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il Nemesis si aggiorna con l'analog dry through e nuovi algoritimi https://www.sourceaudio.net/nemesis-delay-adt.html

Ehm, per un breve periodo quello spazio vuoto è stato occupato proprio da un DD8. Ottimo pedale, per carità, peccato che la differenza con il Diamond in ordine al trattamento del segnale fosse fin troppo accentuata. Di fondo è la stessa ragione per la quale ho dato via il Nemesis.

A me il delay del QL piace molto, soprattutto perché, oltre all'effetto, sembra dare un po' di vigore in più al segnale. Quando l'ho comprato da Fra, in realtà stavo cercando una modulazione, perché per i delay avevo già il Nemesis. Per diverso tempo l'ho usato solo come chorus o flanger, poi ho scoperto il resto, decidendo di conseguenza di vendere il Source Audio, che però mi garantiva qualche preset.

Ho avuto, tra i programmabili, tutti i TC electronic, Eventide Time Factor, Timeline, mi sono fermato a Sourceaudio Nemesis, il Ventris ha meno delay ma dei reverberi in parallelo. Secondo me il rapporto suono, spazio, prezzo ma , soprattutto, programmabilità è ottimo.

5 Boss DD20 2 Boss DD3 2 TC Nova delay 2 Eventide Time Factor 2 Yamaha UD Stomp Boss DD5 Boss DD7 Boss DD8 Boss DD200 T-Rex Replica Onerr DGD1 Ibanez DL5 Sourceaudio Nemesis Artec Analog Delay TC Flashback v1 TC Flashback x4 DOD Rubberneck Wampler Faux Analog Delay Malekko dark Carl Martin Delayla Carl Martin Delayla XL Diamond Quantum Leap Tech21 Boost delay Boss PS3

Per carità, non cerco nulla di esoterico, anche perché non sarebbe comunque alla portata delle mie tasche. Il fine, come dicevo, è quello di completare la sezione drive della board e con essa la board medesima. Poiché per l'high-gain uso il Friedman e per il breakup o light od il Linedrive, mi mancherebbe, non per necessità impellenti, quanto per sfizio, un overdrive intermedio. Non ho in testa qualcosa di ben definito: parafrasando il grande Montale, non saprei dire cosa mi piace, quanto cosa non mi piace. Una questione dirimente è quella logistica: l'ingresso non preventivato dell'Hartman Flanger ha scombussolato un poco i piani, ma non ho alcuna intenzione di abbandonare la Rockboard 3.0 (44x23) a favore di una pedana più grande. Inizialmente, per recuperare spazio, avevo deciso di togliere il Nemesis, pensando di sostituirlo con il Diamond Quantum Leap per i delay dal sapore più retrò e con un altro per il digitale e affini. Ora la riflessione è un'altra: mi conviene dare via il Nemesis, con i suoi suoni validi e le sue funzionalità, per abbinare al Diamond un altro pedale con caratteristiche peggiori? A questo punto propendo per il no. Questo esito ha come conseguenza il fatto che ci siano molti paletti per l'ultimo potenziale pedale, l'overdrive, appunto.

Sacrificando lo switch esterno che uso per il cambio preset del Nemesis, andrei a recuperare spazio per inserire un pedale più grande, purché sviluppato maggiormente in orizzontale. Nonostante sia un'opzione più che logica, non ne sono troppo convinto per le solite seghe mentali.

Cazzate a parte, il punto è questo: vorrei un od a medio gain per completare il trittico con il Linedrive e il Be Od. Allo stesso tempo sto meditando di non vendere più il Nemesis. Se, però, quest'ultimo non dovesse partire, mi resterebbe pochissimo spazio in board per il terzo overdrive: ecco perché dovrebbe essere di dimensioni contenute.

Forse mi sono spiegato mle: il Nemesis non abbassa il segnale, è il Quantum Leap che lo alza.

Nel Nemesis non si può impostare il volume per avere qualche db in più? Se mi calasse il volume non avrei altra scelta che vendere

Questo era già fuori discussione. L'avevo preso per le modulazioni, ora lo amo come delay. Il problema è l'altro delay o meglio, più che un problema, una questione di prospettive. In senso assoluto gradisco molto il Nemesis, sia per le sue funzionalità che a livello estetico ed ergonomico. Il punto è che il Quantum boosta il segnale, per cui quando attivo, invece, il Sourceaudio, a confronto il suono sembra calare. Avevo avuto la stessa impressione anche confrontando il Nemesis con un TC Flashback prima versione.

