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ming

IR ...questi sconosciuti

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15 ore fa, ming dice:

Per adesso sto procedendo ascoltandomi tramite in ear, (e sto facendo già abbastanza confusione...).

Tuttavia gli IR di York Audio Friedman, forse perchè sono presi da una 4x12, suonano molto scavati, con bassi ed alti molto pronunciati, almeno alle mie orecchie, rispetto ai cabinet di Helix che hanno più pancia.

Ho adattato il tutto tramite tagli di frequenze, ma il suono di alcuni cab della stomp lo preferisco, al momento.

Forse per provare e fare ulterriori tentativi mi conviene comprare delle patch commerciali complete, tipo quelle di Colombo, dove ogni parametro di amp, drive, ir,  ecc è già dosato ed amalgamato per ottenere un risultato.

C'è da dire anche che gli IR di Yrk Audio sono una valanga, non ho nemmeno spazio per importarli (e provarli) tutti nella Hx Stomp...

 

 

 

 

Mh.

Comprare una patch di un altro, se esperto, può avere senso per capire come costruire il suono su una macchina nuova, che ancora non si conosce, mai (per me) per avere un suono pronto per se stessi, perchè quella patch è fatta sulle sue mani, sulle sue chitarre, sui suoi gusti e soprattutto sul suo orecchio.

Così come per me no ha senso prendere una IR e mettersi a boostare frequenze con l'EQ, meglio cambiare IR (magari stesso cabinet ma altra posizione del mic, o altro mic o altra blend di più mic).

Infine la cosa che meno mi torna, le IR di YA trovo che siano tra le più belle in assoluto, tanta ciccia, non sono affatto senza pancia. 

 

Sono perplesso, in particolare sugli ascolti, al netto che ognuno i gusti suoi, ma preferire i cab factory, notoriamente di scarsa qualità,  agli YA... Boh

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La qualità di YA io l'ho sentita soprattutto nel mix della band in saletta. Gli IR di fabbrica di Iridium son buoni in cuffia o per suonarci da soli, quelli di YA son buoni sempre. Su clean e al limite del break up per le mie orecchie non c'è partita.

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La mia sensazione invece, anche se abbastanza profana, è che siano troppo postprodotti. Gìà pronti e meno lavorabili.

Personalmente preferisco un IR più raw da buttare nel mix e poi ci si lavora.

 

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Il 26/4/2022 at 16:19, Ric67 dice:

La mia sensazione invece, anche se abbastanza profana, è che siano troppo postprodotti. Gìà pronti e meno lavorabili.

Personalmente preferisco un IR più raw da buttare nel mix e poi ci si lavora.

 

 

Da quello che ha dichiarato York non hanno post-produzione.

Per averle più "raw" possibile utilizza le "Singles" e non i Mix.

Nel caso si vogliano blendare con dei cab factory o con altre IR,  è preferibile prendere le sue "Minimum Phase", non le Natural, nè i Mixes, (ma questo in linea generale indipendentemente dal produttore di impulsi).

Sul lavorarle invece non mi entusiasma come metodo, voglio dire, low e hi cut al limite, ma sono tagli che non cambiano la pancia o il dna di una IR, se devo trasformarla con un EQ allora cambio direttamente IR, che è già essa stessa una curva di EQ.

 

😊

 

 

 

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Per curiosità, quali sono i vostri Ir preferiti di YA?

Perché poi, alla fine, da quello che sembra, se ne provano diversi, ma ognuno finisce per usare fissi i suoi quattro cinque preferiti...

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25 minuti fa, ming dice:

Per curiosità, quali sono i vostri Ir preferiti di YA?

Perché poi, alla fine, da quello che sembra, se ne provano diversi, ma ognuno finisce per usare fissi i suoi quattro cinque preferiti...

 

E' come scegliere una cassa vera, non contano quali siano i preferiti da qualcun altro.

Io posso preferire l'Oxford da 12 (nel suo pack Verb Deluxe) perchè può piacermi come si abbina al mio blackface, ma potrebbe essere la scelta sbagliata per il tuo ampli o, più semplicemente, per il gusto di un altro.

Tutti quelli di YA si equivalgono qualitativamente, non ne esiste uno migliore in senso assoluto.

Se a te "nella vita reale" piacciono i greenback (dico un cono a caso) il consiglio è quello di vedere i pack dove trovi questo cono e scegliere il cabinet che ritieni più adeguato (1x12, 4x12 ecc), e poi scegliere il microfono (o combinazione di microfoni) che preferisci. Ed anche qui, se prendi un 57 e un 121, ma ognuno in posizioni estreme, non è detto che il risultato sia piacevole o corretto (ma non è colpa di York!), perchè sarà anche vero che non esiste una legge (ed in virtù di questo i profilatori ti mettono nel pack millemila posizioni, in asse, fuori asse, a contatto con la membrana o a varie distanze), ma ci sono tante risultanti con cui non ci fai manco la zuppa. 

 

Il digitale non è "pappa pronta", come si aspettano in tanti, presuppone che uno conosca ciò di cui va in cerca, sennò è come chiedere "quale chitarre uno preferisca", è necessaria un pò di fatica e farsi una piccola esperienza per decretare le proprie scelte. E' importante, è il tuo suono,  e l'ir (come la cassa) è probabilmente lo spicchio della torta più corposo. 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Io ho appena preso i Celestion piu che altro per provarli questo weekend con la band. I primi live fatti con il POD Go non ho avuto grossi problemi con gli IR di Line 6 ma molti mi hanno detto che usando degli IR di qualita' superiore il risultato globale migliorera' di molto. Ho salvato i miei 4 preset due volte, con gli stessi parametri, con gli IR Celestion e con le simulazioni cassa usate fino ad ora. Da una prima prova in cuffia gli IR Celestion suonano sicuramente diversi, meno mediosi ma con basse e alte piu definite. Al momento sto usando gli IR di coni V30 su 4x12, G12M Greenback su 4x12 e G12M Creamback su 2x12 tutti con microfono SM57 in front. Domenica avro le risposte che cerco.

