Vai al contenuto
marco_white

mi facevano tenerezza quelli che preferiscono un DD al Timeline

Recommended Posts

Estate dedicata ai delay. Nemesis, Capistan (per la seconda volta), Starlight, Timeline (per la seconda volta).

E una lunga, lunghissima lista.

 

Bene, per ora rimango con il DD8. Ma oggi arriva un DD200 e vedremo.

Sarà che ormai ce l'ho da mesi e quindi lo conosco bene, ma trovo che il DD8 sia proprio bello e naturale. Gli unici difetti sono l'impossibilità di cambiare le suddivisioni in modi ragionevoli e le modalità che sono quasi identiche l'una all'altra, con una leggera variazione di eq e poco altro. Tape e BBD suonano quasi identici. Al tap tempo mi ci sono abituato.

Mi ha stupito in negativo il Timeline. Lo ricordavo da sbavo e invece non ha un particolare valore aggiunto in termini di suono. Continuo a considerarlo molto ben fatto: i controlli a portata di mano senza dover aprire mille menù, il controllo del tempo "analogico", l'intelligente disposizione degli switch e quando bene funziona quindi la gestione dei preset, ma se dovessi dire che l'algoritmo dBucket suona incredibilmente meglio del DD8, direi una cazzata (ho avuto il Brigadier ben tre volte). Su tutto il resto però rimane uno strumento creativo incredibile, al contrario del limitatissimo DD8. E lo preferisco di molto al Nemesis.

 

Se non scatta chissà quale scintilla col DD200, potrei prendere un Carbon Copy e usarlo in tandem col DD8, vedremo.

 

Rimpiango solo lo Starlight. Lui si, suona veramente in modo incredibile.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Per me il DD500 è un pedale estremamente ben riuscito. Suona bene ed è facilissimo da settare e gestire dal vivo.

 

Personalmente uso 2 delay, uno per fare un pò di coda e uno per fare ambiente, e mi piace averli sempre a disposizione. Però i delay mi servono in tre situazioni, una band con cui il delay va davanti all'ampli, una con cui va dopo i pedali di guadagno, uno per l'acustica che va diretta nell'impianto. E così, con tre banchi accessibili al volo ho risolto.

 

Gli manca la magia dello skreddy ma pazienza. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 hour ago, *juanka78* said:

Marco, hai necessità particolari per quanto riguarda il delay?

 

no. Però è un effetto dove mi deve scattare subito la facilità nel suonarlo. Di base uso un analogico a 400ms circa con 4-5 ribattute e il mix basso. Potrei fare tutto solo con questo suono.

E' però fondamentale che non ci siano ribattute a far casino con quello che si suona. Per dire, la prima ribattuta presente e brillante del DMM, e di alcuni suoi cloni, non fa per me. Non devo fare gli U2. 

Con alcuni pedali questo problema lo si supera grazie al mix, tipo il dBucket del Timeline che è identico al Brigadier. Può suonare ritmico alla The Edge, o morbido. Con altri il suono è scuro in partenza e non da fastidio, vedi Carbon Copy. Oppure ce ne sono che rispondono alla dinamica e le ribattute si fanno sentire solo quando si picchia di più. E credo questa la ragione per cui suono così facile col DD8.

Mi sto rendendo conto che non mi piacciono delay troppo ruffiani con le code smarmellate. Il Timeline ad esempio ha il controllo "smear" sull'algoritmo digitale che fa proprio questo.

 

Tuttavia, con lo starlight mi sono divertito a tirare fuori suoni che non sapevo nemmeno mi sarebbero piaciuti. Ci ho passato ore a fare delay che mi hanno portato a suonare una ritmica o un arpeggio o un pad. Intendo questo quando parlo di strumento creativo. Qualcosa che ti dia lo stimolo a provare nuovi suoni e nuovi modi di suonare.

Il Timeline può farlo, ma c'è il bisogno del software. Se deve essere uno strumento così evoluto c'è bisogno di sapere quali sono i settaggi dei preset, per modificarli e capire cosa si è fatto.

Trovare un suono figo, salvarlo, e non poterlo rimodificare non mi interessa.

L'ideale sarebbe avere i led intorno a ogni potenziometro, come il Kemper. E per collegare il Timeline va presa la scheda midi apposita, perché non funziona con tutte. Cosa che trovo il limite più fastidioso dello Strymon.

