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ago

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  1. guarda, io ho un Irig Acoustic. L'ho preso usato per una manciata di euro, se non deve essere una roba esoterica e non vuoi intervenire sulla chitarra potrebbe essere una possibilità.
  2. Molti anni fa (25?) ho iniziato la trasformazione di una Aria elettrica in fretless. La chitarra è ancora oggi smontata in una scatola. Errori di gioventù, ma hai pensato con cosa sostituire i tasti che toglierai? Che radius impostare alla tastiera? Altezza del capotasto? Non è proprio la stessa cosa di suonare un basso fretless, intonare è più complicato. Tutte queste domande a cui non ho saputo dare risposta mi hanno fermato ma c’è da dire che 25 anni fa trovare informazioni su queste cose era impossibile, oggi magari trovi il tutorial su YT.
  3. Bella segnalazione Auro! lo cercherò.
  4. Quoto @paolo.axe, su una delle mie due tele ho messo il selettore a 4 posizioni e i due pickup in serie sono molto utili e interessanti.
  5. Secondo me l'aggiornamento della controllabilità degli effetti con il midi è una buona idea. Certo l'idea è un po' gattopardesca ma alla fine se per molti (anche se non per tutti) la qualità già c'è meglio mantenerla e lavorare sull'accessibilità e sul controllo. Capisco che ad alcuni dia fastidio il buffer, a me personalmente no, ma dipende dai suoni e dagli stili. E poi basta mettergli davanti un buffer più musicale ed elimini buona parte dell'impatto di quello Strymon, IMHO.
  6. Io ho l'impressione che l'epoca chitarro-centrica della musica si sia conclusa, ciò non significa che non ci saranno più gruppi che la useranno, anzi, probabilmente diventerà una nicchia, o una serie di nicchie, per orecchie sempre più specializzate. Da un lato ci saranno innovazioni tecniche avanzate e dall'altro torneremo a suoni scarni e ruvidi. Dalla Cina e dal Giappone grandi esecutori, dall'Africa invece suoni più ruvidi ma più emozionanti. Mi sembra di vedere queste due tendenze, e comunque penso che di Hendrix ce ne sia già stato uno (che senso avrebbe dire, ad esempio, ma oggi Cavour non sarebbe più ministro dell'agricoltura; oppure ma se Colombo rinascesse non potrebbe più fare il suo viaggio; mi sembra un ragionamento giusto per prendere i click) e se qualcosa di nuovo dovesse accadere sarà un approccio diverso, magari nella tradizione (come il compianto SRV) ma diverso. Oggi l'America non la si può più scoprire, ci ha già pensato Vespucci, e al povero Cook toccò accontentarsi dell'Oceania. Insomma le cosa non accadono mai due volte e se lo fanno diventano una farsa (Marx docet). Faccio cross-posting e dico che a me piace un sacco Bombino, e la scuola orientale invece un po' mi fa dormire. E dire che andavo, e vado tutt'ora, pazzo per Stomu Yamash'ta.
  7. Cambio in maniera progressiva, un po' come la deriva dei continenti, lentamente ma inesorabilmente. Ogni tanto un terremotino, e allora cambio tutto, ma raramente. Però ho 3 board, con suoni abbastanza diversi (forse 4, se la pigrizia mi molla un po' e mi fa finire l'ultima).
  8. L'Honey-bee è uno degli overdrive più belli che mi sia mai costruito. Il boost sulle medie mi sembra interessante anche se non fondamentale, a mio parere. E comunque Bjiorn è un grandissimo progettista, le sue cose mi stupiscono sempre per semplicità, musicalità e utilità.
  9. scusate, eh, ma la realtà a volte va affrontata di faccia. Nel video originale le corde non sono attaccate al nulla, come si dice e viene fatto credere, ma a due ENORMI tavoli di legno. Non puoi attaccare nulla al nulla, gli occhi vedono, ma non capiscono ciò che si vede. Non è che se il legno, o qualunque altro tipo di materiale, non sta sotto la corda, allora abbiamo un sistema in cui la vibrazione non sia influenzata da nulla. giusto così per dire, il trilemma di Münchhausen sembra sia ancora valido.
