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evol

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  1. Ma mi spiegate perché non vi è piaciuto o non avete capito il Titan?
  2. Fringe è una delle serie che mi è piaciuta di più in assoluto assieme alla poco fortunata Zero Hour.
  3. Ah restando in tema degli albori del boutique /DIYers ricordo la grande passione di @nova per la trans (non nel senso del transistor) Devi Ever
  4. io ricordo che il Mayo mi piaceva assai. Volevo anche comprarmelo una miriade di anni fa ma poi alal fine presi un Muff Rams head originale (che vendetti qui sul forum).
  5. Un mio amico si è fatto fare un body e devo dire che la qualità della lavorazione e la finitura nitro non hanno nulla da invidiare a prodotti esteri hi-end!
  6. Direi che è proprio figo. Bravo Mr. Matthews perché come sempre fiuta dove va il chitarrista contemporaneo e visto che ormai il suo habitat è dietro al pc penso che questo Big Muff sia il primo di una lunga serie.
  7. Quoto EHX. Il booster costa una miseria e non è niente male. Altrimenti a me piaceva l'Advance Boost Cat Drive: bruttino a vedersi ma rispetto ad un MXR Microamp (che avevo all'epoca come confronto) era un gran boost trasparente e con molto più volume.
  8. Benvenuto! Sarà un onore farti incazzare (e darti del diversamente etero) il più spesso possibile
  9. Non sono eccessivamente brillanti. Direi che da nuove suonano da corde nuove e durano anche abbastanza così.
  10. Le ho usate 10 anni. Per me ottime corde ma in negozio non sempre si trovano con facilità.
  11. Vabbè ma ci sono pure quelle leggere. Poche ma ci sono.
  12. Fiesta Red o Dakota Red?
  13. Ho letto bene ma ti volevo perculare
  14. Fra ma pare che sei te che devi inculare il riccone! Comunque a parte gli scherzi ripeto che chi truffa è da prendere a bastonate ma chi compra pezzi importanti secondo me è imperdonabile che non abbia una cultura su quello che sta acquistando.
  15. Guarda senza pietà anche per i falsari. Però mi chiedo: al suon di un dollaro in più dove siamo arrivati? Agli investimenti o a cercare un suono? Perché moralmente se chi ha la possibilità economica mi dice che vuole una Strato del 59 perché è la cosa più bella che ha suonato ha la mia ammirazione (e invidia). Se lo fa quello perché dice che il trend del vintage è in aumento le mie emozioni nei suoi confronti sono ben diverse.
  16. Da chitarrista e appassionato di vintage dico che se il riccone si prende l'inculata non mi scende nemmeno una lacrimuccia. Se in 30/35 anni siamo arrivati a questi prezzi folli è anche colpa di quella gente che non suona e che fra la chitarra e il quadro o l'auto non fa differenza perché tanto "investe".
  17. Guarda io ho iniziato a bazzicare il vintage verso fine anni'90. Dai racconti di quelli più stagionati di me percepivo come nell'era pre-web era molto più facile taroccare le F e farla franca. La frase detta più volte nel forum "di una chitarra vintage ne facevano 3" confermo che ha delle solide basi di verità. Spesso con la produzione Japan in stile '50 e '60 sia ufficiale (Fender, Squier) che di altri marchi (Tokai, Greco, ecc...) si assemblavano delle partscaster mica male e ci voleva l'occhio e l'orecchio molto sgamato per beccarle. Mi han detto che usavano anche dei manici Jazzmaster originali cambiando la decal per spacciarli come manici Strato o farci il fake. Idem sui comodini (tanto per rispondere al Uillino) si faceva il taroccone della burst in molte maniere. Le "conversion" 1952>1957 passate per originali (e qualcuno ci cascava). Ma esemplare quelli che prendevano le LP Deluxe goldtop del 1968 (manico e body pezzo unico) e ci tiravano fuori una burst che a occhi poco esperti passava inosservata. E sicuramente suonava alla grande perché ci piazzavano i PAF veri e l'hardware vero (che tanto veniva venduto a due soldi all'epoca o cannibalizzato dalle jazzbox). Poi ho visto anche alcune con l'assurda impiallacciatura sul top per simulare il flamed... Anche qui si poteva partire da delle japan. Vi linko un sito molto interessante (Eric Ernest aka Abalone Vintage): https://www.abalonevintage.com/fake_1959_gibson_les_paul_standard_guitars_forgery_replica_bogus_photos.htm
  18. La finitura sicuramente come ha detto Lorenzo. Puoi fare la verniciatura a nitro migliore del mondo ma non sarà mai identica all'originale con 60/70 anni sul groppone. Quindi sì: se ci metti hardware ed elettronica "vere" il falsone puoi anche farlo e tanti ci cascano. Però ad averci tutto il resto originale... Mi viene in mente magari qualche player martoriata con scassi, ecc... però boh. Se @guitarGlory dice che poi alla fine sono state "beccate" qualcosa sarà andato storto.
