il variac non da alcun danno al trasformatore, fondamentalmente entro certe tolleranze in eccesso (cioè se si vuole alzare l'anodica) non da problemi, mentre nel caso dell'abbassamento è ancora meglio, nessun problema.
i problemi sorgono sul circuito per diversi motivi, ma prima una breve delucidazione.
il variac fondamentalmente è un trasformatore vaiabile che va a variare la tensione sul primario del trafo di potenza.
perchè se metto un 200vac all'ingresso del trafo invece che 230 ho una tensione minore sull'anodica?
semplice, perchè i trafi hanno un rapporto spire fisso tra il primario che si connette alla rete ed il o i vari secondari che alimentano il circuito.
così facendo, prendendo in esempio il caso plexi, si ha un primario da 230vac che riflette una tensione di 350vac al secondario ma solo se si mettono al primarioo i 230vac (poi in verità sarebbero due con presa centrale invertiti di fase ma all'atto dei calcoletti che andremo a fare non importa).
se noi mettiamo 200vac la storia cambia.
il rapporto spire è di 350/230=1.52, se noi mettiamo 200v (in uscita dal variac ed in entrata alla presa della plexi) abbiamo una tensione in ac che invece di essere da 350vac sarà di 200*1.52=304vac
le differenze in tensione continua che sono quelle che a voi interessano senza considerare tolleranze correnti di perdita cadute di tensione dovute al carico ecc ecc saranno:
-230vac: 230*1.52=350vac*1.4142=494vdc (poi in realtà il rapporto della Vefficace cioè radicequadra2=1.4142 è inferiore dovuto a tutte le manfrine che ora non consideriamo, ed infatti si è sui 450/460vdc)
-200vac: 230*1.52=304vac*1.4142=430vdc (qui in realtà saremo sui 400vdc o poco più)
dove sorgono i problemi? sui filamenti e sul bias!!!
i filamenti sono da 6,3vac con tolleranze comprese tra il 5 ed il 10% sia in eccesso che in difetto.
se vai a variare con il variac al primario, come per il caso degli avvolgimenti in alta tensione il discorso del rapporto spire è il medesimo anche per i filamenti, dato che 230-200=30 30/230=0.13 cioè si abbassa del 13% il che vuol dire che il filamento risulterà di 6.3/1.13=5,5vac
la cosa più importante è che il filamente serve a ionizzare e caricare/eccitare gli elettroni presenti nel tubo, meno tensione a parità di resistenza del filamento delle valvole sia pre che finali vuol dire meno corrente e quindi meno conduzione, inoltre le curve ed il loro funzionamento sono date in riferimento alla data tensione di filamento entro certe tolleranze, così non si rispettano più.
l'altro problema è il bias, se abbassi al primario anche la tensione di bias sarà minore in termini di valori assoluti, poichè in pratica essendo negativa aumenta, ciò passa dai circa -35 ai -35/1.13= -31vdc
problemi dovuti ad entrambi i due fattori citati:
dato che non c'è un'escursione lineare di conduzione che va a pareggiare/compensare i due spostamenti,
ovvero 1)meno conduzione dovuta a meno tensione di filamento (per tutti i tubi pre e finali) e 2)maggiore conduzione delle finale poichè la Vbias o Vg1k (la differenza di potenziale tra la griglia di segnale ed il catodo, che per le classi AB2 fixed bias tipo plexi è negativa alla griglia e zero al catodo perchè direttamente a massa) presenta un valore più positivo o più prossimo allo zero (-35 è più distante da 0 di -31), quindi maggiore corrente di riposo o di bias.
altra cosa da non sottovalutare è che nemmeno la correlazione di dissipazione è lineare, quindi anche il valore di dissipazione statica Ibias*Vanodica
non viene controbilanciata dalla minore tensione e più corrente e quindi non rispettano l'equazione perchè 4v in più muove molta più corrente di quanta non ne venga abbassata dalla riduzione di 40v sull'anodo.
spero di essere stato chiaro, ma più semplice di così non ce la fo.