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Event Horizon

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  1. Esatto. Prima c'erano, in ordine di costi, le Mexico standard, le Classic, le Classic Player e poi sono arrivate le Roadworn. Sopra c'erano le USA standard e poi si saliva. Ora la situazione è un po' cambiata. Le Mexico sono salite di livello (e di costo) e arrivano a superare i 1000 euro. Le Classic Vibe e Vintage Modified hanno innalzato qualità e costi e si posizionano circa dove prima stavano le Fender Mexico. Parlo a livello spannometrico eh, poi ogni modello fa storia a sé. Le Mexico erano la migliore alternativa a una USA fin quando costavano il giusto (sui 400 le standard e sui 500 le Classic) e fin quando non c'erano le varie Squier Vintage Modified e Classic Vibe. Oggi, dovessi prendere una strato/tele, andrei su una di quelle due serie di Squier. Oppure cercherei una vecchia messicana. Ma occhio ai prezzi. Io nel 2008 pagai 500 euro tondi tondi per una Strato Mexico Classic nuova di negozio. Se ve le fanno pagare più di 300 euro non valgono la pena. La verità è che a me piacevano le Highway. Ve le ricordate? Strato e tele USA ma meno costose per via della vernice più cheap e dell'assenza del case. Fu un esperimento fallimentare dal punto di vista commerciale, ma erano chitarre belle. Manico fantastico e come spec e suoni il giusto mix tra vecchio e moderno. Ottimi strumenti. Avevo una tele Higway che suonava da paura, ma la vendetti stupidamente perché ero giovane e deficente (e negli anni tentai pure di ricomprare cercando invano di rintracciarla, ma vabbé...). Solo che, PD, nel 2006 costavano 700 euro nuove e su mercatino oggi (le poche che si trovano) te le fanno pagare anche 750...ed erano strumenti molto snobbati 12 anni fa... Certe volte noi chitarristi sappiamo essere dei mentecatti mica da ridere...
  2. Allora, recentemente di eko ne ho provate diverse, sia stratoidi che stile les paul. Una simil les paul l'ho anche presa da usare per i miei esperimenti. Sono chitarre economiche ma oneste. Suonano e si lasciano suonare con piacere. Dei buoni muletti, insomma. Sono una più che valida alternativa alle Squier e alle Epiphone (almeno alle serie più economiche). È chiaro che con un buon setup, un cambio pickup e un ritocchino al ponte migliorano e, volendo, ci puoi pure suonare a livello professionale. Però, anche andando sull'usato e sul massimo rapporto q/p per i vari pezzi (per dire, su una Eko non monterò dei Van Zandt, ma magari dei Tonerider), si parla di almeno 300 euro di upgrade considerando materiale e liutaio. Più 150-200 che costa la chitarra, sei già sui 500. A quel prezzo ti esce una fender messicana usata, oppure una squier classic vibe. Ti avanzano pure i soldi per il setup e hai uno strumento di un altro livello sia di suono che come rivendibilità. Può aver senso prenderla, usarla come muletto e, negli anni (aspettando svendite e occasioni o usando materiale rimasto nei cassetti), upgradarla piano piano. È stata un po' la mia idea quando ho preso la eko les paul. Ma prenderla nuova e spenderci subito 300 euro di upgrade no, in tal caso meglio prendere altro.
  3. Niente, in sostanza non ho (per ora) più gas per comprare altra roba, quindi mi viene la scimmia da upgradare quello che ho. Al momento sulle due JM uso tremoli Fender. Mi piacciono come escursione, come "durezza" e (con un paio di accorgimenti) sono molto stabili nell'accordatura. Il problema è il sistema di ancoraggio della leva che, semplicemente, non esiste. O la infili violentemente spingendo, ma poi rimane scomoda da riprendere, oppure la lasci lasca, ma rischi che cada. Bella merda. Esiste un tremolo per Jazzmaster che non abbia questo problema con la leva? Tipo, qualcuno ha provato il tremolo Mastery? Dal sito non si capisce che sistema usino per ancorare la leva. Possibile che non sia venuto in mente a nessuno alla Fender, con le reissue, di inserire un sistema a vite come quello delle stratocaster? Grazie!
  4. Grazie ragazzi. A quanto pare dipende molto dai gusti e dal tipo di pickup in generale. Mi sa che andrò di 5 al ponte e al manico magari un 2. Se qualcuno ha altri feedback è il venvenuto!