L'Iridium ad esempio ha una funzione che mi piace, e magari ha anche il Timeline e non me ne rendo conto. Fai il tuo preset. Eri stanco o suonavi da troppo, il giorno dopo ti rendi conto che hai messo troppo gain o pochi bassi. Di fatto ti tocca re-iniziare da capo se nel frattempo hai spostato i controlli, ma l'Iridium cambia colore del led quando torni col potenziometro sopra al valore che hai salvato. Non è immediatissimo, ma almeno hai un punto di partenza, puoi rimettere i potenziometri li dove ti piacevano e cambiare solo quello che volevi cambiare, e poi risalvare. Parecchio sbattimento per uno a cui non piacciono i menu o dover usare un telefono per divertirti con un pedale e a cui piace l'interfaccia analogica, con i potenziometri che fanno quello che vedo. 

Per questo apro alla possibilità di un secondo delay.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Io a livello di suoni al momento continuo a trovare l’Echosystem superiore a qualunque altro delay multifunzione presente sul mercato. Ha una sola grossa, enorme pecca secondo me: la mancanza di uno schermo. Uno schermo avrebbe permesso una navigazione più semplice, avrebbe permesso l’impostazione in millisecondi o bpm se necessario, avrebbe permesso di nominare i preset…insomma, si riduce tutto a quello, la mancanza di uno schermo. Ma come suoni io ancora adesso non sto sentendo di meglio, manco in pedali recentissimi.

  • Like 2

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ma i suoni son fatti, non credo che ci si possa inventare chissà cosa. Vanno ancora alla grande rack digitali di 30 anni fa, delay tuttofare di 15 o analogici come 50 anni fa non si riescono a riprodurre. E tanti ancora cercano il DD2.

 

Quello che cambia sono le interfacce e i sistemi di gestione. Ci pare avanzato il midi, che penso avrà almeno 40 anni.

Cosa che comunque non cerco, mi piacciono i pomelli, odio dovermi interfacciare con un qualche device esterno per gestire i suoni e i preset. Altrimenti avrei tenuto il Kemper tutta la vita.

Per questo tanti di questi super delay li ho messi in vendita nel giro di poco.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Mah, io ho avuto 4 delay a pedale in tutta la mia vita, e tra questi 4 uno è con me da almeno 3 anni. Per iniziare ho avuto l'akai headrush, delay digitale carino con il looper, carino e niente più anche quello. Poi ho avuto un boss dd3 japan analogman, bel pedale per quanto lo pagai (tipo 80 euro 8 anni fa) e rivenduto come un cretino perchè mi servivano soldi. Quando ho ripreso a suonare nella mia vita (con il gruppo attuale che ho dal 2017) ho preso un brigadier. Bel pedale, MA il suono nel mix della band spariva proprio. Da solo era stupendo, iniziavano a suonare gli altri e spariva. Venduto con un mix tra vergogna (perchè non mi piaceva un pedale strymon quando TUTTI usavano strymon) e soddisfazione (per averci guadagnato money dalla compravendita) ho fatto spazio ad un delay che ho acquistato appena uscito, dopo essermi visto e ascoltato le recensioni di 8000 pedali delay analogici. Il DOD rubberneck.

E' uno dei pochissimi pedali che:

non credo venderò,

è rimasto con me veramente a lungo

appena provato con la band ho pensato "questo da qua non scappa!".

 

Un pedale secondo me sottovalutato da molti, ha delle features che il 99% dei delay anal a pedale non hanno. Poi il segreto sta nell'interazione tra mix e repeat, e tra gain e tone. Ti sei scocciato del delay sugli assoli? Cambi alla pene di segugio questi 4 pomelli e ti torna la voglia di usare il delay pure nel latte la mattina. Inoltre con la funzione rubbernecking puoi fare casino in maniera artistica. Mi ricordo circa un mesetto e mezzo fa a delle prove in cui ci siamo messi ad improvvisare, è uscito un caxxo di pezzo stratosferico con delle parti ambient in cui usavo questa funzione veramente fighe. Per me delay definitivo, lo so è la ottantesima volta che lo dico. Passo e chiudo.

