismi, specialmente sulle LP sarei potuto star lì a parlare 4 giorni di fila, ma sarebbe diventato troppo troppo di nicchia, in contrasto con il taglio più divulgativo che vogliamo dare... anche se in programma forse metteremo prima o poi anche qualche puntata da nerd veri La '68 è molto bella, mi verrebbe da dire che è la più "singlecoilosa" delle 4, e anche secondo me dal vero era quella col suono che si sposava meglio col setup di Claudio... anche perché lui si solito suona con Strato e Tele con quel setup: un Deluxe Reverb del '64 con un RAT tenuto sempre acceso come od\dist... aggiungo un dettaglio, per chi non se ne fosse accorto: Claudio odia il pickup al ponte, non gli piace proprio, perciò usa sempre o il neck, oppure la posizione centrale, coi pickup miscelati in modo variabile, a sentimento. Abbiamo anche provato a chiedergli se gli andasse di registrare almeno un brano con un Marshall (quello con la Gold coi PAF, perché essendo una delle mie so per esperienza che è un'accoppiata mostruosa), ma... ha confessato che odia i Marshall quasi più del pickup al ponte e ha declinato gentilmente Mi fa davvero piacere, perché l'idea era proprio quella di discostarsi dai tanti format editatissimi e preconfezionatissimi, pieni di tagli, di correzioni posticce, di montaggi in postproduzione... volevamo lasciare il più possibile un feeling da presa diretta, spontaneo, una chiacchierata tra amici condivisa... a costo anche di lasciare qualche cazzata qua e là, qualche pronuncia imperfetta ecc. Non sapevamo nemmeno dove avremmo inserito i brani, che sono stati registrati tutti nella mattinata, prima delle chiacchiere. Ne abbiamo anche altre in programma, compatibilmente con i vari impegni e problematiche logistiche... anche perché il tutto è fatto esclusivamente per passione, nessuno ci guadagna nulla, anzi semmai il contrario: per dire, io mi son fatto 800km e 2 giorni lontano da casa, togliendo tempo al lavoro e alla famiglia, più tutto il lavoro di revisione, cercare le foto per arricchire, il punto in cui metterle ecc, ci vuole davvero molto tempo... ma posso dire che ne vale la pena, si torna a casa arricchiti di nuove amicizie e nuove esperienze, e c'è anche soddisfazione perché in molti hanno apprezzato questa prima puntata... insomma, ne vale la pena anche se il lunedì poi vai in ufficio sbadigliando e con le occhiaie fino alle caviglie
  13. Buonasera a tutti, non sapevo bene dove postarlo perché si parla di chitarre, musica, aneddoti di vita vissuta e tanto altro, quindi lo metto qui un po' a caso È un nuovo format di video podcast, ideato insieme ad alcuni amici e "ospitato" dal negozio Not Just Guitars è dallo studio di registrazione Lignum Lab Recordings. Questa prima puntata è incentrata su 2 elementi principali: 1. Claudio Bazzari, turnista con un curriculum mostruoso, nonché persona simpaticissima e alla mano, che si è prestato insieme al figlio Milo a essere bombardato dalle nostre domande. 2. Quattro Les Paul vintage, tutte GoldTop, suonate e registrate a turno in studio e raccontate... dal sottoscritto, (spero in modo non esageratamente palloso ), con una band di cui fa parte anche Luca Visigalli (bassista tra gli altri di Fiorella Mannoia e della trasmissione Io Canto), e di un bravissimo batterista blues che si chiama Federico Patarnello. Buona visione e... se avete domande o curiosità, chiedete pure senza problemi, che appena posso rispondo volentieri
  14. La versione precedente più grossa me la ricordo come uno dei booster più rumorosi che abbia mai provato...
  15. Personalmente le uniche due chitarre su cui ho rimesso negli ultimi anni (non che io pure sia uno che vende molto eh, anzi per lo piu accumulo ), sono state la Schecter, presa usata e rivenduta dopo poco tempo a meno di quello che l'avevo pagata, e una PRS Custom 22 presa nuova e rivenduta anche quella dopo poco. Su Gibson e Fender da 10 anni a questa parte ho sempre guadagnato qualcosa nel rivenderle, tranne per alcuni strumenti specifici cho sono andati ad amici stretti... in quei casi, anche se avrei potuto farci qualcosa in più non ci ho lucrato volutamente.
  16. Mancanza di rispetto a che proposito Gianca? Per capire eh, perché ok che personalmente saranno 5-6 anni che non compro Fender e Gibson moderne, ma le vedo e ci lavoro molto spesso e tutti questi problemi non li riscontro...
  17. Diciamo che mi piacciono... quando le suona qualcun altro, è proprio una questione di feeling che non scatta con la tele
  18. ELETTRICHE: Gibson (Les Paul, SG, Junior, Special, 335 ecc) e Fender (quasi solo Strato, anche se ogni tanto ci riprovo con le Tele) per me sono le costanti, ma ogni tanto mi concedo qualche capatina fuori... PRS, Tyler, Xotic, Huber, Ibanez... Al momento tra le outsider ho la vecchia Supro del '59 e una Tyler Burning Water, ma prima o poi una PRS ritornerà, devo solo trovare quella giusta. ACUSTICHE: qui sono più volubile, ho avuto Martin, Gibson, Taylor, Santa Cruz, Takamine, Guild... qui ho sempre timore di andare sul vintage anche se la tentazione c'è, e il timore è dato dal fatto che le acustiche vintage sono tendenzialmente molto più delicate delle elettriche, necessitano di accortezze nella manutenzione e a volte un neck reset è inevitabile. Al momento ho un'acustica fatta su mie specifiche da Carlo Corsalini, bravissimo liutaio acustico della mia zona, e la vecchia Norman B20 regalo di laurea dei suoceri.
  19. Esatto, guarda che la pensiamo in maniera meno diversa di quanto sembra, cito la tua frase: "qualcuno" e "comunque" è la chiave. Mi spiego meglio... al netto del lavoro che è lo stesso, a qualcuno (in genere quelli che le tengono appese al muro e quasi non le suonano) andrà meglio il tastino originale, perché tanto non gli interessa suonarla; qualcun altro invece si troverà meglio con un tasto più performante perché gli piace suonarla e la apprezzerà di più suonandoci comodo. Parlando con musicisti e appassionati di vintage praticamente ogni giorno (anche a ogni ora del giorno e della notte veramente ), posso dire che la casistica è molto variegata: ci sono i collezionisti puri che non suonano quasi e quelli che suonano per lavoro e comprano certi strumenti quasi solo per il suono... e tutti i gradi di sfumature nel mezzo. Cioè, una volta che si decide di ritastare, si entra nel regno delle preferenze soggettive, semplicemente non c'è una soluzione che accontenti tutti. Vale un po' per qualsiasi cosa eh, conosco gente che ha collezioni grosse di ampli tutti originali, ma che non si possono accendere perché sennò esplodono gli elettrolitici, e gli unici interventi che gli ho fatto sono stati restauri estetici al tweed ecc, mentre altri amici con ampli simili ci suonano live e mi fanno fare manutenzione costante, il che a volte comporta anche sostituire dei componenti non più affidabili... i primi non comprerebbero mai un ampli dei secondi, e viceversa. Qual è la strada giusta? Per fortuna il mondo è una scala di grigi, anzi di colori, e non è tutto bianco e nero.
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