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Ti confermo che il boost lo metto prima del fuzz, come del resto insegna il buon Philip Sayce che mette il Texas Twang prima dello Square Face (entrambi pedali di Cesar Diaz). Non mi serve tanto per aumentare il gain del fuzz (anche io adoro regolare quello con il pot volume della chitarra) ma per renderlo più definito sui soli scolpendone di fatto le frequenze..ovviamente un pò di gain lo da il booster ma la sua funzione principale non è quella. Per quanto riguardo l'OD messo dopo il fuzz per avere quel leggero crunch di base molto dipende dal tipo di fuzz e sicuramente anche dal tipo di OD. Io prima del formula B avevo il Fuzz VDL che non è di stretta derivazione fuzz face e messo prima di un od non rendeva proprio..suonava bene, ma non da vero fuzz, sul clean del brunetti. Tiro ancora in ballo Philip Sayce, che in termini di suono non si è inventato nulla ma ultimamente è il mio riferimento sonoro per questo genere, e anche lui schiaffa il fuzz su un Fender bello caldo.. Io non ho mai avuto un suono di chitarra così bello da quando ho questi due pedali in board.. Spero di esserti stato utile!
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Il tre le booster è un vero valore aggiunto! Non sapevo ci fosse una versione del Fuzz Rangers senza il boost..
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Far suonare bene un fuzz sul clean di un ampli, a meno che non usi volumi adeguati, sarà estremamente difficile secondo me.. Sul clean come puoi leggere dalla mia recensione il fuzz ranger non rende..
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Grazie Formula B, finalmente ho finito il mio peregrinare alla ricerca del fuzz "giusto" per me! Il Fuzz Ranger è un gran bel pedale, ma anche un progetto davvero interessante, racchiudendo nello stesso enclosure un fuzz stile fuzz face e un treble booster stile rangemaster: ciò gli permette di essere un fuzz davvero versatile in grado di bucare il mix in tutte le occasioni. La parte sinistra del pedale è come detto un fuzz stile fuzz face con transistor al silicio BC108, con due controlli classici di fuzz e volume. La parte destra è un booster stile rangemaster con un level e uno switch per decidere il taglio di frequenze: low che lascia passare tutto lo spettro di frequenze, mid che enfatizza le medio-alte e high per soddisfare la vostra voglia di glassy tone. E' inoltre presente un altro switch per decidere il routing dei due circuiti mettendo il boost prima o dopo il fuzz. Premessa doverosa. Ho avuto questo pedale già in passato, quando non sapevo come andasse usato in modo appropriato un fuzz face e lo rivendetti abbastanza presto senza rimpianti. Allora mi ostinavo ad utilizzare il fuzz con la strato nel clean del mio singleman 35 e, senza a stare ad utilizzare parole inutili per descrivere un suono, il risultato finale faceva puntualmente cagare: poca definizione, tendenza ad ingolfare sulle basse...insomma un suono poco utilizzabile almeno per me. Ma ormai sono "maturato" è ho capito che se i grandi utilizzano il fuzz su un ampli "caldo" o in breakup un motivo ci sarà. Complice l'acquisto del Burn FX Linedrive 2 che mi regala un crunch croccante e reattivo sotto il plettro ho raggiunto il mio nirvana: ci schiaffo dentro il fuzz ranger e godo come un riccio. Il pedale è molto reattivo sia al tocco che al pot del volume consentendomi di suonare come piace a me, ovvero col fuzz accesso ottenendo tutte le sfumature di cui ho bisogno con il volume della chitarra arrivando ad un clean bellissimo con quella punta di glassy tone mai fastidiosa (ho il treble bleed sulla mia strato). Come tutti i fuzz va domato e pensare di tenere il volume della chitarra a manetta, a meno che non sia lanciato in un solo lancinante woodstock style, non è consigliato: basta stare a 9 è il gioco è fatto. Per i soli posso o aprire il volume della chitarra o, in aggiunta a questo, schiaffarci dentro il boost rigorosamente prima del fuzz. Il fuzz messo dopo non ha senso per me, ma probabilmente gli amanti delle scorregge del Maestro (fuzz) approveranno questa opzione.. Attivando il boost viene fuori tutta la versatilità del pedale. Do qualche vago riferimento sonoro per provare a essere più chiaro: - low lo uso per i soli hendrixiani dove generalmente metto fuzz e volume a metà - mid per i soli alla Philip Sayce, impostazione buca mix eccezzionale con una definizione davvero micidiale delle note, qui generalmente il fuzz va a ore 9 col volume a ore 11 - high in combinazione col fuzz sia nei soli che nelle ritmiche per suoni texani alla SRV..in questo caso il grosso del drive lo do col boost mentre il corpo lo faccio col fuzz..ed è subito couldn't stand the wheater e regolo tutto col volume della chitarra come piace a me Il pedale suona alla grande con la strato, ma mi ha positivamente sorpreso anche con la SG coi p90 che gradisce essere menata col fuzz come se non ci fosse un domani. Marco di Formula B si è dimostrato molto cordiale e pronto a rispondere alle mie domande e anche questo è un aspetto importante quando si scegli un pedale a mio parere. Inoltre è esteticamente gradevole, è italiano..che dire..provatelo e magari vi fate un bel regalo!