  5. In un recente video Varini diceva che per portarsele in tour ha dovuto cambiare il ponte (o solo le sellette, non ricordo) e i pickup. Ha invece lasciato su le meccaniche stock. Così dice almeno, ma Varini non mi pare il tipo che ha bisogno di dire cazzate per tirar su due lire in più di commissioni... Se il manico ti sembra duro da suonare fai un giro da un liutaio bravo. Tante volte un buon setup e una rettifichina risolvono il problema. Comunque, nella fascia economica, le eko hanno un rapporto q/p pazzesco.
  6. Eh porcodd...hai tirato fuori un pezzone. Peraltro i Pink Floyd che mi smuovono dentro sono questi.
  7. Le mie chitarre principali sono due jazzmaster. Una volevo equipaggiarla con un set di humbucker. Sono diversi i produttori che propongono humbucker jazzmaster-sized senza necessità di scassi o modifiche al battipenna. In particolare ho adocchiato i Creamery. Ho un set di loro pickup per tele e suonano molto bene. Il tipo offre la possibilità di scegliere tra Alnico 2, 3, 4, 5 e anche altro se non erro. In generale a me piacciono gli humbucker con output moderato o comunque non spinto, ma che tengano botta se usati su una distorsione anche moderna. Insomma, pickup che siano belli dinamici, aperti sulle alte e senza troppe basse ma che diano un minimo di versatilità. Posto che probabilmente incide più il progetto in sé che la lega utilizzata, a parità di pickup, che versione di Alnico è più indicata? Da quello che leggo in rete sembrerebbe che un Alnico 5 al ponte e un 3 al manico possano darmi quello che cerco, ma si legge davvero tutto e il contrario di tutto... Perdonatemi se ho scritto vaccate assurde od ho fatto domande idiote, ma sui pickup non mi sono mai fatto troppi problemi e ho quasi sempre usato quello che trovavo (tranne la tele su cui ho provato di tutto), quindi la mia cultura è assai scarsa.
  8. Il solo di Frusciante su "I Could I Have Lied". La parte solista col delay su "Airbag" dei Radiohead prima dell'ultimo ritornello.
  9. Piglia un Buggy Fuzz di Mr T. Usato si trova sul centone e suona da paura. Non farti spaventare dall'assenza di controlli, suona giusto così com'è. L'ho comprato per noia giusto per giocare e alla fine, nel progetto di inediti, è diventato la mia distorsione principale. Ruvido, grintoso, grosso, dinamico, esalta le caratteristiche della chitarra. Simile (non uguale) come pasta al T-fuzz. Quest'ultimo ha più riserva di gain ed è più versatile, ma il Buggy buca meglio il mix e suona bene appena lo attacchi, mentre il T-fuzz va un po' capito, non è semplice da settare (li ho entrambi). Tuttavia mi sento di appoggiare e spingere la soluzione proposta da @nova
  10. Ecco, questo è estremamente interessante.
  11. Pienamente d'accordo. Difatti nel 99% delle volte sul mio suono (che io usassi ampli o modeler) i fonici intervengono pochissimo. Probabilmente è così perchè, sin da quando ho iniziato a muovere i primi passi, sono stato educato (e anche cazziato) dai compagni di band più esperti a ricercare il suono "utile", più che il suono "bello" (che poi alla fine le cose vanno di pari passo...). A sto giro è andata così. Non mi sento di dare addosso al fonico. Forse il ragazzo voleva sperimentare, forse il non poter usare il suo 57 davanti al cono l'ha portato fuori dalla comfort zone oppure, banalmente, era la sua serata storta (come capita a tutti noi ogni tanto, sia sul lavoro che nella musica).
  12. Metti una decal con logo personalizzato. Personalmente non mi disturba se uno mette la patacca Fender su una chitarra assemblata (o su una Squier, come fanno in tanti). Ognuno fa quello che gli pare. Però già di suo la strato è uno strumento ben poco originale, "ce l'hanno tutti". Almeno sulla decal io preferisco dare un piccolo tocco di originalità per renderlo più "mio". Io ho 4 chitarre assemblate e uso queste decal: https://www.rothkoandfrost.com/decals-c1 Ci sono i loro font tra cui puoi scegliere per creare una tua scritta personalizzata. Puoi anche inviare i vettoriali con il logo fatto da te. Poi, se sei nelle canne e non hai idee, hanno tutti i font Fender e Gibson fedeli ai vari modelli ed epoche. Rapidi e precisi nella spedizione, decal carine e facili da applicare. PS: certo, piuttosto che certi loghi inguardabili di certi artigiani...forse a quel punto meglio una patacca Fender, ahahah
  13. A rigor di logica avete ragione. Non tutti i fonici erano d'accordo sul risultato. C'è chi mi ha detto che era meglio un modeler di un 57 piazzato di fretta, ma uno mi ha anche detto "guarda, il suono è diverso da un ampli vero. Non meglio o peggio ma diverso". Però tutti erano concordi nel dirmi che il risultato era più che buono e, soprattutto, che gli semplifica la vita. È vero che se non sai microfonare ed equalizzare l'ampli viene una merda comunque. Però è il minimo sindacale per un fonico, ecco. Si, forse sarebbe venuta una merda comunque. A sto punto meglio usare la Boss e mettermi l'anima in pace che in questi casi avrò un suono demmerda, almeno mi evito lo sbatti di portare l'ampli.