Il dilemma continua: il fatto che il Quantum leap, quando attivato, dia una botta di vita non indifferente al segnale, mi sta mettendo in crisi con il Nemesis.

Questione delay/ambiente: il Diamond ha più corpo e più volume e riesce a dare una botta di vita non indifferente; il Nemesis ha dalla sua un connubio eccellente tra versatilità e facilità d'uso. A giorni alterni valuto l'opzione riverbero, effetto che mi manca quando non ce l'ho e che uso con estrema parsimonia quando invece è in board: per tradizione i riverberi non mi durano più di qualche settimana. Questione drive: il Friedman Be Od mi sta piacendo assai sia da solo che in combinazione con altri pedali; interagisce molto bene, infatti, con il Linedrive in pre, che gli dà un'apertura sui medio-alti senza scadere in suoni acidi o stradali, e anche con il compressore. Come dicevo, mi mancherebbe un od intermedio. Questione modulazioni: il chorus del Quantum Leap andrebbe molto bene, ma ormai quel pedale per me è sinonimo di delay. Ne evinco che devo trovare un altro chorus/flanger.

Nella mia curiosa sperimentazione (lo so, arrivo tardi …) dell’Iridium, che mi piace sempre di più, ho pensato ad una small board, con pochi ma ottimi pedali, per suonare in cuffia a qualsiasi ora, senza sbattimenti e, chissà mai, se suonasse bene in cuffia, tornare a provare qualche monitor attivo.. un domani. Con Iridium spento inoltre, la pedaliera potrebbe essere usata anche prima di un amp. Effettivamente l’uscita cuffie di iridium è altra cosa rispetto ad Hx Stomp, che, al momento, ho messo da parte, (in anticamera di vendita?). Iridium è settato su “punch” Marshall, con gain sotto la metà, per ora l’IR preinstallato 4x12 Marshall è quello che trovo più adatto rispetto ad altri, anche YA. Ci ho piazzato prima un Be OD deluxe, spinto, molto molto bello, anche se scavatello ed un AT+, di altra pasta sonora, più Marshall di stampo vintage, a mio giudizio. Tra iridium ed i due dist avevo necessità di un un buon delay, ho messo il Timeline, poi, ripensandoci, ho piazzato al suo posto un H9. Risultato terribilmente peggiorativo (e non sono uno che si fa troppi problemi col digitale, degrado di segnale e/o true bypass): H9, seppure in modalità “bypass relay”, spegne completamente l’AT+, che perde in definizione, corpo, brillantezza, botta e tutto il resto. Nel BE OD ho notato meno questo effetto di decadimento del segnale causato da H9, forse perché è più ‘brutale’ in gain, attacco e in ogni senso, ma l’AT diventa proprio un’altra cosa… Il tutto in cuffia. Sono rimasto tuttavia colpito dal ‘degrado’ causato da H9 (anche da spento) che ho in pedaliera dal 2015 e che, fino ad ora, non avevo mai avvertito. Ho deciso di toglierlo dalla catena, in favore del Timeline. Avevo anche pensato di provare, al posto del Timeline un delay Nemesis solo per ragioni di spazio (la pedalboard è una Nano+) ma, constatato che H9 "fa danni" e che pure il Nemesis converte anche la diretta, ….m’è passata la voglia… Qualcuno ha esperienza col delay nemesis in board?

Già detto. via il nemesis e dentro un counter point (non facile ma si trova)

Ho appena fatto una prova per togliermi un dubbio di cui avevo già da tempo il sentore. Ho tolto dalla catena l'RC3 Boss: il segnale migliora in modo decisamente percepibile. Sto avendo anche conferma che, al netto del timbro e dell'effetto in sé, con il Diamond il suono esce più grosso rispetto al Nemesis.