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Certo su radiocronaca ho caricato la mia recensione.. Mi ero promesso di farla da un pò e la tua domanda mi ha dato il pretesto giusto;)
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Di recente ho avuto sotto piede 3 Fuzz differenti, Formula B Fuzz Rangers, Burn FX Double Face e Solid Gold If 6was 9. Ne è uscito vincitore, a mani basse peraltro, il Formula B..
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Molto..
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Boh io vado ad orecchio senza stare troppo appresso alle regole.. Comunque Philip Sayce che usa Range Master e Fuzz Face di Cesar Diaz mette il Treeble Booster prima del Fuzz. Cmq a parte tutto il boost messo prima nel Fuzz Ranger da più definizione e scolpisce benissimo il suono facendoti uscire alla grande dal mix, esattamente l'opposto di quello che pensi.
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Ciao a tutti! Oggi voglio raccontarvi del Formula B Fuzz Rangers. Il pedale si compone di due circuiti, il primo è un Fuzz stile Fuzz Face, il secondo un booster con tre tagli di frequenze: hi che enfatizza le medio alte, mid le medie e low che boosta tutta la gamma di frequenze. In entrambi i circuiti abbiamo un transistor al silicio BC108. Il taglio di frequenze sul quale lavora il boost è selezionabile con miniswitch a 3 vie, mentre un secondo miniswitch, questa volta a due vie, consente di mettere il boost prima o dopo il Fuzz. È un pedale per suoni vintage, e proprio questi avevo in testa al momento dell'acquisto. Inoltre è anche abbastanza figo esteticamente, ma qui entrano in gioco i gusti. Dopo tanto perigrinare ho trovato il Fuzz che fa per me, estremamente versatile e soprattutto ben suonante. Preferisco utilizzare il boost in pre e devo dire che in questo modo, variando il tagli di frequenze si ottengono davvero tanti suoni. Ovviamente bisogna preparare un terreno fertile per il Fuzz e a questo scopo mi torna utilissimo il Linedrive in modalità 2. Tenendo il gain del Fuzz tra ore 12 e 15 e il volume del boost allo stesso livello del volume del Fuzz (generalmente tra ore 10 e ore 12), riesco a spaziare da Hendrix (boost in low) a Philip Sayce (boost in mid). Il boost lo inserisco generalmente solo per i soli, mentre per le ritmiche uso il solo Fuzz (sempre sul line drive) con gain aggiustato tramite potenziometro della chitarra (strato). Tra l'altro il clean up di questo Fuzz è davvero spaziale (nulla da invidiare ai Fuzz al germanio) e non sfocia mai in glassy tone eccessivamente vetrosi, pur avendo nel circuito della mia strato un treeble bleed. Tra l'altro è davvero silenziosissimo. Se invece voglio avvicinarmi al Texas sound allora sparo il volume del boost con switch su hi e metto il gain del Fuzz a ore 9 (giusto per sporcare il leggero crunch di base) e si vola.. Insomma una miniera di suoni tutti belli alle mie orecchie. Rapporto qualità prezzo elevato visto che ci si porta a casa due effetti in uno. Unica pecca i suoni col boost in post sono troppo scoreggioni e inutilizzabili, ma agli amanti del broken speaker sound potrebbero apprezzare.
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Per flat mi riferisco all'eq dell'ampli e metto tutto a metà (5 su 10). I pedali sono tanti..milioni di milioni.. Adesso ho in board Formula B Fuzz Rangers e Super Plexi che nel loro ambito sono il meglio che abbia mai avuto, J Rockett Blue Note e BurnFX Linedrive 2. Poi El Capistan e Vibe Machine.. Poca roba ma va benissimo così!
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Io ho un Brunetti Singleman 35. Adesso suono solo in cantina purtroppo. Lo tengo pulito con equalizzazione flat e volume basso. Quando suonavo live lo tenevo col volume a metà e microfonavo quasi sempre con un sm58. L'ampli a volume umano non va mai in breakup. I pedali suonano molto bene a parte i fuzz. Con quelli bisogna avere l'accortezza di mettere un leggero od di base e il gioco è fatto. Il singleman e con me da più di 10 anni ormai e come piattaforma per i pedali penso sia una scelta più che valida.