  14. Da un paio di mesi suono dal vivo con la Boss Gt1000. A detta di fonici, spettatori e riascoltando le rec, ho sempre avuto un buon suono. L'altra sera invece avevo un suono veramente dimmerda. Locale noto nell'hinterland milanese. Il fonico appena vede la Boss storce il naso. Dice che non gli piace lavorare coi modeler e insiste per farmi usare l'ampli di backline. Con educazione rifiuto l'offerta anche perché, giorni prima, avevo avvisato che sarei entrato direttamente nel PA con un sistema digitale. Tuttavia il ragazzo era visibilmente contrariato. Arriva il mio turno durante il check e sento il fonico che pasticcia a lungo con eq, filtri e fasi. Di solito i fonici fanno pochi ritocchi di eq sul mio suono (mi confronto spesso coi fonici a fine check). A sto giro invece ci è andato pesante. Durante il live dalla spia sento uscire davvero la merda a spruzzo, manco stessi cagando davanti a un ventilatore. A fine live parlo con alcuni amici musicisti che mi confermano questa sensazione. Morale: bello il digitale, ma meglio tenere in casa un combetto 1x12 per ogni evenienza. Che se il fonico è scarso, con un 57 davanti al cono è dura sbagliare... Se tornerò a suonare in questo locale (o con questo fonico), so che dovrò portarmi l'ampli.
  15. Ho sia custodie rigide che morbide. La mia best practice è: Ssono da solo e devo portar le chitarre in giro, gigbag. Se siamo tutta la band in macchina e devo schiacciare la chitarra assieme a tutto, custodia rigida.
  16. Non ho mai provato il ghs e mi state mettendo curiosità. Confermo le vostre impressioni sull'OCD. Pedale fenomenale, ma per i lead liquidi gli manca qualcosa. Dei pedali che ho avuto, secondo me il Riot va bene. Però il Double Decker se lo mangia e se lo caga onestamente. Per le parti lead anni 80-90 il secondo canale è spettacolare. Poi ti dó una soluzione low cost che probabilmente conosci già bene. In casa ci può far storcere il naso, ma Nel mix di una band rock, con due chitarre, su un palco, per i lead rock 80s e 90s, ci sono poche configurazioni che funzionano meglio di un Boss SD1 che boosta un Rat... Un altro pedale che costa come una pizza+birra ed è abbastanza sottovalutato è il Marshall Guv'nor.
  17. Oggi sono passato in negozio e ho provato di tutto. Tokai, Ibanez, Epiphone... Devo dire che non sono male. Soprattutto le Tokai. Se non fosse per quella paletta ignominiosa, anche le Epiphone son buone. Poi ho provato una simile 335 Ibanez che suonava un gran bene. Tuttavia, tra tutto, alla fine mi sono portato a casa una Eko. Considerando il prezzo, è ottima. È cinesissima, non ci piove. Però suona onesta, il manico è buono, i tasti sono posati e livellati bene (nessun problema di buzz o altro) e il playing è ottimo. Avevo messo in conto di cambiare ponte e meccaniche ma, onestamente, non c'è bisogno: tiene bene l'accordatura. I pickup sono stati una piacevole sorpresa. Sono un po' sparati come output, ma sono aperti e dinamici. Non li cambierò. La tastiera era secca come la figa di una suora, ma è bastato un cambio corde e una bella passata di olio per risolvere. Gli unici nei dove si vede il cinesume sono il capotasto (in plasticaccia) e, soprattutto, l'elettronica. Il volume non è male, ma il tono non risponde benissimo. Forse sono le uniche due cose dove si sente bisogno di un upgrade. Però stiamo parlando di una chitarra che costa meno di un pedalino boutique. E poi parliamo davvero di interventi da poche decine di euro (che ogni tanto sono tristemente necessari anche su strumenti di ben altre fasce di prezzo). Insomma, promossa. Non la prenderei come chitarra principale, però è uno strumento onesto, da battaglia. Per quello che serve a me (avere una chitarra dal sapore di les paul senza spendere molto), va benissimo. Se vi serve muletto dal buon rapporto qualità prezzo, provate queste eko. Sinceramente, per uno che deve iniziare, smetterò di consigliare Epiphone e Squier... In rete leggo che queste chitarre hanno problemi di setup e di livellamento dei tasti. Io ne ho provate due in negozio e non ho riscontrato queste cose, però magari sono stato fortunato o è il negozio che ha provveduto a metterle in bolla. Il consiglio è di provarle prima. Comunque un minimo di setup l'ho dovuto fare, maa niente di drammatico, solo operazioni di routine. Giusto un'oliata alla tastiera, un quarto di giro di truss rod e un piccolo ritocco all'intonazione. Stop.