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Il 29/4/2022 at 15:58, gius80 dice:

Io ho appena preso i Celestion piu che altro per provarli questo weekend con la band. I primi live fatti con il POD Go non ho avuto grossi problemi con gli IR di Line 6 ma molti mi hanno detto che usando degli IR di qualita' superiore il risultato globale migliorera' di molto. Ho salvato i miei 4 preset due volte, con gli stessi parametri, con gli IR Celestion e con le simulazioni cassa usate fino ad ora. Da una prima prova in cuffia gli IR Celestion suonano sicuramente diversi, meno mediosi ma con basse e alte piu definite. Al momento sto usando gli IR di coni V30 su 4x12, G12M Greenback su 4x12 e G12M Creamback su 2x12 tutti con microfono SM57 in front. Domenica avro le risposte che cerco.

E' la stessa impressione che ho avuto io con gli YA, sono meno mediosi (dei cabinet Line6) ma con basse a alte più pronunciate.

I contrario di quello che cercavo insomma...

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16 ore fa, ming dice:

E' la stessa impressione che ho avuto io con gli YA, sono meno mediosi (dei cabinet Line6) ma con basse a alte più pronunciate.

I contrario di quello che cercavo insomma...

 

Provati e vanno bene, trovo il suono piu presente nel mix e meno "impastato". La caratteristica di avere un po meno medie rende il tutto piu definito. Poi si puo sempre lavorare in alto ed in basso con il low-cut e l'hi-cut del IR. Non posso fare termini di paragone con altri IR ma sicuramente suonano bene.

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da poco nel mondo del digitale puro (ho usato a lungo, molti anni fa, un flextone III della line 6 ma era una cosa un po diversa),  sto cercando una bella IR di un cab marshall con GB microfonato con sm57 e royer 121...mi dareste qualche dritta? andrebbe su helix floor

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Che poi tutti sti youtuber non dicono o non sottolineano abbastanza una cosa fondamentale: i loro suoni, anche e soprattutto quando usano gli IR, passano poi sempre per apparecchiature da studio. Fate una prova se potete: pigliate il suono della loadbox o della pedaliera digitale e passatelo per un buon preamp da studio. Stessa cosa coi plugin: invece di usare la d.i. della scheda entrate nella d.i. di un buon pre. In entrambi i casi tutta un’altra vita.

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Vero, ma io non ho un preamp da studio quindi mi baso su quello che provato direttamente a casa

Appunto. È la situazione in cui si trovano il 99% dei chitarristi, molti dei quali poi sono lì a chiedersi come mai il PT di turno o anche un più nostrano Massimo Varini abbiano un suono che loro a casa si sognano. Ok, molto lo fa la bravura (sia nel suonare che nel “fare” i suoni) ma non è solo quello, è bene farlo presente.
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19 ore fa, *juanka78* dice:

Che poi tutti sti youtuber non dicono o non sottolineano abbastanza una cosa fondamentale: i loro suoni, anche e soprattutto quando usano gli IR, passano poi sempre per apparecchiature da studio. Fate una prova se potete: pigliate il suono della loadbox o della pedaliera digitale e passatelo per un buon preamp da studio. Stessa cosa coi plugin: invece di usare la d.i. della scheda entrate nella d.i. di un buon pre. In entrambi i casi tutta un’altra vita.

 

Concordo in pieno

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Io stesso ho acquistato gli IR YA delle Friedman, suggeriti da PT, che nei suoi video suonano da favola ma a me suonano in tutt'altro modo.

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Io stesso ho acquistato gli IR YA delle Friedman, suggeriti da PT, che nei suoi video suonano da favola ma a me suonano in tutt'altro modo.

Appunto, perché quello che non ti dice è che gli IR di York poi lui li butta dentro all’API e a chissà cos’altro.
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A questo punto occorrerebbe un IR del preamp da mettere in cascata

Ma già lo fanno…ma non funziona, non c’è un cazzo da fare. Il “calore” di un buon pre al limite della saturazione è irriproducibile.
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si ma a sto punto cacciate a mo' di esempio qualche nome di codesti mitologici preamp che stravolgerebbero il suono fino a far eiaculare gli ir

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si ma a sto punto cacciate a mo' di esempio qualche nome di codesti mitologici preamp che stravolgerebbero il suono fino a far eiaculare gli ir

Stravolgere no, però gli danno di sicuro una bella verniciatura a lucido. Nomi di preamp? Alla fine quelli storici si sanno: Neve, API, UA, Chandler, Avalon, SSL, Trident e compagnia bella. Quelli attuali sono bella maggior parte dei casi cloni più o meno riusciti di questi. Senza andare a spendere miliardi, già un PRE73 della serie Premier di Golden Age (sui 500 euro nuovo) ti cambia sostanzialmente in meglio qualunque accrocchio digitale, software o hardware che sia. Se poi uno VUOLE spendere miliardi ha l’imbarazzo della scelta ma boh, se l’uso è solo passarci gli IR mi sembra uno spreco.
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