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Bananas

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  1. Direi un bel fuzz germanico come si deve e/o un Belle Epoch e va diretta nelle top board per l'uomo che non deve chiedere mai di RC.
  2. Ragaz vi confesso serenemente che sto DMM fino alla versione 2000 TBP col magic mojo sa il cazzo, così a naso, alla fine se li beve un po' tutti Tonal Recall compreso. Giusto lo Skrecho guarda, per la sua modulazione unica. Poi chiaro, se ami l'Echorec al momento Boonar e se ami l'Echoplex al momento Belle Epoch. Gli originali restano un altro film ovviamente, mentre il DMM almeno è lui, quello vero e non c'hai da cambiare nastri, tamburi, testine...
  3. Gira e rigira il vecchio padellone se ne resta lì nell'olimpo e finisce che rompe ancora le balle un po' a tutti. Direi che merita un 3D dedicato. Anche per fare il punto sulle varie edizioni dall'originale alle reissue vecchie più o meno true bypass. Io voglio un echo/delay solo, bello modulato all'occorenza. Pure se al momento mi sto orientando su Belle Epoch + Boonar visti i miei gusti. Certo il tap tempo è molto comodo in saletta o dal vivo, però il suono è più importante per me. Forse l'unico che mi farebbe propendere per una macchina sola è proprio il vecchio DMM pura se occupa lo spazio di 4 pedali. Scusate i video di Snobel che non è tra i miei provatori preferiti ma questo passa il convento ed è l'unico che fa millemila comparative. Cazzo potevo tenermi il Deep Blue handwired che mi andava benissimo per ambientare e smussare un minimo fuzz e od pure se modulazione zero ma ormai è andato. Figa lo Skrecho però. Se vi va parliamone:
  4. Ah, allora non vale . Per in front intendo nell'amp con le sporcherie ammorbidite prima. Ho provato anche con le sporcherie dopo ma siccome non mi ricordo, riprovo... Però l'effetto con le sporcherie prima è quello che descrivevo su. Certo che se consideriamo le sporcherie a pedale come fosse un amp tirato, il discorso mi torna. Come faceveno nei '70 e come fai pure te porcellona te possino.
  5. Come sempre molto interessante e informativo/formativo. Grazie. Edit: tra l'altro il delay l'ho sempre usato in front anche perchè non ho mai avuto un loop effetti degno sui miei amp. In questo senso il Deep Blue di Mad Professor, che come delay puro magari può non dire molto, ma usato in front mi dava quel suono "giusto" di cui parli. Ammorbidiva le spigolosità dei Fuzz Face sia soli che dentro gli od, garantendo un suono carico, profondo e tridimensionale, con un sustain violinoso rotondo , ottimamente reagente al tocco e ripulendo l'eccesso di sporco fangoso, lasciando tuttavia il carattere aggressivo.
  6. Zia te rassegnati: fuzzF + Ts + BluesB + Klone (mattonella da provare), il tutto dentro Blackface/Plexi original come si deve via Cruz. 3 pot cad. + volume sugli amp.
  7. Eh non lo so mica sai, i nottolini anodizzati orange e i pottini parametrici cacciavitosi sotto suonano da paura. Figa c'è anche il bright cap cut, mica pizza & figs.
  8. Figa se Giorgetto vede il Revival Drive, mette in vendita il Komet Koda ancora prima di comprarlo.
  9. Sicuramente interessante l'Obscura. Si trova nuovo intorno ai 130 Neuri. Per quel che costa in relazione alle feature, direi che non ha molti concorrenti. Peccato che non sembra modularmi abbastanza sboroso caldoso - almeno dai videi del tubo - sennò me lo sarei già accattato. Sarebbe da tenere sempre lì per fare un po' tutto, intanto che giri e rivendi millemila delay scualandri.
  10. Dunque ragaz, a me è piaciuto molto. La musica non è centrale ma fa da sfondo al racconto. Quindi chi si aspettasse megasvisate inedite coi Cream e gli altri resterà deluso. Semplicemente si tratta di lui in prima persona che racconta se stesso al documentarista in "voice off". Il quale ha poi cercato di recuperare tutto il materiale possibile per montarlo sopra il racconto di EC medesimo. Il materiale di repertorio è quello. All'epoca i filmini familiari o tra amici (e che amici minchia!) si facevano in Super 8 o al massimo in 16 o Super 16mm. I rulli erano da pochissimi minuti. E a meno che non si trattasse di prodotti professionali di tipo giornalistico destinati alla televisone, interviste o altro, il più delle volte non c'era neppure colonna sonora. Le macchine fotografiche professionali richiedevano competenze non da poco, dunque si usavano macchinette amatoriali a telemetro con ottica fissa senza nemmeno poter vedere la messa a fuoco. E comuncque ci voleva un botto di luce data la sensibilità delle pellicole. Non c'erano smartphone né telecamerine agili. Peraltro le telecamere fino a metà degli anni '80 e oltre erano a tubi (uno sbatti allucinante per chi le ha usate e sa di cosa si tratta). Non esistevano camcorder e dovevi portarti dietro il video registratore a parte con nastri da un pollice e solo più tardi da 3/4. Tra l'altro la pellicola oggi non è di facile gestione... Anche per le famose session degli Stones in Exile non è che abbondi il materiale filmato. Come per Hendrix e gli altri. Il documentario in sé a me ha molto emozionato e commosso. Racconta la sua storia personale che è decisamente triste e dolorosa e fa a cazzotti con la sua immagine pubblica super cool e apparentemente stronza: il rapporto coi nonni genitori adottivi, con la madre naturale, il padre naturale. Una figlia avuta in giro. Connor e Lory Del Santo, Patty Boyd e George Harrison con sullo sfondo Hendrix, Duane Allman, i Cream e gli altri. Si tratta di una storia di dolore ingestibile, di autonomia, di fragilità, di pudore profondo, di riscatto e di grande talento. Anche se l'anima oggi non è più di moda, chi ancora si ricorda di averne una, probabilmente troverà pane per i suoi denti. A mio parere chi ama pensare a se stesso come un artista, che sia un musicista o meno, dovrebbe vederlo. C'è anche la splendida dedica che gli ha fatto BB King sul palco del Crossroad, che quindi io avevo già visto e ammetto senz'altro anche la lacrimuccia. Coloro che hanno sperimentato esistenze difficili e i più sensibili, si identificheranno con l'uomo più che col musicista. Che è poi anche il senso del documentario.