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Ciao e grazie a tutti dei consigli. Alla fine ho risolto con una pinza per allungare la leva
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Si fa ben presa nell'invio..
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Si il lubrificante potrebbe essere un'opzione..
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Buona domenica a tutti e sopratutto ai papà! Domandona.. Ho una Gibson SG tribute 50 prototype con tune o matic e stop tail. Una delle tue vititi dello stop tail è bloccata e non ne vuole sapere di girare.. Mi va bene perché il setup adesso è ottimale, ma mi piacerebbe comunque sbloccarla.. Cosa consigliate? WD40? Punta calda del saldatore per riscaldare il metallo? Leggeri colpi di martelletto? Grazie mille dei suggerimenti!
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Ciao a tutti. Ho una domanda per i più esperti... Ho un fralin sp443 al ponte della mia strato e una SG con P90. Entrambe le tipologie di pickup hanno i poli regolabili in altezza, ma io non ho idea di come regolarne l'altezza. So che dare dei riferimenti numerici quando si parla di queste regolazioni non è cosa semplice e so anche che molti di voi mi diranno di andare ad orecchio. Tuttavia mentre concordo sull'andare ad orecchio per quanto riguarda l'altezza dei pickup, per quanto riguarda l'altezza dei poli mi piacerebbe avere qualche altro riferimento. Per esempio mi chiedo se regolarli in modo tale da seguire il radius della tastiera possa essere la cosa giusta e inoltre se dovrebbe esserci una distanza "di sicurezza" tra il sotto della corda e il polo sottostante. Grazie a chi mi vorrà dare una mano!!
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Se vuoi ho un poundcake in vendita
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Dunlop jazz III xl ultex 1.38 mm. In assoluto i miei preferiti per sensazione al tatto e suono. Hanno un suono bello grosso a mio parere, con tanto volume e medie e alte in evidenza. La prima volta che li provai rimasi di stucco per la marcia in più che conferivano al suono... La forma e la dimensione dei jazz III xl sono in assoluto il top per me. Di recente ho voluto provare della stessa serie i tortex 0.88 ma a livello di suono non mi piacciono, li trovo un po' svuotati come gamma media e nettamente meno definiti. Inoltre l'ultex è un materiale estremamente durevole e con un ottimo grip.
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Fuzz face mini della Dunlop rosso con pot bianchi, il band of gypsy mi pare si chiami.
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Grazie del feedback! Molto utile!
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A me sembra un cazzaro.. Ho visto alcuni dei suoi video e tutti mi portano alla conclusione di cui sopra Ma poi che chitarre costruisce?? per pigrizia non ho mai indagato...
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Ciao a tutti, complice l'area natalizia che si respira e la mancanza di HB nel mio attuale parco chitarre stavo valutando di farmi un regalo. Attualmente ho una strato Michelutti SSS e una Gibson SG con p90. Avrei messo nel mirino tre chitarre, tutte da provare in negozio: - PRS SE custom 22 (l'unica cosa che non mi convince è il manico wide thin in quanto non amo i manici sottili..) - PRS SE 245 (mi lascia perplesso la lunghezza della scala 24 1/2, mai avuta finora ma mi piace la sua essenzialità e il manico fat) - Yamaha Revstar RSS20 (da provare perchè non so esattamente cosa aspettarmi) L'ultima chitarra con Hb che ho avuto, nonchè l'unica, è stata una Ibanez JS100 comprata 15 aa fa quando cominciai a prendere lezioni di chitarra, ma allora non nè capivo un cazzo.. Piano piano realizzai che il manico Ibanez non faceva affatto per me e adesso è nella custodia da non so quanto tempo.. Cerco una chitarra con HB per suonare del sano rock anni 70/80 che abbia un manico con profilo a C almeno di medio spessore, non necessariamente con ponte mobile e senza necessità di split coil o altro.. Il budget è 600-900 euro.. Avete qualche opinione in merito alle chitarre di cui sopra? Non ho mai avuto nè PRS nè Yamaha... Grazie a chi rispondere e buone feste!
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In effetti dai sample si nota che il gain è relativamente sparato già a ore 9...
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Il Poundcake mi piacerebbe provarlo in effetti.. Di JHS ho avuto l'Angry Charlie MK1 e ne conservo un bel ricordo, seppur sbiadito dal tempo..ma dopo la Ibanez JS mi son detto che mai più avrei comprato roba signature.. Il Be Od ha troppi controlli per i miei gusti..
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Concordo , il giusto modo per approcciarsi a questi pedali è non avere la pretesa del feeling che ti può restituire solo un ampli.. In questo modo forse si riesce ad apprezzarli