Ormai sappiamo tutti cosa fa questo pedale, se ne parla da un mese buono e io non mi dilungherò a descrivere le caratteristiche bensì a fare la cronaca di due ore belle fitte passate a spippolare e a perdermi in questi suoni così familiari eppure difficili da ricreare con i pedali odierni.
La prova è stata eseguita con l'Esquire nel Matchless Lightning, settato clean.
Qualsiasi effetto riprodotto dal Deco non è canonico, non suona come siamo abituati ad ascoltarlo.
Il Chorus e il Flanger che sono cose che solitamente non reggo hanno un carattere così naturale e musicale, sporco ed impreciso che sembra sul serio di ascoltare un suono registrato su nastro.
Lo stesso per i ritardi, lo slapback così bello, profondo e tridimensionale non l'ho mai sentito riprodotto da un pedale, è come se il pedale canonico riproducesse quel determinato effetto ma offrendo una sua interpretazione, mentre il Deco va diretto al punto, il nastro suona così, c'è poco da interpretare.
E così è per tutti gli effetti che riproduce.
Gli puoi sommare delle modulazioni extra di varia entità ma non vai a snaturare, anzi, vai ad aggiungere ulteriori caratteristiche coerenti con il suono originale.
Flanger, Chorus, Slapback ed Echo sono tutti a disposizione ruotando il Lag time, con il Blend si regola il bilanciamento tra i due banchi, e il Wobble aggiunge modulazione all'effetto.
Lo switch Blend type non ho capito bene cosa va a simulare ma in modalità slapback e tape echo aggiunge una ribattuta.
Si perchè non si tratta di un delay in cui ti ci perdi, un tappetone che va a sommare nota su nota volendo all'infinito.
No, qui le ribattute al massimo sono due, ma per i soli, gli arpeggi o gli accordi singoli non ho mai sentito ne la mancanza di altre ripetizioni ne una nota fuori posto che andava a cozzare contro l'altra creando il marasma a cui siamo abituati.
Suona come quell'echo perfetto che abbiamo ascoltato su qualche disco e che non si riesce mai a simulare perchè si finisce irrimediabilmente nel caos.
La sezione Tape saturation è un'altra sorpresa, non suona come un overdrive o un boost eppure può fare entrambe le cose, puoi sporcare leggermente il suono o andarci giù pesante, il suono risulta sempre naturale, vero, presente sotto le dita, dalla dinamica perfetta, lo voglio assolutamente sperimentare in gruppo per vedere come se la cava.
Alla lista di cose da fare ci sono le regolazioni secondarie, lo switch delle modulazioni che se tenuto premuto parte un flanger come succedeva con le ribattute nel Capistan e chissà cosa altro.
Come filosofia è simile a quella del Flint, come utilizzo forse è più complesso da studiare e sfruttare, ma c'è da dire che non sono riuscito a farlo suonare male in tutti i settings.
Queste sono le mie impressioni a caldo, durante la prova non ho sentito la necessità di affiancarlo al Capistan proprio perchè a ripetizioni è notevole di suo e non sentivo la mancanza di altro.
Affiancarlo al Flint invece mi attira veramente, insieme saranno una coppia perfetta in grado di replicare 60 anni di musica.
Aggiungerò altri commenti appena me ne verranno.
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