  11. Visto. Bellissimo.
  12. Io pure, è davvero bella così. Magari metterei solo le plastichine di pot e pup vintaggiose appena un po' ingiallite che sul bianco del battipenna, che lascerei così, risalterebbero per benino dando giusto quel tocco di coolness che aiuta molto il playing quando ti casca l'occhio dalla tastiera al body: sono fonte d'ispirazione per gli sfrisi svisati.
  13. Beh, tutti i reparti da sbavo a mio personalissimo parere. Roba piuttosto culattona sì ma autenticamente funzionale al playing e ai suoni perbacco. Le stesse scelte che farei pure io se facessi attività live ma sopratuttuto se sapessi suonare. Il meglio per i due mondi Fender/Marshall amp - Les Paul/Stratocaster. Nel reparto drive, forse rinuncerei solo al Fat Boost V1 per ragioni di spazio. In modo da tenere certamente 2 Delay. Boonar sicuro poi o Belle Epoch o Replica: certo il Belle è più EP3 ma il Replica c'ha il tap che live serve, mica no. Niente, il resto tutto che ci vuole per forza. Quando l'avrai finita sarebbe davvero bello vederla e sentirla in appositi video e foto, con spiega fondamentale per noi spine apprendiste di cablaggio e alimentanzione. Ti lovvo in pratica. edit: forse aggiungerei solo un octaver super classic (eh sai io c'ho sempre lì in canna quel pelino di Hendrix che non mi molla). edit 2: dai 10 pedali in tutto organizzati bene col wha fuori si può fare... (Figa che bello!)
  14. Interessante. Mi metto in ascolto degli esperti.
  15. Alez invece secondo me dovresti farlo il video sulle scale: penta e incrociate maggiori/minori. Lo spirito molto pratico con cui fai i tuoi video è chiaro e secondo me va bene. Almeno io lo apprezzo. Si capisce bene lo stesso che hai studiato. La maggior parte dei chitarristi ha giusto un'infarinatura di armonia e di leggere a prima vista, ma anche a seconda o terza, non se ne parla proprio. Quando ho cercato di imparare le ritmiche hendrixiane o lo shuflle texano propriamente detto, c'era poco da arrovellarsi con terze, quinte o settime none, c'era piuttosto da capire dove mettere i "diti" e come acquisire il tocco, il feeling, il groove del grattamento controritornato camminato. Cioè proprio gli elementi che mancano a tanti chitarristi scicchettosi ipertencici che dopo 4 battute ti hanno già spappolato i maroni nonostante il gear super culanda. Per esempio il mio maestro di shuffle, un discretamente noto bluesman italiano di cui non faccio il nome, mi trattò come segue: lo contattai su Secondamano (figa una vita fa) per comprare da lui un'American Standard. Giunto a casa sua provai la Strato ebbro arrogantello della mia anima senza buchi e poi gli dissi: la chitarra non mi convince, non ha feeling e suonabilità. Lui mi rispose: no, sei tu ghe non giai lo shuffle. E aveva ragione. Poi la chitarra l'ho presa insime a 5 o 6 lezioni di grattugiamento animico. Alla prima lezione, dopo un quarto d'ora di mie pippe armoniche mi dice: sent, non comicià arrompe i coglioni con le note. Io faccio, tu guardi e poi fai anghe tu. E aveva, ancora una volta, ragione... Ecco un esempio pratico:
  16. Manco io figa.
  17. Ecco Pittorn che ci pensa lui a farvi montare la gas. Per evitare il ban immediato da RC non dirò che il super cheap mojomojo di Tc da 30 Neuri used è gran bel OD. C'avrei una curiosità incontenibile di vedere una fotina dell'ultima main board affettiva mai più senza di @guitarGlory.
  18. E com'è? Ma il pce? Mi ero scordato di dire che a me i fuzz face germanici piacciono violinosi non scoreggioni tanto per. Ho corretto.
  19. TS Vintage Arc Klone BluesB Rattler/Rat vintage style Mattonella doppia Lazy J Jan Ray Fuzz Face germanio violinoso Deluxe Memory Man vintage
  20. Non sarà ora di aggiornare? Con tutta la roba che è uscita e girata eh...
  21. Proprio bella.
  22. Scusa Massiv, ma la Electromatic Pro Jet Gold Top Sparkle ce l'hai ancora? Ti va di parlarmene un po'?
  23. Strabella! Ma cos'è il faves?
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