  19. Il sito è interessante, sembrano dei lavori molto validi. C'è da dire che stai tranquillo che gli esperti di vintage NON li gabbi con una replica fatta così. Le cose su uno strumento sono così tante oltre i legni (hardware, elettronica, pickups, cavetteria, plastiche, decals, ecc...) che se riesci a fare un clone 100% uguale mi sa che è meglio che ti metti a falsificare Gucci e compagnia che ci guadagni sicuramente di più.
  20. Gli strumenti se li procurano in diversi modi. Nel giro vintage (specialmente per chitarre da tanti K) è prassi la permuta o parziale permuta sui pezzi "da novanta". Ovvio che tu chessò hai una Telcaster del 1951 e ti vuoi prendere una Strato del 54 magari vai a pari oppure se ti gasa la Les Paul del 1957 una soluzione con il venditore la trovi. E questa è la fascia alta. Poi ci sono quelli che ti portano in negozio la chitarra vintage del parente e si accontentano del ritiro da negozio (un 40% in meno? di più o di meno? onestamente non lo so) (vedi lo shop UK che ha ritirato una 1960 Burst di recente - mi pare ATB). Poi ci sono loro stessi (i negozianti e il loro staff o collaboratori) che girano e spulciano annunci (mi ricordo di aver letto da qualche parte un tizio che in USA andava a cercare le LP burst fra i vecchietti nei paesini rurali e nelle case di riposo!). Poi ci sono i normali siti come Ebay o Reverb. Loro comprano dai privati e rivendono subito maggiorando il prezzo (che rimane leggermente più alto) oppure aspettano di allinearsi al mercato e poi anche anni dopo mettono in vendita lo strumento. Poi comprano alle fiere. Spesso ho visto Norm di Norman Rare Guitars fare video sul suo canale Youtube dopo che ad una fiera aveva fatto incetta di strumenti. Sul discorso sdoganamenti, ecc... per strumenti presi extra UE non saprei dirvi come si comportano. Probabilmente i prezzi di ritiro giustificano anche queste imposte. Mi hanno anche detto che Guitarpoint è stato comprato da Thomann (ma non ho trovato conferma in rete). Comunque i modi sono tanti. Non escludiamo anche che è un mercato chiuso (non ci sono nuovi inserimenti, quello che circola salvo rari casi è quello) e che i vari prezzi degli strumenti cambiano a seconda di come cambia la richiesta del pubblico. Quindi ogni anno certi strumenti vengono rivalutati e salgono di prezzo e alcuni inesorabilmente scendono.
  21. Generalmente quotazioni giuste per quello che propongono. Tipo se cerchi una "player grade" e loro la hanno il prezzo è più o meno quello del privato ma stai sicuro che ti dicono vita morte e miracoli della chitarra. Se vuoi una chitarra "collector grade" stai sicuro che hanno controllato tutto prima di metterla in vendita. Michael di Yeahman's parla pure italiano ed è molto disponibile. Anni fa da lui ho preso una player grade e di alcune parti non si era accorto che erano state sostituite. Senza che io dicessi nulla mi ha mandato subito un rimborso parziale su Paypal. Anni fa in Italia era molto attivo anche Nino di Realvintage. Ora sul sito ha davvero poca roba ma lui vendeva solo vintage 100% originale, senza modifiche e senza riparazioni. Dipende sempre uno che cosa cerca ma di gente seria ti ripeto ne trovi molta se sai come muoverti.
  22. L'unica cosa su cui io metterei mano è il ponte perché la ruggine in quel punto non fa per niente bene alla regolazione delle sellette. Ne ho recuperati diversi di strumenti col metodo che ho descritto. Certo non è come riportare il tutto a nuovo (e giustamente non avrebbe senso) ma la funzionalità è tornata al 100%.
  23. La premessa è conoscere il vintage. Dopodiché ti assicuro che chi rifila "inculate" viene automaticamente estromesso in tempo zero dal mercato. I negozi seri alla base sono appassionati molto preparati che sanno fare un'analisi approfondita dello strumento che propongono in vendita. Ripeto, forse anni fa uno poteva avere ancora qualche timore ma oggi è tutto cambiato. Guitarpoint oppure Sweetspot passando per Yeahman's o Bee's in A Jar (solo per citare alcuni dealer europei) non si sputtanano per chitarre manomesse per nessuna ragione. P.s. Ho comprato personalmente chitarre vintage da alcuni di questi dealer e da altri negozi in USA dal 2007 ad oggi e penso di avere abbastanza esperienza per sostenre le mie affermazioni.
  24. Ma è una bella testata dai. Perché dici che preferiresti la Mzero? Il power scaling puoi sempre soppiantarlo come un power loader se proprio non ti piace. E comunque secondo me ogni volta che si abbassa bisognerebbe ritoccare l'eq.
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