  18. Ripeto, io mi son fatto fare un bufferone custom molto figo (permette di avere un buffer in ingresso e uno in uscita dalla pedaliera, entrambi disattivabili, con footswitch mute e uscita tuner). In casa risolveva e tutto, ma dal vivo l'ho portato una sola volta. Poi mi son reso conto che, nel mix e nel casino, non cambiava quasi nulla, sicché stop. C'è l'ho ancora nel cassetto, se volete sperimentare fatemi un fischio che ve lo tiro dietro a pochi soldi. Magari in studio ha più senso un coso del genere...ma in studio la risolvi facile usando un cavo il più corto possibile e attaccando un pedale alla volta... Il colpo di grazia è stato quando ho cominciato a uscire quasi solo con ampli pulito + pedali. Non uso mai il clean dell'ampli, ho sempre almeno un pedale acceso (un pedale acceso fa da buffer). Anzi, ho sempre almeno un OD/Distorsore/Fuzz acceso, quindi stanno pure vicini alla chitarra. Ergo del buffer non me ne faccio una minchia...
  19. Eh allora vai tranqui. Io pure con 4 pedali in croce a casa sentivo una netta differenza. Ha ragione @Greg. Se sei abituato a suonare sempre con chitarra e cavo e poi passi a 2 cavi strumento + 2 patch + 3 pedali (di cui uno a quanto pare con un bypass non eccelso), avoja se in casa senti differenze. Per me, anni fa, fu lo stesso. Poi in sala prove, appena i volumi salivano e il batterista attaccava, tutte ste paranoie sparivano. Dal vivo non ne parliamo. Tu controlla saldature e contatti. Male non fa. Ma, prima di spendere soldi, ascolta un pirla: aspetta di suonare in sala prove. Potresti non porti più il problema. Poi se in band senti ancora tutta sta perdita di segnale allora ha senso intervenire.
  20. Confermo. Io ero un porco, non cambiavo spesso le corde. Mi decidevo dopo mesi quando ormai il suono era spento. Queste le ho montate a fine luglio e le ho sostituitee settimana scorsa solo perché s'è rotto il cantino, perché come suono avevano ancora vita. Da poco son cambiate le cose e (per motivi su cui non mi dilungo) mi trovo a cambiarle anche una volta al mese sulle due chitarre principali, ragion per cui, a causa del costo elevato, sono costretto a continuare a usare le Fender e le Ernie Ball. Però la qualità della corda è davvero eccezionale. Costano, ma valgono fino all'ultimo centesimo. Appena dietro ci sono le Dogal. Le ho provate e anche quelle durano parecchio, però mi lasciano una sensazione di appiccicume sulle mani che non mi piace. Le Elixir invece restano perfette anche al tatto (a patto di pulire sempre le corde prima di riporre lo strumento, of course).
  21. Nel chiuso della cameretta e affogato di seghe mentali e fisiche, qualche differenza la udivo pure io in situazioni simili, tanto da avermi fatto spendere soldoni in un buffer custom made da paura. Però poi nel mix della band tutto si rinormalizzava, tanto che il superbuffer custom made ora è nel cassetto a prender polvere. Mi sembra molto strano che solo 3 pedali ti diano un problema tale da renderlo udibile anche in sala prove, ecco. Che sia una saldaturina fredda da qualche parte?
  22. Si quello lo davo per scontato Però ci sta. È un suono che ogni tanto mi serve ma non la userei spesso, quindi non ho voglia di investire troppo. Belline, ma hanno un problema: hanno la scala Fender. Quindi per forza di cose non puoi avere quel suono lì.
  23. Barrett è Yaweh. Waters non è che un'icona di Yaweh. Gilmour è l'icona di Dio dopo il concilio di Nicea.
  24. Bel video e bei suoni, complimenti! Quella esquire strilla di brutto!
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