Parto dall’inizio anche perché o le cose le si fanno fatte bene oppure è meglio lasciar stare.
Abito ormai da diversi anni in condominio che è croce (e solo croce) per noi chitarristi. Come ampli possiedo un Tone King Imperial, prima serie, ed un Yamaha THR10 che uso principalmente come scheda audio per interfacciare la chitarra al Mac per registrare qualcosa sulle basi.
Il Tone King è un ampli stupendo con una paletta di suoni americani che vanno dal Fender blackface al tweed deluxe con accenni verso i Supro col canale lead. Un ampli tanto bello quanto ingestibile in appartamento nonostante i suoi venti watt. Non avendo un master è necessario tenerlo a volume molto basso e sporcarlo alla bisogna con un overdrive ma, in ogni caso a volume “potabile” per l’appartamento non rende nulla in confronto alle sue possibilità ad un volume adeguato.
Ma veniamo al dunque.
Complice la voglia di avere un ampli dalle atmosfere british, ed essendo io un chitarrista che negli anni ottanta ha sempre suonato Marshall, mi ero invaghito dell’idea di trovare la soluzione in uno di quegli ampli commemorativi della marshall da 1 watt possibilmente orientato al sound di un Super Bass che, assieme al JTM45, è quello che preferisco. Contatto il buon GuitarGlory con la speranza di trovare adeguati consigli che mi evitino di fare cazzate dettate dalla GAS o in subordine chiedergli di progettarmi un ampli di infima potenza per suonare in condominio. Ora sorvolo sulla disponibilità e competenza di Lorenzo che tanto qui, in questo forum, non abbisogna di ulteriori conferme e sulle ore di telefonate intercorse che mi hanno fatto capire che non esiste alcun valvolare da un watt che non sia molesto in condominio sia che nessun ampli tipo Marshall Super Bass avrebbe mai potuto suonare decentemente a volumi da condominio, mai. Preso dallo sconforto e dal palesarsi la rassegnazione di vedere il THR10 quale unico compagno di vita da qui in avanti vengo raggiunto da un “…però” detto da Lorenzo; le mie orecchie assumono la fisionomia di quelle del famoso lupo di cui alla celebre novella della bambina di rosso incappucciata e mi metto in ricezione assoluta. Mi si dice che fra le sue produzioni annovera un ampli british style, morbido e con un master particolare e che grazie ad un mirato fine tuning potrebbe aspirare ad essere il candidato ideale all’uso che ne vorrei fare: la Little Bitch, ampli che nonostante i suoi 30/40 watt può suonare bene a livelli di rumore talmente infimi, intesi come attenuati, da sentire suonare perfino le corde della chitarra quasi come se l’ampli fosse spento.
Qui bisogna dire che o ci si fida o non ci si fida ma dato che non ho mai recepito da parte di Lorenzo alcun tentativo di volermi “vendere” qualcosa di suo ho approfondito la questione e ho deciso di commissionarne uno nonostante, con tutta onestà, mi sia stato paventato che dovevo pazientare diversi mesi per veder coronato il progetto del nuovo, per me, ampli.
Beh, che dire, ora che l’ampli è qui da me da qualche settimana posso tranquillamente dire che ne è valsa la pena in tutti i sensi. L’ampli è formidabile e soddisfa appieno i miei gusti ed ha riscontrato anche le mie aspettative. Ho dato carta bianca a Lory per la scelta del tipo di valvole, cassa e relativo tipo di cono con un unico input da parte mia: l’ampli doveva suonare bene a basso volume… e così è stato (ovvio che se lo si alza di volume suona anche meglio eh! L’aria che sposta il cono a volumi importanti, quella mica si può riprodurre a basso volume).
Long story short come dicono gli abitanti della Terra d’Albione ora mi ritrovo in salotto un ampli che mi ha ridato la voglia di suonare a casa senza particolari patemi in quanto da volumi sussurrati o, quando possibile, più alti ma comunque accettabili per le regole della comune convivenza, ho sempre un suono soddisfacente.
Concludo con una carrellata di dati tecnici: valvole JJ sia di pre che di finale (E34L, e non è un refuso) cassa 1x12 con cono WGS Invader 50 watt a 8 ohm. Il tutto condito con un filo di delay (affidato ad un vecchissimo digidelay della digitech) e goduria assicurata. Un difetto? Si , per non apparire un marchettaro uno lo debbo pur trovare e riguarda l’estetica della testata leggermente più larga della sua cassa ma è altrettanto vero che sopito il primo impatto l’occhio si abitua e risulta comunque gradevole.
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