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Showing content with the highest reputation on 12/02/2023 in all areas

  1. 2 points
    btw, avuto, bello, molto fedele al ts808 originale vintage
  2. 2 points
    Ti quoto interamente ed è il motivo per cui in molti casi, un setup digitale finisce per essere grande e complesso tanto quanto uno analogico. Quale è la differenza tra un setup tradizionale che prevede testata, cassa, pedaliera, e questo? Sono identici nella forma e negli ingombri, forse qualche Kg in meno da spostare perchè un Kemper o un Fractal stanno sui 5-6Kg, ma per suonare in un piccolo locale non ti serve mica una 100W e la 4x12. Per me il digitale ha senso solo se ti permette di abbandonare la cassa e andare a suonare solo con gli in-ear. Entri nel mixer dando al fonico un suono già pronto e finito, e tu ti ascolti dagli auricolari. Se devi avere sempre lo speaker da 12" dietro il sedere, tanto vale uscire con un piccolo combo 1x12 da 10-20W, pesa uguale, suona meglio e non devi fare la fatica di costruirti i tuoi suoni. Ieri qualcuno, non ricordo chi, diceva di aver comprato un combo Cigognani 6V6. Un oggetto simile va benissimo per fare piccoli locali. Oppure il piccolo e sottovalutato Laney Cub 12R che a dispetto delle specifiche (15W) ha un volume pazzesco. Devo tenermi basso col master pure quando passo nell'input da 1W. Tra l'altro c'è un problema che viene totalmente ignorato quando si parla di live, ovvero il locale. Si da più o meno per scontato che il posto dove si suonerà è ampio, con una acustica controllata, un impianto PA moderno e all'altezza, magari gestito da un fonico bravissimo. Ma mica è sempre così. Anzi, accade più spesso il contrario. Chi non fa spesso teatri e piazze, si trova quasi sempre a suonare in posti che hanno acustica pessima perchè sono piccoli, angusti, hanno pareti molto riflettenti, creano rimbombi. In questi casi puoi suonare in digitale o in analogico, con la spia dietro al culo oppure in-ear, con la 100W o con la 10W, e il risultato finale sarà sempre una schifezza. Tu magari ti sentirai benissimo sul palco grazie alla tua cassa da 12" o agli in-ear da 1000€, ma al pubblico arriverà un pastone confuso.
  3. 2 points
    Ho sperimentato l'Iridium diversi mesi proprio collegandolo direttamente al mixer, con pedali sia in front che post Iridium, per: 1 evitare di trasportare l'ampli nei locali 2 avere sempre lo stesso suono di base (clean) a prescindere dalle diverse dotazioni di salette e locali Sebbene fossi riuscito, con la scelta di buone IR, ad avere suoni decenti sia dall'Iridium sia da vari impianti, alla distanza ho capito però che (nella maggioranza dei casi) mi mancava l'indipendenza della mia fonte sonora da quella degli altri strumenti collegati all'impianto audio (voce, tastiera). La soluzione ottimale sarebbe quindi stata quella di dotarsi di una cassa monitor dedicata ma, a quel punto, ho capito che tanto valeva tornare a trasportare un ampli, piuttosto che una cassa monitor. Conclusione: esperimento semi digitale formativo ma non risolutivo. Preferisco un buon ampli pur piccolo, con la sua autonoma voce e fonte di emissione sonora, rispetto a qualsiasi altra soluzione che passi obbligatoriamente da un mixer. Altra soluzione per ascoltare la propria voce di chitarra in digitale sarebbe quella degli in-ear ma, facendo un bilancio economico per aver tutto di decente qualità, il gioco non vale la candela. Poi, a ciascuno il suo.
  4. 1 point
    Fulltone e toneczar: paradiso supremo. Ti è vietato guardare altri delay!
  5. 1 point
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