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Showing content with the highest reputation on 21/03/2024 in all areas

  1. 5 points
    Oh finalmente un video dove fa cacare tutto quanto. al prossimo che scrive che uno bravo fa suonare bene pure un manico di scopa gli linko sto video.
  2. 3 points
    andrebbe bullizzato mandandogli un container carico di way huge tanto in quel cazzo di caminetto manco ce li può buttare
  3. 2 points
    Io ho avuto per un periodo esattamente quei pedali vintage lì, tutti... attaccati a una vecchia Plexi pure io, e non facevano metà della ronza che fanno a lui Ciucciano una marea di segnale, quello sì, ma anche quello fa parte della magia nel ricreare il "suono Hendrix" fedelmente: l'ampli suona molto molto più clean, la strato più rotonda per via del ciucciamento di segnale e delle impedenze... ma quella ronza lì non la avevo a meno di mettermi proprio dove i sigle coil ne beccavano di più. Detto questo... mai sentito Bonamassa con dei suoni così demmerda, quindi l'unica spiegazione è che l'abbia fatto apposta per non far sfigurare troppo il Dunloppame.
  4. 2 points
    Non sempre è così. Un Fuzz Face vintage "buono" (specialmente se al germanio) ne trovi solo qualcuno nel mucchio, non tutti suonano bene. Idem le Plexi, non per la scostanza della produzione ma per un discorso di manutenzione. Non so che tipo di collezionista sia Bonamassa ma ho l'idea che ci tiene ad avere tutto al 100% stock, condensatori elettrolitici esauriti compresi e valvole vintage "bollite" comprese. Metti anche che la Straterella palettona non sia una delle migliori ed ecco servito il suono di mmerda.
  5. 1 point
    Come dicevo nell’altra discussione questo è un pedale che ho preso senza particolare convinzione, diciamo che aveva la dimensione giusta e le caratteristiche giuste e mi sono buttato tenendo le dita incrociate: beh, a sorpresa devo dire che si è rivelato un acquisto molto azzeccato. Nei delay analogici io odio fondamentalmente due cose: quello che io chiamo il “pastone” (quando le ripetizioni fanno da subito una specie di magma scuro e indefinito) e il “soffio” (quel fruscio fastidioso a ogni ripetizione). Miracolosamente questo riesce a tenersi abbastanza lontano da entrambe le cose: le ripetizioni sono abbastanza nitide e hanno un certo grado di percussività, caratteristica che io cerco in un delay bbd, e il livello di rumorosità è molto contenuto. Le caratteristiche tecniche del pedale poi sono alquanto interessanti: - tap tempo, - trails, - 4 suddivisione ritmiche, - 900ms di ritardo, - modulazione con speed e depth, - gain per rendere sporche le ripetizioni, - tone per schiarire o scurire le ripetizioni. A tutto questo si aggiunge la possibilità di “forzare” il pedale per fargli raggiungere i 3s di ritardo tramite tap tempo (così facendo il pedale “collassa” e fa delle ripetizione super “deteriorate”). Dulcis in fundo, premendo il feedback per 3 secondi si accede ad una specie di modalità random in cui il pedale cambia continuamente la divisione ritmica: premendo brevemente il feedback la sequenza cambia regalando una serie di effetti strani ma interessanti. In sostanza l’ho trovato molto valido, senza dubbio uno dei migliori delay bbd attualmente in produzione. Qua c’ho fatto un vero e proprio viaggio, la demo (avverto) dura 20 minuti, per gente MOLTO interessata, diciamo [emoji23][emoji23][emoji23]
  6. 1 point
    Dite quello che volete ma questo è cinghio vero, altro che . avrá pure lui scarpe verdi e un manipolo di Troie nel retrobottega , ma è innegabilmente cinghio
  7. 1 point
    probabilmente ampli collegato alla stessa presa del caminetto elettrico sullo sfondo. madonna che casa orrenda che tiene. poraccio!
  8. 1 point
  9. 1 point
  10. 1 point
  11. 1 point
    Io più che sento la gente che vuole ricreare i suoni di fine anni 60 inizi 70 e più che mi viene voglia di ascoltare solo dj set e chill out.
  12. 1 point
    io non ho ancora capito a cosa serve il compressore, però continuo a comprarne come se mi fosse utile qua adesso mi mancano solo le sfumature di compressione
  13. 1 point
    Entra lì quasi tutto e non esce più nulla.
  14. 1 point
    Sulla strato '62 ho action comodissima e ha il radius classico 7,25"... ovviamente tasti perfetti, livellati e coronati ecc... c'è un piccolo trick che mi ha insegnato un vecchio liutaio: sulle strato vintage all'epoca i musicisti erano soliti fare l'action più bassa possibile sulle due corde centrali, RE e SOL, poi leggermente più alta su MI basso, LA e SI, e infine ancora un po' più alta sul MI cantino; tieni il manico abbastanza dritto, col minimo relief per evitare frusta menti e riuscire a fare bending comodi al 6-7⁰ tasto (sulla mia è 0.10 mm). Provare per credere, l'action risulta comodissima e i bending sui cantini non si stoppano
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