 

 

 

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il 30/8/2022 at 13:08, marco_white dice:

 

 

L'Iridium ad esempio ha una funzione che mi piace, e magari ha anche il Timeline e non me ne rendo conto. Fai il tuo preset. Eri stanco o suonavi da troppo, il giorno dopo ti rendi conto che hai messo troppo gain o pochi bassi. Di fatto ti tocca re-iniziare da capo se nel frattempo hai spostato i controlli, ma l'Iridium cambia colore del led quando torni col potenziometro sopra al valore che hai salvato. Non è immediatissimo, ma almeno hai un punto di partenza, puoi rimettere i potenziometri li dove ti piacevano e cambiare solo quello che volevi cambiare, e poi risalvare.

Anche il Timeline ha questa cosa del led, mi pare di ricordare che il potenziometro torna verde quando torni sulla quantità settata nel preset salvato.

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Anche il Timeline ha questa cosa del led, mi pare di ricordare che il potenziometro torna verde quando torni sulla quantità settata nel preset salvato.

Provato, si, è come scrivi.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

quella serie Digitech erano bellissimi, l'Internet se ne è accorto tardi e ora viaggiano su cifre esagerate. Ho avuto il tremolo sicuramente, ma forse anche altro, non ricordo. Anche il reverbero, con algoritmi Lexicon, lo riprenderei volentieri. L'Obscura dicono sia l'erede del DL8.

Ho fatto nottata con il DD200. Può suonare (quasi) identico al DD8. Tra i due è molti diverso il mix, il 200 è molto, molto più presente. 

Il 200 dalla sua ha il tono, indubbiamente utile. Il controllo "param" sull'analogico è quasi inutile, su altri algoritmi fondamentale. Tipo il tape del DD8 è uguale all'analog, ma più chiaro, sul DD200 acquista invece senso perché decidi le testine. La modulazione del 200 è bella, poco invasiva, poco shiftata nel pitch. Leggera, a me piace, di solito le modulazioni le tengo sempre a zero.

Tra i due credo cambi il buffer. Parliamo di inezie, pippe vere, il 200 pare più gonfio, l'8 sembra non cambiare nulla.

Il DD8 ha dalla sua l'estrema semplicità d'uso. Ma alla fine gli algoritmi suonano similissimi tra loro, ha un suono e qualche variazione.

Il DD200 parte da lì e aggiunge caratteristiche da delay di fascia alta. Direi semplice nell'uso anche lui, ha solo tre difetti.

Il controllo del tempo è ridicolo con quegli scattini, per passare da 800ms a 300ms ci metti una vita, meglio fare con il tap tempo.

L'effect level è troppo, va tenuto molto basso.

Non c'è modo di sapere quali valori hai salvato in un preset (almeno credo).

 

 

 

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il 4/9/2022 at 11:43, marco_white dice:

quella serie Digitech erano bellissimi, l'Internet se ne è accorto tardi e ora viaggiano su cifre esagerate. Ho avuto il tremolo sicuramente, ma forse anche altro, non ricordo. Anche il reverbero, con algoritmi Lexicon, lo riprenderei volentieri. L'Obscura dicono sia l'erede del DL8.

Ho fatto nottata con il DD200. Può suonare (quasi) identico al DD8. Tra i due è molti diverso il mix, il 200 è molto, molto più presente. 

Il 200 dalla sua ha il tono, indubbiamente utile. Il controllo "param" sull'analogico è quasi inutile, su altri algoritmi fondamentale. Tipo il tape del DD8 è uguale all'analog, ma più chiaro, sul DD200 acquista invece senso perché decidi le testine. La modulazione del 200 è bella, poco invasiva, poco shiftata nel pitch. Leggera, a me piace, di solito le modulazioni le tengo sempre a zero.

Tra i due credo cambi il buffer. Parliamo di inezie, pippe vere, il 200 pare più gonfio, l'8 sembra non cambiare nulla.

Il DD8 ha dalla sua l'estrema semplicità d'uso. Ma alla fine gli algoritmi suonano similissimi tra loro, ha un suono e qualche variazione.

Il DD200 parte da lì e aggiunge caratteristiche da delay di fascia alta. Direi semplice nell'uso anche lui, ha solo tre difetti.

Il controllo del tempo è ridicolo con quegli scattini, per passare da 800ms a 300ms ci metti una vita, meglio fare con il tap tempo.

L'effect level è troppo, va tenuto molto basso.

Non c'è modo di sapere quali valori hai salvato in un preset (almeno credo).

 

 

 

il fratello grande DD500 ha il software, immagino sia utilizzabile anche col 200

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

You need to be a member in order to leave a comment

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×