  10. mi corrego, pessimi solo quelli di Robea, che di solito mi piace ma qui, boh
  11. mah, forse sarà una questione di gusti o di orecchio ma i suoni mi sembrano pessimi, a differenza di Iridium che invece trovo gradevole e utilizzabile (a casa, poi quando vado in studio e accendo i miei ampli, per quanto proletari, la differenza c'è, ma questo non mi impedisce di divertirmi con entrambi). Non sentite sotto una specie di ravis digitale?
  12. Nickel e sei allergico fa lo stesso, cremina oppure la lasci in cameretta.
  13. però direi Flanger Chorus e Phaser abbastanza "utili" https://guitar.com/rig-diagrams/rig-diagram-robert-smith-the-cure-1996/
  14. Grandissimo! non so dirti cosa portare ma la situazione mi sembra fichissima!
  15. Scusa, non avevo letto bene! Il suono di Robbie mi è sempre piaciuto anche e soprattutto nel periodo pre-Dylan, è un progetto interessante. Provo a cercare anche io uno schemino, chissà! edit: https://www.angeltone.com/RR.htm
  16. ma quindi vuoi spostare il pu di mezzo accanto al quello al ponte?
  17. Che suono, cazzarola!!!
  18. Molto bello lo Sparkle drive, che ha anche un pot per miscelare il pulito e il distorto. Aggiungo l'Alberta, che è praticamente un TS9 e lo trovi nell'usato abbondantemente sotto i 100.
  19. Ti consiglio più il secondo metodo, perché è più veloce e gestibile dal vivo. Fai entrare il looper in una linea e sei a posto. Il secondo metodo è più complesso e ha tutti i rischi del pc. Se invece, per sicurezza, ti fai due Sd card con i campioni sopra sei anche molto meno a rischio sfiga, che purtroppo capita quando uno meno se lo aspetta.
  20. Ho fatto una cosa simile anche io negli anni passati con 2 gruppi diversi: nel primo (circa 30 anni fa) portavamo sul palco direttamente un pc che gestiva tutta la parte elettronica (drum machine, multieffetti delle chitarre, del basso e della voce) e lanciava i sample tra un pezzo e l'altro. Con Cakewalk si poteva creare una specie di song list. Nel secondo caso, pochi anni fa, usavamo un Jamman, quello quadrato con due pedali. Avendo 99 slot avevamo messo i campioni in sequenza e il bassista li mandava all'occorrenza. Alla fine è semplice, con il piede lo lanci quando vuoi. Altrimenti se nel gruppo c'è qualcuno con le mani libere si possono pensare altre possibilità.
  21. direi che 1mm va bene per un uso generale, piuttosto a seconda del tipo di stagno avrai bisogno di temperature diverse. Se lo prendi senza piombo (green) ad esempio, sarà un po' più difficile usarlo, nella mia modesta esperienza chiaramente.
  22. Dipende cosa vuoi fargli fare, se lo metti davanti avrà effetto anche sulle distorsioni, ad esempio, se lo metti per ultimo agisci su tutta la catena del suono e fa anche da limiter. C'è chi ne usa due proprio per questo ma, aggiungo io, dipende anche da che tipo di compressore vuoi usare. Alcuni suonano proprio diversi tra loro, hanno controlli diversi e più dettagliati (ratio, knee, guadagno, durata, envelope ecc). A naso più controlli ha e più lo metti a fondo catena, affermazione imprecisa certamente e non priva di clamorose eccezioni ma ti mette più o meno sulla strada.
  23. anche io ti direi o dd500 o Timeline (ma quanto è figo nero il Bigsky, invidia!!)
  24. Sì, anche io dal vivo andrei in mono, o li sommerei (con un mixerino di linea semplice semplice), già vedo la faccia del fonico quando gli chiedi due canali, e non è un bel vedere. In registrazione o a casa invece vale la pena provare. In questo momento per semplicità li ho hard panned a destra e a sinistra, ma passando per una daw o per il mixer interno della scheda audio si può anche fare un 75% 25% per evitare la stereofonia rigida. Oppure (come faccio io) usare due IR non troppo dissimili.
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