Come dico sempre, le pedalboard sono definitivamente temporanee o temporaneamente definitive. Orbene, coerente con tale assunto, mi ritrovo ancora due o tre spazi vuoti da colmare sulla pedana. Al momento gli ospiti sono questi: TC Polytune 3 mini, Providence Velvet Comp, Burnfx Linedrive 2 (sempre sia lodato Dado!), Friedman Be Od, Diamond Quantum Leap, Sourceaudio Nemesis + Ernie Ball tap tempo per cambio preset e un Boss RC3 che comunque mi riservo di tenere fuori in funzione degli eventuali nuovi arrivi. Sulla scorta delle tipologie di effetti che ho già, direi che potrebbero mancare potenzialmente un overdrive a medio gain, un riverbero e, a seconda se decido di utilizzare il Diamond come modulazione o come ritardo (sto propendendo per quest'ultima opzione...), un chorus/flanger. A tale proposito anche il Nemesis è sub iudice. Bene, sotto con commenti, suggerimenti e, perché no, perculate, tanto si fa sempre pour parler e alla fine della fiera si sa da dove si parte, ma non dove si arriva!

bello il quantum eh? prendi anche il counter point, via il nemesis e sei a posto così

Da qualche settimana ho con me un Diamond Quantum Leap, pedale multifunzione che ho preso per avere una modulazione in board. Pur avendo già scorso le possibilità offerte da questa scatoletta, coerentemente con il fine che mi ero prefissato, mi sono dedicato soprattutto all'algoritmo del chorus, che ho trovato particolare, diverso da tanti altri che ho avuto, ma proprio per questo molto gradevole ed efficace, anche in combinazione con le saturazioni. Questa mattina, invece, prima di uscire di casa per godere di una domenica dal sapore primaverile, ho giocato un po' più a fondo con i delay e... cazzu, cazzu, cazzu! "I must admit that I'm a little bit confused" (cit.): per i ritardi uso già il Nemesis, che oltre a bei suoni, ha i preset, vari algoritmi e tante funzioni interessanti; nonostante ciò sono andato in crisi, poiché dal test comparato ho evinto che il Diamond mi piace un pochino di più come timbro. Dentro la mia testolina di ca**o si è scatenata una miriade di pensieri, tanto che ho cominciato a prendere in considerazione l'idea di usare il Quantum Leap come delay. Tale ipotesi, però, aprirebbe degli scenari inquietanti. In prima battuta, perché dovrei mettermi nuovamente alla ricerca di un chorus/flanger e in secondo luogo perché, per come sono abituato, avrei anche la necessità di un altro delay che abbia almeno un paio di preset e la possibilità di scegliere tra vari algoritmi. That's all folk!

Estate dedicata ai delay. Nemesis, Capistan (per la seconda volta), Starlight, Timeline (per la seconda volta). E una lunga, lunghissima lista. Bene, per ora rimango con il DD8. Ma oggi arriva un DD200 e vedremo. Sarà che ormai ce l'ho da mesi e quindi lo conosco bene, ma trovo che il DD8 sia proprio bello e naturale. Gli unici difetti sono l'impossibilità di cambiare le suddivisioni in modi ragionevoli e le modalità che sono quasi identiche l'una all'altra, con una leggera variazione di eq e poco altro. Tape e BBD suonano quasi identici. Al tap tempo mi ci sono abituato. Mi ha stupito in negativo il Timeline. Lo ricordavo da sbavo e invece non ha un particolare valore aggiunto in termini di suono. Continuo a considerarlo molto ben fatto: i controlli a portata di mano senza dover aprire mille menù, il controllo del tempo "analogico", l'intelligente disposizione degli switch e quando bene funziona quindi la gestione dei preset, ma se dovessi dire che l'algoritmo dBucket suona incredibilmente meglio del DD8, direi una cazzata (ho avuto il Brigadier ben tre volte). Su tutto il resto però rimane uno strumento creativo incredibile, al contrario del limitatissimo DD8. E lo preferisco di molto al Nemesis. Se non scatta chissà quale scintilla col DD200, potrei prendere un Carbon Copy e usarlo in tandem col DD8, vedremo. Rimpiango solo lo Starlight. Lui si, suona veramente in modo incredibile.

Tornando al Nemesis, dopo mesi in cui mi sono focalizzato sull'algoritmo tape, sto riscoprendo il digital, che già al primo impatto mi aveva fatto un'ottima impressione.

Lo conosco e da lui in passato ho già preso qualche pedale. Non ti nascondo che, quando ho letto, l'annuncio, un pensiero mi è passato per la testa, più per la curiosità di sentire quel pedale che per altro. Poi ho realizzato che in primis il Nemesis mi piace, è programmabile e come forma è perfetto per la Rockboatd 3.0 che uso ora.

Dopo diversi mesi di utilizzo posso dire che il Source Audio Nemesis è una bella macchina e che lo sarebbe ancora di più, se contemplasse un display.

@Giorgio: ho appena fatto una prova con il Nemesis a volumi per me decisamente più alti del solito e non ho riscontrato rumori di fondo né fenomeni paranormali.